Archivi del mese: Settembre 2012

La trasferta de L’Aquila

Ritardatari

Più o meno un anno fa, girovagammo per L’Aquila pedinati da una volante che nemmeno per un secondo ci perse di vista. Cercammo invano di poter scorgere un lembo di terreno, una striscia di campo, una maglia rossoblu che non fosse quella dei padroni di casa, ma non riuscimmo nell’intento. Delusi, ma per nulla sconfitti, decidemmo di optare per un “giro turistico” tra le vie del capoluogo d’Abruzzo. Il resto già lo avrete letto…

Memori dei “segugi” dello scorso anno e vogliosi, almeno questa volta, di poter scorgere qualcosa in più rispetto al cancello sbarrato del Settore Ospiti, abbiamo deciso di posticipare il nostro arrivo. Nessuna “notte brava”, nessun contrattempo, nessun incidente di percorso a rallentare il nostro viaggio verso L’Aquila, semplicemente una “scelta ragionata”. E poco conta se tale scelta, sommata ai calcoli sbagliati del nostro “navigatore” ci hanno fatto arrivare a destinazione con ben 40 minuti di ritardo, 40 minuti, avete capito bene. Vabbè, cosa volete che siano 40 minuti di ritardo, tanto mica partiamo per vedere la partita Noi…

E così, una volta arrivati, non contenti del ritardo accumulato, ce la siamo presi comoda e, rifocillati “ben bene” ci siamo “arenati” sulle dolci ascese che portano al Forte spagnolo, che sovrasta il “Fattori” e regala ai “non tesserati” come Noi ed ai “portoghesi del posto” un panorama niente male, tra cipressi ed aceri.

Conoscere il risultato sfavorevole non ci ha “ferito” quanto vedere invece il Settore Ospiti completamente deserto, senza nemmeno l’ombra allungata dal sole delle 16 di un fondano qualunque sulle gradinate grigiastre del “Fattori”…e se nemmeno 160 chilometri si è disposti a fare per seguire i rossoblu in trasferta, vuol dire che chi tanto “ciancica” di Fondi, farebbe meglio a tacere, per sempre.

Dal Forte spagnolo la visuale era ottima e, fortunatamente, questa volta “quelli della volante” erano intenti a prendersi un caffè al bar dello stadio. Noi, liberi di svariare sui sentieri dell’altopiano del Forte, avevamo anche il tempo utile per scoprire che le aquilane non sono niente male, e al diavolo il detto “moglie e buoi dei paesi tuoi”. Uno dei nostri, nel frattempo, ascoltava con interesse uno dei “portoghesi” presenti, che vista la parlantina, da giovane sarà stato sicuramente professore di filosofia.

Distratti e disorientati dalle bellezze del posto e dalle lezioni del “professore”, ci siam persi il gol del pareggio del Fondi, a tempo ormai scaduto, e visti i tempi, ci è sembrato anche “un miracolo” vedere con i nostri occhi una rete dei rossoblu.

Con gli occhi “pieni” non certo di calcio, abbiam fatto ritorno nella nostra amata Città, anche questa volta in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Ma cosa volete farci, le trasferte son così belle che vorresti non finissero mai e allungheresti perfino il tragitto pur di viaggiare ancora, ed ancora, ed ancora…

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 4a giornata

Arzanese-Salernitana
2-1
Aversa-Gavorrano
1-3
Chieti-Campobasso 2-0
Foligno-Pontedera 1-2
Hinterreggio-Aprilia
1-1
L’Aquila-Fondi
1-1
Poggibonsi-Melfi
1-0
Teramo-Borgo Buggiano 2-1
V. Lamezia-Martina Franca 0-0

 

Classifica P G V N P
APRILIA 10 4 3 1 0
CHIETI 10 4 3 1 0
PONTEDERA 9 4 3 0 1
POGGIBONSI
8 4 2 2 0
MARTINA FRANCA
8 4 2 2 0
ARZANESE 7 4 2 1 1
AVERSA 5 4 1 2 1
GAVORRANO
5 4 1 2 1
TERAMO
5 4 1 2 1
V.LAMEZIA
4 4 0 4 0
L’AQUILA
4 4 1 1 2
CAMPOBASSO
4 4 1 1 2
BORGO BUGGIANO
3 4 0 3 1
FOLIGNO
3 4 1 0 3
MELFI
2 4 0 2 2
HINTERREGGIO
2 4 0 2 2
SALERNITANA
2 4 0 2 2
FONDI
2 4 0 2 2

 

In casa con il Chieti

Una lunga storia d’amore

Ci innamorammo del calcio perché il basket ti rovina il fegato per esultare ad ogni canestro, mentre la Formula1 sa tanto di “sfizio per gli sceicchi” e sinceramente non ci va di guardare macchine “usa e getta” rincorrersi su una pista senza uscita. Le uniche volte che abbiamo “tradito” il nostro calcio lo abbiamo fatto per gare di pallavolo femminile, oppure per il curling. Nelle prime non ci è mai interessato il risultato finale, persi tra body e culi, aspettando la migliore inquadratura; mentre per il curling è stato amore a prima vista, forse perché è più entusiasmante far scivolare una pentola sul ghiaccio, che guardare una gara di baseball.

