Sarà… vero?
San Mario da Mondragone salva il Fondi ed il suo allenatore da un nuovo scivolone interno con il suo personale sigillo che decide una delle partite più brutte disputate fin qui all’Arnale Rosso. Eppure l’avversario di turno non era dei più pericolosi, anche se vittorioso nelle ultime due gare, un MentanaJenne che ha confermato i suoi evidenti limiti tecnici (peggiore difesa del girone con 35 reti subite in venti partite!) cui l’ultimo arrivato, il tecnico Petruzzi, sta tentando di combattere per ottenere la permanenza in categoria. I numeri però non giocano a favore dell’ex difensore centrale della Roma, considerato che nonostante gli evidenti miglioramenti rispetto a qualche settimana orsono la squadra resta distaccata dalla soglia salvezza in ritardo di diversi punti. Sulla sponda rossoblu registriamo il ritorno alla vittoria dopo oltre due mesi, la conquista di tre punti preziosi in quello che resta uno scontro diretto nella lotta per rimanere in Eccellenza. Di buono solo il risultato però, firmato dal solito Mario Pagliuca capace di concretizzare una delle rarissime occasioni da rete create dalla squadra fondana. Stop di petto, su traversone di Germano, e tiro ad incrociare sul secondo palo, nulla da fare per DiBernardo, estremo difensore che lo scorso anno, pensate, militava nella compagine capitolina de LaRustica. Minimo scarto sì, ma sforzo immane per un successo che arriva provvidenziale in un turno che ha visto anche diverse nostre dirette avversarie centrare la vittoria e fare importanti passi in avanti nella zona più calda della classifica.
È stata la Domenica delle sorprese in casa Fondi: tra i pali esordio del giovane formiano Centola autore di una prestazione molto confortante condita da un paio di interventi salva risultato, fascia di capitano che dopo anni viene tolta a Monforte e finisce sul braccio di Dionisio, conferma per il jolly Roberto Vuolo nel ruolo di laterale sinistro di difesa (dopo la scelta dettata dalla necessità di coprire quella fetta di campo a Supino dopo essere rimasti in dieci), vista la squalifica di Rossetti (per Vuolo ennesimo cambio di competenze, in soli sei mesi ha imparato a giocare ovunque, anche sessanta metri più indietro di quando giocava nella Juniores), infine, come in molti preannunciavano, siedono in panchina e restano fuori dall’undici iniziale sia Maglitto che Borghi. In novanta minuti sono venuti fuori i limiti attuali di entrambe le formazioni: Fondi confusionario, lento nelle ripartenze e vulnerabile, ospiti poco incisivi in fase offensiva ed ancora alle prese con qualche amnesia dietro. La cura Petruzzi però rappresenta un passo in avanti, per una formazione che fino a poche settimane fa occupava l’ultima piazza e dal suo arrivo sta lentamente risalendo la china. La gestione Falso, invece, per ora ha fatto registrare soltanto notevoli involuzioni sotto l’aspetto del gioco, tensione nello spogliatoio, risultati troppo altalenanti e tutt’altro che prestigiosi, scelte tecniche discutibili ed un coro unanime di recriminazioni in tutto l’ambiente per l’esonero di Lauretti che, molto probabilmente, ogni Domenica acquisisce un simpatizzante in più. Così anche ieri, al di là della vittoria, perché in campo s’è visto un Fondi troppo brutto per essere vero! Il triplice fischio della giacchetta nera è arrivato come un sospiro di sollievo per tutto il pubblico dell’Arnale Rosso, mentre sul rettangolo di gioco un arrembante MentanaJenne provava in ogni modo a raggiungere il goal del pari. Solo un super Centola e qualche errore di troppo negli ultimi undici metri hanno negato agli ospiti la gioia del punto… che molto probabilmente avrebbero meritato. Ma diciamolo sottovoce!
La solita vena filosofica “del Falso” imperversa nei microfoni degli addetti ai lavori, quasi ipnotizza giornalisti e dirigenti, convincendoli della bontà delle sue scelte con tesi tutt’altro che incontestabili. A più di qualcuno ricorda Carlos Bianchi, sì proprio lui, l’allenatore argentino che rischiò di far retrocedere la Roma ed aveva già dato il via libera per la cessione di Totti… ad altri fa venire in mente Gigi Maifredi, la sostanza è la stessa, siamo di fronte ad un tecnico che la piazza non gradisce in alcun modo. I risultati lo condannano, il non-gioco è sotto gli occhi di tutti, la squadra non si riconosce in lui, ed a tal riguardo appaiono emblematici-chiari gli episodi dell’ultima settimana. Nel frattempo tutto il pubblico dell’Arnale Rosso ed i sostenitori rossoblu hanno manifestato il proprio disappunto per la decisione societaria di rinnovare la fiducia in Falso fino al termine della stagione, gli ultras hanno …ribadito quanto già “sentenziato” nel post-partita di Supino, perfino la carta stampata ha iniziato a mettere in discussione la panchina del Fondi e tutto ciò deve aver urtato la forte “sensibilità” di qualche dirigente che avrebbe fatto meglio ad evitare certi commenti. La notizia della Domenica è, intanto, l’avvenuta conferma di quanto da settimane discutiamo. Falso non viene esonerato per una pura questione d’orgoglio… poi nella giornata di Lunedì qualcosa di clamoroso. Mistero fitto però, solo Martedì, alla ripresa degli allenamenti arriverà la sorpresa: a dirigere la squadra c’è soltanto Evangelisti, e tutti i quadri societari impegnati telefonicamente per rimpiazzare Carmine Falso sulla panchina del Fondi. Sarà… vero?