Archivi del mese: Settembre 2014

Risultati&Classifica 4a Giornata

Risultati e Classifica della 4a giornata

Anziolavinio-Palestrina
1-0
Astrea-Isola Liri
2-0
Budoni-Fondi 0-1
Cynthia-Arzachena 0-0
Ostia Mare-Aprilia
3-0
Selargius-San Cesareo
2-3
Sora-Olbia
3-0
Terracina-Nuorese
1-1
Viterbese-Lupa Castelli
2-2

 

Classifica P G V N P
OSTIA MARE
9 4 3 0 1
LUPA CASTELLI
8 4 2 2 0
SAN CESAREO
8 4 2 2 0
NUORESE
7 4 2 1 1
APRILIA
7 4 2 1 1
SORA
6 4 2 0 2
ARZACHENA
6 4 1 3 0
TERRACINA
6 4 1 3 0
FONDI
6 4 2 0 2
ASTREA
6 4 2 0 2
CYNTHIA
5 4 1 2 1
VITERBESE
5 4 1 2 1
OLBIA
4 4 1 1 2
BUDONI
4 4 1 1 2
ISOLA LIRI (-1)
3 4 1 1 2
SELARGIUS
3 4 1 0 3
ANZIOLAVINIO
3 4 1 0 3
PALESTRINA (-1)
0 4 0 1 3

 

In casa con il Terracina

Che vuoi che sia…

Chi riempie le proprie domeniche con una banale partita di calcio, sa perfettamente che fino a quando la palla rotola sul campo tutto può accadere. Fino al triplice fischio della giacchetta nera, tutto, ma proprio tutto è contemplato, nulla è impossibile. Tutto ciò che in un improbabile calcolo statistico raccoglierebbe la percentuale minore, nel calcio ha il suo momento di gloria e diventa realtà, ripetendosi con una frequenza fuori dal normale.

Il calcio regala emozioni forti, spesso indescrivibili, difficilmente raccontabili con una penna su di un foglio bianco. Si rischierebbe di accartocciare parecchie risme di carta, cercando di far canestro nel cestino.

Il calcio riesce a farti piangere come nessuna donna ha fatto mai nella tua vita, perché da una donna riesci a star lontano, ma dagli spalti di uno stadio assolutamente no.

Che il calcio non sia una scienza perfetta lo si scopre da piccoli, quando si sogna di diventare un giorno calciatori, tenendo fermi i parastinchi con il nastro isolante ed arrivando agli allenamenti in Porsche. Poi, quando crescono i primi peli e la testa inizia a familiarizzare con la realtà delle cose, basta il vetro rotto di una finestra per capire che con quei piedi che ti ritrovi puoi al massimo sperare di fare qualche “numero” il giovedì a calcetto con gli amici, nulla di più.

Tutto quello che hai sempre sognato, fin dalla prima volta che hai visto in tv degli uomini rincorrere un pallone, perde quell’aura ancestrale tipica dei desideri e capisci che devi iniziare a guardare il calcio da un’altra prospettiva, diversa ma di certo non meno affascinante della precedente.

Sali quei gradoni con le spalle al campo e guardi verso il cielo. Ti volti ed osservi il terreno di gioco, lì a distanza di sicurezza, tranquillo e sicuro che non potrai mai camminarci e correre sopra palla al piede, ma in compenso ce la metterai tutta per sostenere chi avrà l’onore di difendere i colori che hai sempre sognato di indossare.

Dimentica dribbling, tunnel e cambi di gioco; dimentica stop di petto, tackle e gesti tecnici. D’ora in avanti la tua partita durerà novanta minuti, forse anche di più, ma sarà fatta di cori, bandiere, striscioni, torce, fumogeni e tanto altro ancora. Non tremerai prima di entrare in campo, non ti farai il segno della croce, non ascolterai la curva osannarti, non correrai verso i tifosi dopo un gol. Dimentica tutto questo e voltati di nuovo, offri le spalle al terreno di gioco, perché la tua partita si gioca sugli spalti, senza angoli e falli laterali, senza cross e verticalizzazioni.

La tua gara si gioca qui, fianco a fianco con amici e perfetti sconosciuti con i quali condividi una passione che non conosce soste e ripensamenti. Ti dimeni, gesticoli, chiudi il pugno, allarghi le braccia, percuoti le mani a tempo con gli altri, canti, urli, ti sgoli, soffri, speri, gioisci. Rabbioso e fiero di non essere in campo, ma da qui è come se indossassi gli scarpini anche tu.

