Archivi del mese: Febbraio 2008

Siate uomini

Proviamo a ragionare un attimo sulla situazione che il Fondi Calcio sta attraversando da oltre due mesi a questa parte. E facciamolo tutti, senza distinzioni di sorta, senza alcun pregiudizio, però nella massima trasparenza. Per dare, o almeno cercare di dare, una risposta alle tante troppe domande che, così, spontaneamente vengono fuori seguendo prima gli allenamenti e poi le prestazioni della squadra. Non vengano a dirci, i "signori giocatori", che stanno lavorando sodo, che stanno dando il massimo, che sono seriamente impegnati e che più di quello che stanno offrendo non sono in grado di dare. Perché se così fosse vorrebbe dire che la Società ha sbagliato tutto, dalla prima all’ultima delle scelte di mercato, vorrebbe dire che la rosa, folta e competitiva che tutti indicano tra le migliori dell’intera categoria regionale, è composta da giocatori sopravvalutati, non meritevoli di un calcio d’Eccellenza e soprattutto indegni di stipendi tanto importanti. Una via di mezzo non c’è, nessuno sta giocando ai suoi livelli, secondo le proprie potenzialità, tutti ampiamente al di sotto delle proprie stagioni standard. Un motivo dovrà pur esserci! La Dirigenza ha messo tutto il possibile, ed anche qualcosa in più, a disposizione degli atleti. C’è chi fa addirittura notare come nemmeno negli anni dell’Interregionale i giocatori fossero trattati così, alla stregua di divinità, inattaccabili, suscettibili, intoccabili. Anche sotto questo aspetto trovare una spiegazione resta compito difficile, se solo pensiamo a piazze a noi vicine che, nonostante enormi limiti economici, stanno portando a termine una stagione più che dignitosa. Il caso del Terracina è assai significativo: se è vero come è vero che il sodalizio biancoceleste ha collezionato l’ennesimo Campionato di promesse non mantenute e trionfi annunciati e poi svaniti, va dato comunque atto alla stessa Dirigenza ma soprattutto a coloro che, tra i giocatori, hanno dimostrato attaccamento alla maglia, restando così a disposizione del coriaceo tecnico Patalano che oggi rappresenta una delle squadre più compatte, non a caso una delle meno battute del torneo, e con la quarta migliore difesa del girone.

A Fondi è successo davvero di tutto! L’estate della svolta, l’entusiasmo crescente e contagioso, i nuovi volti, il pre-campionato che faceva ben sperare, poi l’avvio altalenante. Ed ecco ulteriori rinforzi, e di conseguenza i risultati, tanti, importanti, prestigiosi, una serie positiva che tra Campionato e Coppa Italia ci fa vivere due mesi emozionanti. Qualcosa però all’interno della Società s’è rotto, qualche Dirigente capriccioso fa valere la sua voglia di cambiamento e dopo la sconfitta col Gaeta salta la panchina di Lauretti. Il nome nuovo è quello di Carmine Falso, arrivano altri giocatori, la rosa diviene di primissimo livello: ogni ruolo prevede almeno un’alternativa di spessore! Il gioco però latita, evaporato con l’esonero di Lauretti, ed assieme alle prestazioni scompaiono i risultati. Oggi possiamo dirlo: è da quel maledetto post partita che è iniziato il declino, lento ma inesorabile, del Fondi Calcio. Trascorrono alcune settimane, tra pareggi e sconfitte, la sfortuna ci mette del suo con l’esclusione dalla Coppa a seguito del sorteggio che favorirà il Formia. Le strade del Fondi e Falso si divideranno presto, non prestissimo però. Dimissioni o allontanamento, fatto sta che a salire in sella è Renzo Evangelista, già preparatore dei portieri e tecnico della Juniores. Esordio col botto, sconfitta pesantissima in quel di Nemi e giocatori sempre più liberi di fare il bello ed il cattivo tempo. Riflessioni societarie, costante invito a ripensarci da parte della tifoseria, ultimi dubbi chiariti con la preoccupante situazione di classifica ed all’Arnale Rosso ecco che torna Mister Lauretti. L’entusiasmo dello spogliatoio è evidente, gli sportivi fondani accolgono con piacere la notizia ed il pareggio col Ciampino è benaugurante. Poi il buio, le tenebre, il misterioso calo verticale che nel corso di appena dieci giorni ci fa perdere diverse posizioni in classifica.

