ACAB 18a puntata

Labirinto di ingiustizia


…anche il terzo mese in archivio, senza alcuna novità sostanziale. I protagonisti sempre lì al loro posto, nessuna traccia di giustizia, nemmeno lontanamente. All’orizzonte però le settimane decisive, come da tempo preannunciato. Un tutore dell’ordine indagato dalla Procura di Arezzo con quell’accusa di omicidio volontario, reato che prevede una pena non inferiore ai ventuno anni di prigionia. Nel frattempo però un Pubblico Ministero dispone una serie di accertamenti tecnici, volti a stabilire l’esatta dinamica del colpo esploso dall’agente. Il termine ultimo, che il PM ha stabilito per il deposito delle perizie, scadrà a fine mese, e la speranza è la stessa da tre lunghi mesi: chi ha ucciso Gabbo deve trascorrere in carcere la giusta pena, senza sconti o favori. Inammissibile pensare che ancora oggi sia a piede libero! Pranza tranquillo…


La strategica disinformazione politica e televisiva ci ha propinato ogni tipo di versione: rissa tra tifosi, colpo accidentale che faceva otto carambole e solo per pura sfortuna colpiva un ragazzo che dormiva in una macchina nella corsia opposta dell’autostrada, agguati e scontri, con coltelli e sassi, poi rinvenuti nell’aiuola dell’autogrill (come quella sacca piena di coltelli spranghe e asce che trovano dentro ad un cespuglio prima di ogni derby da venti anni a questa parte…). Insomma la verità è… che la verità ci viene nascosta come sempre in Italia. Sulla persona che ha sparato senza motivo è calato il silenzio stampa, non esiste il caso, non è mai esistito niente, non si sono fatti decreti straordinari che per assurdo obbligano ogni poliziotto in transito sull’autostrada a presentare al casello: codice fiscale, documento, certificato di residenza, suo e di tutti quelli che ha in macchina, in originale, come accade a noi che andiamo allo stadio in virtù di una tutela inesistente. Il silenzio omertoso accompagna le vicende buie da sempre, ma non è calato il nostro sdegno, per quanto è accaduto, per come si è tentato di infangare la memoria di un ragazzo che non c’è più nel pieno dei suoi  anni, uno come noi che seguiva la sua squadra ed invece ha trovato la morte, inutile, stupida; sdegno ancora più accentuato dall’omertà e le panzane rifilate da chi fa o dovrebbe fare della giustizia e della verità la propria missione istituzionale e di vita.


Nell’Italia dei tanti pesi e delle tante misure viene tutelato l’assassino al posto dell’assassinato; non sono episodi rari se si ricorda, ad esempio, che è stato addirittura premiato chi ha ammazzato investendo ubriaco quattro ragazzini per strada, con soggiorno in un appartamento con vista mare e la possibilità di sbarcare il lunario nell’ambito “pubblicitario”. Non stupisce, quindi, che venga oggi protetto l’assurdo comportamento di una persona che pensa bene di sparare ad altezza d’uomo. Per questa Italia di cacca, “munnezz”, veline e “Costantini”, di “Onorevoli” che bestemmiano e brindano in Parlamento, si insultano e cambiano colore a seconda del vento… vergogna!

17 pensieri su “ACAB 18a puntata

  1. ciao ragazzi, quante verità nel vostro post, purtroppo…

    questo paese fà sempre più schifo…

  2. Dimentichi che nessuno sa che faccia abbia Spaccarotella, mentre noi per la minima diffida (ad uno dei nostri hanno dato tre mesi pur di fargli avere dei precedenti!!!) siamo sbattuti sul giornale con nomi, cognomi e foto se le trovano, anni fa il mio compagno seppe del Daspo dal giornale…Cmq credo poco nella giustizia in questo caso, anche perchè si continua a parlarne come di una cosa legata alla violenza negli stadi e non all’ennesimo abuso da parte di un pistolero mancato…

