Archivi del mese: Novembre 2012

La trasferta di Salerno

Consumando la suola…

Salerno. Stadio Arechi. La Salernitana. L’ippocampo. Fino a qualche anno fa erano solo “pensieri stupendi” dei nostri sogni notturni, assieme ad altre innumerevoli piazze storiche, che uno che si definisce ultras sogna di calcare, prima o poi, con la suola delle proprie scarpe. Salerno appunto, dopo che il destino beffardo ci ha regalato Catanzaro, Terni, Campobasso, Perugia ed Avellino in tempi di tessera. Stadi che raccontano storie di calcio e curva, che non basterebbe un libro per ricordarle tutte. Città innamorate di un pallone e di una maglia che non tutti sanno cosa significhi indossare. Gente fiera che la domenica non conosce chiese, ma solo lo Stadio, la curva, la maglia, il pallone, la rete, la gioia e purtroppo anche il dolore.

Salerno appunto. Salerno, ennesima tappa del nostro tour senza sosta, senza fronzoli, senza trasferte di comodo, senza tasche piene, senza amici, senza amici degli amici, senza padroni, senza biglietti…in poche parole, senza tessera, ma pieni d’orgoglio, quello mai avuto da chi si è piegato. Si parte, e continueremo a farlo fin quando la suola delle nostre scarpe ne avrà voglia!

Si parte, direzione Arechi, “Il Principe degli Stadi”, come lo chiamano da queste parti. Siamo in ritardo e così salta la sosta rifornimento, malgrado i nostri stomaci brontolino più delle nostre vesciche. La Galleria di Montevetrano ci addormenta per un attimo le pupille, per risvegliarcele di lì a poco, quasi a voler essere il preludio all’inferno, l’inferno della SA-RC, che tra buche e chicane ti rende indigesto anche un chewingum. Ma questa volta niente buche, niente chicane, fortunatamente ci si ferma prima, molto prima, almeno questa volta. Uscita Pontecagnano, ma inspiegabilmente, i cartelli stradali ci portano lungo una stradina interna che sbuca proprio alle spalle dei Distinti. Un’infinità di divieti d’accesso ci portano dalla parte opposta, dove una coppia di vigili(???) ci squadra attentamente e mima il gesto della penna sul foglio. Cosa cazzo avranno voluto dire? Mah. Il dilemma è presto risolto. Una volta trovato parcheggio, dall’altra auto di ultras fondani ci tranquillizzano: “Vulev’n i sold’ p’ ju parchegg’!”. Appunto, volevano…

Stranamente, nessun blu ad attenderci, Settore Ospiti chiuso a tre mandate ed un solitario steward che fa capolino dal tornello. Ci si arma così di buona volontà e ci si dirige al botteghino, ma prima si passa davanti la Tribuna Centrale, dove incrociamo gente che farebbe meglio a non farsi più vedere, visto quello che dice da quando non siede più sulla panchina della nostra squadra. Al botteghino si cerca di far ragionare i due bigliettai(un ragazzino ed una donna), che però “si vestono di simpatia” e capiamo così che è tempo sprecato.

Torniamo fuori il Settore Ospiti, dove nel frattempo deve essersi sparsa la voce del nostro arrivo e così si sono radunati, ad occhio e croce, una trentina di blu. Ci vedono arrivare dalla parte sbagliata e chissà cosa avranno pensato. Ma rimangono composti, a distanza, con un’unica pecca, ovvero le solite domande per intavolare una discussione che non potrà mai esserci. Pezze alla rete e sguardo verso un campo di cui non sentiamo nemmeno l’odore dell’erba, iniziamo a farci sentire e chissenefrega se le pupille osservano solo divisori, cemento e filo spinato. Siamo lì per Noi stessi, mica per la partita!

