La trasferta di Anzio

Ritorno al passato

Quanto tempo era che non varcavamo quel cancello? Quante domeniche passate ad un palmo da quella serratura? Quante trasferte onorate lo stesso? Quanti chilometri percorsi comunque? Quanti bocconi amari ingoiati? Quante tentazioni allontanate? Quante facilitazioni rifiutate? Quanti “NO” alle vostre domande? Quanti giorni passati a rincorrere un sogno, sperando che qualcosa cambiasse?

Ad una certa età, falcidiati da trasferte interminabili, con lo stomaco a pezzi ed il fisico che grida vendetta, la memoria non ci aiuta e qualche appunto dietro qualche fotografia ci viene in aiuto. Era il 4 Marzo del 2012, Stadio “Vallefuoco” di Mugnano, che ricordiamo col sorriso sul volto, ma quella è un’altra storia.

4 Marzo 2012, sembra passata una vita, sembra esser trascorsa un’eternità da quell’ultimo sorriso impresso sui nostri volti, dall’ultima volta che gli spalti ci videro presenti, dall’ultima volta che fummo ad un tiro di schioppo da quei colori che “stravolgono” le nostre vite. La gioia di poter entrare senza “tessera” fu di gran lunga superiore alla gioia finale dei tre punti pesanti conquistati sul campo. A Noi, non è mai importato vincere, ancor meno quella domenica, ancor meno quella volta! Quella volta, avevamo vinto Noi, ci bastava questo!

Ci son voluti sedici mesi, sedici lunghi mesi per poter tornare a respirare quell’inconfondibile sapore di gradoni, salire sugli spalti di un settore ospiti, guardare negli occhi i nostri undici in campo, tornare ad appendere i nostri drappi, lanciare in cielo i nostri cori e…cosa meno importante, veder vincere “quelli con la nostra maglia addosso”.

La trasferta di Anzio ritorna dopo più di un lustro ed una volta arrivati fuori al “Bruschini” molte sono le novità, almeno per Noi. Abituati in questi anni a vere e proprie schiere di forze dell’ordine, sollevati ed allo stesso tempo interdetti, ci accorgiamo che qui ci sono solo quattro blu. Di difficile comprensione è anche la scelta iniziale, che ci vorrebbe relegati in un angolo del settore di casa. Ma gli anni di C son serviti e basterà una semplice “pressione” con i blu per farci spalancare le porte del settore ospiti, chiuso a tre mandate fino a quel momento.

L’estate, la retrocessione, la sfiducia, e tanto altro ancora, fanno sì che manchi più di qualcuno all’appello, ma il tutto è comprensibile, soprattutto quando ci accorgiamo di essere i soli Fondani presenti in trasferta. Ancora una volta, a difesa della nostra Città ci siamo solo Noi, fieri testimoni delle nostre tradizioni, orgogliosi baluardi di un modo di essere ormai prossimo all’estinzione, ma ancora lì su quei gradoni!

In campo lottano e vincono i nostri, ma come quel 4 Marzo 2012, vale più il nostro ritorno sugli spalti che un viaggio di ritorno con tre punti nello zaino! Finalmente, era ora!

9 pensieri su “La trasferta di Anzio

  1. Un saluto ai soliti, ed a chi ci legge e ci rilegge…

    Ciao Modernì, le vittorie fanno tornare la fede, vero?

  2. ma perche’ censurate post non offensivi???
    poi nominate sempre i blu di qua’ i blu di la’ e’ questa la vostra mentalita’???

  3. Pensa che per due minuti l’avevamo anche pubblicato il tuo post, poi però, anche essendo in 8 come dici tu, siamo fortunati che almeno uno di noi abbia fatto le superiori e quindi, a differenza degli altri 7 è riuscito a carpire un non tanto velato sarcasmo nel tuo messaggio. Noi siamo permalosi e dovresti saperlo visto che ci conosci bene e parli sempre di Noi.