In matematica viene indicato come "minimo comune denominatore", qui basta annotarsi tutti gli attori, le comparse, i protagonisti e rendersi conto che al centro dell’attenzione sono stati loro, i giocatori. Ed è presto spiegato perché siano proprio loro sotto accusa per la classifica deficitaria del Fondi Calcio a nove giornate dal termine della regular season. I play-out tornati terribilmente d’attualità, in virtù di una combinazione di risultati delle nostre dirette avversarie che ci costringono ad inanellare una serie di vittorie nei prossimi scontri ravvicinati per evitare un epilogo simile alla passata stagione. A dire il vero ancora più temibile, considerato che il Girone B di quest’anno non annovera certo tra le proprie fila formazioni del calibro dell’Impero Romano, del LaRustica, del Nettuno e dell’Anitrella, con tutto il rispetto per queste ma le difficoltà di questo torneo, ed il grande equilibrio regnante, appaiono assai superiori a quelli del torneo passato. Un motivo in più per non sbagliare Domenica prossima contro il N.Roccasecca ed andare a Tivoli per vincere, senza fare ulteriori calcoli. C’è in ballo la permanenza in Eccellenza… e per una Società intenzionata al salto di categoria il solo pensare al pericolo retrocessione può rappresentare davvero un dramma sportivo. Niente scherzi, siate uomini!

Mej d’ nient!

La scossa vera e propria non c’è stata, ma il carattere sembra essere tornato quello giusto, adatto per condurre in un certo modo la battaglia per la salvezza che è ufficialmente iniziata. Due pareggi prestigiosi, al cospetto di Ciampino e Formia, ed una sconfitta senza appello, in quel di Latina, il ruolino del Fondi Calcio dal ritorno di Lauretti in panca. Se dal punto di vista della classifica si tratta di due piccoli tasselli sui nove potenzialmente a disposizione, sotto il profilo morale aver tenuto testa a due delle principali pretendenti al salto di categoria vale a far sì che la fiducia nei mezzi tecnici della squadra rossoblu cresca, a patto che anche le doti umane salgano in cattedra per fare la differenza. In queste ultime settimane la squadra sta crescendo, è innegabile, ma lo sta facendo in maniera lenta, macchinosa, quasi avesse paura di osare per non essere punita da un contropiede o un goal fortunoso degli avversari. La riprova l’abbiamo avuta nel secondo tempo del derby col Formia: dopo il vantaggio degli ospiti, siglato da un Valente che ha esultato provocando in maniera evidente il pubblico di casa, il Fondi ha preso a carburare. Piano piano ha avanzato il suo baricentro, le sostituzioni hanno fatto il resto, le individualità hanno regalato qualche interessante spunto e quando ormai in pochi ci credevano è arrivato il goal del meritatissimo pareggio, ad opera di Borghi, al suo primo centro stagionale. È maturato così il punto ottenuto Domenica pomeriggio tra le mura amiche dell’Arnale Rosso: bottino scarso se vogliamo, ma l’importante è non abbattersi.

"Non abbassare la guardia", non perdersi d’animo, soprattutto ora che "ufficialmente" prende il via il nostro Campionato: avete guardato cosa ci prospetta il Calendario nelle prossime sei giornate ad iniziare dalla trasferta di questo pomeriggio a Zagarolo? Beh, sei scontri diretti, sei battaglie da combattere a testa alta, senza timore alcuno, consapevoli della forza del nostro collettivo, delle individualità importanti, della guida tecnica preparata e pronta ad un tour de force che si rivelerà decisivo ai fini di una salvezza anticipata o, malauguratamente, della disputa dei tremendi play-out. Domenica prossima toccherà al N.Roccasecca scendere sul sintetico dell’Arnale Rosso, il turno successivo saremo di scena a Tivoli, a seguire confronto interno al cospetto del Colleferro, ed infine il doppio turno in trasferta, prima a TorSapienza poi a Priverno. Senza dimenticare che delle restanti dieci partite, compresa quella odierna, ben sei sono programmate fuori casa e soltanto quattro sul terreno amico. Un dettaglio da non sottovalutare, assolutamente. Certo, di fondamentale importanza saranno le partite di Tivoli e Priverno, oltre alla delicatissima trasferta di questo pomeriggio al "Mastrangeli" di Zagarolo, considerato che al momento gli uomini di Berti ci precedono di due punti in classifica, la squadra di Palladino di un punticino ed i giovani di Bernabei sono in grande rimonta ed hanno raggiunto già quota ventidue. Disperata la situazione per il TorSapienza, fermo da settimane a tredici, per il MentanaJenne, in caduta libera, e per i ciociari di Mister Paolo Pellucchini che affronteremo in casa Domenica prossima, alle prese con evidenti limiti offensivi. Naturalmente centrare il bottino pieno nelle quattro partite casalinghe diviene così obbligatorio, anche e soprattutto col Colleferro, attualmente al nostro fianco a ventisette.