Uno-due-tre, non è una domenica gioiosa, ma il risultato passa in secondo piano quando fai fuori uno stadio le stesse cose che avresti fatto se fossi riuscito ad entrare. Quando mancano pochi minuti al termine dei novanta, i blu ci fanno togliere le pezze e ci mandano via in anticipo. C’è giusto il tempo di rallentare prima della Galleria di Montevetrano, per ascoltare la voce del cronista alla radio che ci regala le ultime emozioni di una domenica a modo nostro…l’ennesima!

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 13a giornata

Aprilia-Martina Franca
1-1
Arzanese-Teramo
1-1
Borgo Buggiano-Gavorrano 0-0
Campobasso-Foligno 2-0
Hinterreggio-Poggibonsi
2-1
L’Aquila-Aversa
4-1
Pontedera-Melfi
1-2
Salernitana-Fondi
3-2
V. Lamezia-Chieti
0-0

 

Classifica P G V N P
APRILIA 27 13 8 3 2
PONTEDERA 27 13 8 3 2
SALERNITANA 25 13 7 4 2
MARTINA FRANCA
25 13 7 4 2
L’AQUILA
23 13 6 5 2
POGGIBONSI 21 13 6 3 4
CHIETI (-1) 20 13 6 2 5
GAVORRANO
19 13 4 7 2
TERAMO
18 13 5 3 5
MELFIMELFI
16 13 3 7 3
FOLIGNO
14 13 3 5 5
V. LAMEZIAV. LAMEZIA
13 13 2 7 4
AVERSA
13 13 3 4 6
ARZANESE
13 13 3 4 6
BORGO BUGGIANO
11 13 2 5 6
FONDI
9 13 2 3 8
HINTERREGGIO
9 13 2 3 8
CAMPOBASSO (-2)
8 13 2 4 7

 

In casa con l’Arzanese

La nostra vittoria

Quanto tempo era che non lanciavamo le tonsille sulla rete? Quanto tempo era che non scoppiavamo in un boato per una realizzazione? Quanto tempo era che non sentivamo nostra una vittoria? Quanto tempo era che non sentivamo nostri quei gol in campo? Eh, quanto tempo? Quanto?

Ne è passato di tempo dall’ultima volta, forse troppo. Credevamo di aver perso quella scintilla che ti porta ad abbracciarti senza capirci più nulla, che ti fa saltare in aria con gioia, che ti fa urlare quella rabbia che ti cova dentro, che ti fa sorridere malgrado tutto. In quell’attimo ti senti ribollire nel petto, tiri fuori tutto, sei come in campo, come se avessi segnato tu la segnatura decisiva, come se fossi stato tu a scrollare la rete.

Credevamo di non saper più esultare ad un gol, pensavamo di aver visto già tutto, ed invece, vuoi perché in campo non ci sono più burattini, vuoi perché in panchina non c’è più un pagliaccio, ti ritrovi, quasi inconsciamente, tra le braccia del tuo vicino, mescolando urla verso il cielo. E’ difficile spiegare come sia possibile che un qualcosa che agli occhi degli altri può sembrare insignificante e ripetitivo come un gol, possa cambiare l’umore di questi ultimi innamorati folli.

Sarà perché da piccoli, tra le strade del quartiere, tutti volevamo essere gli attaccanti, nessuno il portiere. Sarà che il gol è qualcosa che ognuno di noi si porta dentro, fin da quando a far da pali ci son gli zaini e a far da spalti ci son finestre. Quando sogni di esser qualcuno di importante, ma solo perché gioca e segna, mentre da grande capisci che devi invidiarlo per altro, perché magari si fotte tutte le soubrette della tv italiana.

Sarà che non c’è nulla di più emozionante nel vedere tutti ed undici quelli che indossano la tua maglia, correre verso il tuo settore, lì dove ogni domenica riponi i tuoi sogni e le tue speranze e dimentichi il resto, la vita grigia ed il futuro nero. E mentre corrono verso di te, potrebbe anche toccarti il pacco una strafiga da paura…la scanseresti…vabbè, diciamo di sì…

Sarà che quegli undici in campo hanno capito finalmente a chi devono dar conto di una sconfitta o di una vittoria. Hanno capito chi ringraziare o evitare. Hanno capito con chi condividere una gioia, che poi sono gli stessi che li andranno a cercare se ce ne fosse bisogno. Gli stessi che non devono incontrare alle 11 di notte davanti ad un pub, altrimenti sono cazzi. Gli stessi che per strada non vogliono saluti né riconoscimenti, ma li barattano per sangue e sudore sul campo di gioco.