    Pensa, io avevo anche chiamato la mia Prof. di Italiano per cercare di comprendere il senso, sai com’è, ancora devo studiare bene la grammatica e la sintassi.

    A dire il vero, ho difficoltà anche in altre materie. Confondo sempre il numero 6 con il numero 15. Forse tu mi puoi aiutare…tu a numeri sei messo bene, vero?

    Mentalità? Cos’è la mentalità? Siamo 8, uno è quello intelligente, solo uno, non farmi queste domande difficili.

  4. aspetta aspetta non t’allargare in 8 eravate appena nati ora e’ un numero pressocche’ irragiungibile.
    se confondi il numero 6 con il 15 li’ non posso proprio aiutarti amico ,comunque penso che te devi farti vedere da un ottico bravo ..ma molto bravo.il sarcasmo nei miei post nn e’ velato affatto ,e’ palese anche per istigarvi a farvi una risata ogni tanto.
    non la prendete cosi’ seria sorridete alla vita..parli di sarcasmo e nel tuo post sgorga da ogni poro..ma a me non dispiace se riesce a farmi sorridere .ciance alle bande o bande alle ciance se non vi fa’ piacere ditemelo e io non scrivero’ piu’ post sul vostro blog.
    come al solito vi saluto con:

    no al calcio moderno
    no alla tessera del tifoso
    giustizia per gabriele
    onore ai diffidati
    diffidati con noi

    etc etc.

  5. Ti facevo arguto, molto arguto…almeno così ti ricordavo quando scambiavamo quattro chiacchiere, ma gli anni passano, la salsedine corrode e si vede. Ora che sei dinuovo in D, hai barattato i tuoi “il calcio è finito” con una misera promozione, ma non mi sento di biasimarti, anche perchè vieni da anni ed anni di bocconi amari e rosicate.

    Per il resto, sai benissimo che quando vuoi si può ricominciare una discussione costruttiva, anche se in “altri lidi” sei andato oltre, molto oltre e a me, sinceramente, chi si professa quello che non è, poco piace.

    Ma attenzione, parlo di discussione costruttiva e non di infantili resoconti e umorismo da balera.

    Di quei motti, mi tengo solo “no alla tessera”, gli altri non li abbiamo mai usati. Pur sapendo che c’è chi venderebbe il culo per una partita di C, Noi al massimo possiamo vendere/ti un chilo di coerenza, visto che ne siamo pieni.

    Un’ultima cosa…quì si ride sempre, non potevamo mica aspettare il tuo ritorno solo dopo una promozione per tornare a ridere. Dai sù, hai già vinto il campionato…il tuo umorismo ad orologeria potrà durare un pò di più, sempre se non perdi due gare di fila ;-).