Sugli spalti è un’altra storia, sugli spalti non c’è storia. Perché se in campo i nostri dominano ma fanno i conti con la proverbiale fortuna degli avversari, sugli spalti la musica cambia e di molto. Abbandonati i sogni di bambino, oggi ti ritrovi a dar le spalle al campo, perché in realtà del gioco e del risultato non sai cosa fartene. Alzi lo sguardo e osservi la tua curva cantare ed emozionarsi, capisci che non c’è gioia paragonabile a questa visione, nemmeno una rete sa estasiarti di più.

A distanza di anni, non guardi più una banale partita di calcio per vincere o veder vincere i tuoi colori, queste sono prerogative per chi è nient’altro che un semplice tifoso. Ma tu sei un ultras e la vivi in modo diverso, giocando la tua partita su quei gradoni, lottando fino al novantesimo e vincendo ogni domenica, ogni domenica, ogni domenica!

Finché Vivrò #2-Anno XII

Proprio così come recita la copertina. Chi indossa questi colori deve capire che non sarà mai una passeggiata o una semplice partita di calcio, ma molto, molto di più. All’interno della seconda uscita stagionale i resoconti della gara casalinga contro il Sora e della trasferta sarda di Selargius. La rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero i Terracinesi. Fotoracconto della gara di Coppa Italia contro il Terracina. L’immancabile pensiero della Curva Iacuele. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e gli scatti delle ultime gare.

FV#2

Anno XII – Secondo Atto

Risultati&Classifica 3a Giornata

Risultati e Classifica della 3a giornata

Aprilia-Anziolavinio
3-1
Arzachena-Viterbese
1-0
Fondi-Terracina 3-4
Isola Liri-Ostia Mare 1-0
Lupa Castelli-Selargius
6-0
Olbia-Budoni
3-3
Nuorese-Astrea
1-0
Palestrina-Cynthia
1-1
San Cesareo-Sora
1-0

 

Classifica P G V N P
LUPA CASTELLI
7 3 2 1 0
APRILIA
7 3 2 1 0
OSTIA MARE
6 3 2 0 1
NUORESE
6 3 2 0 1
ARZACHENA
5 3 1 2 0
SAN CESAREO
5 3 1 2 0
TERRACINA
5 3 1 2 0
CYNTHIA
4 3 1 1 1
OLBIA
4 3 1 1 1
VITERBESE
4 3 1 1 1
BUDONI
4 3 1 1 1
ISOLA LIRI (-1)
3 3 1 1 1
SORA
3 3 1 0 2
FONDI
3 3 1 0 2
ASTREA
3 3 1 0 2
SELARGIUS
3 3 1 0 2
PALESTRINA (-1)
0 3 0 1 2
ANZIOLAVINIO
0 3 0 0 3

 

La trasferta di Selargius

La chiamerai “sfortuna”…

Dici “Selargius” e ti gratti i coglioni. Dici “Selargius” e ti guardi le spalle. Dici “Selargius” ed inizi la giornata sempre col piede destro, stando attento ai gatti neri. Guardi il calendario del girone e segni in rosso la data, ‘14 settembre 2014’. Cazzo! Inizia bene la stagione!

L’estate vola via e ritorna la routine. Inizia il campionato e si torna a viaggiare. Ecco, ci siamo, 14 settembre 2014. Zaino in spalla e speri solo di non dover scomodare santi e madonne per uscirne vivo. Ti fai coraggio e pensi “Ma sì, cosa potrà mai accadere che non sia già accaduto?”. La risposta è scontata. Semplice, tutto quello che ancora non è accaduto.

Il volo, stranamente in anticipo rispetto alla tabella di marcia, atterra a Cagliari senza feriti e dispersi e tutto fa presagire che in fondo non bisogna poi temerla questa insignificante trasferta. Non perdi tempo e ti incammini verso il treno, che in sette minuti di orologio ti porta in centro. Treno. Treno? Un vagone, due scompartimenti, più piccolo persino del trenino che collega Lamezia Terme Centrale a Catanzaro Lido, ricordo di vecchie trasferte andate e che mai più torneranno.

