Archivi del mese: Settembre 2007

Un film già visto

Una sorta di replica, una puntata dei “Bruttissimi”, il trailer di Matrix, magari proprio nell’attimo in cui iniziano i dejavù e la truppa individua “L’Eletto”. La maledizione dei derby continua, imperterrita! Eppure a poco meno di dieci minuti dal termine il Fondi conduceva non solo la gara ma anche la Classifica del girone. Sono ancora una volta loro, gli episodi, a condannarci, come avviene ormai da quattro anni a questa parte. In campo e sugli spalti la bilancia pende inequivocabilmente dallo stesso lato, per impegno, dedizione, cuore. Sul tabellino ed in fatto di punti hanno la meglio sempre gli avversari. Certo, non si tratta di vere stracittadine, ma hanno pur sempre quell’antico sapore di derby, della partita speciale vissuta in maniera intensa rispetto alle altre, per l’attesa ed il contorno di pubblico. L’importanza di una partita prevista dal Calendario al secondo turno può risultate relativa, a patto che non si tratti di un esordio casalingo, della prima ufficiale tra le mura amiche per un nuovo sodalizio ed il suo tecnico new-entry. Vi rendete conto che senza quegli ultimi dieci minuti di follia oggi saremmo noi a comandare il torneo? E per un attimo solo provate ad immaginare i riflessi positivi che una vittoria al debutto interno, al cospetto del Terracina, avrebbe potuto provocare. Provate ad immaginare l’entusiasmo registrato in questi ultimi giorni moltiplicato ed una città davvero scossa. Il Fondi c’ha provato, ha sfiorato la vittoria, probabilmente l’avrebbe meritata, ma, come spesso accade, un episodio cancella quanto di buono viene fatto, e l’ottusa frangia dei “simpatizzanti” e del pubblico occasionale non porterà nella mente gli 80 minuti perfetti della Banda Lauretti bensì quegli attimi di confusione che, accompagnati però da indiscutibili errori arbitrali a nostro sfavore, hanno regalato la vittoria agli ospiti.

Ci si ritrova a mani vuote dopo aver dimostrato a tutti il valore di uno spogliatoio compatto, di un allenatore preparato e di un gioco che da anni non esprimevamo. Ci si ritrova a dover fare i conti con inaspettate sbavature da parte di chi però dovrebbe rappresentare una garanzia in termini di rendimento, ma non è proprio il caso di condannare per un errore chi per anni ha onorato questa maglia e speriamo continui a farlo per molto tempo ancora. A farlo ci penseranno gli spettatori disinteressati dell’Arnale Rosso e chi prega giorno e notte per far sì che il Fondi soffra anche quest’anno. A noi resta la convinzione di una squadra davvero squadra, di una rosa che non è certo pronta per giocarsi la vetta del girone, ma merita rispetto e considerazione, e, se puntellata in un paio di ruoli, può diventare pericolosa per ogni avversario. Resta il rammarico per un inizio di stagione che, stando a quello che il Fondi ha fatto vedere sul rettangolo verde, poteva e doveva essere di tutt’altra portata. Non chiamateci "eretici" se diciamo che dopo centottanta minuti a guidare la graduatoria doveva essere la squadra rossoblu. Due punti persi a Pisoniano ed una vittoria letteralmente gettata all’aria Domenica pomeriggio: le circa 500 tessere vendute finora, almeno questo sembra essere l’ottimo responso della Campagna Abbonamenti, oggi sarebbero divenute molte di più, sull’onda d’entusiasmo di un avvio superlativo. Peccato che a prendere i tre punti non sia sempre la squadra che gioca meglio…