Sarà che proprio quando non hai giocatori e non hai numeri preferiti tutto sembra più bello e reale, quando non elogi il singolo ma il gruppo, quando non conosci i loro nomi, ma conosci i loro volti, pieni di rabbia, che corrono festanti verso di te. Ed è lì che ritorni bambino, immagini i palazzi, le finestre, i vetri rotti, le porte, il gesso per le linee, la tipa alla finestra che ti osserva e quella palla colore arancio che trafigge la schiappa destinata a giocare sempre tra gli zaini. E tu che corri, esulti, urli, guardi la tipa, lei sorride, è fatta!

Questa è una vittoria, la nostra vittoria!

ACAB 31a puntata

Forse si finge di non sapere che sul web, ogni giorno, nascono blog e siti vari che inneggiano a questo o quel killer, a questo o quel criminale. Forse si finge di non sapere che tale Salvatore Parolisi, ormai ex Caporal Maggiore dell’Esercito, riceve ogni giorno centinaia di lettere di spasimanti, innamorate folli. Forse si finge di non sapere che negli Stati Americani che applicano “la pena di morte”, migliaia di persone sfilano con cartelli del tipo “Tizio Free” – “Caio is innocent”. Forse si finge di non sapere che tale James Holmes, il killer di Denver tanto per capirci, ha fans sparse in tutto il Mondo che ammettono senza vergogna di essere attratte da lui. Forse si finge di non sapere che da quando in tv è sbarcata la serie “Romanzo Criminale”, tutti gli adolescenti, ma anche persone di una certa età, passano le proprie giornate parlando e comportandosi come i personaggi della fiction, che altro non sono che riproduzioni fedeli di personaggi esistiti realmente, alcuni dei quali resisi responsabili di efferati omicidi. Forse si finge di non sapere…

Questi fenomeni, in campo scientifico, sono conosciuti con il termine di “Ibristofilia”, altrimenti nota come “Sindrome di Bonnie e Clyde”, ovvero l’attrazione verso personaggi resisi responsabili di reati oltraggiosi verso il genere umano. Beh, ci spiace per voi, ma quello che è accaduto al “D’Ippolito” di Lamezia Terme sabato scorso non ha nulla a che vedere con queste deviazioni del comportamento sessuale e non ha nulla in comune con le scomode verità elencate precedentemente.

Pietro Arcidiacono, attaccante classe ’88, ha una discreta carriera da calciatore, con un passato nel Monza, nel Sorrento e vanta anche quattro presenze in Serie B con l’Empoli. Catanese doc, nato e cresciuto nello stesso quartiere di Antonino Speziale, ed è proprio questo il motivo che lo ha spinto a mostrare la maglia in suo onore, questione di amicizia niente più, nessun segno di ibristofilia sia chiaro. “Nessun gesto contro le forze di polizia o contro la Famiglia Raciti”, ha affermato lo stesso calciatore. Solo una questione di amicizia, per rispetto verso quei pomeriggi passati assieme, tra palloni bucati e vetri rotti. Ma cosa vuol saperne di “amicizia” gente che per avere “amici” ha scelto la strada più semplice!?!

Celere è arrivata la risposta del Questore di Catanzaro, che ha emesso un Daspo della durata di tre anni nei confronti dell’attaccante del Cosenza. Ma non erano gli arbitri gli unici a decidere per ciò che accade durante i novanta minuti sul terreno di gioco? Mah…

Puntuale, è arrivato il commento di Giuseppe Brugnano, segretario calabrese del Coisp, che ha dichiarato: “E’ ignobile e non trova riscontri nel calcio giocato il gesto del calciatore del Cosenza che ha esibito una maglietta di solidarieta’ a Speziale, festeggiando dopo un gol fatto”. ”Facciamo appello ai veri tifosi, a cominciare da quelli del Cosenza – aggiunge – a prendere totalmente le distanze da questo gesto, anche non entrando allo stadio domenica prossima”.

