Archivi del mese: Ottobre 2009




Ammazza che callara!

Prima o poi sarebbe accaduto, prima o poi qualcuno avrebbe modificato quell’unico zero rimasto nelle statistiche dei rossoblu alla voce partite perse. Così è stato, merito di un primo tempo senza respiro dell’undici reatino, capace di chiudere la gara in mezz’ora, rifilando quattro pappine ad un abulico Fondi. Certo, va ricordato che la sfortuna ci ha messo del suo, ma senza nascondere le lacune mostrate dai rossoblu nella prima frazione. Chissà, come ha detto il Mister a fine gara, forse i giocatori credevano che la gara cominciasse alle 15. Battute a parte, troppo brutto il Fondi del primo tempo per essere vero e troppo pochi i secondi quarantacinque minuti per tentare di raggiungere almeno un pari.

 

Pronti via e già sotto di due gol, nemmeno il tempo di attaccare le pezze che già dobbiamo buttarla sulla goliardia. L’incolpevole Celli vede sbucare gli avanti amarantocelesti da tutte le parti e se poi anche Pannozzo decide di segnare nella porta sbagliata, allora vuol dire che c’è poco da fare, non è giornata. Seconda contro ultima, ma un neofita farebbe fatica a distinguere le due squadre, perché in campo nella prima frazione c’è solo il Rieti. Nelle prime battute di gara c’è però il tempo di apprezzare Tufano con una semirovesciata in perfetto stile “Parola”, che tutti ricordiamo come effige delle bustine delle figurine Panini. La palla fa la barba al palo, peccato, forse si sarebbe gioito anche questa domenica se avesse avuto una traiettoria diversa. Dopo il monologo Rieti nei primi quarantacinque minuti, entra sul terreno di gioco un altro Fondi, con qualche accorgimento e sicuro dei suoi mezzi, sembra un’altra gara. Tufano da il via alla rimonta e Vaccaro sveglia più di qualcuno che nel frattempo sonnecchiava nel Settore Ospiti. Il Fondi macina gioco, spreca occasioni ma è vivo e si danna l’anima in cerca di un gol. Quello di Balzano arriva troppo tardi, quando di benzina non ce n’è più e anche le ultime gocce di sudore sono già scivolate sulla maglietta. I minuti finali non offrono più nulla, tranne qualche “elogio” al guardalinee di sinistra, al quale purtroppo è toccata la metà campo sotto la Curva Nord, nostro settore per l’occasione. Più nulla da dire, complimenti al Rieti ed un grazie a chi comunque ha sudato la maglia e ci ha creduto quando anche i bookmakers ci davano per spacciati.

 

Raccontare questa giornata di tifo è da Libro Cuore. Chi ci ha visto e soprattutto sentito si sarà già fatto un’idea. Sostenere la squadra è per pochi; farlo sotto di 4 gol è per pochissimi; sostenerla incessantemente, eccitarsi per un semplice fallo laterale e buttarla in goliardia è solo per Noi. Ecco allora partire dal Settore Ospiti un “Siamo tutti su Scherzi a Parte!”, seguito da “A noi basta anche un pareggio!”, tra le risate del contingente fondano e dei Distinti di casa. Insomma, verrebbe proprio da dire: “A NOI DELLA PARTITA NON CE NE FREGA UN CAZZO!”







Innamoràti, sempre di più…

Il freddo inizia a pungere ma ci pensano i rossoblu a scaldare i soliti noti sulle tribune del “Purificato”. A dire il vero, nella gara col Selargius, qualche presenza in più si è vista, segno tangibile di come i risultati fanno schiodare dalle poltrone anche i più accaniti sostenitori delle Pay-Tv. Se è vero che una vittoria fa miracoli, è proprio il caso di dire che qualcuno ha deciso di moltiplicare…sfortunatamente né pane né pesci.