  3. Post bellissimo, anzi più che bello intelligente, ma quando il nostro fratello afecionados scrive con il cuore questo è il risultato. Per quanto riguardo la nostra Italia aggiungo che viviamo nel paese dove nascondere la verità è cosa normale, cito a anche il caso della povera Serena Mollicone, che a distanza di anni (sicuramente la ricordate in pochi) ancora non si conosce l’assassino, dopo che le indagini sono state avviate, continuate in modo al quanto strano,restail fatto che la povera Serena non c’è più, strappata alla vita anzitempo, strappata ad un padre che oramai è rimasto solo ma che non molla, per far saltar fuori la verità! Viviamo nel paese dell’indulto, dove pedofili, assassini, truffatori sono stati cacciati fuori dai posti in cui meritavano…da un giorno all’altro gli è stata regalata di nuovo la libertà, si la libertà di commettere nuovi crimini (come quasi tutti coloro che hanno usufruito di questa legge ha fatto) Viviamo come ha scritto il nostro amico nel paese dei costantino, del grande fratello, dove si gioca su problemi seri LA CASA che molti non hanno, molti non hanno la fortuna di avere, viviamo nel paese in cui è stato assassinato (come più volte detto) un ragazzo etichettato ULTRAS solo perchè andava a vedere la partita (è semplice scrivere se a dormire in quella macchina ci fosse stato un anziano, una donna mi chiedo come venivano etichettati,?oppure che storia fantastica veniva inventata su di loro, sempre se andavano a vedere una partita intendo, tipo l’anziano poteva essere uno che nella seconda guerra mondiale era stato un nazista, quindi pericoloso) Cosa significa essere Ultras seguire la propria squadra, quindi siamo tutti Ultras, cioè quasi tutte le persone almeno una volta hanno visto una partita quindi è giusto che venga gettato fango su questa categoria? Su delle persone che hanno la passione di andare in giro per l’Italia e seguire il destino della propria squadra? secondo voi è giusto questo? Ah dimenticavo, gli Ultras sono violenti si si, sono teppisti, però aiutatemi voi a ricordare, dato che a me non viene in mente, NELLA MIA VITA NON HO MAI VISTO UN ULTRAS CHE HA PICCHIATO UN BAMBINO, NON HO VISTO MAI UN ULTRAS AGGREDIRE UNA VECCHIETTA! Invece quanti di voi hanno visto un cellerino, fare una cosa del genere? credo che siano ancora nella mente di tutti il G8 di Genova, cellerini che picchivano persone sanguinati, cellerini che picchiavano anziani, solo perchè stavano manifestando solo perchè erano pericolosi (immagino mio nonno che manifesta effettivamente fa paura)

    Ecco il paese in cui viviamo, il paese dove cercano in qualsiasi modo (perchè noi siamo stupidi e crediamo alla befana) di farci credere che il proiettile è uscito fuori da solo, è stato sparato in corsa, che ha urtato più corpi ed è finito sullo sfortunato Gabriele. Beh Sicuramente il poliziotto non voleva che succedeva una cosa del genere, ma mi dispiace giudicare, è venuto il momento che chi sbaglia deve pagare! Deve essere fatta giustizia a nostro fratello GABRIELE perchè in quella macchina, potevano starci noi, (quanti di voi come me lo hanno pensato) quindi cari amici, cari lettori di questo bellissimo blog, cari ULTRAS, non dimentichiamo GABRIELE e finchè non paga chi deve pagare, aiutamo la famiglia Sandri, anche in questo modo, e son sicuro che GABRIELE avrebbe fatto lo stesso con noi.

  4. Oggi è iniziato pure il processo agli sbirri assassini di Federico Aldrovandi… temo che al solito questa nazione avremo un processo farsa.

  5. beh che si puo dire,forse sarei ripetitivo o forse rischierei di scrivere un pensiero simile ad un altro.Sta di fatto, che i mesi passano, e l’unica cosa di cui posso esserne certo che almeno una volta al giorno l’immagine di gabriele sandri mi è parsa davanti agli occhi.Ormai navigando su internet unico sfogo,forse che ci è rimasto, incontro sempre una sua foto e questo mi fa pensare come un uomo neppure conosciuto di vista ha potuto creare tutto questo. caro gabbo non so come andra a finire la cosa, ma certemente noi ti ricordiamo costantemente e tu te ne sei reso conto, c’è chi lo fa forse solo per mettersi solo in mostra, ma c’è pure e sono molti da cui il pensiero parte dal profondo…

    ciao gabriè

  6. Spesso ci penso e mi vengono i brividi…il solo pensiero che su quell’autogrill ci potevo essere io o un mio amico…hanno eliminato i sogni di un giovane ragazzo con la nostra stessa passione…meditiamo gente anzi meditate benpensanti!

    11/11/O7…Giustizia per Gabriele!

    A different life

  7. ormai non scrivo più Giustizia per Gabriele…è una frase che oramai è straabusta anche se è sacrosante…sono stufo di scriverla ben sapendo che questa giustizia non ci sar mai…chi paga le colpe dell’Italia?i piu deboli….quelli che alla luce dei fatti non si possono difendere, ma dovran sempre subire.