    Ti faccio anche la faccina, così non pensi che da questa parte abbiamo il muso 😉

  6. secondo me mi hai scambiato per qualche altra persona …..vabbe’!!!!non sei troppo arguto
    il mio umorismo caro gep non riuscirai mai a capire dove possa arrivare ,visto che non lo so’ neanche io.
    comunque mi presento:mi chiamo angelo sono 40 anni che ingoio bocconi amari e rosicate, della coerenza ne faccio volentieri a meno in quanto non e’ sempre sintomo di intelligenza essere coerenti.ho vinto dopo i play off un misero campionato di eccellenza e per me che non sono abituato mi e’ sembrato di vincere la champion.
    ho visto negli anni amici che sparivano e ricomparivano in modo altalenante come i risultati calcistici,ho combattuto per la mia maglia beccandomi tre denunce ,un provvedimento D.A.S.P.O,una fotosegnalazione tutte dovute ad abusI delle F.d.O.. sono stato su dei campi che dopo mezzora che gli incidenti erano finiti arrivavano le FdO,campi che per entrare dovevi passare tra ali di folla sputacchiante e nonostante cio’ la pezza veniva attaccata alle balaustre o piu’ semplicemente sulla rete,ho comprato i primi fumoni nell’80” nei negozi fornitori di tutta la galassia ultras .ed oggi mi sento dire:
    venderesti il tuo culo per una partita di C
    SICURAMENTE NO caro gep ma sicuramente mi tessererei per vedere la mia maglia in C e lo sai perche’???
    PERCHE’ MI FANNO UNA SEGA CON LA TESSERA
    e’ questione d’opinione ed io preferisco combatterli dentro lo stadio,nella mia casa.
    20 persone che hanno seguito la squadra non entrando per coerenza oppure 500,000 che cosa hanno prodotto???
    io entro e gli urlo nonostante tessera e biglietto nominativo:
    NON MI AVRETE MAI COME VOLETE VOI !!!!
    E’ piu’ difficile stare fuori o urlarglielo da dentro????
    Sicuramente non sono riuscito nell’intento di farmi capire ma spero che tu abbia capito che non sono la persona a cui ti riferivi……(ho 50 anni e … come consiglio se me lo permetti cerca di essere sicuro non 1 ma 1000 volte prima di sentenziare altrimenti rischi solo figure di cacca).
    Onore a voi che avete iniziato una tradizione per la Fondi Utras con la speranza che continui e prolifichi per le soddisfazioni che meritate.
    PS, gep seriamente fatte na risata e,, non sono l’unico che te lo dice

    RISP di GEPFELT. se tu potessi vedere la mia faccia mentre rispondo ai messaggi, non diresti certo queste cose, ma ti posso assicurare che sò cosa vuol dire “goliardia” e ne sono uno dei promotori!

    Fermo restando che non definisco “stronzate” i pensieri altrui,ma anche non condividendoli,li rispetto!

  7. Siamo solo 8 e ci pensi giorno e notte…
    Pensa se eravamo qualcuno in più…

    Come amiamo dire “Jatv’ a v’dè l’ squadr’ vost!”
    E quando parlo di Squadra non intendo quella di calcio.

    Buona serata a tutti, ai soliti ed ai resuscitati…

  8. Caro Angelo, mi devi scusare allora, veramente, non scherzo.

    Comprendo tutte le tue parole e pagherei oro per poter vantarmi anche io di aver girato gli stadi negli anni ’80, ma purtroppo chi ju strunz d patm ancor n’er spusat 😉

    Ti assicuro che “pressati” nella tribuna di casa di Lamezia Terme non si sta “comodi”; che nel centro storico di Aversa non è facile “sbadigliare”; che sotto la tribuna centrale di Avellino c’è una “brutta aria”; che non è il massimo cercare di far biglietto sotto la sud all’Arechi; che a Selargius son “cacacazzi”; che a Cantù “volevano tirare da tre punti”; che a Matera, prima che ci apprezzassero e ci regalassero birre, non era proprio una “gita”…

    Verso chi gira gli stadi da più tempo di Noi, da Noi avrà sempre e solo stima e rispetto. Ma capirai che, quando leggiamo “8fans”, non scappa una risata. Dipingerci come le migliaia di tifoserie che nascono e muoiono con una promozione o come quegli aggregati di neofiti che durano una stagione, forse, non è poi tanto corretto. Ecco perchè, non ti nascondo che mi rode il culo se qualcuno, di Noi, guarda il numero invece che la costanza e la caparbietà di portare avanti il movimento in una Città che mai ha lasciato intravedere in passato qualcosa che potesse avvicinarsi al termine “ultras”.

    Siamo una realtà minuscola, che non cerca le prime pagine, che non canta il coro che va di moda, che non indossa il cappello da pescatore, che non ha i rayban agli occhi, che non si allinea all’idea comune. Siamo ultras a modo nostro, questo dovrebbe saltare agli occhi e non il nostro numero.

    A chi non piacerebbe essere qualcuno in più? Ma preferiamo essere in pochi, pochissimi, ma esserci sempre.

    Legittimo pensarla diversamente e comprendo la tua idea sulla tessera…ma sicuramente, non è più semplice combatterla da dentro, fidati, fuori ti fai due coglioni…;-)

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