Arriva intanto l’esordio in Coppa Italia, Mercoledì alle 15.30 al “Lorenzo Picozzi” di Bassiano, contro i locali della punta Luca Bassani, nella prima gara del gruppo di cui fa parte anche il Pontinia. Zarelli&Co. hanno da quest’anno scelto il ritorno alle origini, con la selezione di trentasei gironi comprendenti una formazione di Eccellenza e due di Promozione, col passaggio del turno per la prima classificata al termine di un triangolare interno. Il Fondi affronterà all’Arnale Rosso il Pontinia, ed il Bassiano si recherà appunto a Pontinia, per chiudere il cerchio. La novità assoluta, e che contribuisce ad arricchire l’attenzione che diverse Società danno alla competizione, è rappresentata dalla promozione diretta in Serie D per la formazione che trionferà nella finalissima del 13 Febbraio al “Flaminio” di Roma. Per questo motivo c’è da aspettarsi un notevole impegno delle corazzate pontine e romane intenzionate, costi quel che costi, al salto di categoria, in un modo o nell’altro. Al Fondi il raggruppamento più strano, inteso almeno come composizione, considerato che molte altre squadre chiuderanno il proprio girone nell’arco di 10 km. Di certo non mancherà l’interesse per le gare dei rossoblu che logicamente, nemmeno a farlo apposta, incontreranno due delle principali accreditate alla vittoria finale del Campionato di Promozione nel Girone C, ed in particolare quel Bassiano dei miracoli che lo scorso anno ha praticamente dominato in Prima Categoria ed oggi guida il proprio torneo.

La riflessione di questa settimana è riservata al pubblico dell’Arnale Rosso. C’era da aspettarsela una risposta come quella avuta Domenica, ed i mille spettatori sugli spalti hanno fatto da cornice degna di una partita importante quanto avvincente come il derby col Terracina. Un’iniezione di fiducia per la nuova Società, una soddisfazione per chi in questi ultimi tempi tanto ha lavorato affinché la città tornasse ad amare la sua squadra di calcio. Certo, alla splendida torta è mancata soltanto la ciliegina della vittoria, della conquista dei tre punti, ma recriminare ora non ha più senso, dobbiamo rivolgere lo sguardo al futuro. L’auspicio è che non ci si abbatta più di tanto, perché le potenzialità sono evidenti, c’è solo da lavorare ed i risultati arriveranno. È questo poi il momento in cui i più esperti hanno il dovere di dare l’esempio, guidano i più giovani, caricando la squadra per i prossimi impegni, a cominciare dalla trasferta di Mentana. Il Fondi potrà contare sui suoi ultras, perché da sempre questa piccola grande famiglia ha stretto le sue braccia attorno alla squadra nei momenti delicati, proprio quando reagire diviene fondamentale. Non mancherà il sostegno, di fronte alle difficoltà bisognerà fare quadrato e ripartire con fiducia. Questa infatti è "la differenza principale", noi c’eravamo, ci siamo e ci saremo. Soprattutto quando le cose non vanno per il verso giusto ed i tuoi fantomatici tifosi ti abbandonano. Chiaro? Fondi, noi ti amiamo! Noi!

Finché Vivrò #1

Finché vivrò…

Esordio casalingo per il Fondi 2007.2008 e quindi prima uscita stagionale per il pieghevole degli ultras rossoblu. Confermata la scelta del formato tascabile e la sua intrigante veste grafica. In copertina una sorta di chiamata a raccolta per quella che potrebbe essere l’annata del rilancio calcistico fondano, quel che da tempo auspicavamo. All’interno spazio al commento sulla trasferta di Pisoniano, nuovo atto della rubrica "Fondi siamo Noi" con l’intervista a ZioAlessandro e pubblicazione di una riflessione firmata dagli amici di ActionNow PlayOldStyle sulla situazione del calcio in Italia, ed a livello europeo. All’esterno i numeri del Campionato, il prossimo turno, il Calendario della Coppa Italia e le immagini della nostra presenza sugli spalti del "Don Antonio Aureli" di Domenica scorsa. Di rilievo, infine, l’articolo dedicato alla calda estate del calcio fondano, per fare soprattutto un resoconto di quanto accaduto e raccontare poi com’è iniziata la "nostra" stagione, tra amichevoli ed allenamenti.

