Archivi del mese: Maggio 2009


Non vedo, non sento, non parlo!


Vittoria doveva essere e vittoria è stata, per completare l’opera si attendeva un miracolo dal "Francioni" ma così non è stato. Tutti con i lobi delle orecchie proiettati verso il capoluogo di provincia in attesa di ciò che poteva essere. Già, ciò che poteva essere se solo una settimana prima il fato e l’uomo nero non avessero deciso diversamente. Non sarebbe il caso di tornare sul recente passato, ma l’epilogo amaro del fine stagione ce lo impone. Sono anni ormai che l’Eccellenza Laziale è la nostra dimora e di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, finendo per straripare. Cambiano i burattinai e i burattini, ma la trama è sempre la stessa. Penalizzazioni che scompaiono, tesseramenti fuori norma, partite truccate, risultati noti ancor prima di avere il proprio compimento e chi più ne ha più ne metta. Chi dovrebbe vigilare latita, chi dovrebbe legiferare scompare dietro i primi caldi di stagione e chi dovrebbe esser super-partes cambia barca come cambia il vento. L’ultima giornata ci ha messo difronte il CLC Priverno di molti ex, primo fra tutti Mister Rossi, uomo di spessore che meriterebbe più considerazione e magari una panchina di primordine. Non è un caso se a fine gara Rossi-gol ci ha onorato con un piccolo ma divertentissimo siparietto. Ma per essere ricordati non basta aver indossato la gloriosa casacca rossoblu, bisogna saper pesare le parole e controllare le proprie azioni. E se per Pasquali c’è stato un lungo applauso, per queste persone solo tanta indifferenza, a dimostrazione che gli ultras fondani rispettano solo chi rispetta la maglia rossoblu.

 

E se al "Francioni" il risultato era già scritto, lo stesso non si poteva dire al "Domenico Purificato". I lepini, seppur senza motivazioni, dimostravano di voler onorare l’appuntamento, forti dal canto loro dell’assenza di rigidità di schemi e preoccupazioni di sorta. Il Fondi impiegava un po’ per far sua la gara e solo con il gioiello barese Bellomo riusciva a capitalizzare due sortite offensive molto simili. La partita si incanalava quindi sui binari giusti per i rossoblu, che chiudevano i conti già nella prima frazione. Il secondo tempo lasciava spazio ad una gara senza stimoli da entrambe le parti con un Fondi proiettato già verso i Play Off Nazionali, ed i biancoblu ne approfittavano per accorciare le distanze e far venire i brividi ai mille e cinquecento spettatori che assiepavano le gradinate in questo mercoledì di campionato. Solo il fischio finale regalava tranquillità sulle tribune ed ai giocatori.

 

Rimane quindi l’amarezza per essere stati defraudati, di essere stati controfigure per 33 gare degli attori principali, che come nelle migliori pellicole si coprono di premi, lodi ed oscar. Presenziano in giacca e cravatta a qualsivoglia manifestazione in attesa che venga il loro momento, saltellano da un etere all’altro idolatrando il proprio operato, ma dimenticando di ricordare quel famoso Fondi-Latina 2-4 di molti anni fa, guardandosi bene dall’incappare in qualche gaffe clamorosa, eppure lo "Special One de noantri" anche allora sedeva sulla panchina nerazzurra. Ma sì, meglio che sia andata così, in fin dei conti siamo nati per soffrire…

 

Finché Vivrò #17

Finché vivrò…

Ultimo atto della stagione e non potevamo chiudere il sipario della nostra fanza senonchè dedicando la copertina ai protagonisti di questa stagione calcistica. Coloro che per noi sono i vincitori, anche se le statistiche dicono altro. Messaggio chiaro rimarcato anche su uno striscione esposto domenica scorsa e foto che ritrae l’esultanza di Torrenova. All’interno il resoconto della gara casalinga con il Terracina e quello delle due trasferte romane di Torrenova e Pisoniano. Un articolo commovente in onore del mitico Mister Lidano Serapiglia, che in settimana ci ha lasciato, portando via con se aneddoti e ricordi indelebili. Per chiudere, come sempre, le foto delle ultime gare disputate, i risultati e la classifica del girone B di Eccellenza.


