Siate uomini
Proviamo a ragionare un attimo sulla situazione che il Fondi Calcio sta attraversando da oltre due mesi a questa parte. E facciamolo tutti, senza distinzioni di sorta, senza alcun pregiudizio, però nella massima trasparenza. Per dare, o almeno cercare di dare, una risposta alle tante troppe domande che, così, spontaneamente vengono fuori seguendo prima gli allenamenti e poi le prestazioni della squadra. Non vengano a dirci, i "signori giocatori", che stanno lavorando sodo, che stanno dando il massimo, che sono seriamente impegnati e che più di quello che stanno offrendo non sono in grado di dare. Perché se così fosse vorrebbe dire che la Società ha sbagliato tutto, dalla prima all’ultima delle scelte di mercato, vorrebbe dire che la rosa, folta e competitiva che tutti indicano tra le migliori dell’intera categoria regionale, è composta da giocatori sopravvalutati, non meritevoli di un calcio d’Eccellenza e soprattutto indegni di stipendi tanto importanti. Una via di mezzo non c’è, nessuno sta giocando ai suoi livelli, secondo le proprie potenzialità, tutti ampiamente al di sotto delle proprie stagioni standard. Un motivo dovrà pur esserci! La Dirigenza ha messo tutto il possibile, ed anche qualcosa in più, a disposizione degli atleti. C’è chi fa addirittura notare come nemmeno negli anni dell’Interregionale i giocatori fossero trattati così, alla stregua di divinità, inattaccabili, suscettibili, intoccabili. Anche sotto questo aspetto trovare una spiegazione resta compito difficile, se solo pensiamo a piazze a noi vicine che, nonostante enormi limiti economici, stanno portando a termine una stagione più che dignitosa. Il caso del Terracina è assai significativo: se è vero come è vero che il sodalizio biancoceleste ha collezionato l’ennesimo Campionato di promesse non mantenute e trionfi annunciati e poi svaniti, va dato comunque atto alla stessa Dirigenza ma soprattutto a coloro che, tra i giocatori, hanno dimostrato attaccamento alla maglia, restando così a disposizione del coriaceo tecnico Patalano che oggi rappresenta una delle squadre più compatte, non a caso una delle meno battute del torneo, e con la quarta migliore difesa del girone.
A Fondi è successo davvero di tutto! L’estate della svolta, l’entusiasmo crescente e contagioso, i nuovi volti, il pre-campionato che faceva ben sperare, poi l’avvio altalenante. Ed ecco ulteriori rinforzi, e di conseguenza i risultati, tanti, importanti, prestigiosi, una serie positiva che tra Campionato e Coppa Italia ci fa vivere due mesi emozionanti. Qualcosa però all’interno della Società s’è rotto, qualche Dirigente capriccioso fa valere la sua voglia di cambiamento e dopo la sconfitta col Gaeta salta la panchina di Lauretti. Il nome nuovo è quello di Carmine Falso, arrivano altri giocatori, la rosa diviene di primissimo livello: ogni ruolo prevede almeno un’alternativa di spessore! Il gioco però latita, evaporato con l’esonero di Lauretti, ed assieme alle prestazioni scompaiono i risultati. Oggi possiamo dirlo: è da quel maledetto post partita che è iniziato il declino, lento ma inesorabile, del Fondi Calcio. Trascorrono alcune settimane, tra pareggi e sconfitte, la sfortuna ci mette del suo con l’esclusione dalla Coppa a seguito del sorteggio che favorirà il Formia. Le strade del Fondi e Falso si divideranno presto, non prestissimo però. Dimissioni o allontanamento, fatto sta che a salire in sella è Renzo Evangelista, già preparatore dei portieri e tecnico della Juniores. Esordio col botto, sconfitta pesantissima in quel di Nemi e giocatori sempre più liberi di fare il bello ed il cattivo tempo. Riflessioni societarie, costante invito a ripensarci da parte della tifoseria, ultimi dubbi chiariti con la preoccupante situazione di classifica ed all’Arnale Rosso ecco che torna Mister Lauretti. L’entusiasmo dello spogliatoio è evidente, gli sportivi fondani accolgono con piacere la notizia ed il pareggio col Ciampino è benaugurante. Poi il buio, le tenebre, il misterioso calo verticale che nel corso di appena dieci giorni ci fa perdere diverse posizioni in classifica.