Anno V – Primo Atto

Per il morale e non solo

Bel gioco, occasioni, un goal ed un punto: il conto, l’addition dell’esordio stagionale in quel di Pisoniano. Inizio migliore non poteva esserci, solo una vittoria avrebbe potuto renderci ulteriormente soddisfatti. Ed il Fondi la vittoria l’ha cercata e praticamente sfiorata, se non fosse stato per il maledetto “goal della Domenica” che ha trafitto l’incolpevole Assogna pochi minuti dopo la rete del vantaggio siglata su penalty dall’imprendibile Maglitto. Squadra tosta, quella di casa, tornata in Eccellenza quest’estate e più che mai decisa a lottare per centrare l’obiettivo promozione. Quadrata, ben messa in campo, dotata di alcuni ottimi elementi, su tutti Ognibene e Fioravanti, e più di un giovane promettente. Lauretti, per nulla intimorito, presenta però un Fondi veloce, a trazione anteriore: tra i pali Assogna, linea difensiva massiccia con Rossetti e Monforte centrali, il giovanissimo Addessi a destra ed “eleganza” Piergentili a sinistra, Germano vero faro di centrocampo affiancato dal pimpante e convincente Roberto Vuolo a sinistra e dal “randellatore” Pasquali a destra, Varroni ariete d’attacco, Fiore a macinare km sulla corsia di destra e Maglitto ad imbambolare tutti sulla sinistra. In panca gli altri, tranne il prezioso Venanzi e Luigi Vuolo, costretti a seguire la partita dagli spalti per via di infortuni di diversa portata. Pelliccia, Gisfredo e Paolella hanno preso parte alla gara subentrando in corso d’opera senza però riuscire a mutarne l’esito.

Prima frazione senza particolari sussulti, col Fondi bravo a neutralizzare sul nascere qualsiasi possibile pericolo e scaltro nel proporre ripartenze ad alta velocità che hanno messo in difficoltà la difesa di casa. Secondo tempo di tutt’altra fattura, aperto da un paio di incursioni rossoblu, dalla seconda delle quali è scaturito il calcio di rigore realizzato alla perfezione dall’implacabile Maglitto. E prima vera corsa ed esultanza per tutta la squadra, in un attimo sotto il settore da noi occupato. Pochi giri di lancetta però ed arriva il pareggio del Pisoniano, frutto di un meraviglioso tiro all’incrocio dei pali dopo un batti e ribatti al limite dell’area fondana. Da questo momento partita incandescente, con continui capovolgimenti di fronte. L’occasione più clamorosa per scardinare il fortino dei padroni di casa capita sui piedi di Pasquali, ma il principe del beach soccer “Made in Italy” cicca l’invitante assist dell’onnipresente Maglitto e spreca così la palla del possibile 2-1. Pensavamo di aver già dato nel corso del primo tempo, con la rete fallita in contropiede da Fiore, ed invece nuovo errore sotto porta. Beh, pazienza, andrà meglio la prossima volta. La gara si chiude senza particolari note di cronaca ed il pensiero è comune: loro hanno tenuto di più il pallone tra i piedi ma le vere occasioni da rete sono state nostre. Il punto fa morale, come si suol dire, ed aver subito annerito la prima casella in classifica è confortante, fa ben sperare.