Cagliari ti acceca con il sole riflesso sul mare piatto e lucente ed in quel momento capisci che potresti anche decidere di rinunciare a seguire i tuoi colori, ma amare a prescindere non vuol dire tradire alla prima occasione e così ti convinci che hai un impegno da onorare, ben più importante di sabbia ed onde. Ti adagi in uno dei numerosi vicoli e ti rifocilli a pochi passi dai venditori di magneti, tutti rigorosamente senza permesso di soggiorno, che ogni dieci minuti montano e smontano le proprie mercanzie, osservati a distanza da due guardie che trasudano “intelligenza” da ogni tasca della divisa.

Il piccione che ti ha da poco sfiorato è un primo segnale inquietante. La cappa di caldo che viene dal mare è quasi un presagio. Quando leggi sul tabellone luminoso che non ci sono autobus per Selargius, capisci che aver strofinato i tuoi coglioni anche questa volta non è servito a nulla. A Selargius è festa, c’è il matrimonio selargino, o come dicono qui “sa coja antiga”, uno dei rituali più sentiti in paese e la tua proverbiale fortuna ti permette di arrivare nel piccolo centro solo dopo dieci minuti di cammino dalla fermata più vicina dell’unico autobus che effettua un percorso alternativo.

Di tempo ne hai in abbondanza, ma in tutta sincerità qui non c’è poi molto da guardare con interesse, tranne qualche sarda che mantiene fede alle aspettative ed allo stesso tempo mantiene alto il tuo umore, sì, chiamiamolo “umore”.

La gara è entusiasmante, veloce, ricca di emozioni, ma si mette subito male per i rossoblu. Nel frattempo, dalle tribune cadono giù rari epiteti che fatichi a comprendere e forse è meglio, perché rischieresti di passare il resto della partita a far capire, a chi non potrà mai farlo, che il calcio va inteso in modo diverso. Se ti soffermi ad ascoltarli ti viene da pensare che il calcio, se questo può essere così chiamato, non faccia per te ed i tuoi amici.

Quando un tizio di casa allontana dal campo i ragazzi delle giovanili, lì come raccattapalle, per non permettere ai rossoblu di avere palloni giocabili in breve tempo, la tua mente vola nostalgicamente al “Curi” di Perugia, al “Partenio” di Avellino, all’”Arechi” di Salerno, al “Ceravolo” di Catanzaro ed a tutti quegli stadi che ti hanno visto e sentito urlare per la tua squadra. Ora, che devi accontentarti di Selargius, capisci che era meglio “quando si stava peggio”, quando tessere incostituzionali ti tenevano lontano dai colori che ami. Forse è meglio star lontani, che assistere a questo squallore.

Si esce dal campo sconfitti, Selargius d’ora in poi sarà la “fatal Selargius”. Già, perché il volo di ritorno viene annunciato con un ritardo nel decollo, perché a Fiumicino per due panini bruciati nel grill si sono alzati in volo addirittura i caccia.

Riesci a tornare a casa solo in nottata, quando il sonno ti porta in salvo da una giornata così faticosa e ricca di insidie che la ricorderai per molto tempo. Riponi lo zaino, ripieghi la sciarpa, ti togli le scarpe e ti getti sul letto. Anche stavolta sei sano e salvo, malgrado tutto.

Risultati&Classifica 2a Giornata

Risultati e Classifica della 2a giornata

Arzachena-San Cesareo
1-1
Astrea-Palestrina
1-0
Budoni-Isola Liri 3-2
Cynthia-Lupa Castelli 0-2
Ostia Mare-Anziolavinio
6-2
Selargius-Fondi
2-1
Sora-Nuorese
3-2
Terracina-Aprilia
2-2
Viterbese-Olbia
2-1

 

Classifica P G V N P
OSTIA MARE
6 2 2 0 0
APRILIA
4 2 1 1 0
LUPA CASTELLI
4 2 1 1 0
VITERBESE
4 2 1 1 0
CYNTHIA
3 2 1 0 1
NUORESE
3 2 1 0 1
OLBIA
3 2 1 0 1
SORA
3 2 1 0 1
FONDI
3 2 1 0 1
SELARGIUS
3 2 1 0 1
BUDONI
3 2 1 0 1
ASTREA
3 2 1 0 1
ARZACHENA
2 2 0 2 0
SAN CESAREO
2 2 0 2 0
TERRACINA
2 2 0 2 0
ISOLA LIRI (-1)
0 2 0 1 1
ANZIOLAVINIO
0 2 0 0 2
PALESTRINA (-1)
-1 2 0 0 2