Due terzi della stagione sono andati già via, ora ci attendono settimane di fuoco, gare da non fallire, e per questo motivo affrontarle nel migliore dei modi diventa molto importante. Oggi Lauretti dovrà fare a meno di Fabrizio Borghi, colpito da squalifica per recidività in ammonizioni, per il resto può contare sull’intera rosa, fermo restando il recupero di Luigi Vuolo che proprio ieri s’è aggregato al gruppo allenandosi regolarmente senza saltare scatti ed esercizi più pesanti. Una bella notizia sicuramente! Tra le fila dei nostri avversari mancherà, sempre per squalifica, il forte attaccante Cruz che ha saputo mettersi in mostra fino ad oggi come uno dei migliori talenti del girone, considerato anche il suo score da doppia cifra e la fattura delle reti siglate. Un’assenza di peso, che certo Monforte e Grana salutano con piacere. L’analisi del dery giocato col Formia e la presentazione dell’impegno odierno finiscono qui. Volutamente sorvoliamo su quanto accaduto sugli spalti, nei minuti finali dell’incontro giocatosi all’Arnale Rosso Domenica scorsa. Quello che in questi giorni avete avuto la possibilità di leggere su questo blog rappresenta il pensiero dell’intera tifoseria organizzata fondana, e l’unico appunto che intendiamo aggiungere in questo articolo è la conferma di quanto sia importante e necessaria l’individuazione celere di un settore dedicato esclusivamente agli ultras, ed è logico che quello che ci aspettiamo nei prossimi mesi (considerato che sono già in corso i lavori per la copertura della tribuna riservata ai locali!) è la costruzione di Curva Antonio Iacuele. Una Curva come vero punto di aggregazione, come ritrovo di chi davvero viene allo stadio con la sola intenzione di sostenere la propria squadra e la propria città, "una Curva per cantare, una Curva come ideale" per ricordare Capacchione ed isolarci una volta per tutte… noi che siamo Fondi!

Finché Vivrò #13

Finché vivrò…

Un solo obiettivo da centrare, costi quel che costi! La salvezza, la permanenza in questa cazzo di Eccellenza, in un campionato dove regna l’equilibrio e Domenica dopo Domenica sale la tensione, aumentano così le difficoltà, cresce la necessità di fare risultato per combattere ad armi pari con le altre contendenti in una bagarre davvero sorprendente. Tredicesima uscita stagionale per la nostra fanzine e la scelta per la provocazione di copertina è emblematica: per la salvezza giochiamoci ogni carta! Proviamoci in tutti i modi, scuotiamo questa squadra quotidianamente perchè ha i mezzi per superare ogni ostacolo eppure stenta contro qualsiasi avversario. All’interno del pieghevole poi il commento alle ultime partite con Ciampino e Latina, uno sguardo ai prossimi impegni, ad iniziare dalla delicata trasferta di Mercoledì 27 a Zagarolo, e due articoli di più ampio spessore. Uno stralcio della toccante intervista rilasciata nei giorni scorsi da Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, il cui seguito sarà pubblicato sul prossimo atto di "Finché vivrò…", e la presentazione della seconda edizione del "SubbuteoFairRoma" a cura dello stesso ideatore, Fabrizio Ghilardi. Chiusura come sempre riservata alle immagini della nostra presenza al fianco del Fondi, spazio infine a Classifica e partite del giorno. Al prossimo numero, au revoir.