Anno VI – Diciasettesimo Atto


Fondi ha vinto!


…sì, nonostante tutto e nonostante tutti, Fondi ha vinto! La sua squadra, la sua gente, i suoi ultras. Fondi ha vinto, dentro e fuori dal campo, nello stadio ed in ogni altro contesto. Fondi ha vinto contro tutto, contro tutti. Ed è per questo motivo che, a novanta minuti dalla fine del Campionato sentiamo di doverlo dire a chiare note: “Noi fieri di Voi!”. A prescindere da quello che ci aspetterà nella partita contro il C.L.C. Priverno, al di là di quello che potrà accadere nelle prossime settimane. Noi fieri di una squadra che, come avviene anche nelle migliori famiglie, ha condotto una stagione di altissimo livello, senza farsi mancare però alcune pause lungo il percorso. Ha dominato e dettato i ritmi per buona parte del torneo e solo raramente ha subito il gioco prodotto dagli avversari, mettendo in fila una serie impressionante di risultati utili, iniziata dopo la sconfitta pesantissima rimediata sul campo del FonteNuova e conclusasi solo Domenica“Don Antonio Aureli” di Pisoniano. Nonostante quelle sei giornate maledette, firmate da Pirozzi (capace di farci collezionare appena sei punti in altrettante gare), subentrato al buon Palladino, siamo ancora lì. E ci siamo ancora, dopo una partita stregata, influenzata nettamente da una conduzione di gara ridicola ed evidentemente casalinga. Non per via della giacchetta nera, settentrionale doc, quanto per i guardalinee prescelti, entrambi capitolini ed entrambi resisi protagonisti di una miriade di errori/orrori clamorosamente sempre a nostro sfavore. 

 

In tutti i modi ci ha provato lo “sportivissimo” Lucidi a giustificare l’ingiustificabile. In tutti i modi abbiamo scelto noi di protestare contro quanto stesse accadendo, perché “quando è troppo è troppo” e sinceramente parlando di farci prendere in giro da qualche mezzo uomo in giornata di gloria non ne abbiamo assolutamente intenzione. Sono già tante, troppe, le pressioni cui siamo quotidianamente sottoposti, e chi conosce l’ambiente sa bene a cosa ci riferiamo. È per questo che, al di là degli eventi, riteniamo assurdo che possano esserci ancora arbitraggi e comportamenti come quelli visti a Pisoniano, da parte della terna arbitrale e della squadra di casa, in più di un’occasione resasi protagonista di gestacci ed evidenti atteggiamenti provocatori nei confronti dei numerosissimi fondani presenti sugli spalti. Ci auguriamo però possa ripetersi un incontro con gli stessi avversari perché il Fondi visto all’opera ha dimostrato di essere ampiamente superiore ai verdeblu di casa, e solo decine e decine di episodi da moviola ci hanno negato la gioia di una vittoria pesantissima sul sintetico di Juarez&Co., apparsi fisicamente “alla frutta” e graziati a più riprese per falli assai meritevoli di cartellini.

 

Quella che adesso ci apprestiamo a vivere sarà sì la trentaquattresima giornata di Campionato ma potrebbe non essere l’ultima. In campo al “Purificato” le speranze di una Società, di una città, di una squadra, di un Popolo, al “Francioni” la Virtus contro il lanciatissimo Pisoniano. Di previsioni ne abbiamo e ne avrete fatte a bizzeffe, di calcoli altrettanto. Certo è che il punto di penalizzazione che pesa come un macigno sulla nostra Classifica ci tarpa le ali e non permette di sognare come vorremmo, come avremmo sicuramente meritato. Pazienza, vorrà dire che supereremo anche quest’altro ostacolo, con la solita immensa forza di volontà, perché “questo Fondi è veramente uno squadrone” e noi, in questo mondo di ladri e puttane, non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci. Crediamoci gente, crediamoci!

