Archivi del mese: Marzo 2014

La trasferta di Genzano

Perseguitati dalla sfortuna

Dici “Genzano” e si oscura il cielo, con nuvoloni grigi e freddo pungente, dopo una settimana di guardaroba primaverile rispolverato in fretta e furia. Dici “Genzano” e cerchi di non ricordare le tre pere che per poco non ci fecero perdere il treno della Serie C. Dici “Genzano” e ti gratti le palle, perché nei novantuno chilometri che ci separano dal ‘Comunale’, di sicuro incroceremo gatti neri e specchi rotti.

Genzano non riporta alla mente null’altro che non sia una sconfitta, di misura o con largo scarto, ma sempre senza punti siamo andati via da lì, mai con una gioia in tasca. Genzano non ci ha mai “regalato” nulla e se andiamo indietro nel tempo, 2004 forse 2005, viene fuori anche una “segnalazione” durata più di un’ora, che solo per una botta di culo non ci tenne lì tutta la notte.

Dici “Genzano” e ‘boom’! Ci fermiamo nel primo spiazzo, che altro non è che l’incrocio per Latina Scalo, più che altro per provare se i broccoletti che riempiono i nostri panini siano davvero “zucchero”, ma nemmeno il tempo di risalire a bordo che …”Porcaputtana!!!”

Crrrr! Crrrr! Una, due volte, la chiave nel quadro ‘sfarfalla’ e l’auto non parte. “Ecco, siamo fottuti!”. Ci rimbocchiamo le maniche e spingiamo, ma la strada è in salita e l’auto ci pianta nel bel mezzo dell’incrocio. Ci riproviamo e finalmente i cavalli tornano a nitrire, ma stavolta, prima di risalire a bordo, ci strofiniamo le palle fino a consumare i jeans.

Si riparte ringraziando il Santo protettore ed in carrozza inizia una lezione di Meccanica e Manutenzione, che tiene banco fino alle porte di Genzano, dove come la campanella, arriva un chioschetto a salvare i poveri alunni ad un passo dalle convulsioni. A turno si va al cesso, rigorosamente chiuso a chiave e chiave da chiedere in ginocchio al barista, che ci rifila un caffè niente male.

Prima di ripartire, si cammina scalzi sui carboni ardenti e come pegno si fa la solita promessa di tornare a messa alla prima occasione utile, pur di sentire l’auto partire senza problemi. Naturalmente, ci rimangiamo tutto quando la prima dà il via alle danze senza capricci. Da lì al ‘Comunale’ saranno al massimo 4-500 metri ed in un attimo siamo fuori.

Già, proprio così, proprio fuori il settore ospiti, dove rimarremo per tutti e novanta i minuti. Oggi entrano solo gli abbonati del club di casa, quindi, senza far troppe storie, ci piazziamo ad un passo dal settore ospiti, dove un’aiuola ci strizza l’occhio meglio degli spalti. Ormai il nostro destino sembra segnato, così che divieti e restrizioni “nascono” un giorno prima il nostro arrivo, come se fossimo ancora in C. Menomale che, a star fuori, ci siamo abituati.

In campo, dopo l’ottima prova di sette giorni prima, sembra esser tornato il Fondi brutto ed arrendevole del girone di ritorno, che ha dimenticato come si gioca a calcio e rischia di venir risucchiato nelle zone centrali della classifica, dove un punto non serve a nessuno e tre ti permettono di avere un “battito regolare”.

Genzano è sinonimo di sconfitta ed anche questa volta andiamo via a bocca asciutta e con i vestiti fradici. Prendiamo due gol, un cartellino rosso e tanta pioggia, che non fanno altro che confermarci che ferri di cavallo, jeans consumati e amuleti non servono a nulla contro la dea Cynthia. Genzano è la nostra “bestia nera”, non c’è nulla da fare.

Tornati alle auto, quello che ci preoccupa di più non è la classifica, ma se torneremo o meno a casa. Il segno della croce è solo un gesto di buon auspicio mentre la chiave entra e compie i canonici 180°. Un “Bruum Bruum” rassicurante ci toglie il respiro e la strizza va via. “Siamo salvi, almeno per il momento!”.

