Archivi del mese: Ottobre 2012

In casa con il Melfi

Il grande freddo

Il primo freddo ci arrossa le guance, così che possiamo camuffare il vino bevuto a tavola senza troppi giri di parole e senza troppe spiegazioni. Il primo freddo ci ricorda che è tempo di cambiare guardaroba. I bermuda quest’anno ci hanno accompagnato fino a sette giorni fa. Non volevano proprio saperne di tornare nei cassetti, lì tra costumi e t-shirt, a contendersi un ripiano per i prossimi cinque barra sei mesi, Maya permettendo.

Arriva il freddo, di botto pungente, così rigido da far invidia al Viagra. Arriva il freddo che ti costringe a star vicini per potersi scaldare, quello che ti fa fare gruppo anche se si è in pochi e sotto la pioggia, che ti fa cantare 120 minuti anche se non ci sono né supplementari né rigori a decidere le partite. Arriva il freddo che non t’aspetti, o meglio, che t’aspettavi almeno un mese fa, ma che a forza di ritardi, pensavi fosse in arrivo un bebè.

Arriva il freddo e torni a coprirti il collo con una sciarpa, non tanto per far contenta la mamma che ti costringe a coprirti anche quando ci sono 30° e che ancora non ha capito che non hai più vent’anni, ma perché senti il bisogno di mostrare la tua appartenenza, le tue origini, i tuoi colori, la tua fede. Senti il bisogno di dimostrare a tutti chi sei, cosa sei, cosa vuoi e chi sono gli amici tuoi, quelli che come te hanno al collo una sciarpa, in testa un ideale e nello zainetto un panino da dividere ed uno striscione da difendere.

Arriva il freddo, ma sarebbe più giusto affermare che torna, non che arriva, visto che ciclicamente si ripresenta dopo ogni estate e ciclicamente ti ricorda che per altri 365 giorni hai gioito, sofferto e pianto per un pallone in fondo al sacco. Un altro anno di amore per altri inconcepibile, un’altra ruga sul volto che ti ricorderà un domani quanto sia stato duro essere ultras al tempo della tessera. Ti guardi allo specchio, che non mente, che ti evidenzia quei primi capelli grigi, che a dire il vero hanno tardato fin troppo, vista l’età, a presentarsi, così come il freddo. Ecco perché, in alcuni casi, i ritardi vanno anche bene.

Arriva il freddo ed il primo pensiero è aprire il tuo cassetto, che tra biglietti di partite, fanzine e sciarpe, non ha più posto per i tuoi sogni. Anche perché, ad onor del vero, i sogni che avevamo si son già avverati, almeno i nostri, che sognavamo di metter piede al “Partenio”, al “Selvapiana” ed al “Ceravolo” ed in tanti altri stadi e “stigrancazzi” se nella maggior parte dei casi siam rimasti fuori…Noi c’eravamo!

E così, la prendi, la metti al collo e di botto un brivido ti percorre la schiena, lo stesso che ti fa tremare in questo momento, mentre ci pensi. Un misto di odori, a metà tra il fumo di un barattolino e gli ettolitri di acqua piovana che ha raccolto in tutte quelle domeniche uggiose, che come cantava Battisti, ti chiedi che sapore abbiano…ma tu lo sai che sapore hanno e difficilmente le dimenticherai.

Arriva il freddo, la sciarpa al collo, i tuoi amici al fianco…e non ci pensi più!

Finché Vivrò #5

Quinta uscita stagionale, con copertina retrò molto significativa. All’interno di questo numero i resoconti della gara interna contro l’Aprilia e della trasferta di Martina Franca. Rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero i Melfitani. Spazio all’iniziativa de Dallapartedeltorto.tk, con il nostro striscione “TRASFERTE LIBERE” esposto nella precedente gara casalinga. Ultima colonna per la lettera di Cristiano Militello, letta dall’Avv. Contucci durante un dibattito sulla Tessera del Tifoso tenutosi a Pisa. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultiem gare.