Anno V – Tredicesimo Atto

…a rendimento

“Pagateli a rendimento!”, almeno fino a quando non dimostreranno di tenere alla nostra maglia. Non un attacco frontale, non una polemica fine a se stessa, bensì una proposta che da tempo abbiamo avanzato, più che altro in termini generali. Considerati i risultati altalenanti, impegno tutt’altro che assiduo e costante, l’assurdità di alcuni stipendi che raggiungono cifre incredibili, per quella che resta comunque la sesta categoria nazionale, checchè se ne dica. Raramente possiamo parlare ancora di una sorta di “rimborsi”, probabilmente soltanto in riferimento ai giovani del vivaio locale: in ogni piazza le Società sono costrette a manovre da equilibristi circensi per far fronte ai bilanci ed alle spese gestionali per condurre fino al termine della stagione il giocattolo calcistico. Logico che, col passare degli anni e con l’ammontare delle piccole grandi somme di indebitamento che crescono di campionato in campionato, qualche sodalizio veda peggiorare la propria immagine, perdendoci anche in credibilità. Noi lo ribadiamo da sempre: vittorie o sconfitte diversificano le nostre reazioni, è naturale, eppure le conseguenze non sono le stesse per tutti. L’unica figura indenne è quella del calciatore, sempre e comunque pagato, in caso di affermazioni come in caso di clamorosi scivoloni. Naturalmente va messo in preventivo che ogni tanto l’atleta sia vittima di infortunio oppure squalifiche, va calcolato poi che si scende in campo al cospetto di un avversario, ed inoltre l’avversario può essere più forte e contare su un maggiore potenziale tecnico-tattico. Attenuanti valide, ci mancherebbe, ma altrettanto utili per giustificare quei Presidenti che, invece di investire senza oculatezza, preferiscono puntare su un parco giocatori modesto per una stagione di transizione. Ma il calcio è questo…

Se poi l’obiettivo societario è la lotta per salire di categoria le difficoltà si moltiplicano: oggi come oggi l’unica differenza tra il disputare una Serie D in tranquillità e un’Eccellenza a vincere è probabilmente rappresentata dalle diverse spese di iscrizione al Campionato, ed ai costi per le trasferte. Questo è assurdo! I numeri parlano chiaro, squadre come il Boville Ernica, il Gaeta, il Terracina di inizio stagione “sfiorano il miliardo”, a Latina, Ciampino, Formia e Pisoniano non si sarà speso altrettanto ma nemmeno “pizza e fichi”. E da noi? L’analisi di aspetti economici non spetta certo al tifoso ma parlarne può aiutare a capire il perché da questa squadra ci si aspettano risultati e bel gioco, vittorie e soddisfazioni. Beh, se quella affidata a Lauretti ad inizio ritiro, protagonista di un ottimo pre-campionato e poi poco efficace nelle prime uscite ufficiali era una rosa modesta, dove spiccavano probabilmente soltanto tre-quattro figure più “costose”, quella che col passare dei mesi è stata costruita (anche durante la gestione Falso) è una “corazzata” che non ha nulla da invidiare alle prime della classe. Rinforzata in ogni ruolo, la squadra ha pagato la scelta societaria dell’esonero di Lauretti con qualche settimana di pericoloso appannamento. Era emblematico il disamore verso Mister Falso, e per qualcuno tutto ciò poteva anche rappresentare un alibi… la situazione però, anche se in colpevole ritardo, è tornata ora quella serena che permise di inanellare una bella serie di risultati utili. A mancare in questo momento è “solo” l’impegno dei giocatori, e questo non può continuare ad essere permesso.

L’ambiente ha saputo dimostrarsi maturo, quando a latitare erano i punti nelle primissime partite di Campionato. La Società ha riconosciuto l’errore commesso ed è tornata sui suoi passi richiamando Lauretti. La tifoseria tutta non ha mai smesso di sostenere questa squadra, anche nei momenti più delicati, e certo lo farà anche ed in particolar modo Domenica prossima nel derby col Formia. Ora più che mai tocca a chi indossa la nostra maglia dimostrare di meritare questi colori, questa città, questi ultras. Serietà e professionalità, dunque, ma soprattutto valore sotto il profilo umano, perché nelle difficoltà sono proprio gli “Uomini” a saper reagire. Ed è questo quello che pretendiamo… quello che già Martedì pomeriggio abbiamo chiesto alla squadra, rubandola a Lauretti per qualche minuto. Vogliamo rispetto per la maglia rossoblu: perdere a Latina ci può stare, a patto di uscire dallo Stadio “Francioni” a testa alta, consapevoli di averci provato, convinti di aver dato il massimo. Invece perdere a Latina come è accaduto Domenica scorsa è… inammissibile, inconcepibile, intollerabile. E se per una volta la Società ha preferito non prendere provvedimenti è stato più che giusto che ad agire siano stati gli ultras. "Fuori le palle!".

