Archivi del mese: Settembre 2013

La trasferta di Maccarese

Quel sapore diverso…

Certo che, fare benzina, salire a bordo e non dirigersi verso il sud della nostra Penisola, mette un po’ di malinconia. Appena l’auto svolta a destra, dopo aver fatto rifornimento ed aver mandato a fare in culo il solito coglione che non rispetta la precedenza, tocca inventarsi qualcosa per tirar su il morale. Fino a qualche tempo fa veniva facile farsi duemila risate durante il viaggio, anche perché era consigliato ridere per non pensare al fatto che saremmo rimasti fuori. Era quasi una consuetudine, l’auto filava via senza sussulti, avevamo imparato a memoria ogni buca dell’asfalto, tanto che pur evitandole, saltavamo lo stesso sui sedili.

Altre strade, altri luoghi, altri stadi…e che stadi! Altre strade erano quelle che ci conducevano in Città; altri stadi erano quelli che avremmo voluto guardar da più vicino, ma ci siamo accontentati di aver “respirato” da lontano. Non ne facciamo un discorso di categoria; saremmo disposti anche a fare l’Eccellenza, la Promozione, purché si giocasse dal Garigliano in giù, senza girovagare di qua e di la, riuscendo a scorgere campi di calcio nascosti tra palazzoni, campi di bocce e parrocchie, con il Sindaco che è anche Presidente, Allenatore e giocatore della squadra locale.

E fa strano, rendersi conto di quanto sia difficile trovare il minuscolo impianto di Maccarese. Maccarese, a due passi da Fiumicino, ad un timpano lesionato da aerei e jet che atterrano a non più di duecento metri dalle prime case dietro la siepe. Strano, ma ancora più strano che al “Darra”, così si chiama l’impianto, ti chiedano dieci euro per entrare. Ma è quando ti accorgi che dal cavalcavia si vede tutto il campo, che rimani a bocca aperta.

Dal “Rubbagalline”, con due ‘b’, è questo lo sponsor che campeggia sulle due tribune coperte, molto stile british, le tribune, si intende. L’impressione è che qui ci sia ancora qualche briciola di “calcio genuino”, che ancora non si è piegato al colore degli euro; qui c’è ancora posto per i sentimenti e te ne accorgi dai bimbi della scuola calcio, che con fierezza sventolano delle bandierine gialloblu, senza una rigida impostazione, perché per loro l’importante è veder quei colori, non veder vincere “i grandi” in campo.

Impieghiamo un quarto d’ora per far capire ad una gentil donzella al botteghino, che non siamo mica al “Bernabeu” e che possiamo anche far a meno di entrare; siamo abituati, anzi, la realtà è che ci troviamo gusto a star fuori. Trattiamo, lei sembra disponibile anche ad uscire in serata, ma ci basta che abbassi le pretese. Ci riusciamo, eppure non siamo né belli, né molti, ma ci riusciamo. Per raggiungere il settore ospiti si fa il giro attorno ad un campo di calcio a 5, che ti fa venir voglia di mollare tutto, ma Noi, il nostro posto ce lo siam scelti tanto tempo fa. Cosa sono gli ultras, se non dei calciatori mancati? Ecco, perché poi si scelgono gli spalti!

La copertura del settore aumenta anche i decibel dei nostri cori e riesce a tenere a bada i raggi di un sole che non vuol saperne di lasciar spazio alle nuvole. In campo si vince ancora ed è ancora festa, ma che bello sarebbe far benzina e girare a sinistra!

Risultati&Classifica 4a Giornata

Risultati e Classifica della 4a giornata

Anziolavinio-Palestrina
2-0
Budoni-Astrea
2-1
Isola Liri-Arzachena 1-4
Latte Dolce-Selargius 2-0
Lupa Roma-Sora
2-0
Maccarese-Fondi
0-3
N.S.M.Mole-San Cesareo
2-6
Olbia-Porto Torres
2-0
Terracina-Cynthia
2-2

 

Classifica P G V N P
SAN CESAREO
10 4 3 1 0
FONDI
9 4 3 0 1
OLBIA
9 4 3 0 1
BUDONI
8 4 2 2 0
TERRACINA
7 4 2 1 1
PALESTRINA
7 4 2 1 1
LUPA ROMA
6 4 2 0 2
ASTREA
6 4 2 0 2
LATTE DOLCE
5 4 1 2 1
ISOLA LIRI
5 4 1 2 1
ANZIOLAVINIO
4 4 1 1 2
SORA (-1)
4 4 1 2 1
ARZACHENA
4 4 1 1 2
N.S.M.MOLE
4 4 1 1 2
MACCARESE
3 4 1 0 3
PORTO TORRES
3 4 1 0 3
SELARGIUS
2 4 0 2 2
CYNTHIA (-1) 1 4 0 2 2

 

In casa con la Lupa Roma

Bisogna saper vincere!