Anno X – Quinto Atto

 

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 9a giornata

Arzanese-Pontedera
1-3
Aversa-Chieti
0-1
Fondi-Melfi 1-1
Gavorrano-Foligno 1-1
L’Aquila-Martina
1-1
Poggibonsi-Borgo Buggiano
4-3
Salernitana-Campobasso
2-0
Teramo-Hinterreggio
0-2
V. Lamezia-Aprilia
0-0

 

Classifica P G V N P
APRILIA 23 9 7 2 0
PONTEDERA 20 9 6 2 1
POGGIBONSI 18 9 5 3 1
SALERNITANA
17 9 5 2 2
CHIETI (-1)
16 9 5 1 3
MARTINA FRANCA 15 9 4 3 2
L’AQUILA 13 9 3 4 2
GAVORRANO
12 9 2 6 1
TERAMO
11 9 3 2 4
ARZANESE
11 9 3 2 4
AVERSA
10 9 2 4 3
MELFI
8 9 1 5 3
BORGO BUGGIANO
7 9 1 4 4
FOLIGNO
7 9 1 4 4
V.LAMEZIA
6 9 0 6 3
FONDI
6 9 1 3 5
HINTERREGGIO
6 9 1 3 5
CAMPOBASSO (-2)
5 9 1 4 4

 

La trasferta di Martina Franca

Un’altra onda, un’altra onda…

Si parte per il tacco dello Stivale, sapendo che da qui ai prossimi sette mesi avremo modo di girare parecchio e di arrivare almeno fino allo stinco del piede che calza questo benedetto scarpone. Si torna in Puglia, a due anni di distanza dalla trasferta di Brindisi, quando ancora si riusciva ad entrare negli stadi passando in campo(sì, avete capito bene, in campo), senza passare dalla biglietteria. Si parte, direzione Martina Franca, ad un passo dallo Ionio, dopo esser partiti dal Tirreno ed aver lambito l’Adriatico, quasi a tuffarcisi dentro.

Si parte con soli due punti, che rendono magro il bottino fin qui raccolto e ancor più scuro il futuro, ma lo spirito è lo stesso di sempre, quello che ci permette di non badare al risultato, ma alle cassiere delle aree di servizio. Ci aspetta la solita manciata di chilometri tra le strade della nostra Italia, senza preoccupazioni e senza sconti sulla Rustichella o sul Camogli, quelli sono solo per chi ancora crede di essere ultras con la Tessera in tasca. Ma chissenefrega, Noi abbiamo sempre preferito due belle fette di pane intrise d’olio con una bella frittata a quindici uova, quindici, che quando inizi a dare mozzichi ti senti un altro e non hai bisogno nemmeno di “Moment&Travelgum”. Oppure, quei gran panini “ignoranti” che nessuno ha mai capito cosa ci fosse dentro e l’unico ricordo che ti lasciano è la pancia piena ed un filo di grasso incastrato tra i denti, che non ti permetterà nemmeno di cantare tanto è “figlio di puttana”. Nemmeno una lira avranno mai da Noi quelli che fanno convenzioni con chi ci vuole fuori dagli stadi, ed è così che di nostro avranno solo le nostre birre sotto forma di piscio ed i nostri adesivi sulla segnaletica.

Ma il viaggio continua e ci fa conoscere il nostro Belpaese, che avrà anche una classe politica di ladri ed una popolazione di pecore, ma ti lascia senza fiato se ti soffermi ad osservarlo ed ammirarlo in tutte le sue sfumature. Dal “San Nicola” in poi la strada si affaccia sul mare e ti permette di vedere anche le sirene se hai molta immaginazione, per portarti poi tra le case rurali dell’interno che ti fanno balenare l’idea di ritirarti qui quando altri avranno preso il tuo posto sugli spalti.