Ci pensa Lauretti

L’appuntamento con la prima vittoria del Lauretti bis è rimandato! Nonostante una buona gara, condotta in lungo e in largo dai rossoblu, per tutti i novanta minuti, con una netta superiorità manifestatasi in particolare nella ripresa, al Fondi non è riuscito il colpo da tre punti contro un avversario che ad oggi rappresenta la quarta forza del girone. Qualche errore di troppo negli ultimi undici metri e l’ottima difesa degli ospiti fanno sì che la Domenica del ricordo di “Capacchione” non sia salutata degnamente con una vittoria interna. La squadra ha fatto il suo, dando tutto quel che poteva fino all’ultimo minuto di gioco, a mancare è stato solo il goal. Peccato, perché la classifica s’è ulteriormente accorciata ed ora solo un punto ci divide dai play-out. Nel frattempo siamo stati raggiunti dal C.L.Priverno e ci accingiamo a raggiungere Latina per una partita che si preannuncia emozionante, con i tre punti in palio che fanno gola a noi quanto a loro, impegnati nella corsa promozione. Un antipasto dell’affascinante derby del prossimo 24 Febbraio, quando all’Arnale Rosso arriverà il Formia fresco finalista in Coppa Italia, ed anche in vista delle delicate trasferte di fine mese ed inizio Marzo con il turno infrasettimanale di Zagarolo e poi la Domenica successiva a Tivoli. Partite importanti, in particolare gli scontri diretti, che possono diventare decisive in ottica salvezza. Sarà fondamentale affrontare queste gare a viso aperto ma allo stesso tempo col massimo della concentrazione, senza timori reverenziali.

Ma torniamo alla partita di Domenica pomeriggio… avevamo chiesto alla squadra uno sforzo in più, per una vittoria da dedicare all’indimenticabile Antonio Iacuele, a tre anni dalla sua prematura scomparsa, e per salutare poi nel migliore dei modi il ritorno in panchina di Monsieur Lauretti. I ragazzi scesi in campo, ad onor del vero, hanno speso tutto ciò che potevano, attaccando a testa bassa alla ricerca del goal-partita dopo un avvio troppo sottotono. Ebbene, nonostante un predominio territoriale abbastanza evidente le occasioni non sono state moltissime e quelle costruite non sono state concretizzate per una questione di centimetri. In particolare Maglitto e Borghi hanno sfiorato la rete che avrebbe potuto indirizzare la gara dalla nostra parte. Farà bene Lauretti, nelle interviste al termine dell’incontro, nel non ritenersi assolutamente soddisfatto del risultato finale, perché mai come in questi delicati momenti la classifica ha bisogno di essere tenuta in primaria considerazione ed ogni allenatore farebbe volentieri a meno dei complimenti dell’avversario e degli addetti ai lavori pur di mettere in cassaforte i tre punti, meritati o meno. D’altronde non mancano esempi plateali di formazioni che giocano un ottimo calcio ma, per un motivo o per un altro, non riescono ad ottenere vittorie prestigiose. Lauretti sa meglio di chiunque altro che per ottenere la salvezza dovrà ricompattare il gruppo attorno a sé, rappresentando il valore aggiunto di una rosa altamente competitiva ma poco convinta dei propri mezzi e, dopo i risultati altalenanti dell’ultimo periodo, sfiduciata.

Il compito del tecnico capitolino, fortemente voluto dalla piazza, non è dei più semplici. La classifica ed il calendario sembrano esserci avversi in tutto e per tutto, considerato che le partite più delicate, quelle con le dirette concorrenti nella lotta salvezza, le disputeremo in trasferta: a Priverno e Zagarolo. Le gare interne rappresentano una sorta di strada senza uscita visto che per ottenere la salvezza senza la sofferenze dei play-out basterebbe vincere le cinque partite che restano da giocare sul sintetico-amico dell’Arnale Rosso con Formia, NuovaRoccasecca, Colleferro, VisArtena e VJS Velletri ma fare calcoli può essere assai pericoloso. Meglio evitare tabelle di marcia e scendere in campo sempre alla ricerca del massimo risultato per sbrigare prima possibile questa "pratica" maledetta! A Latina potremo contare sul rientro di Ariel Grana e Mario Pagliuca, mentre fa piacere rivedere Luigi Vuolo unirsi al gruppo durante gli allenamenti: dopo un brutto infortunio sembra essere vicino il completo recupero per un giocatore prezioso che si adatta a diversi ruoli come dimostrato negli anni passati. La squadra, in settimana ma già dalla partita di Domenica scorsa, sembra aver cambiato passo! L’affiatamento c’è sempre stato e la serenità ritrovata col ritorno dell’apprezzato tecnico fanno ben sperare per un finale di stagione certo incandescente ma positivo per i nostri colori. Noi ci crediamo! E voi?