 

Sfortunatamente…perché chi ha deciso di lasciare a casa le pantofole, ha dimenticato di lasciar lì anche altro. Neppure un giro di lancette dopo il vantaggio ospite e giù insulti, critiche e addirittura consigli…verrebbe da ridere, ma qui c’è da piangere. Se si pensa poi che chi ha il coraggio di aprire bocca non riconosce nemmeno la squadra della propria Città in campo, beh, cari miei, rimettetevi le pantofole! E sì, perché il Selargius va in gol alla prima occasione utile e per rivederlo dalle parti di Celli bisogna aspettare il 33esimo del secondo tempo. Insomma, poco per sperare di acciuffare un pareggio in terra fondana, al massimo si può tornare in Sardegna con qualche foto ricordo di questa Città millenaria. La prima frazione non vede certo protagonista gli undici rossoblu, che ben poco costruiscono e quel poco che mettono su non riescono a concretizzare. Sarà la strigliata nello spogliatoio, sarà l’orgoglio, saranno i cambi azzeccati da Mister Liquidato, sta di fatto che il Fondi che torna in campo dopo il riposo è tutt’altra cosa, si rivedono triangolazioni, scambi di prima e gioco spumeggiante. I frutti non tardano a maturare ed al 60esimo ecco il secondo centro stagionale del giovane Di Maio. Il forcing dei padroni di casa è tale da ridurre il Selargius a semplice comparsa sul terreno di gioco, mentre protagonista assoluto è ancora il giovane Vaccaro, che prima serve su un piatto d’argento il gol del 2-1 al puntero Milozzi e pochi minuti dopo sfiora la marcatura colpendo la traversa da posizione defilata. Questo Fondi, quando vuole, sa veramente come deliziare la platea ed il “Purificato” libera in un boato tremendo la tensione accumulata  fino a quel momento. Tutto è bene ciò che finisce bene, ancor meglio se la vittoria regala la seconda piazza solitaria.

 

Discorso a parte merita chi soffre e lotta assieme alla squadra, chi ne ha viste tante e sofferte ancor di più e che di certo non molla alle prime difficoltà. Ancora una volta sostegno incessante, soprattutto con i rossoblu in svantaggio, mentre l’altra metà dello pseudo Stadio già barcollava in cerca di uno svago diverso in questa domenica d’Ottobre. Insomma, siamo alle solite!




Finché Vivrò #4

Finché vivrò…

Se è vero che le copertine di PlayBoy sono sempre un belvedere, la stessa cosa si può dire delle nostre, "senza nulla a pretendere!". All’interno di questo numero il resoconto del pareggio interno con il Sanluri e della vittoriosa trasferta lidense contro l’Astrea. Spazio ad un reportage sul tanto decantato Modello Inglese che fà acqua da tutte le parti, ma nessun media ne parla. Infine, sguardo puntato sul ricordo di Gabriele Sandri, a quasi due anni dal suo omicidio…ma ancora in attesa di Giustizia. Pagina finale con Risultati e Classifica, Turno Successivo e gli immancabili scatti delle ultime gare.

Anno VII – Quarto Atto




Tutto il resto è noia!


Guardando i pochi fondani al seguito nella trasferta lidense, verrebbe da pensare che si tratti di una di quelle trasferte proibitive, a centinaia di chilometri di distanza, con tanta pioggia e neve a fare da cornice all’ennesima sconfitta dei rossoblu. Ed invece… Ostia dista poco più di
120 km dalla nostra amata Fondi, l’avversario di turno veniva da risultati importanti come la vittoria in casa col Latina ed in trasferta col Pomezia, ed un sole da clima “Ferragosto” ci ha fatto compagnia per tutta la Domenica, senza dimenticare la meritata vittoria dei nostri, costretti a giocare in inferiorità numerica per più di un tempo. Insomma, nessuna scusante, e se si aggiunge la sosta della Serie A ed il buon campionato dei rossoblu, beh, ci resta davvero difficile trovare un motivo per rimanere a casa. Eppure, in molti hanno preferito attendere le 18 per sapere il risultato di ciò che loro chiamano “ju Funn’”. Ma stam’c zitt!


Ormai soltanto i “gufi” continuano a diffidare della squadra di Mister Liquidato: 12 punti in 6 gare; 8 reti realizzate contro le uniche 2 subite; in perfetta media inglese e squadra ancora imbattuta nel Girone G, l’unica. I numeri parlano da soli ed i giocatori fanno parlare il campo, su tutti il “baby” Vaccaro, l’estremo difensore Celli e la punta Branicky, finalmente in gol proprio contro l’Astrea. Presto detto il segreto dei rossoblu è sicuramente lo spogliatoio, il vero punto di forza in questa stagione; durante gli allenamenti c’è anche il tempo per divertirsi, ma la Domenica in campo si fa sul serio. Ne sanno qualcosa le compagini che hanno affrontato il Fondi in queste prime sei gare di Campionato, tra le quali troviamo delle vere e proprie corazzate, che non sono però riuscite a fare dei rossoblu un sol boccone, anzi, essendo spesso costrette ad ingurgitare loro stesse bocconi amari. Il “Vi vogliamo così!” è rimbombato forte nel vetusto “Giannattasio” a dimostrazione che chi scende in campo onora e suda la maglia che indossa, e poi l’applauso al rabbioso Esposito, che abbandonava il campo dopo l’espulsione, la dice lunga sul nostro modo di pensare. A metter del pepe alla giornata ci pensava poi il numero 10 avversario, tale Aglitti, che per un… non meglio specificato “bisogno di affetto” si prendeva gli insulti di tutto il Settore Ospiti, compresi i pini che nulla hanno potuto però contro i 30 gradi equatoriali.