Vincere, nel calcio, non è così fondamentale come si crede. Checché ne dicano quelli che di questo sport ne capiscono e ne masticano, assicurarsi l’intera posta in palio non sempre è sinonimo di divertimento e bel gioco. Ok, nessuno mette in dubbio che i tre punti abbiano comunque un peso specifico nel morale e soprattutto nella classifica, ma cerchiamo di andare oltre, senza soffermarci sugli istanti di gioia che svaniscono in due, tre ore al massimo, lasciandoci un retrogusto amaro di insoddisfazione.

Vincere è il fine ultimo di ogni trama offensiva, di ogni passaggio, di ogni rimessa laterale in attacco, di ogni strategia di gioco, di ogni tattica, di ogni schema disegnato alla lavagna e riprodotto fedelmente in campo, dove al posto dei gessetti, ci sono gli avversari, quelli veri, non i tondini magnetici che restano dove li metti, senza darti noie. Una volta sbucati fuori dagli spogliatoi è battaglia vera, a meno che in maglietta e calzoncini non ci sia qualcuno che preferisca giocarsi la propria dignità con un “over” a 3.50. Una volta indossati quei colori sulla propria pelle, non c’è “smacchiatore” che possa far tornare il bianco. Una volta indossati i parastinchi, non si può più tornare indietro, oppure sì, ma solo con dei buchi sulla coscia come “ferite in battaglia”.

Pura utopia, lo sappiamo. Ci rendiamo conto di averla sparata grossa, soprattutto se attualizziamo e mettiamo il tutto a confronto con il calcio giocato dei nostri giorni. Trovare professionisti seri che scendano in campo onorando la maglia, senza badare ai baci della propria tipa seduta in Tribuna, è quasi impossibile. Sostenere un undici che rimanga lontano da “veline&riflettori” è inimmaginabile. Innamorarsi di questo o di quel giocatore è un errore che solo in un lontano passato poteva essere perdonato. Credere che su quel prato verde possa esserci qualcuno che tenga veramente ai colori che tu porti al collo è solo pura follia.

Vincere, dicevamo, ti tiene impegnato per due, tre giri della lancetta dei minuti, non di più, tanto da non ricordare nemmeno chi, come e quando abbia segnato per la tua squadra, tanto da farti sembrare l’ultima vittoria uguale alle altre. Oggi ricordi a malapena l’avversario, un domani, quando lo striscione lo porteranno gli altri e tu poserai le tue stanche ossa sulla balaustra, non ricorderai nemmeno la stagione ed il risultato.

Vincere, dicevamo, ti lascia sempre un po’ d’amaro in bocca, che non è il Borghetti sorseggiato nell’intervallo, ma quei tre punti sempre uguali, sempre gli stessi, sia che ne fai 1 in più degli altri, sia che li rispedisci a casa col “pallottoliere”. Ci vuole qualcos’altro per farti apprezzare una vittoria, per renderla diversa dalle altre, ci vuole qualcosa che nemmeno Ambrogio riuscirebbe a far comparire nella limousine.

Ed ecco il “valore aggiunto”. Non mettiamo in dubbio che vincere sia sempre una gran bella cosa, ma quando la vittoria arriva dopo aver “legato mani e piedi” a quella che in molti danno per “sicura vincente”, allora sì che te la ricorderai per molto molto tempo ancora. In campo corrono, sudano, rinculano, attaccano, indietreggiano, aggrediscono, azzannano la preda e la “sbranano”! Questo deve essere lo spirito!

Bravi ragazzi, questo si chiama “vincere”!

Finché Vivrò #2-Anno XI

Secondo numero stagionale della fanza, con una copertina molto significativa. All’interno, i resoconti della gara interna contro il Palestrina e della trasferta di Anzio. La rubrica Settore Ospiti, che per la seconda domenica di fila non ha “protagonisti”. Lo spazio dedicato al pensiero della Curva Iacuele, novità che ci accompagnerà per tutta la stagione. Ultima colonna con un duro attacco verso Città ed occasionali, che hanno completamente abbandonato i colori rossoblu, salvo poi sbucar fuori con le prime vittorie. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno XI – Secondo Atto

Risultati&Classifica 3a Giornata

Risultati e Classifica della 3a giornata

Arzachena-Terracina
1-4
Astrea-Olbia
3-1
Cynthia-N.S.M.Mole 0-4
Fondi-Lupa Roma 4-1
Palestrina-Maccarese
3-1
Porto Torres-Latte Dolce
3-0
San Cesareo-Anziolavinio
1-0
Selargius-Isola Liri
1-1
Sora-Budoni
0-0

 