ACAB 18a puntata

Labirinto di ingiustizia


…anche il terzo mese in archivio, senza alcuna novità sostanziale. I protagonisti sempre lì al loro posto, nessuna traccia di giustizia, nemmeno lontanamente. All’orizzonte però le settimane decisive, come da tempo preannunciato. Un tutore dell’ordine indagato dalla Procura di Arezzo con quell’accusa di omicidio volontario, reato che prevede una pena non inferiore ai ventuno anni di prigionia. Nel frattempo però un Pubblico Ministero dispone una serie di accertamenti tecnici, volti a stabilire l’esatta dinamica del colpo esploso dall’agente. Il termine ultimo, che il PM ha stabilito per il deposito delle perizie, scadrà a fine mese, e la speranza è la stessa da tre lunghi mesi: chi ha ucciso Gabbo deve trascorrere in carcere la giusta pena, senza sconti o favori. Inammissibile pensare che ancora oggi sia a piede libero! Pranza tranquillo…


La strategica disinformazione politica e televisiva ci ha propinato ogni tipo di versione: rissa tra tifosi, colpo accidentale che faceva otto carambole e solo per pura sfortuna colpiva un ragazzo che dormiva in una macchina nella corsia opposta dell’autostrada, agguati e scontri, con coltelli e sassi, poi rinvenuti nell’aiuola dell’autogrill (come quella sacca piena di coltelli spranghe e asce che trovano dentro ad un cespuglio prima di ogni derby da venti anni a questa parte…). Insomma la verità è… che la verità ci viene nascosta come sempre in Italia. Sulla persona che ha sparato senza motivo è calato il silenzio stampa, non esiste il caso, non è mai esistito niente, non si sono fatti decreti straordinari che per assurdo obbligano ogni poliziotto in transito sull’autostrada a presentare al casello: codice fiscale, documento, certificato di residenza, suo e di tutti quelli che ha in macchina, in originale, come accade a noi che andiamo allo stadio in virtù di una tutela inesistente. Il silenzio omertoso accompagna le vicende buie da sempre, ma non è calato il nostro sdegno, per quanto è accaduto, per come si è tentato di infangare la memoria di un ragazzo che non c’è più nel pieno dei suoi  anni, uno come noi che seguiva la sua squadra ed invece ha trovato la morte, inutile, stupida; sdegno ancora più accentuato dall’omertà e le panzane rifilate da chi fa o dovrebbe fare della giustizia e della verità la propria missione istituzionale e di vita.


Nell’Italia dei tanti pesi e delle tante misure viene tutelato l’assassino al posto dell’assassinato; non sono episodi rari se si ricorda, ad esempio, che è stato addirittura premiato chi ha ammazzato investendo ubriaco quattro ragazzini per strada, con soggiorno in un appartamento con vista mare e la possibilità di sbarcare il lunario nell’ambito “pubblicitario”. Non stupisce, quindi, che venga oggi protetto l’assurdo comportamento di una persona che pensa bene di sparare ad altezza d’uomo. Per questa Italia di cacca, “munnezz”, veline e “Costantini”, di “Onorevoli” che bestemmiano e brindano in Parlamento, si insultano e cambiano colore a seconda del vento… vergogna!

Finché Vivrò #12

Finché vivrò…

Dodicesima pubblicazione stagionale per la nostra fanzine, in occasione della gara interna col Ciampino. Copertina doverosamente dedicata alla memoria del nostro fuoriclasse Antonio Iacuele, a tre anni dalla sua scomparsa. All’interno del pieghevole più di un pensiero riservato al suo ricordo, considerato che proprio la partita odierna coinciderà col tributo che annualmente la tifoseria fondana organizza per far sì che Capacchione e l’amore che ha trasmesso possano essere conosciuti da tutti, in particolare dalle giovani generazioni. Immancabili i commenti alle ultime gare del Fondi: la vittoria interna col MentanaJenne e la trasferta di Nemi. Spazio ai numeri del Campionato, uno sguardo ai prossimi impegni: Domenica 17 al "Francioni" di Latina, il 24 all’Arnale Rosso derby col Formia e poi Mercoledì 27 turno infrasettimanale a Zagarolo. Come al solito le immagini della nostra presenza negli stadi del girone al seguito della maglia rossoblu ed infine un articolo speciale per dire NO alla nuova trovata ipocrita del "Terzo tempo" che da qualche giorno è sbarcato anche nel Campionato di Eccellenza. Al prossimo atto, e bentornato Mister!