Ci innamorammo del calcio perché quella palla rotonda, Tango o SuperTele che fosse, SuperSantos o cuoio che rotolasse, era adrenalina allo stato puro. Il rincorrere un pallone ha un qualcosa di eccitante, come il “rincorrere” una che non te la darà mai, quella che tutti sanno “vergine” e che difficilmente crederà che tu possegga una “collezione di farfalle”. Lo segui, lo osservi, lo adori quasi come un talismano, pensi di poter intuire la prossima traiettoria, ma a volte devi accontentarti di guardarlo da lontano, incollato ai piedi dell’avversario. Contrasti, spintoni, rincorri e sei lì, ad un passo da lui, e come le migliori storie d’amore, quando i due si incontrano, non sanno cosa dirsi…e lo calci via, perché il bello sta proprio nel rincorrerlo e riprenderlo.

Ci innamorammo del calcio perché da piccoli abbiamo visto la Nazionale vincere un Mondiale soffrendo con Perù e Camerun, ma dominando Germania Ovest, Brasile ed Argentina, a dimostrazione che il calcio non potrà mai essere una scienza esatta, perfetta, banale e prevedibile. Tardelli, con quell’esultanza gridata in Mondovisione, ci diede il “colpo di grazia”, convincendoci che quello che i nostri occhi stavano fissando sarebbe diventato il nostro sport preferito. Bisognava solo scegliere da quale parte stare, in campo o sugli spalti. E mentre i più fortunati riuscivano a calpestare il verde prato, Noi dovevamo accontentarci di due zaini come pali e di una traversa che nessuno mai ha capito dove fosse esattamente.

Ci innamorammo del calcio perché conoscemmo Canà, il Patron Borlotti, Giginho, Bergonzoni, Aristoteles e Speroni e capimmo ridendo quello che sarebbe stato il “calcio moderno”. Tra i sette ottavi di Rumenigge ed i due terzi di Platini, sparse qua e là, immagini di tifo, dagli spalti del “Flaminio” al “Franchi”; dal “Maracanà”  al “Ballarin” di San Benedetto, in una sorta di corteggiamento verso chi, come Noi, aveva un debole per le gradinate. E fu subito amore.

Ci innamorammo del calcio perché dalle radioline udimmo la dolce sinfonia di “Tuttoilcalciominutoperminuto”  ed il mitico Ezio Luzzi, che con la sua flemma dispensava i gol della Serie Cadetta, allungando le parole, riempiendole di vocali. E amava “giocare” con l’ascoltatore, che udiva prima l’esultanza dello stadio e poi la sua proverbiale frase “attenzioneeee…intervengoooo per segnalareeee…”.

Ci innamorammo del calcio e, malgrado tutto, siamo ancora innamorati!

Finché Vivrò #2

Impazza l’Albo degli Striscioni, ultima “genialata” dell’Osservatorio. Per quanto ci riguarda, la copertina della fanza parla chiaro: “nulla da dichiarare!”, nè ieri, nè oggi, tantomeno per i giorni a venire. All’interno di questo numero, i resoconti della gara interna con il Poggibonsi e della trasferta di Aversa. Rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero i Teatini. Spazio alla protesta della prima gara casalinga per il “caro-biglietti” del Settore Curva…altra battaglia vinta, visto che i prezzi sono tornati quelli della scorsa stagione. Ultima colonna con un “focus” sulla nascita dell’Albo degli Striscioni ed il nostro immancabile pensiero controcorrente. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno X – Secondo Atto

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 3a giornata

Aprilia-L’Aquila
3-0
Borgo Buggiano-V. Lamezia
0-0
Campobasso-Poggibonsi 1-1
Fondi-Chieti 1-1
Gavorrano-Arzanese
1-2
Martina Franca-Teramo
2-1
Melfi-Foligno
1-2
Pontedera-Hinterreggio 1-0
Salernitana-Aversa 2-2

 

Classifica P G V N P
APRILIA 9 3 3 0 0
CHIETI 7 3 2 1 0
MARTINA FRANCA 7 3 2 1 0
PONTEDERA
6 3 2 0 1
ARZANESE
6 3 2 0 1
AVERSA 5 3 1 2 0
POGGIBONSI 5 3 1 2 0
CAMPOBASSO
4 3 1 1 1
BORGO BUGGIANO
3 3 0 3 0
V.LAMEZIA
3 3 0 3 0
FOLIGNO
3 3 1 0 2
L’AQUILA
3 3 1 0 2
MELFI
2 3 0 2 1
TERAMO
2 3 0 2 1
GAVORRANO
2 3 0 2 1
HINTERREGGIO
1 3 0 1 2
SALERNITANA
1 3 0 1 2
FONDI
1 3 0 1 2

