Zitti tutti!
la trasferta di Milazzo
Sarebbe stato bellissimo ritornare nella stessa città a distanza di tre mesi da quell’insignificante gara di Poule Scudetto; sarebbe stato bello macinare 1400 chilometri per giungere nuovamente a Milazzo; sarebbe stato bello poter sostenere gli undici in campo nella prima vittoria in Campionato; sarebbe stato bello tornare così ad assaggiare arancini e granite; sarebbe stato bello ritrovare il “Grotta Polifemo”; sarebbe stato bello ritrovare gli ultras mamertini che non più tardi di qualche mese fa si dimostrarono “ultras” nel vero senso della parola; sarebbe stato bello ripercorrere le langhe desolate della Salerno-Reggio Calabria; sarebbe stato bello riassaporare il mare da un battello facendo ritornare la mente alle trasferte sarde; sarebbe stato bello oltrepassare regioni, città e tradizioni con al collo una sciarpa che vuol dire “passione senza confini”; sarebbe stato bello avere al proprio fianco gli amici di sempre per dividerci l’ennesimo panino e steccarci l’ennesima birra; sarebbe stato bello non dover impegnare una Domenica con dell’altro; sarebbe stato bello sventolare i nostri colori nel cielo di Milazzo; sarebbe stato bello avere nel cuore un aneddoto in più da raccontare alle nuove leve; sarebbe stato bello presenziare nell’unico Settore Ospiti del girone aperto a tutti senza distinzioni tra “schedati e non”; sarebbe stato bello tornare al recente passato, quando non bisognava barcamenarsi in Tribune Centrali, Laterali o Distinti in cerca di qualcosa che assomigliasse ad un Settore Ospiti; sarebbe stato bello esserci, ma il calcio dei nostri giorni ce l’ha impedito!
E’ arrivata così la prima vittoria in Campionato, che allontana pensieri e fa volar via i gufi nostrani pronti a ghigliottinare tutti e tutto al primo barcollio, pronti a sputare sentenze e dichiarazioni tanto inutili quanto la loro presenza al “Purificato”. Già, perché al “pronti, via!” saranno molti quelli che pur di aprire bocca avranno da ridire anche sul colore delle nuove maglie, senza preoccuparsi minimamente di sostenere anche solo con un fischio, anche solo con un urlo, anche solo con un canto, quelli che ad oggi rappresentano l’unica squadra di calcio della Città …eh sì, perché questo può definirsi “calcio”! Oggi abbiamo l’onore di far parte del calcio che conta, del calcio che fa notizia, del calcio professionistico, del calcio, come non l’abbiamo mai potuto vedere perché relegati in categorie inferiori.
E’ strano, ma in Città ancora non se ne sono resi conto, siamo in Serie C, ma il tempo sembra essersi fermato a qualche anno fa, quando arrancavamo in categorie che non regalavano niente e nulla e che forse giustificavano i molti che preferivano “tv&pasta asciutta” ad un, per Noi, affascinante derby.
…e lasciateci dire, senza il timore di essere contraddetti, che questa vittoria ha fatto arrossire gran parte dei gufi fondani e provocato dissenterie in molti altri lidi. Forse è la volta buona che tacciano tutti!