Anno V – Dodicesimo Atto

Scende la nebbia…

Purtroppo non è uno scherzo stile Carnevale, ma la triste realtà. Cruda, crudissima realtà, più pesante di quanto si potesse immaginare. Torniamo da Nemi con una sconfitta dura da digerire, un altro passo falso pericoloso in termini di classifica. Le posizioni perse nelle ultime settimane di fatto favoriscono le dirette concorrenti, in particolare la stessa squadra di Paloni che con la vittoria di Domenica ci ha sorpassato e lo Zagarolo, che battendo il Roccasecca ci raggiunge a quota 25. Solo tre punti in più rispetto all’anno scorso! Bottino magro, fallimentare se consideriamo il parco giocatori a disposizione e le enormi differenze in ambito societario ed a livello economico. Eppure i numeri parlano chiaro, al momento sono solo due i punti che ci dividono dalla zona play-out, visto che il C.L.Priverno si attesta a 23 ed il Colleferro a 22. Ed il calendario di questo girone di ritorno ci porterà ad affrontare Zagarolo e C.L.Priverno sul loro campo al pari di Tivoli e TorSapienza, un motivo in più per aumentare la concentrazione negli scontri diretti che a questo punto rivestono fondamentale importanza per guadagnare la salvezza senza le sofferenze vissute l’anno scorso. Tra le mura amiche dell’Arnale Rosso, invece, ospiteremo il Colleferro e la N.Roccasecca. Ma andiamo per ordine e diamo uno sguardo ai prossimi imminenti impegni: Domenica in casa col Ciampino, poi trasferta a Latina, successivamente derby interno col Formia. Tre partite difficili, delicate per il futuro della nostra stagione ma allo stesso tempo affascinanti e cariche di agonismo. Il nostro Fondi, tra clamorosi alti e bassi, ha già dimostrato di potersela giocare contro chiunque, sorprendendo e sorprendendosi, per questo bisogna essere fiduciosi.

Fiduciosi ma realisti, coscienti che a conti fatti una vittoria, o un risultato comunque positivo, in uno scontro con una diretta concorrente vale più di un’affermazione al cospetto di un’altra formazione. Abbiamo però imparato che l’equilibrio e l’incertezza di questo torneo rendono impossibile qualsiasi pronostico ed anche un’eventuale tabella di marcia pessimistica potrebbe essere smentita da risultati inaspettati e decisivi ai fini della nostra salvezza. Quel che appare necessario è un cambio di tendenza, uno scatto d’orgoglio della squadra in tutti i suoi elementi, un bagno d’umiltà ulteriore dei vertici societari. Il messaggio lanciato a fine partita allo “Iorio” ad Evangelista, Dionisio e gli altri è chiaro: gli ultras fondani, come sempre hanno fatto, mettono al primo posto il Fondi Calcio ed, al di là del risultato, hanno apprezzato l’impegno della squadra. Capiamo bene che in un momento come questo serve la massima serenità per uscire prima possibile fuori dal tunnel pericoloso in cui siamo ormai scivolati da qualche settimana: non è un caso che la sconfitta di Nemi non sia stata accompagnata da alcuna polemica, quando effettivamente spunti per discutere non sarebbero mancati, anzi. Va però dato atto alla squadra di aver combattuto fino al termine dell’incontro, senza tirare mai indietro la gamba, a viso aperto e senza timore anche quando siamo finiti sotto di un uomo e col morale a pezzi dopo l’ennesimo rigore fallito. E così “scende la nebbia” sul nostro campionato!

Peccato, perché ad aspettare la vittoria del Fondi non c’eravamo soltanto noi! Speravamo in un successo dei nostri per dedicare i tre punti a chi da lassù continua a seguirci. Sono passati già tre anni dalla sua scomparsa e, considerato il calendario, Domenica prossima il pomeriggio sarà interamente dedicato a lui, auspicando in una partita spettacolare e dall’esito positivo per i nostri colori. Non sarà facile, visto l’avversario di turno: il Ciampino gestione Solimina ha saputo recuperare il gap iniziale dalla testa del girone. Nella gara d’andata, passati in vantaggio con un penalty realizzato da Varroni, fummo raggiunti e superati lasciando l’intera posta in palio ai locali nonostante la buonissima prova offerta dall’allora BandaLauretti. Sarà però dovere della squadra rispondere in maniera decisa e forte allo scivolone di Nemi, farlo per migliorare la propria classifica e, naturalmente, per far sì che la giornata del ricordo di Antonio Iacuele sia accompagnata da una vittoria. L’appuntamento col fischio d’inizio è fissato per le ore 15, ma assiepare gli spalti dell’Arnale Rosso qualche minuto prima è d’obbligo. A Domenica!