 

La trasferta di Aversa

Voi guardate il campo…

E proprio mentre i “no” stanno per trasformarsi in “forse” ed i “forse” stanno per tramutarsi in “sì”, Noi continuiamo per la nostra strada, “duri&puri”, senza macchie, coerentemente fedeli ad una linea di condotta che altri hanno già abbandonato da tempo e che forse non hanno mai condiviso, ma solo usata per non essere etichettati come “traditori”. Mentre altri sfilavano per le vie della Capitale, tutti tirati a lucido con “lustrini&paillettes” , con i loro giacconi da “paperoni”, guanti neri ed occhialoni, Noi decidemmo di non apparire, di rimanere quelli di sempre, quelli che amano far “parlare gli spalti” e non i tappeti rossi.

Sotto quegli “occhialoni da duri”, con il passare delle domeniche, si son nascosti e poi svelati coloro che ostentano l’essere ultras solo quando ci sono telecamere e prime pagine da riempire. Sotto quei Rayban sembravano tutti ultras, ma con i primi raggi di sole, si sono sciolti, tesserati e dichiarati…quasi tutti. Ed è patetico sentirli blaterare giustificazioni, patetico come l’uso che ancora fanno della parola “ultras”.

Ed è ancora più patetico il modo in cui cercano di “liquidare” chi ancora ha una coscienza, una dignità, una mente coerente che lo porta a seguire ovunque la sua squadra del cuore pur sapendo di rimanere fuori dagli stadi, rischiando denunce, diffide, arresti e quant’altro. Ma li capiamo, perché tra loro c’è chi non fa una trasferta dall’introduzione della Tessera. Hanno passato anni a “segarsi” sull’Inghilterra e sui “take the End” (la conquista della curva avversaria), che quando hanno avuto l’occasione di metterlo in pratica due anni orsono, hanno invece deciso di rimanere a casa…con un occhio alla Premier ed uno al Televideo.

Ora, che hanno la loro bella Tessera e dai loro Settori Ospiti sono liberi di “ingiuriare” chiunque senza il minimo pericolo, si sentono forti non sapendo di essere gli unici “sconfitti”. Ora, che comprano il biglietto della trasferta già il giorno prima nelle loro Città, senza arrischiarsi nei botteghini della Città a loro ostile, parlano ancora di “coraggio&mentalità”. Proprio ora, che bisognava far seguire i fatti alle parole, hanno deposto le armi.

Noi, e come Noi anche altre realtà italiane, continuiamo invece a tirar dritto, continuiamo a scalare montagne, ad occupare balconi, a suonare campanelli, a cercare un posto con dei gradoni, che sia una scuola o una palestra, un marciapiede o una finestra, da dove poter continuare ad essere “ultras” nel massimo significato del termine, quello che nessun vocabolario potrà mai far comprendere a chi non lo è.

Ad Aversa ci siamo accontentati della toppa di una serratura, e come Alvaro Vitali ci ha insegnato nei B-Movie degli anni ’80, abbiamo immaginato che dall’altra parte ci fosse la Fenech, che tanti calli ci ha provocato sui nostri palmi e tante notti ci ha reso sonnambuli, sognando, sognando, sognando…di esser dentro…lo Stadio, dentro il Settore.

“Tra le tantissime tipologie di tifosi si possono distinguere due macro-categorie: quelli che guardano il campo e quelli che guardano la curva.” Voi continuate a guardare il campo, che Noi guarderemo la curva!

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 2a giornata

Arzanese-Campobasso
3-0
Aversa-Fondi 3-0
Chieti-Salernitana 4-1
Foligno-Aprilia 1-3
Hinterreggio-Borgo Buggiano
0-0
L’Aquila-Pontedera 1-2
Poggibonsi-Martina Franca
0-0
Teramo-Gavorrano 0-0
V. Lamezia-Melfi 1-1

 

Classifica P G V N P
APRILIA 6 2 2 0 0
CHIETI 6 2 2 0 0
AVERSA 4 2 1 1 0
POGGIBONSI
4 2 1 1 0
MARTINA FRANCA
4 2 1 1 0
L’AQUILA 3 2 1 0 1
PONTEDERA 3 2 1 0 1
ARZANESE
3 2 1 0 1
CAMPOBASSO
3 2 1 0 1
BORGO BUGGIANO
2 2 0 2 0
TERAMO
2 2 0 2 0
MELFI
2 2 0 2 0
V.LAMEZIA
2 2 0 2 0
GAVORRANO
2 2 0 2 0
HINTERREGGIO
1 2 0 1 1
FOLIGNO
0 2 0 0 2
SALERNITANA
0 2 0 0 2
FONDI
0 2 0 0 2