Archivi del mese: Marzo 2012

In casa con il Fano

Cambia il tempo,

ma noi no!

La lacrima scende quando apri il cassetto e ti ritrovi a sfogliare le pagine ingiallite di un Supertifo anni novanta. Trasferte massicce, libertà di azione, lo scintillio delle torce di notte, gli stendardi curati, le coreografie scopiazzate da mezza Europa. Erano gli anni più belli, quando gli Ultras erano esempio. Esempio da seguire, e domenica dopo domenica ritrovavi qua e là uno striscione già visto, e sentivi quel coro conosciuto, che aveva quel motivetto così orecchiabile, impossibile da non ricordare. Insomma, si guardavano gli altri e si cercava di migliorare la propria curva. A dire il vero, non tutti scopiazzavano, c’era anche chi si differenziava e, come oggi, continua a farlo, per identità ed orgoglio, per mentalità e coerenza.

Saranno un bel po’ di anni che non compro più Supertifo, da quando è diventato un quadernone pubblicitario dove trovano posto sempre gli stessi. Per dirla tutta, ero stanco di dover guardare sempre le stesse tifoserie, sempre gli stessi colori. Eppure, negli anni novanta, segnavo rosso sul calendario il giorno dell’uscita, per non perdermi nemmeno un numero. Ora, a quanto pare, qualcuno sta cercando di far tornare agli antichi splendori quella che posso definire la “bibbia degli ultras”.

L’indice mi toglieva il gusto di scoprire passo dopo passo il contenuto, ma questo vizio non è mai andato via. Le mitiche pagine centrali erano come un piatto di fettuccine, con la bava alla bocca che aumentava dopo ogni scatto. Foto dal sapore antico, istantanee di un mondo ormai lontano, lontanissimo. E mi passavano sotto le pupille le tifoserie di tutta Italia, orgogliose di quello stampo vecchia maniera, privo di fronzoli.

Sfogliare dopo molti anni quelle pagine color ocra, mi ha fatto capire come il tempo possa cambiare le cose, come il passare dei giorni, delle stagioni e dei campionati possa modificare persino il modo di agire di molte realtà. Su quelle pagine ingiallite, erano molti quelli che mostravano un “Anche se tutti, noi no!” e non c’era partita senza un “Onore ai diffidati!”. Oggi, la maggior parte di quelle realtà viaggia su binari differenti rispetto ai nostri, avendo scelto la via più breve, la via della “deposizione delle armi”. Non ce ne voglia chi ha deciso di tesserarsi, Noi cerchiamo di capirli, ma ci riesce difficile farlo.

Ma i tempi cambiano, è cambiato Supertifo e son cambiati anche gli Ultras, per fortuna non tutti. Per fortuna, c’è qualcuno che ancora lotta. E come la Iacuele, imperterrita e sotto ettolitri di acqua piovana, ha continuato ad incitare i rossoblu in campo, una pioggia che non conosce sosta, si sta abbattendo sul mondo ultras, mietendo vittime e prigionieri. Loro dicono “prigionieri di una fede”, ma per Noi sono “prigionieri di una tessera”!

Finché Vivrò #17

Forse una delle più belle copertine della stagione, quanto mai significativa. All’interno di questo numero, i resoconti della gara casalinga contro l’Isola Liri e delle trasferte di Melfi e Perugia. La rubrica “Settore Ospiti” con i protagonisti di turno, ovvero i Fanesi. Torniamo a pubblicare la classifica degli spettatori negli stadi del girone, con il Fondi sempre più ultimo. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno IX – Diciassettesimo Atto

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 35a giornata

Arzanese-Campobasso
2-0
Chieti-Paganese 2-1
Ebolitana-Aversa 1-1
Fondi-Fano 1-1
Gavorrano-Giulianova
3-0
Isola Liri-Celano 4-1
Melfi-L’Aquila
0-0
N.Frattese-Milazzo 1-1
Vibonese-Catanzaro 0-2
V.Lamezia-Aprilia
1-0
Riposa Perugia

 