Il nostro fuoriclasse…

La notizia fa subito il giro della città, nei bar ed in piazza non si parla d’altro. Antonio s’è arreso, ha deposto le armi e ci ha lasciato! L’ha fatto senza alcun preavviso, sorprendendoci ancora una volta, come sempre ha amato fare. Ci ha preso in giro una volta per tutte, se n’è andato via nel silenzio, ed il vuoto che resta è incolmabile. Sono passati tre anni da quel maledetto pomeriggio, ne abbiamo viste di cotte e di crude, le esperienze di ognuno e la vita tra affetti e lavoro ci ha portato a sorridere e piangere per mille ragioni, eppure il ricordo dei funerali del mitico “Capacchione” è più forte di tutto e rappresenta fedelmente il sentimento che legava e legherà per sempre questa nostra città al suo figlio più amato e sorridente. E come tradizione insegna, il genio merita riconoscenza, l’estro va doverosamente premiato. Antonio era il nostro fuoriclasse, il nostro numero 10. Come quella maglia rossoblu che da tre anni lo accompagna, tra le sciarpe del suo Fondi e della sua Juve. Basta una scintilla per rivivere il pomeriggio dell’ultimo saluto a Capacchione, e le immagini ti passano nella mente, rivedi la piazza di San Pietro stracolma di gente, persone di ogni età accorse per tributare un applauso alla sua salma, uomini, donne e bambini, i suoi migliori amici. Le lacrime versate in quei giorni hanno preso col passare del tempo il sapore di un sorriso, perché siamo convinti che sia il modo più giusto per parlare di un nostro fratello.

Il suo nome riecheggia da tre stagioni negli stadi della regione, attraverso questo nostro blog e lo striscione dedicato a lui che non manca mai Antonio ha saputo farsi conoscere dappertutto, ed ovunque ha trovato la stima ed il massimo rispetto. Chi già lo conosceva nonostante non fosse fondano come noi ne ricorda la simpatia irrefrenabile, l’animo generoso, la voglia di vivere. Eppure parlare di lui come fosse un ultras è sbagliato. Antonio era, è e resterà un simbolo della nostra città, non soltanto un sostenitore accanito del Fondi in ambito calcistico e sportivo in generale. Era, è e resterà una figura autentica di orgoglio e senso di appartenenza. Di amore per la propria terra, per la propria gente, per la propria storia… ma molti, la stragrande maggioranza dei fondani a dire il vero, hanno fatto presto a dimenticarsi di lui, basti pensare che le stesse Istituzioni si sono infatti “limitate” all’intitolazione di una piccola struttura in suo nome. Spesso ci si chiede cosa sia caratterizzante per una comunità, cosa la gente sia capace di tramandare di generazione in generazione, cosa un popolo possa insegnare a chi verrà domani, dopo di noi. Ebbene, potrà sembrarvi strano ma… Antonio rappresenta ancora oggi la risposta a tutto ciò: fossimo insegnanti il suo nome, la sua vita, il suo esempio sarebbero al centro di una lezione, di un progetto, di una tesina. Personaggio indimenticabile, prodotto genuino di pura fondanità, buono ed affettuoso, ha saputo trasmettere agli altri il significato di un sorriso e la forza di un abbraccio sincero. Fondi deve tanto ad Antonio Iacuele! E tanto, e tanto, e tanto!

Domani hai un motivo in più per andarlo a trovare, per passare con lui qualche minuto. Fallo, ma solo se senti veramente di doverlo fare, sappi che lui non ama l’ipocrisia. Domenica a Nemi saranno per lui i cori più possenti ed all’Arnale Rosso il prossimo 10 Febbraio, in occasione della gara interna contro il Ciampino, tributeremo ad Antonio un pomeriggio speciale. Sarà l’ennesimo nostro atto d’amore nei suoi confronti aspettando che chi di dovere provveda a realizzare il suo sogno più grande, il nostro sogno… una Curva che porti il suo nome! Per sempre!