 

PANICO
a due passi dal GRA

Spesso nel commentare una gara ci si fa influenzare dall’esito finale della disputa, non possiamo negarlo, anzi. Questo è sicuramente uno di quei casi, perché d’altronde sarebbe impossibile non farsi trasportare ancora oggi dal vortice di grande entusiasmo e festa che ha coinvolto tutti i fondani presenti al campetto di Torrenova. Esplosioni di gioia praticamente da panico, se consideriamo che all’85esimo giro di lancetta il Fondi soccombeva ancora per due reti ad una. Le inzuccate del rientrante Festa, con tanto di gesso ancora al braccio, e dell’immarcabile Santaniello ci hanno regalato così uno dei momenti più esaltanti dell’intera stagione, forse i tre punti più importanti per coltivare ancora sogni. Una vittoria che ha il sapore dell’impresa, per come è maturata, nonostante l’avversario non fosse dei più temibili. A dimostrazione del fatto che nessuna partita va presa con le molle, ogni sfida può nascondere insidie e grandi difficoltà, ancor di più se siamo a giocare in trasferta e sul campo di una pericolante alla disperata ricerca di quei punti che le permettano di conquistare con qualche giornata di anticipo la tanto desiderata salvezza aritmetica e la permanenza nel massimo campionato regionale. Ed ancora più preziosa se riviviamo brevemente la cronaca dell’incontro, caratterizzato da un predominio dei rossoblu, da qualche errore di troppo della retroguardia fondana, da due bellissime reti dei giovanissimi padroni di casa e da alcune occasioni nitide per centrare la rete dei locali cui il portierino biancorosso ha dimostrato di sapersi opporre alla grande.


Non regge alcun paragone, credeteci. Vincere in rimonta, lontani dalle mura amiche, quando le dirette avversarie per la conquista del titolo iniziano a pregustare la tua sconfitta, è qualcosa di divino, semplicemente superbo. Godereccio quasi, ed anche di più quando scopri che su altri campi è successo di tutto per garantire alla “solita” squadra di poter reggere l’urto ed attestarsi al nostro inseguimento. Ed è per questo che, a distanza di appena sette giorni da qualche parola di troppo nonostante ci fossero tutti i motivi per concentrarsi soltanto sulla vittoria del derby, ci si ritrova a Torrenova a festeggiare con la squadra, tutti insieme, uniti davvero, in un abbraccio totale che elimina ogni barriera. Sulla rete che sta per finire giù, tra urla di giubilo e lacrime di chi stenta a crederci. Siamo lì, a 180 minuti dalla fine dei giochi, lassù a dettare legge, a dettare i ritmi del Campionato, e tutti dovranno fare i conti con noi. Mentre scriviamo questo commento ci rendiamo però conto quanto sia estremamente difficile, e forse anche impossibile, cercare di trasmettere attraverso l’uso delle parole le sensazioni che una partita del genere è in grado di offrirti. Il migliore degli scrivani, il più grande e famoso degli autori, il principe dei best-seller non riuscirebbe in alcun modo a descrivere quanto vissuto, quanto provato.


In un batter d’occhio gli insulti a qualche avversario troppo “esibizionista” e provocatore diventano cori e sostegno anche da parte di chi è sempre stato meno incline a tifare piuttosto che a “chiacchierare” con guardalinee e difensori. Sarà stato il settore stretto e molto a ridosso del terreno di gioco, sarà stata la voglia di vincere che ha contagiato un po’ tutti in città, sarà che a pochi passi dal traguardo era inevitabile aspettarsi nuovi discepoli al seguito della maglia eppure Torrenova rimarrà impressa nella mente di tutti, potete scommetterci.