Classifica P G V N P
PALESTRINA 7 3 2 1 0
SAN CESAREO
7 3 2 1 0
TERRACINA
6 3 2 0 1
FONDI
6 3 2 0 1
OLBIA
6 3 2 0 1
ASTREA
6 3 2 0 1
BUDONI
5 3 1 2 0
ISOLA LIRI
5 3 1 2 0
SORA (-1)
4 3 1 2 0
N.S.M.MOLE
4 3 1 1 1
LUPA ROMA
3 3 1 0 2
MACCARESE
3 3 1 0 2
PORTO TORRES
3 3 1 0 2
SELARGIUS
2 3 0 2 1
LATTE DOLCE
2 3 0 2 1
ANZIOLAVINIO
1 3 0 1 2
ARZACHENA
1 3 0 1 2
CYNTHIA (-1) 0 3 0 1 2

 

La trasferta di Anzio

Ritorno al passato

Quanto tempo era che non varcavamo quel cancello? Quante domeniche passate ad un palmo da quella serratura? Quante trasferte onorate lo stesso? Quanti chilometri percorsi comunque? Quanti bocconi amari ingoiati? Quante tentazioni allontanate? Quante facilitazioni rifiutate? Quanti “NO” alle vostre domande? Quanti giorni passati a rincorrere un sogno, sperando che qualcosa cambiasse?

Ad una certa età, falcidiati da trasferte interminabili, con lo stomaco a pezzi ed il fisico che grida vendetta, la memoria non ci aiuta e qualche appunto dietro qualche fotografia ci viene in aiuto. Era il 4 Marzo del 2012, Stadio “Vallefuoco” di Mugnano, che ricordiamo col sorriso sul volto, ma quella è un’altra storia.

4 Marzo 2012, sembra passata una vita, sembra esser trascorsa un’eternità da quell’ultimo sorriso impresso sui nostri volti, dall’ultima volta che gli spalti ci videro presenti, dall’ultima volta che fummo ad un tiro di schioppo da quei colori che “stravolgono” le nostre vite. La gioia di poter entrare senza “tessera” fu di gran lunga superiore alla gioia finale dei tre punti pesanti conquistati sul campo. A Noi, non è mai importato vincere, ancor meno quella domenica, ancor meno quella volta! Quella volta, avevamo vinto Noi, ci bastava questo!

Ci son voluti sedici mesi, sedici lunghi mesi per poter tornare a respirare quell’inconfondibile sapore di gradoni, salire sugli spalti di un settore ospiti, guardare negli occhi i nostri undici in campo, tornare ad appendere i nostri drappi, lanciare in cielo i nostri cori e…cosa meno importante, veder vincere “quelli con la nostra maglia addosso”.

La trasferta di Anzio ritorna dopo più di un lustro ed una volta arrivati fuori al “Bruschini” molte sono le novità, almeno per Noi. Abituati in questi anni a vere e proprie schiere di forze dell’ordine, sollevati ed allo stesso tempo interdetti, ci accorgiamo che qui ci sono solo quattro blu. Di difficile comprensione è anche la scelta iniziale, che ci vorrebbe relegati in un angolo del settore di casa. Ma gli anni di C son serviti e basterà una semplice “pressione” con i blu per farci spalancare le porte del settore ospiti, chiuso a tre mandate fino a quel momento.

L’estate, la retrocessione, la sfiducia, e tanto altro ancora, fanno sì che manchi più di qualcuno all’appello, ma il tutto è comprensibile, soprattutto quando ci accorgiamo di essere i soli Fondani presenti in trasferta. Ancora una volta, a difesa della nostra Città ci siamo solo Noi, fieri testimoni delle nostre tradizioni, orgogliosi baluardi di un modo di essere ormai prossimo all’estinzione, ma ancora lì su quei gradoni!

In campo lottano e vincono i nostri, ma come quel 4 Marzo 2012, vale più il nostro ritorno sugli spalti che un viaggio di ritorno con tre punti nello zaino! Finalmente, era ora!

Risultati&Classifica 2a Giornata

Risultati e Classifica della 2a giornata

Anziolavinio-Fondi
0-1
Budoni-Selargius
2-2
Isola Liri-San Cesareo 1-1
Latte Dolce-Cynthia 1-1
Lupa Roma-Porto Torres
4-1
Maccarese-Astrea
2-0
Olbia-Arzachena
2-0
Palestrina-Sora
1-1
Terracina-N.S.M.Mole
2-0

 

Classifica P G V N P
OLBIA 6 2 2 0 0
SAN CESAREO
4 2 1 1 0
ISOLA LIRI
4 2 1 1 0
PALESTRINA
4 2 1 1 0
BUDONI
4 2 1 1 0
ASTREA
3 2 1 0 1
FONDI
3 2 1 0 1
LUPA ROMA
3 2 1 0 1
SORA (-1)
3 2 1 1 0
TERRACINA
3 2 1 0 1
MACCARESE
3 2 1 0 1
LATTE DOLCE
2 2 0 2 0
ARZACHENA
1 2 0 1 1
N.S.M.MOLE
1 2 0 1 1
ANZIOLAVINIO
1 2 0 1 1
SELARGIUS
1 2 0 1 1
PORTO TORRES
0 2 0 0 2
CYNTHIA (-1) 0 2 0 1 1