Il “Giannattasio”, seppure con molte primavere sul groppone, ha sicuramente una fisionomia da Stadio, ciò che a Fondi non c’è e non ci sarà per molto tempo ancora, così come la passione per la squadra della propria Città. Per l’ennesima volta ci siamo ritrovati ad essere i soli seguaci di una squadra che non è certo “tirchia” nel regalare emozioni, sostenendola per un pomeriggio intero, fin dal nostro arrivo anticipato. E anche se nella prima frazione il caldo infernale ha avuto la meglio, condizionando non poco la nostra prova, nel Secondo Tempo è stata tutta un’altra musica, tanto da costringere il buon Balzano, seduto in panchina, a voltarsi più di una volta… chess è… “Tutto il resto è noia!”.




Felici Pochi Noi








Certo, un’altra vittoria avrebbe messo tutti di buon umore e rafforzato ancor di più la stima nei rossoblu, allontanando tanti gufi e diffidenti. Un’altra vittoria ci avrebbe consegnato la vetta e ci avrebbe permesso di guardare avanti mantenendo comunque i piedi ben saldi a terra, perché sia chiaro, a Noi Ultras basta la salvezza. Certo, qualcosa di più, come magari qualche soddisfazione nei derbies sarebbe accettata di buon grado, ma non ci piace avere tanti grilli per la testa. Soprattutto guardando la flebile risposta della piazza, un’eventuale "ri-salto" di categoria sarebbe davvero troppo, sarebbe una nuova dimensione non adatta alla pochezza del pubblico fondano, che invece di pensare alla C, farebbe meglio ad abituarsi ad almeno un lustro di Interregionale. Dove si firma?

Vittoria poteva essere se l’avversario avesse avuto timore dei nostri 11, ma così non è stato, anzi, tra le compagini che hanno calcato finora il sintetico del “Purificato” in questa stagione, i sardi del Sanluri hanno sicuramente dato prova di essere un’ottima squadra. Non è da tutti venire a Fondi e giocarsi la partita a viso aperto, tentare addirittura qualche sortita offensiva ed impensierire la retroguardia di casa. Esito diverso si sarebbe avuto se l’estremo difensore biancorosso non avesse deciso di buttar via le chiavi della sua porta, soprattutto nella seconda frazione, con un paio di interventi miracolosi. Esito diverso si sarebbe avuto poi se i cecchini rossoblu avessero preso meglio la mira, senza sprecare tante occasioni nitide e badando più al gioco di squadra che alle individualità. Si sa, tutti vogliono segnare, purchè almeno uno di essi riesca nell’intento. Sia chiaro, nessuna critica, la squadra merita un grande plauso, ci sono giocatori che per la prima volta giocano in D, altri che invece non hanno mai affrontato campionati semi-professionistici, altri che solo fino alla scorsa stagione hanno avuto come avversari solo pari età. Sarebbe giusto tifarli, sostenerli, supportarli, e non aspettare il primo pareggio per criticarli.

Per quanto riguarda gli spalti del “Purificato” siamo al "classico": i soliti noti a sgolarsi, sempre di più ad accomodarsi. Anche una voce e due mani in più possono risultare fondamentali, e pensare che le tribune brulicano di giovani fondani, che al nostro divertimento preferiscono una scomoda panca in ferro zincato. Domenica belle facce e prima linea di tutto riguardo, voce, tanta voce e la solita goliardia che ci contraddistingue dagli altri. “Come Noi ce ne sono pochi e quei pochi siamo Noi!”