 

Democraticamente Fondi

 

 

…il bello ed il brutto della libertà di parola, di espressione, di giudizio. Le emozioni ed i pareri contrastanti, festeggiamenti e trionfalismi contrapposti ad applausi di rito. Tutto questo, ed il contrario naturalmente, per riassumere novanta minuti dominati, in lungo ed in largo dal Fondi, nel derbyssimo col Terracina al di là di ogni più rosea previsione. A qualcuno è valso a ripagare dalla cocente sconfitta rimediata nella gara d’andata, quando al “Riciniello” di Gaeta i rossoblu finirono per soccombere proprio con lo stesso risultato. Ad altri, i più per il vero, è valso semplicemente a proseguire la marcia per attestarci al vertice del Girone B in vista di un infernale finale di stagione, dentro e fuori dal rettangolo verde. Ecco perché la goleada con cui il Fondi ha sommerso i malcapitati tigrotti non ha entusiasmato completamente il pubblico, numeroso a prescindere da condizioni climatiche proibitive, dello Stadio “Purificato”. Le esperienze degli ultimi anni, ed una, volenti o nolenti, tradizione calcistica decennale hanno insegnato che di fronte ad affermazioni “in scioltezza” anche i sostenitori più incalliti possono perdere lo stimolo, l’immancabile spinta per accompagnare la partita con cori e battimani. E questo è quello che è accaduto sugli spalti, fortunatamente solo nella ripresa però, dopo una prima frazione più che “rumorosa”.

 

Ritrovarsi, quasi con meraviglia, a condurre un derby contro l’ostico Terracina con tre-quattro reti di differenza senza una fatica o comunque con poche difficoltà, dopo nemmeno un tempo, ha tagliato le gambe agli avversari ma ha anche avuto come conseguenza addormentare lo Stadio in un clima solo lontano parente di quello che vorremmo si creasse sempre. A surriscaldare gli animi, va detto, ci hanno pensato i giocatori del Fondi andati in rete e clamorosamente distanti km e km dal settore degli ultras nel momento dei festeggiamenti delle singole realizzazioni. Un atteggiamento che non è andato giù a chi da anni ha messo al primo posto la passione per quella maglia e pretende almeno un po’ di rispetto e considerazione, se non altro almeno nei momenti in cui tutto il “giocattolo” si riunisce per festeggiare una rete o una bella vittoria. Ebbene, l’ennesima “incomprensione” tra alcuni giocatori e la nostra piccola grande Famiglia stavolta è almeno andata “risolta”, o per lo meno chiarita con chi di dovere per far sì che una volta per tutte si smetta di individuare negli Old Fans un qualcosa che può destabilizzare l’ambiente e si ritrovi nei nostri occhi la carica che può fare la differenza da adesso alla fine.

 

Tra il considerare il 4-1 “la vendetta per quanto accaduto nel girone di andata a Gaeta” ed “un altro passo avanti verso il traguardo finale” se ne sono andate poi le solite riflessioni di “addetti ai lavori e sostenitori”. Con una consapevolezza che non ha mai smesso di crescere, Domenica dopo Domenica. Il riferimento, non ce ne vogliate, è alle clamorose reti siglate da alcune formazioni nostre dirette avversarie nelle partite di fine mese. Complici grossolani errori dei numeri uno opposti o decisioni arbitrali a dir poco discutibili, fatto sta che una in particolare delle nostre principali out-sider sembra essere in vena, bagnata da tanta di quella fortuna da far rabbrividire anche la Dea bendata. Certo è che, continuando con il target intrapreso dall’inizio della gestione Parisella-Carnevale, al momento il futuro del Fondi Calcio sembra essere legato solo ed esclusivamente alle proprie gesta, ai propri risultati. Ed è questo a farci sorridere e rasserenare, perché gli ultimi anni (almeno gli ultimi quattro) hanno vissuto, in questo Girone B così strano ed equilibrato, finali thrilling, con sorprese vere e proprie, scossoni dettati da “decisioni” partorite in colpevole ritardo e classifiche aggiornate, e rivoluzionate anche a bocce ferme. Il tutto alla faccia della correttezza e della trasparenza amministrativa. Tra cumuli di cartacce e ricorsi, tesseramenti e designazioni arbitrali sconcertanti, guardalinee che vivono a trecento metri dal terreno di gioco e strutture sempre più desolatamente abbandonate a sé stesse. E nonostante tutto e tutti resta lo sport più amato. Ma se dipendesse da loro…