 

In casa con il Sora

E ritorno da te…

Ricominciare, lasciarsi l’estate alle spalle e tornare a cantare. L’ombrellone, l’infradito, il costume a fiori, la granita al limone, la sabbia sull’asciugamano, la tipa della terza fila che legge un romanzo, il bagnino che ingrossa il bicipite, il pedalò sempre a largo, il sole che scotta, l’assenza di onde, i castelli dei bambini, i racchettoni, il frisbee ed il cremino che si scioglie.

Vanno via gli amori, quelli estivi nati sotto la luce della luna piena, incapaci di resistere alle prime piogge. Va via l’abbronzatura, che per tre mesi ci fa sembrare più affascinanti. Vanno via le notti in riva al mare, quando scalzi si passeggia sulle conchiglie in frantumi. Va via la salsedine e quel sapore di bagnoschiuma rigenerante alle erbe, che in estate va in fumo più degli zampironi per le zanzare.

La passione, sopita per far posto allo scazzo, ritorna prepotentemente e si fa largo tra il lavoro e le nuvole. Ricomincia la scuola, l’università, il lavoro per chi ce l’ha. Ricomincia la tua unica storia d’amore, che non ha bisogno di lucchetti ad un ponte per dimostrare quanto sia inossidabile ed ineguagliabile.

Torni a soffrire, urlare, cantare, gioire se sei fortunato. Torni a sperare in un rigore, ad esultare per una vittoria. Torni al tuo posto, su quei gradoni che non vorresti lasciare mai. Torni e sorridi. Sei lì da pochi secondi ed hai già ritrovato la serenità, persa dopo l’ultimo acquazzone. Torni e già questo ti rende felice. Torni al tuo posto, con i tuoi amici al fianco. Torni in curva ed aspetti il tuo amore, più bella che mai, che tra qualche minuto sarà lì sul campo.

Ti brilleranno gli occhi, avrai il respiro affannato, un tamburo suonerà il tuo cuore e non potrai fare a meno di guardarla. Basterà un attimo per innamorarti di lei. Ancora una volta.

Tu lo sai. Dopo ogni estate è sempre la stessa storia. Non l’abbandoni, la pensi sempre, la scansi solo per qualche istante, vuoi quasi non pensarci, ma lo fai perché sai già che tornerà, che sarai ancora lì, che piangerai e l’amerai, ancor di più.

Ecco, sei lì che tremi, non reggi l’emozione, hai il cuore in gola, trattieni il respiro e le lacrime, tiri su il bandierone e regali al cielo azzurro un po’ di rosso e di blu. Sei l’uomo più felice sulla Terra in questo momento. Lei e lì, a pochi metri da te e te la stai facendo addosso. Tu sei qui, su questi gradoni, la osservi come la meraviglia più bella del Mondo.

La ami follemente, la pensi intensamente, la sogni di notte e la segui ovunque. Non te ne importa di quello che pensa la gente, a te interessa solo lei, lei e nient’altro. Sei innamorato, si vede anche da lontano. Hai un chiodo fisso che ti perfora la mente, non vuoi ascoltare nessuno, non sei disposto a farla diventare “niente”.

Amare non è nient’altro che innamorarsi ogni volta che si guarda il proprio amore, come fosse il primo incontro. Tu ami perché ogni volta che la guardi te ne innamori. Tu ami perché non vuoi sentir ragioni. Tu ami perché più passa il tempo e più l’avvicini al petto. Tu ami perché non sapresti viver senza. Tu ami perché sei uno degli ultimi romantici rimasti. Tu ami quello che per gli altri è meno di niente. Tu ami e non puoi fare a meno di lei.

Il triplice fischio ti regala una gioia, lei ha vinto sul campo, tu la osservi e scoppi in un pianto. E’ un pianto di felicità questo, di un amore ritrovato, ma che in realtà non se n’è mai andato.

Questa è la storia di un amore turbolento, che in pochi possono affrontare a cuore aperto. Questo è l’amore di un ultras per la propria squadra, una passione che dura una vita, non una sola giornata!