Risultati&Classifica 28a Giornata

Risultati e Classifica della 28a giornata

Anziolavinio-Porto Torres
1-0
Arzachena-Sora
1-0
Cynthia-Fondi 2-1
Isola Liri-Budoni 2-0
Latte Dolce-Olbia
1-1
N.S.M.Mole-Maccarese
1-3
San Cesareo-Palestrina
2-2
Selargius-Astrea
0-1
Terracina-Lupa Roma
1-1

 

Classifica P G V N P
SAN CESAREO
58 28 17 7 4
TERRACINA
56 28 16 8 4
LUPA ROMA
56 28 18 2 8
CYNTHIA (-1)
48 28 14 7 7
OLBIA
47 28 14 5 9
ANZIOLAVINIO
43 28 12 7 9
MACCARESE
40 28 11 7 10
FONDI
39 28 11 6 11
ISOLA LIRI
38 28 9 11 8
ASTREA
37 28 10 7 11
SORA (-2)
37 28 12 3 13
LATTE DOLCE
36 28 9 9 10
BUDONI
31 28 8 7 13
N.S.M.MOLE
31 28 8 7 13
PALESTRINA
30 28 7 9 12
SELARGIUS
29 28 6 11 11
ARZACHENA
28 28 7 7 14
PORTO TORRES
7 28 1 4 23

 

In casa con il Terracina

Coerenza e stile

Era il Giugno di quattro anni fa e sugli spalti della gradinata del “Purificato” i raggi del sole arroventavano  i primi scampoli d’estate. Sul campo il Fondi fresco di Serie C, impegnato nell’inutile Poule Scudetto contro la Neapolis Mugnano di Moxedano. Sugli spalti tanto colore, bandierine, telone ed uno striscione così bello e significativo che avrebbe fatto la sua porca figura anche ad altre latitudini. Il tutto per un’inutile gara di fine stagione, senza coriandoli e telecamere…solo per Noi stessi, quasi un “premio” di onorata carriera.

All’ingresso in campo delle squadre, proprio mentre il telone veniva giù, molti di Noi sapevano che quella sarebbe stata l’ultima volta, l’ultima volta che avremmo colorato il “Purificato”. Eppure, di occasioni ne abbiamo avute tante nella stagione successiva, con un calendario che ci aveva proposto in fila indiana Avellino, Brindisi e Latina, con una Curva Iacuele che aveva risposto “presente” ed una Città che sembrava essersi svegliata dal “sonno eterno” che la contraddistingue da secoli.

Avremmo potuto stupire ogni domenica, bastava solo compilare un modello prestampato da sottoporre ai “controllori” in divisa. “Ma sì, cosa sarà mai sottoporre ad accettazione una coreografia?” avrebbero pensato altri, al nostro posto. Una coreografia, lo spettacolo più emozionante che possa essere rappresentato dallo spicchio di uno stadio occupato dagli ultras. Una coreografia, fantasia ed estro capaci di meravigliare il resto dello stadio. Una coreografia, la madre di tutti i segreti, realizzata da pochi perché pochi devono sapere. Come può una coreografia, passare sotto la lente d’ingrandimento dei nostri “controllori”? Come si può scendere a patti con chi reprime, solo per il gusto di apparire?

Scegliemmo di non dichiarare striscioni e pezze, riuscendo solo in rare occasioni ad appenderle alla balaustra. Scegliemmo di non realizzare alcuna coreografia, neppure per le grandi occasioni, quando gli occasionali diventano “ultras” e gli ultras si lodano di numeri e presenze massicce. Scegliemmo di andare avanti per la nostra strada, rinunciando a prime pagine, lustrini e papillon. E se oggi ci chiedessero se rifaremmo la stessa scelta, non ci penseremmo su due volte…”certo che rifaremmo la stessa scelta!”.

A distanza di ormai quattro anni, siamo tornati a colorare il “Purificato”, tenendo fede al nostro modo di essere, che potrà anche non piacere, ma che ci inorgoglisce, perché Noi non dobbiamo piacere ad altri, ma a Noi stessi.

La “colletta” in Curva per racimolare i fondi necessari; la spesa parsimoniosa come “casalinghe incallite”; i rulli, i guanti e l’acquaragia; la vernice che fa le bolle  e non si secca; la bobina di carta e lo scotch a prova di incisivi; l’idea dalla quale parte tutto; le solite preoccupazioni ed i soliti dubbi; la manodopera che latita e la mano di tutti; il freddo della sera ed il raffreddore che scompare dopo aver sniffato lo smalto; le pedate sul bianco ed i contorni fatti a mano; la corda che non basta, ma la si fa bastare; l’attesa ed il sonno perduto; il tempo clemente e gli scongiuri; l’idea che si realizza; gli umori contrastanti e “i sciarr”; il tempo che passa e la gara che si avvicina; l’entrata in campo ed il via allo spettacolo; le grida, i cori e tutto ciò che una coreografia ti lascia dentro, compreso lo sguardo ammirato di chi è in campo.