Ora, al di là delle frasi di circostanza, ci viene spontaneo pensare che le stesse parole, lo stesso sdegno e gli stessi appelli siano stati fatti in data 17 Ottobre 2012, quando un Sovrintendente della Polizia di Stato di Gioia Tauro è stato arrestato per detenzione di droga, un chilo di cocaina per l’esattezza. Ignobile vero?

Prima di chiudere, vogliamo ricordare, a chi se ne fosse dimenticato, che in Italia, l’art.21 della Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Finché Vivrò #7

Copertina dal significato chiaro e diretto, senza ombra di dubbio. All’interno di questa settima uscita stagionale, i resoconti della gara interna contro il Gavorrano e della trasferta di Lamezia Terme. Rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero gli Arzanesi. Spazio per la notizia della settimana, la condanna definitiva a Speziale e Micale, per i fatti di Catania-Palermo. Intervista a Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, intervenuto in diretta sulle frequenza di un’emittente radio locale. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno X – Settimo Atto

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 12a giornata

Aprilia-Pontedera
1-3
Borgo Buggiano-Campobasso
3-0
Chieti-L’Aquila 0-1
Foligno-Hinterreggio 2-1
Fondi-Arzanese
2-1
Martina-Gavorrano
2-1
Melfi-Salernitana
0-0
Poggibonsi-Aversa
3-0
Teramo-V. Lamezia
1-0

 

Classifica P G V N P
PONTEDERA 27 12 8 3 1
APRILIA 26 12 8 2 2
MARTINA FRANCA 24 12 7 3 2
SALERNITANA
22 12 6 4 2
POGGIBONSI
21 12 6 3 3
L’AQUILA 20 12 5 5 2
CHIETI (-1) 19 12 6 1 5
GAVORRANO
18 12 4 6 2
TERAMO
17 12 5 2 5
FOLIGNO
14 12 3 5 4
MELFI
13 12 2 7 3
AVERSA
13 12 3 4 5
V. LAMEZIA
12 12 2 6 4
ARZANESE
12 12 3 3 6
BORGO BUGGIANO
10 12 2 4 6
FONDI
9 12 2 3 7
HINTERREGGIO
6 12 1 3 8
CAMPOBASSO (-2)
5 12 1 4 7

 

La trasferta di Lamezia

Cattive Abitudini

Appena quindici giorni fa arrivammo a lambire il tacco dello Stivale, questa volta invece, ci spingiamo quasi fino a toccare l’alluce del piede in fondo alla punta, fermandoci a Lamezia, ultima tappa in ordine di tempo di questo Giro d’Italia con l’acqua alla gola, in tutti i sensi. Si parte, e di questi tempi è già tanto, se non addirittura troppo, visto che in giro ci sono sempre meno carovane e sempre più telecamere. Qualche anno fa si partiva guardando sul Corriere dello Sport quali “facce” potevi incontrare ed incrociare; oggi il Corriere lo compri solo per far passare più in fretta la Salerno-Reggio Calabria, a meno che tu non sia uno di quelli che vanno matti per gallerie mai ultimate e birilli segna-corsia.

I nuvoloni neri ci scrutano da lontano e sembra che non abbiano voglia di “piangere” sulla nostra monovolume. E menomale, oseremmo dire, visto che la radio racconta di nubifragi ovunque e di Città allagate, salvo poi ricordarci che Belen aspetta un figlio. Beh, non c’è che dire, anche oggi possiamo mangiare tranquilli!

Lamezia la conosciamo, conosciamo il “D’Ippolito” e sappiamo che non vedremo nemmeno un filo d’erba, ma ci accontenteremo d’altro. Sta di fatto, che fuori lo stadio ci accontentiamo di evitare di calpestare mutandine di pizzo e profilattici, che ci fanno intuire che quel parcheggio la notte regala “emozioni” ed urla di gioia…altro che gol!