Sarà perché imbocchiamo la strada del Settore Ospiti senza curarci delle transenne che bloccano l’accesso, sarà che arriviamo con i nostri già in vantaggio, sarà che forse non si aspettavano dei “cacacazzi” senza Tessera, ma l’accoglienza non è delle migliori, con le divise che passano subito all’identificazione e qualche “buontempone” del posto che dal balcone urla “mandateli via!”. Nulla di nuovo insomma, tranne un gendarme, che dopo essersi assicurato che non siamo pluriomicida in libertà, vince il premio di giornata con “Ma fate tutti questi chilometri ogni domenica senza bigliett’? Allor’ siete recidiv’? Ma perché non fate ‘na collett’?”  Capirete, che ci è riuscito difficile contenere le risate.

Dopo la schedatura ed il codice a barre sull’avambraccio, riusciamo comunque a stazionare fuori il Settore Ospiti, da dove capiamo che i rossoblu in campo si stanno facendo valere e stanno per espugnare il “Tursi”. Peccato però, che a cinque minuti dalla fine della gara, ci venga intimato dai gendarmi di anticipare la partenza del nostro viaggio di ritorno e così una volante ci precede fino all’entrata nord di Martina, dove decidiamo di restare fino allo scoccare del novantesimo, camuffati, vista l’età, tra i pensionati di un bar.

Ripartiamo, direzione Fondi, ma prima di immergerci nel viaggio di ritorno, imbuchiamo la prima a destra appena gli occhi incrociano l’Adriatico e per una strana coincidenza che, come una calamita, ci lega agli stadi, ci ritroviamo fuori il Comunale di Polignano, che affaccia sul lungomare. E guardando le onde infrangersi sugli scogli, ci è sembrato di vedere tutte quelle tifoserie che non si sono piegate, che come un’onda tentano di sopraffare lo scoglio e, come l’onda, di rincorsa ritentano con più forza. In cuor loro sanno che lo scoglio avrà sempre la meglio, ma il sol pensiero di poterlo sopraffare dona virtù all’onda!

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 8a giornata

Aprilia-Teramo
3-0
Borgo Buggiano-Arzanese
3-0
Campobasso-L’Aquila 0-0
Chieti-Gavorrano 1-3
Foligno-V. Lamezia
1-1
Hinterreggio-Salernitana
0-2
Martina-Fondi
2-4
Melfi-Aversa
0-0
Pontedera-Poggibonsi
0-0

 

Classifica P G V N P
APRILIA 22 8 7 1 0
PONTEDERA 17 8 5 2 1
POGGIBONSI 15 8 4 3 1
SALERNITANA
14 8 4 2 2
MARTINA FRANCA
14 8 4 2 2
CHIETI (-1) 13 8 4 1 3
L’AQUILA 12 8 3 3 2
GAVORRANO
11 8 2 5 1
TERAMO
11 8 3 2 3
ARZANESE
11 8 3 2 3
AVERSA
10 8 2 4 2
BORGO BUGGIANO
7 8 1 4 3
MELFI
7 8 1 4 3
FOLIGNO
6 8 1 3 4
V.LAMEZIA
5 8 0 5 3
FONDI
5 8 1 2 5
CAMPOBASSO (-2)
5 8 1 4 3
HINTERREGGIO
3 8 0 3 5

 

In casa con l’Aprilia

Vinti, ma non sconfitti!

Società sulla carta almeno apparenti; dirigenti assenti, impreparati o inefficienti; burattini in cerca di espedienti, che portano quasi sempre a risultati scadenti; tradimenti e inconvenienti; malgrado tutti questi accadimenti, Noi Ultras sempre presenti.

La classifica piange, non si vince e si sa, i risultati contano nel calcio come le prestazioni nel sesso, puoi averlo lungo come un nigeriano, ma se non duri abbastanza, ti rideranno tutte in faccia. I risultati contano eccome, soprattutto quando la piazza è sonnolenta e amorfa come nel nostro caso, dove la gente non sarà mai tifosa, ma solo occasionale, la vedrai una volta all’anno e sarà sempre per una sfida importante. I risultati contano eccome, checché ne dicano i “duri e puri”, convinti che tre stagioni di Serie C senza infamia e senza lode, possano avvicinare i fondani ad uno sport che sta vivendo il suo peggior momento, sia sul campo che sugli spalti.