Come sempre, nel raccontare “la nostra partita”, non ci limitiamo ad un mero riassunto della Domenica sugli spalti del girone per seguire il nostro Fondi, e sarà così anche per quest’anno. Ed allora la prima riflessione non può che essere dedicata alla Società ospitante che ha fissato addirittura in Euro 10,00 il prezzo del biglietto per assistere all’incontro di calcio Pisoniano-Fondi, dimenticando probabilmente che si tratta di una partita di Eccellenza e, come se non bastasse, la struttura angusta del “Don Antonio Aureli” non sembra proprio adatta a giustificare una scelta del genere. Evidentemente la Dirigenza di casa non ha fatto caso alla retrocessione e crede ancora di disputare l’Interregionale, fermo restando che un costo del genere non sarebbe ammissibile nemmeno in tale ipotesi. Pensate che solo 70 km più a sud si giocherà Sabato il quinto turno del Campionato Nazionale di Serie B ed il biglietto per assistere alla partita dalla Curva costa 10 Euro… qualcosa non va, è evidente! Dopo le follie di Colleferro e Velletri, un altro episodio di sciacallaggio, o tentato sciacallaggio (mettiamola così!) ai danni del pubblico fondano. Raccontare com’è andata poi realmente a finire è superfluo, quel che resta è di certo l’intenzione ed il trattamento che, comunque, è stato riservato al resto della ciurma rossoblu che ha passato la Domenica pomeriggio nella struttura di Via Santa Vittoria.

Fortunatamente sono diverse le note positive di questa prima giornata di campionato: al di là del prezioso punto conquistato s’è visto un Fondi coriaceo, combattivo, audace fino all’ultimo secondo di partita. Quel cambio a cinque minuti dal termine coi rossoblu schierati all’attacco, con ben quattro punte di ruolo, ha chiarito le intenzioni del Mister ed il feeling col gioco offensivo. Finire in crescendo vorrà pur dire qualcosa! A Pisoniano s’è rivista qualche faccia tosta, la piccola grande famiglia Old Fans ha compiuto il suo dovere, incitando senza sosta la squadra, anche e soprattutto nei momenti meno avvincenti della gara. È piacevole il clima che si respira nell’ambiente nostrano, c’è rinnovata fiducia, c’è un entusiasmo contagioso che speriamo possa calamitare curiosità e sostegno da parte di ogni sportivo fondano. Sembra il momento migliore per riavvicinare gente al Fondi e riportare allo stadio i tanti che nell’ultimo decennio sono andati via via sparendo. Di stimoli ce ne sono abbastanza: già Domenica prossima il derby col Terracina, che coincide con l’esordio casalingo per la nuova squadra rossoblu, e nel prossimo mese già Fondi-Latina e Formia-Fondi. Tante altre le formazioni che puntano al vertice, mai come quest’anno un torneo equilibrato e di sicuro in grado di offrire domenicalmente grandi sorprese in termini di risultati, come già avvenuto nel primo turno di campionato. Al Fondi Calcio un ruolo l’addetti ai lavori l’hanno dato, quello della squadra “rompiscatole” capace di “dare fastidio” e giocarsela con chiunque a testa alta, senza alcun timore. La filosofia di Lauretti non può che trovarci d’accordo… in campo sempre e comunque per vincere, con quel 4-3-3 di zemaniana memoria che tanti cuori potrebbe far innamorare. Basta un pizzico di fomento in più, basta che la città si svegli completamente. Ed allora mettiamocela tutta anche noi, per scuotere una volta per tutte la Fondi “arrapata” di pallone!

ACAB 12a puntata

Il pallone è nostro!

Dagli amici di "ActionNow PlayOldStyle" riceviamo e pubblichiamo un’interessantissima riflessione. Uno spaccato dell’attuale stato di salute del nostro pallone e dell’intero pianeta calcistico italiano. Prego…

