Un film già visto
Una sorta di replica, una puntata dei “Bruttissimi”, il trailer di Matrix, magari proprio nell’attimo in cui iniziano i dejavù e la truppa individua “L’Eletto”. La maledizione dei derby continua, imperterrita! Eppure a poco meno di dieci minuti dal termine il Fondi conduceva non solo la gara ma anche la Classifica del girone. Sono ancora una volta loro, gli episodi, a condannarci, come avviene ormai da quattro anni a questa parte. In campo e sugli spalti la bilancia pende inequivocabilmente dallo stesso lato, per impegno, dedizione, cuore. Sul tabellino ed in fatto di punti hanno la meglio sempre gli avversari. Certo, non si tratta di vere stracittadine, ma hanno pur sempre quell’antico sapore di derby, della partita speciale vissuta in maniera intensa rispetto alle altre, per l’attesa ed il contorno di pubblico. L’importanza di una partita prevista dal Calendario al secondo turno può risultate relativa, a patto che non si tratti di un esordio casalingo, della prima ufficiale tra le mura amiche per un nuovo sodalizio ed il suo tecnico new-entry. Vi rendete conto che senza quegli ultimi dieci minuti di follia oggi saremmo noi a comandare il torneo? E per un attimo solo provate ad immaginare i riflessi positivi che una vittoria al debutto interno, al cospetto del Terracina, avrebbe potuto provocare. Provate ad immaginare l’entusiasmo registrato in questi ultimi giorni moltiplicato ed una città davvero scossa. Il Fondi c’ha provato, ha sfiorato la vittoria, probabilmente l’avrebbe meritata, ma, come spesso accade, un episodio cancella quanto di buono viene fatto, e l’ottusa frangia dei “simpatizzanti” e del pubblico occasionale non porterà nella mente gli 80 minuti perfetti della Banda Lauretti bensì quegli attimi di confusione che, accompagnati però da indiscutibili errori arbitrali a nostro sfavore, hanno regalato la vittoria agli ospiti.
Ci si ritrova a mani vuote dopo aver dimostrato a tutti il valore di uno spogliatoio compatto, di un allenatore preparato e di un gioco che da anni non esprimevamo. Ci si ritrova a dover fare i conti con inaspettate sbavature da parte di chi però dovrebbe rappresentare una garanzia in termini di rendimento, ma non è proprio il caso di condannare per un errore chi per anni ha onorato questa maglia e speriamo continui a farlo per molto tempo ancora. A farlo ci penseranno gli spettatori disinteressati dell’Arnale Rosso e chi prega giorno e notte per far sì che il Fondi soffra anche quest’anno. A noi resta la convinzione di una squadra davvero squadra, di una rosa che non è certo pronta per giocarsi la vetta del girone, ma merita rispetto e considerazione, e, se puntellata in un paio di ruoli, può diventare pericolosa per ogni avversario. Resta il rammarico per un inizio di stagione che, stando a quello che il Fondi ha fatto vedere sul rettangolo verde, poteva e doveva essere di tutt’altra portata. Non chiamateci "eretici" se diciamo che dopo centottanta minuti a guidare la graduatoria doveva essere la squadra rossoblu. Due punti persi a Pisoniano ed una vittoria letteralmente gettata all’aria Domenica pomeriggio: le circa 500 tessere vendute finora, almeno questo sembra essere l’ottimo responso della Campagna Abbonamenti, oggi sarebbero divenute molte di più, sull’onda d’entusiasmo di un avvio superlativo. Peccato che a prendere i tre punti non sia sempre la squadra che gioca meglio…
Arriva intanto l’esordio in Coppa Italia, Mercoledì alle 15.30 al “Lorenzo Picozzi” di Bassiano, contro i locali della punta Luca Bassani, nella prima gara del gruppo di cui fa parte anche il Pontinia. Zarelli&Co. hanno da quest’anno scelto il ritorno alle origini, con la selezione di trentasei gironi comprendenti una formazione di Eccellenza e due di Promozione, col passaggio del turno per la prima classificata al termine di un triangolare interno. Il Fondi affronterà all’Arnale Rosso il Pontinia, ed il Bassiano si recherà appunto a Pontinia, per chiudere il cerchio. La novità assoluta, e che contribuisce ad arricchire l’attenzione che diverse Società danno alla competizione, è rappresentata dalla promozione diretta in Serie D per la formazione che trionferà nella finalissima del 13 Febbraio al “Flaminio” di Roma. Per questo motivo c’è da aspettarsi un notevole impegno delle corazzate pontine e romane intenzionate, costi quel che costi, al salto di categoria, in un modo o nell’altro. Al Fondi il raggruppamento più strano, inteso almeno come composizione, considerato che molte altre squadre chiuderanno il proprio girone nell’arco di 10 km. Di certo non mancherà l’interesse per le gare dei rossoblu che logicamente, nemmeno a farlo apposta, incontreranno due delle principali accreditate alla vittoria finale del Campionato di Promozione nel Girone C, ed in particolare quel Bassiano dei miracoli che lo scorso anno ha praticamente dominato in Prima Categoria ed oggi guida il proprio torneo.
La riflessione di questa settimana è riservata al pubblico dell’Arnale Rosso. C’era da aspettarsela una risposta come quella avuta Domenica, ed i mille spettatori sugli spalti hanno fatto da cornice degna di una partita importante quanto avvincente come il derby col Terracina. Un’iniezione di fiducia per la nuova Società, una soddisfazione per chi in questi ultimi tempi tanto ha lavorato affinché la città tornasse ad amare la sua squadra di calcio. Certo, alla splendida torta è mancata soltanto la ciliegina della vittoria, della conquista dei tre punti, ma recriminare ora non ha più senso, dobbiamo rivolgere lo sguardo al futuro. L’auspicio è che non ci si abbatta più di tanto, perché le potenzialità sono evidenti, c’è solo da lavorare ed i risultati arriveranno. È questo poi il momento in cui i più esperti hanno il dovere di dare l’esempio, guidano i più giovani, caricando la squadra per i prossimi impegni, a cominciare dalla trasferta di Mentana. Il Fondi potrà contare sui suoi ultras, perché da sempre questa piccola grande famiglia ha stretto le sue braccia attorno alla squadra nei momenti delicati, proprio quando reagire diviene fondamentale. Non mancherà il sostegno, di fronte alle difficoltà bisognerà fare quadrato e ripartire con fiducia. Questa infatti è "la differenza principale", noi c’eravamo, ci siamo e ci saremo. Soprattutto quando le cose non vanno per il verso giusto ed i tuoi fantomatici tifosi ti abbandonano. Chiaro? Fondi, noi ti amiamo! Noi!