Purtroppo, le arcinote mancanze societarie ed i continui cambi di rotta, che di programmatico non hanno un bel nulla, non fanno altro che emarginare quei pochi che testardamente seguono con i propri occhi le undici casacche rossoblu “sbattersi” su un prato verde, che non sa più di erba, bensì di plastica. Tribune sempre più spoglie di tifo e colore, e quei pochi che vengono sfoggiano con malcelato orgoglio il proprio accredito, come un trofeo, come fosse un premio di cui vantarsi. Sembra che attendano con impazienza un errore, uno svarione, per poter sputar fango sull’undici in campo ed ora che hanno perso anche il loro circense, chissà se torneranno a sorridere guardando a bordo campo.

Ma tra “dolci&balocchi”, giocolieri, burattini, trapezisti e domatori di idioti, c’è qualcuno che ostinatamente va avanti…e fa strano vederli sempre più numerosi. Più si perde e più aumentano di numero; più si soffre e più si moltiplicano; più mancano gioie e più urlano; più passa il tempo e più combattono e soprattutto, non mollano! Te li immagineresti in silenzio, tristi e sottomessi, ma lì guardi, li osservi, sono lì, urlanti, contenti e senza padroni. Ecco, “senza padroni”, fregio di pochi in un Mondo come questo e senza dubbio essi sono tra i pochi.

Domenica si è tornati ad assaporare i gusti di un tempo lontano, di quando iniziammo quest’avventura, poco più che adolescenti, rapiti da una sfera presa a calci per novanta minuti. Erano anni che non si vedeva una squadra, dal portiere all’allenatore, venire sotto i suoi Ultras per stare in silenzio ed imparare la lezione. Già, perché il calcio non è soltanto schemi e diagonali, non è solo fuorigioco e contropiede. Il calcio è passione, non solo dare calci ad un pallone. Il calcio è sudare sul campo, onorare una maglia, regalare emozioni! Voi sudate ed onorate la maglia, Noi penseremo al resto!

Finché Vivrò #4

“C’è ancora un gruppo di amici, che non si arrendono mai”…e dopo gli ultimi accadimenti, la frase fa proprio al caso nostro. All’interno di questo numero, i resoconti della gara casalinga contro il Teramo e della trasferta di Pontedera. La rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero gli Apriliani. Spazio alla presenza, con tanto di striscione, per la prima gara casalinga della Berretti, nella quale abbiamo ricordato la giovane promessa del calcio fondano prematuramente scomparso quest’estate, Domenico Capodacqua. Ultima colonna per lo strano caso di Simone Farina, colui che scoperchiò il vaso del calcioscommesse e che si è ritrovato senza squadra, quando si dice “l’onestà non paga”. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.


Anno X – Quarto Atto

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 7a giornata

Arzanese-Hinterreggio
1-0
Aversa-V. Lamezia
3-2
Fondi-Aprilia 1-2
Gavorrano-Campobasso 2-2
L’Aquila-Foligno
1-1
Martina Franca-Melfi
1-0
Poggibonsi-Chieti
1-0
Salernitana-Borgo Buggiano
3-1
Teramo-Pontedera
0-1

 

Classifica P G V N P
APRILIA 19 7 6 1 0
PONTEDERA 16 7 5 1 1
MARTINA FRANCA 14 7 4 2 1
POGGIBONSI
14 7 4 2 1
CHIETI (-1)
13 7 4 1 2
L’AQUILA 11 7 3 2 2
SALERNITANA 11 7 3 2 2
TERAMO
11 7 3 2 2
ARZANESE
11 7 3 2 2
AVERSA
9 7 2 3 2
GAVORRANO
8 7 1 5 1
MELFI
6 7 1 3 3
FOLIGNO
5 7 1 2 4
V.LAMEZIA
4 7 0 4 3
CAMPOBASSO (-2)
4 7 1 3 3
BORGO BUGGIANO
4 7 0 4 3
HINTERREGGIO
3 7 0 3 4
FONDI
2 7 0 2 5