Classifica P G V N P
CATANZARO* 70 33 20 10 3
V.LAMEZIA* 69 33 20 9 4
PERUGIA* 69 33 20 9 4
L’AQUILA
60 34 15 15 4
CHIETI* 55 33 16 7 10
PAGANESE 54 34 14 12 8
GAVORRANO 53 34 14 11 9
APRILIA* 46 33 12 10 11
ARZANESE*
46 33 11 13 9
FANO* (-5)
41 33 12 10 11
AVERSA* (-1)
40 33 10 11 12
FONDI*
39 33 10 9 14
GIULIANOVA (-2)
37 34 11 6 17
CAMPOBASSO* (-2)
36 33 9 11 13
MILAZZO
35 34 7 14 13
N.FRATTESE (-2)
33 34 8 11 15
ISOLA LIRI* (-2)
31 33 8 9 16
VIBONESE* (-1)
31 33 7 11 15
MELFI* (-4)
30 33 8 10 15
EBOLITANA* (-1)
27 33 6 10 17
CELANO 22 34 6 4 24

*una gara in meno

Recuperi del 21 marzo
Campobasso-Celano
0-1

 

La trasferta di Perugia

Generazione Ultras

Non so come si chiamerà e non so nemmeno se sarà maschio o femmina. Certo, preferirei un maschietto, ma allo stesso tempo non vorrei che si facesse influenzare, sapete, non vorrei mai sentirmi dire che ha un debole per la divisa, non reggerei l’urto. E’ vero che i padri sognano di poter accudire e difendere una figlia, ma sarebbe più difficile farle amare il calcio e gli spalti. Un maschietto sarebbe ideale, già un maschietto, tutto come suo padre, bello, sano e soprattutto ultras.

Non gli chiederò certo di mostrarmi la pagella, nemmeno io ho mai dato tanto peso ai voti di chi siede dietro una cattedra. Non gli chiederò di diventare ciò che non potrà mai essere solo perché il mio volere lo vuole migliore degli altri. Gli chiederò semplicemente di vivere la vita come fece suo padre, una vita di strada fatta di amici e notti insonni, una vita che ti dà più di quello che chiedi, che ti fa crescere in fretta e che ti tiene lontano dall’omologazione dei mass media.

Due calci ad un pallone comprato per pochi euro, con un campo di gioco mai definito e che finisce dove termina l’immaginazione, tra una macchina e l’altra e chissenefrega se per far gol bisognerà dribblarle. E quel gol, tra due zaini senza libri, sarà la cosa più importante per la sua età, così come lo è stato per me.

Non so se quando sarà grande abbastanza da poter portare al collo una sciarpa, la parola “ultras” vorrà dire ancora qualcosa. Non credo che a scuola se ne parlerà, se non per associarla alla violenza. Ma leggendo qua e là e parlando con gli amici, sicuramente uscirà fuori quella parola magica, distintivo di generazioni passate.  E prima di consumare il pasto a tavola, con un po’ di timore mi chiederà: “Papà, cosa vuol dire la parola ultras?”

“Ultras! Per molti non vuol dire nulla, per pochi vuol dire tutto. Un bel po’ di anni fa, tuo padre ed altri suoi amici seguivano il Fondi. In quegli anni, in Italia, per poter assistere ad una gara della tua squadra in trasferta, dovevi essere in possesso di una tessera piena di contraddizioni che limitava la libertà individuale. Naturalmente, tuo padre ed i suoi amici, quella tessera non l’hanno mai avuta, ma partivano lo stesso, ogni qualvolta si giocasse in trasferta. Raggiungevano città lontane anche mille chilometri, sapendo di non riuscire ad entrare allo stadio, ma partivano lo stesso, infischiandosene di non poter raccontare i gol della propria squadra, l’importante era poter raccontare la trasferta. Figlio mio, “ultras” vuol dire questo!”

Non so se capirà, oppure se invidierà il suo amico, quello che ha il padre poliziotto e che ogni giorno gli racconta delle botte che ha dato molti anni fa a chi protestava contro la TAV. Non so se riuscirà a comprendere il significato della parola “ultras”, non so se sarà ancora orgoglioso di me dopo aver conosciuto il mio passato. Ma forse è troppo presto per pensarci…

Nel frattempo, il padre ed i suoi amici hanno raggiunto anche Perugia, venendo bloccati fuori il “Curi”, perché quella tessera non la faranno MAI!!!