Retrocessi nel peggior modo possibile dopo tre stagioni di merda in C; settimi in classifica; lontanissimi dai primi ed ormai lontani anche dai play off; nel peggior momento dei nostri dieci anni di vita…ecco di cosa siamo capaci! Ecco chi sono gli Ultras della Iacuele!

Finché Vivrò #14-AnnoXI

Quattordicesima uscita stagionale per la fanza. Copertina dedicata alla Città, la nostra Città, da amare e difendere ad ogni costo. All’interno di questo numero i resoconti della gara interna contro il Latte Dolce e della trasferta di Marino. La rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero i terracinesi, impossibilitati a presenziare a causa del divieto imposto dal Prefetto. L’ormai immancabile pensiero della Curva Iacuele. A chiudere Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno XI – Quattordicesimo Atto

Risultati&Classifica 27a Giornata

Risultati e Classifica della 27a giornata

Astrea-San Cesareo
3-2
Budoni-Anziolavinio
1-1
Fondi-Terracina 1-2
Lupa Roma-Olbia 1-0
Maccarese-Latte Dolce
2-0
Palestrina-Isola Liri
2-1
Porto Torres-Cynthia
1-6
Selargius-Arzachena
4-0
Sora-N.S.M.Mole
1-0

 

Classifica P G V N P
SAN CESAREO
57 27 17 6 4
TERRACINA
55 27 16 7 4
LUPA ROMA
55 27 18 1 8
OLBIA
46 27 14 4 9
CYNTHIA (-1)
45 27 13 7 7
ANZIOLAVINIO
40 27 11 7 9
FONDI
39 27 11 6 10
SORA (-2)
37 27 12 3 12
MACCARESE
37 27 10 7 10
ISOLA LIRI
35 27 8 11 8
LATTE DOLCE
35 27 9 8 10
ASTREA
34 27 9 7 11
BUDONI
31 27 8 7 12
N.S.M.MOLE
31 27 8 7 12
PALESTRINA
29 27 7 8 12
SELARGIUS
29 27 6 11 10
ARZACHENA
25 27 6 7 14
PORTO TORRES
7 27 1 4 22

 

La trasferta di Marino(N.S.M.Mole)

In tutti i luoghi, in tutti i laghi

Per Noi “ritardatari cronici” fa strano partire con largo anticipo, ma ci proviamo lo stesso, tanto un motivo per perdere tempo lo si trova sempre. “E se proprio dovessimo accorgerci che siamo lì, a pochi chilometri dalla meta, quando ancora devono scoccare le 14, un bar dove far passare i minuti lo troviamo, ecchecazzo!” Ripenseremo a lungo a questa frase quando giunti in netto anticipo al “Fiore” di Marino, ad aspettarci troveremo solo guardie e preservativi usati, imprecando i tre quarti dei Santi del Calendario.

Un tiepido sole punta dritto sulla nostra strada ed i 20 gradi centigradi sono un piacevole intermezzo in questo “pazzo” mese di Marzo. A Marino non siamo mai stati ed in passato, solo una volta abbiamo incrociato quello che fu il ‘Santa Maria Mole’, ma non qui al “Fiore”, anche se quel mercoledì di Coppa Italia arrivammo comunque ad uno sputo da qui, per colpa di qualcuno che ancora oggi è convinto che si giocasse a Marino…

Il viaggio fino a Velletri fila via liscio come l’olio, come l’olio d’oliva che trabocca dal girello che riempie due fette di pane casereccio che ci strizzano l’occhio dietro il sedile. Gli stomaci brontolano ed una volta lasciato alle spalle Viale Roma, nemmeno il tempo delle “presentazioni” con la Strada Provinciale 217, che ci fermiamo nel primo spiazzo alberato. Nella concitazione, non ci accorgiamo nemmeno che siamo entrati in una proprietà privata, con tanto di cancello settecentesco e tenuta da far invidia a Briatore.