    Vedrai che il proiettile sarà stato sparato accidentalòmente e sarà stato deviato da un oeing 747 che transitava in quel attimo a 3000 mt di altezza, vedrai che quel povero ragazzo di Ferrara è stato ucciso perchè la sua testa si è scontrata contro degli inermi manganelli che i poliziotti utilizzavano per fendere l’aria…vedrai…vedrai che alla fine arresteranno tutti noi perchè siamo reazionari e mettiamo in dubbio il sistema itaGLIano

  8. E’ tanto che non mi faccio vedere su questi lidi. Bhe mi scuso della mia mancanza con tutti e sopratutto col caro afecionados.

    Un saluto caloroso a tutta la ciurma degli old fans che non molla mai.

    Purtroppo la morte di Gabriele sta diventando, giorno dopo giorno, un vecchio fatto di cronaca nera del nostro assurdo bel paese.

    Ora come non mai bisogna gridare, forte, fortissimo, con tutto il nostro fiato. Urlare per avere una giustizia che, come al solito, stenta ad arrivare.

    Chi dimentica è complice…

    Valerio NCSSL

  9. GABRIELE VIVE CON NOI….

    ….TUTTI A LATINA..!!!

    SPQF ULTRAS……ANTICONFORMISMO

    MILITANTE….

  10. Anche se tutti noi sappiamo che forse questa giustizia non arriverà mai,non vuol dire che bisogna tirarsi indietro…la vita di un ultras è uguale alla vita di un agente di polizia…il calcio si doveva fermare onore a chi quella domenica ha fermato le partite e onore a chi continua a non diementicare!11/11/07…Giustizia per Gabriele!

  11. 17-02-2008…FORZA E ONORE….SEM D FUNN!!

    SALUTI A GIO’,SEGRETARIO…E TUTTI GLI ULTRAS FONDANI E NON….

    SPQF ULTRAS….MAI DOMI.

  12. …dopo aver letto questa notizia vomiterete!

    Morte Sandri, “Proiettile deviato”

    Presentata la perizia della difesa

    La perizia balistica sul proiettile che ha ucciso Gabriele Sandri, il giovane tifoso della Lazio morto l’11 novembre in una stazione di servizio in provincia di Arezzo, conferma che il colpo è stato deviato. Lo ha detto l’avvocato Francesco Molino, legale dell’agente di polizia Luigi Spaccarotella, indagato per l’omicidio. A causare la deviazione sarebbe stato l’impatto fra il proiettile e la rete metallica che divide le corsie dell’autostrada.

    L’ipotesi di una deviazione sarebbe emersa anche da una perizia svolta dal Cnr e depositata a metà gennaio. L’esame avrebbe riscontrato la presenza sull’ogiva di tracce di zinco e alluminio, metalli presenti sul rivestimento della rete che venne attraversata dallo sparo esploso dalla carreggiata opposta a quella sulla quale si trovava l’auto con a bordo Sandri.

    La perizia balistica è racchiusa in cinque tomi, contenenti dettagli dei reperti recuperati, studi sulla traiettoria e studi di natura chimica sul proiettile. “Non commento la perizia – ha detto ai giornalisti il pm Giuseppe Ledda, che coordina le indagini -. Dico solo che la settimana prossima interrogherò di nuovo il poliziotto”. Per i difensori, Molino e Gianpiero Renzo, l’agente non avrebbe mirato verso l’auto dei tifosi laziali e lo sparo sarebbe partito accidentalmente, dopo un primo colpo in aria per fermare una rissa fra tifosi laziali e juventini. In base ad alcune testimonianze raccolte dalla procura, invece, il poliziotto avrebbe sparato a braccia tese. “Non so – sottolinea ancora l’avvocato Molino, – cosa abbiano detto esattamente i testimoni, ma soprattutto il racconto di due di loro diventa fondamentale per la corretta ricostruzione dell’accaduto”.

    La replica: “Il proiettile non impattò contro nulla”. “E’ stato dimostrato che il proiettile esploso dall’agente che uccise Gabriele Sandri non impattò sulla rete di divisione e che non venne deviato”. E’ la replica del legale della famiglia Sandri, l’avvocato Michele Monaco, alle anticipazioni fornite sulla perizia balistica diffuse dal difensore di Luigi Spaccarotella. “Non ho letto la perizia – spiega Monaco – e lo farò probabilmente lunedì. Mi riservo quindi di prendere visione del documento prima di esprimere un parere”.

    …si è superato OGNI LIMITE DI DECENZA!

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