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 34a giornata

Aprilia-Chieti
2-2
Aversa-V.Lamezia 0-4
Campobasso-Gavorrano 2-2
Catanzaro-L’Aquila 0-0
Celano-Melfi
1-0
Fano-Isola Liri 0-0
Giulianova-N.Frattese
0-1
Milazzo-Arzanese 2-2
Paganese-Ebolitana 1-1
Perugia-Fondi
1-1
Riposa Vibonese

 

Classifica P G V N P
PERUGIA 69 33 20 9 4
CATANZARO* 67 32 19 10 3
V.LAMEZIA* 66 32 19 9 4
L’AQUILA
59 33 15 14 4
PAGANESE 54 33 14 12 7
CHIETI* 52 32 15 7 10
GAVORRANO 50 33 13 11 9
APRILIA* 46 32 12 10 10
ARZANESE*
43 32 10 13 9
FANO* (-5)
40 32 12 9 11
AVERSA* (-1)
39 32 10 10 12
FONDI*
38 32 10 8 14
GIULIANOVA (-2)
37 33 11 6 16
CAMPOBASSO** (-2)
36 31 9 11 11
MILAZZO
34 33 7 13 13
N.FRATTESE (-2)
32 33 8 10 15
VIBONESE* (-1)
31 32 7 11 14
MELFI* (-4)
29 32 8 9 15
ISOLA LIRI* (-2)
28 32 7 9 16
EBOLITANA* (-1)
26 32 6 9 17
CELANO* 19 32 5 4 23

*una gara in meno  **due gare in meno

Recuperi del 14 marzo
Fano-Campobasso
1-1
Giulianova-Aversa 1-0
L’Aquila-Milazzo 0-0
Melfi-Fondi 0-0

 

La trasferta di Melfi

Esserci, sempre!

E’ mercoledì, ma non siamo in Champions. La neve di qualche mese fa ci regala questo recupero infrasettimanale al quale avremmo fatto volentieri a meno, ma c’è da raggiungere Melfi e la Basilicata e c’è da portare in giro per l’Italia l’ormai famoso pezzo di stoffa. A guardare i componenti della solita monovolume, vanno via tutti i pensieri e riaffiorano i sorrisi sui nostri volti. Cosa potranno mai capire gli altri?

Fuggiamo dal lavoro e dalla noia e ci mettiamo in viaggio per l’ennesima trasferta stagionale, la diciottesima  tra campionato e coppa, senza contare le amichevoli estive. Diciotto tappe di un giro d’Italia ancora lungo, molto lungo, senza maglie rosa o ciclamino, senza gran premi di montagna e classifiche a punti, ma con un solo “scopo” che ci fa andare avanti, ovvero assicurare la nostra assidua presenza.

Già, per il solo gusto di dire “ci siamo”. E di questi tempi, esserci vuol dire tanto, tantissimo, se si pensa che in molti rimangono a casa, altri hanno pensato bene di tesserarsi e molti altri ancora hanno cambiato idea in corso, chi per la classifica e chi per altri motivi che, sinceramente, non ci interessano. Esserci, per poter dire un domani “Noi c’eravamo”, e poco importa se dentro o fuori, poco importa se il più delle volte bisogna accontentarsi di un balcone, di un pianerottolo o di un cortile.

A Melfi, ad attenderci, le porte chiuse del cancello della discesa che porta al settore ospiti, chiuso chissà da quanto tempo vista la ruggine, ma per fortuna, facilmente aggirabile. Giù alla discesa, uno steward che non avrà mai l’onore di vedere le nostre facce da vicino, visto che, seguendo l’esempio di altre tifoserie non tesserate giunte qui prima di Noi, decidiamo di gustarci la partita da una collinetta alle spalle della curva di casa.

Strana la vita e strana questa Tessera, visto che l’anno scorso venimmo qui a Melfi per la prima trasferta in Serie C ed entrammo in Tribuna Centrale. Ora, invece, dobbiamo accontentarci di un “settore” più distante dal campo, ma almeno non siamo costretti a sborsare 18 vergognosi euro come lo scorso anno.

Assistiamo a novanta minuti di nulla, tra due squadre incapaci di oltrepassare la propria trequarti e con la paura nei calzoncini. Sta di fatto, che se la gara si fosse giocata a maggio, ci saremmo “arrabbiati” non poco, soprattutto dopo 250 chilometri.

Comunque, al di là del “brodo” servitoci sul tappeto verde, assistiamo alla gara con la pezza retta in mano per novanta minuti, intonando cori contro la tessera dopo il triplice fischio finale dell’arbitro, prima di far ritorno nella nostra Fondi.