C’è una striscia d’asfalto che scompare tra i pini, mentre a destra un sentiero si perde tra gli abeti…”ma ndò cazz’ amm’ captat’?!?”. Non scorgiamo ville o casolari, almeno fin dove arriva la nostra vista annebbiata, mentre sul cancello fa bella mostra un “attenti al cane”. Cane che non vedremo mai arrivare, nemmeno dopo aver sbranato girello e affini. Gli unici a farsi vivi, saranno i quattro occupanti di una Multipla, forse i proprietari della Contea, inorriditi dalla visione di gente che sembra non mangiare da una vita e che rutta peggio di un camionista sulla tratta Bressanone-Villa San Giovanni.

Dopo aver innaffiato i fiori di campo, si risale sulle auto e prepariamo gli occhi per ammirare lo spettacolo che riserva la Via dei Laghi. Quello di Nemi non riusciamo a scorgerlo dietro la folta vegetazione, ma quello di Albano si mostra meglio di una donna, in tutta la sua bellezza, in tutto il suo fascino, che raggiunge il culmine nelle giornate che anticipano la primavera, proprio come domenica. Lo ammiriamo dall’alto, “zigzagando” nel traffico che da queste parti è normalità, tra centauri e famigliole in libera uscita.

Il tempo di svoltare a destra e siamo a Marino. Due incroci ed ecco il “Fiore”, ristrutturato da poco, dopo essere caduto in disgrazia negli anni del post “Italia ‘90”. Qui Azeglio Vicini “costruì” l’Italia che poi chiuse terza alle spalle di Germania ed Argentina.

All’ingresso le solite “tarantelle” ed un dispiegamento di FdO inutile per una gara che alla fine conterà non più di cinquanta spettatori. Il classico biglietto da ‘10 euro’ e siamo dentro, dove hanno ripulito tutto tranne i cessi, pieni di merda anche sulle pareti, nel vero senso della parola.

La gara è un’agonia, con i nostri che hanno lasciato nel girone di andata mordente e cattiveria, indispensabili in qualsiasi girone di ritorno per togliersi in fretta dalle zone pericolose e puntare ad altro. Andiamo in vantaggio al novantesimo, ma ci raggiungono nel recupero, giusto per rendere ancora più corposa la lista dei rimpianti.

Noi facciamo il nostro. Potrebbe bastare la presenza, ma andiamo oltre come sempre ed incitiamo per tutta la gara, senza risparmiarci, malgrado il tiepido sole quì se la sia “data a gambe” già da un pezzo. Al triplice fischio chiamiamo tutti sotto da Noi per mettere in chiaro alcune cose, che è sempre meglio ricordare a chi le avesse già dimenticate e fa “tenerezza” vedere il guardalinee, ad un quarto d’ora dal termine, chiedere a Mister Pascucci di rientrare negli spogliatoi.

Prima di ripartire, tocca accontentare i più “romantici” con una foto “vista lago” e disturbiamo due innamorati prossimi a lasciarsi per il ‘clik’. Lei, mentre scatta, chiede anche “Di dove siete?”. Rispondiamo in coro “FONDI!”. Che dite? Avrà capito?

Risultati&Classifica 26a Giornata

Risultati e Classifica della 26a giornata

Anziolavinio-Selargius
0-1
Arzachena-Porto Torres
3-0
Cynthia-Astrea 1-0
Isola Liri-Maccarese 1-3
Latte Dolce-Lupa Roma
2-1
N.S.M.Mole-Fondi
1-1
Olbia-Budoni
1-0
San Cesareo-Sora
2-0
Terracina-Palestrina
2-0

 

Classifica P G V N P
SAN CESAREO
57 26 17 6 3
TERRACINA
52 26 15 7 4
LUPA ROMA
52 26 17 1 8
OLBIA
46 26 14 4 8
CYNTHIA (-1)
42 26 12 7 7
FONDI
39 26 11 6 9
ANZIOLAVINIO
39 26 11 6 9
ISOLA LIRI
35 26 8 11 7
LATTE DOLCE
35 26 9 8 9
SORA (-2)
34 26 11 3 12
MACCARESE
34 26 9 7 10
N.S.M.MOLE
31 26 8 7 11
ASTREA
31 26 8 7 11
BUDONI
30 26 8 6 12
PALESTRINA
26 26 6 8 12
SELARGIUS
26 26 5 11 10
ARZACHENA
25 26 6 7 13
PORTO TORRES
7 26 1 4 21