Finché Vivrò #3

Finché vivrò…

Seconda gara casalinga consecutiva e nuova fanza da leggere rigorosamente nell’intervallo. La copertina stavolta è "Obamiana" a ricordare che "possiamo", tutto è possibile, ancora di più vedendo giocare i nostri 11 sul tappetto verde, ed allora crediamoci, nella salvezza ovviamente, senza disdegnare qualche bella sorpresa. All’interno del pieghevole il resoconto della vittoriosa gara casalinga contro il Flaminia ed un "tre colonne" dedicate al Movimento Ultras in Italia, dalla nascita fino ai giorni d’oggi; innovazioni, cambiamenti, modi d’agire, prese di posizione e due parole per noi fondamentali: "Mentalità&Coerenza". Pagina di chiusura poi con le immancabili foto dagli spalti, tutti i risultati della Giornata precedente, la Classifica e le gare della Domenica.

Anno VII – Terzo Atto

Orgoglio e Passione







Eccola! Seconda gara casalinga, il Quarto Turno di Campionato ci riserva il Flaminia, compagine che arriva al “Purificato” da capolista. Il sempre meno imprevedibile sorteggio di metà Agosto ci regala due turni casalinghi in successione, Domenica sarà la volta del Sanluri tra le mura nostre amiche. Poco si conosceva dei civitonici prima della gara, ancora meno dopo la stessa. Sarà per via del fatto che il Fondi è temuto quando gioca sul sintetico di Via Arnale Rosso, ma i rossoblu viterbesi sono sembrati poco inclini al gioco del pallone, guardandosi bene dallo scoprire le proprie carte e badando più a non prenderle che a darle. Va comunque detto che se il palo colpito da Capitan La Cava avesse preferito la rete al legno, ora forse staremmo parlando di altro, maledicendo magari l’avanti civitonico.

Dopo un Primo Tempo scarno di emozioni nonostante le occasioni di Balzano, traversa compresa, saliva in cattedra il teutonico Branicki, che si guadagnava un rigore grazie alle sue doti natatorie, ricordandosi di un’infanzia passata anche tra le vasche della Piscina Comunale di Varsavia. Non che il rigore non fosse sacrosanto, questo sia chiaro, ma in queste categorie e contro avversari d’alta classifica, l’esperienza e la furbizia non vanno lasciate nello spogliatoio. Grande gesto quello di lasciare a Tufano il compito di infilare il povero estremo difensore viterbese, sperando in una “nuova vita” d’ora in poi per l’ala campana, che non ha particolarmente entusiasmato in questo avvio di stagione. Il forcing dei padroni di casa non tardava a maturare i propri frutti e Balzano legittimava la vittoria su un batti e ribatti sottoporta dopo che il rigenerato Tufano aveva pennellato un cross sulla fronte dell’ariete polacco. Toccava poi ad Ambruoso sostituire Celli su una punizione dei civitonici, che solo grazie alla reattività del centrocampista sulla linea di porta, non regalava alla gara i classici minuti di fuoco finali, mettendo la parola fine sulla disputa. C’era il tempo per vedere all’opera anche il neo acquisto Marco Di Maio, giovanissimo ma con un curriculum invidiabile. Impiegava poco tempo per mettersi in mostra, rubava palla a centrocampo, metteva in riga due avversari e lasciava partire un tiro da fuori area che si stampava sulla parte alta della traversa, insomma un saggio del suo repertorio in poco meno di 30 metri di campo. Se queste sono le credenziali, i portieri avversari dovranno sudare molto per far rimanere la propria porta “illibata”.

Certo, quando i risultati arrivano, l’entusiasmo non tarda a contagiare gli spalti di qualsiasi settore di uno stadio. Almeno questo è ciò che succede… quasi ovunque, quasi appunto, perché il pubblico fondano sembra essere immune da qualsiasi forma di pura emozione, anche la più pacata, tanto che di applausi se ne contano pochissimi, di urla di incitamento ancor meno e persino in occasione delle segnature la maggior parte di essi rimane seduto, incollato su quelle tribune, quasi assente ed indifferente. Come dicono in molti, “se non ci fossimo Noi a dare un po’ di calore e colore sarebbe un mortorio… un teatro, una facile trasferta per qualsiasi avversario!”, per fortuna che così non è, e non sarà mai! Tutto ciò, mentre a pochi chilometri da qui e precisamente in terra volsca (come amano chiamarla loro), a Sora, gli ultras, i tifosi ed i semplici sostenitori bianconeri si stanno adoperando in tutti i modi, non disdegnando di alleggerire il proprio portafoglio, per salvare la Società e dare un futuro al calcio in Città. Insomma gente, guardate ed imparate!