"In Italia sta dilagando una nuova moda. Parlare a sproposito di calcio. Ma attenzione: non più quel calcio parlato con asineria suprema per la quale ogni impiegato, barista, avvocato o qualsivoglia altra figura professionale, una volta smessi gli abiti con i quali si esprime al lavoro, nasconde un commissario tecnico, un esperto di tattiche, fuorigioco, ripartenze e diagonali. No, anche questo tuttologo, tipo Biscardi vecchia maniera, oggi è superato. Il calcio del quale oggi è di moda straparlare è il calcio vissuto sugli spalti. Il calcio fatto di appassionati che seguono “the beautiful game” anche quando la propria squadra non litiga per i diritti televisivi ed invece campicchia visitando e calpestando campetti di infime serie. Se poi a questa figura di uomo “football-crazy”, figura ormai in netta controtendenza socio-culturale (eh sì, perché ormai è up-to-date seguire il rugby che fa molto più liberal e/o radical chic!) si appiccica qualche parolina magica tipo “ultras”, teppista, scontro, ululato ecc., ecco che addirittura ci sta tutto un pezzo da prima pagina, bello e fatto. E se magari non è proprio da prima pagina, pazienza. Qualche giornale troverà spazio nelle pagine della cultura, spazi ormai garantiti a mondanità vacue e notti bianche con cui satollare le frenesie di nottambuli consumatori di qualsiasi panzana mediatico – social – culturale.

Ecco allora che in un Paese in cui tutti sono esperti di tutto, in cui giganteggiano gli "opinionisti" ed i giornalisti, i veri esperti di ogni campo dello scibile umano, emergono fantasie morbose riguardo ad ogni tipo di aggregazione umana che segue una partita di pallone. Insomma, a farla breve, si è creato un paradigma assolutamente fuorviante: i tifosi di calcio, specialmente quelli delle curve, sono dei mostri feroci pronti a ogni tipo di scontro e blablabla. Persino dei presunti brigatisti rossi sono caduti nel qualunquismo banal-borghese quando, beccati in recenti intercettazioni telefoniche, si sono riferiti agli stadi parlando di luoghi privilegiati nei quali operare proselitismo, dato il disagio sociale da cui partono le lotte e ancora blablabla. Qualcuno, poi, molto di recente, sulle pagine de “La Stampa” ha addirittura fatto uno scoop scoprendo fitte trame delinquenziali di carattere europeo ed appuntamenti fatti di bicchierate e scazzottate un po’ in giro per il vecchio continente, il tutto per evitare di essere schedati in patria e tante altre ovvietà che viene il mal di pancia a leggerle. Ma siamo seri! Chi scrive da sempre segue partite di ogni categoria in ogni paese europeo che riesce a visitare. E senza il bisogno di mostrare né muscoli (non sarebbe uno spettacolo) né grinta; senza darsi appuntamenti clandestini per picchiare nessuno e senza tante altre falsità che riempiono la bocca di chi pensa che andare allo stadio sia come entrare nella gabbia dei leoni in un circo di periferia.

Il mondo del calcio, in verità, è ridotto piuttosto male. Dilaniato da interessi economici, da diritti televisivi ed altre insulse modernità. Dobbiamo sopportare presidenti saccenti, moralizzatori, collusi, falsi e tanto altro. Dobbiamo sopportare calendari in cui per esigenze televisive si gioca ogni giorno. Dobbiamo sopportare calciatori che a forza di frequentare le veline, si vestono come loro e si comportano come loro. Dobbiamo sopportare stadi a norma in cui quello che conta non è la sicurezza dei tifosi, ma la “scenicità” degli eventi. Dobbiamo sopportare un infernale chiacchiericcio infantile ed ipocrita fatto di infiniti “te-l’avevo-detto” ogni qual volta le cose finiscono male. Questo è il male del calcio. Non permettiamo a nessuno che, per salvare le baracconate miliardarie, si sposti l’attenzione dai veri problemi e si indichino quali responsabili del fallimento della società quattro fanatici che pensano che con la violenza negli stadi si possa diventare “qualcuno”. Allora, almeno noi che non cadiamo nel qualunquismo prefabbricato, sottraiamoci al coro di voci stonate che parla a vanvera di hooligans, trasferte, calci, pugni e tricchettracche. Allo stadio si va a sostenere la propria squadra o semplicemente per passione. A vedere una partita di calcio".