Oltre le strette fessure che abbiamo difronte, non si riesce a scorgere altro che cemento prefabbricato e vetrate in plexiglass e così lasciamo solo le orecchie a badare alla gara e cerchiamo con gli occhi qualcosa di bello. Spalle al campo, gettiamo lo sguardo giù in fondo, lì dove gli aerei volano in alto, per spiccare il volo sulle acque del Tirreno che baciano la costa lametina. E’ un attimo, ed il pensiero comune corre alla libertà, la libertà perduta dagli ultras italiani, stretti nella morsa della repressione, costretti a gioire se per una domenica si riesce ad entrare senza scheda nella tasca dei pantaloni e senza camminare in fila per due con l’amico tesserato.

La partita, per privarci di ogni gioia, ci regala zero punti, che sommati a quelli che abbiamo fanno un totale di…“siamo nella merda!”. Distogliamo lo sguardo dal mare, dagli aerei, da quel senso di libertà mai pienamente realizzato su questo suolo tricolore, avvezzo al complotto ed alla corruzione. Ripieghiamo la pezza e ci prepariamo a 480 chilometri di catrame, con l’unica, ma allo stesso tempo grande soddisfazione, di esserci stati anche questa volta.

Una volta sbucati sulla SA-RC, ci tuffiamo nel primo “Autogrill non convenzionato” e sfortuna vuole che all’interno ci sia un televisore che trasmette “DirettaGol”. Ma siccome le sfortune non vengono mai sole, ecco arrivare tre autobus pieni zeppi di “foulards celesti”, che ben presto scopriamo essere segno di riconoscimento per una non meglio precisata comunità religiosa campana di ritorno da un non meglio precisato Monastero vicino Vibo Valentia. Ma le sfortune continuano, visto che affollano i tavoli proprio mentre da Genova arrivano i gol del Napoli. Vi lasciamo immaginare, altro che fedeli…

Il tempo di un caffè al bancone sorseggiato come fosse il “siero della giovinezza” e ci accorgiamo che l’uomo in camice giallo alla cassa, a forza di cliccare i tasti gli è venuto l’indice rigido come una stecca da biliardo. Chissà quanti scontrini avrà fatto nella sua vita?

Chissà, forse è proprio l’abitudine a fare certe cose, a ripetere determinate azioni, che ti manda avanti per inerzia, la stessa che ci guida oggi ancora in trasferta, con tutti gli annessi e connessi, con tutti gli ostacoli presenti. Chissà, forse la nostra è questione di abitudini, cattive abitudini, ma dannatamente piacevoli!

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 11a giornata

Arzanese-Foligno
1-1
Aversa-Teramo
1-0
Campobasso-Martina 0-1
Gavorrano-Poggibonsi 2-0
Hinterreggio-Chieti
0-1
L’Aquila-Melfi
1-1
Pontedera-Borgo Buggiano
1-0
Salernitana-Aprilia
3-0
V. Lamezia-Fondi
1-0

 

Classifica P G V N P
APRILIA 26 11 8 2 1
PONTEDERA 24 11 7 3 1
SALERNITANA 21 11 6 3 2
MARTINA FRANCA
21 11 6 3 2
CHIETI (-1)
19 11 6 1 4
GAVORRANO 18 11 4 6 1
POGGIBONSI 18 11 5 3 3
L’AQUILA
17 11 4 5 2
TERAMO
14 11 4 2 5
AVERSA
13 11 3 4 4
V.LAMEZIA
12 11 2 6 3
MELFI
12 11 2 6 3
ARZANESE
12 11 3 3 5
FOLIGNO
11 11 2 5 4
BORGO BUGGIANO
7 11 1 4 6
FONDI
6 11 1 3 7
HINTERREGGIO
6 11 1 3 7
CAMPOBASSO (-2)
5 11 1 4 6