Archivi del mese: Gennaio 2008

Ma quale continuità?

L’ultima trasferta del 2007 in quel di Velletri ha rappresentato l’occasione di rivedere all’opera l’ex rossoblu Marcello Scolaro, oggi in forza ai rossoneri dopo alcune esperienze altalenanti a Santa Maria delle Mole, DivinoAmore e Fregene, l’opportunità di constatare la solidità della VJS, vera rivelazione del torneo finora, ma soprattutto la possibilità di vedere all’opera il Fondi in versione Campionato dopo l’esonero di Lauretti. Su un campo difficile, questo va detto, è andato così in scena il primo atto della gestione Falso, dopo l’esordio in Coppa Italia con la vittoria ottenuta ai danni del Pomezia grazie ad un colpo ravvicinato di Marrocco che all’89esimo ha concretizzato una giocata straordinaria di Maglitto. Ebbene le statistiche ed i numeri della stagione hanno trovato conferma nella partita dello “Scavo G.”. I padroni di casa, che potevano contare prima della gara sulla miglior difesa del girone, hanno mantenuto fede al pronostico blindando la porta dell’esperto Ruggini ed il Fondi, sempre andato in rete nelle 15 gare precedenti (anche in quelle di Coppa) per la prima volta da inizio stagione ha chiuso la gara senza siglare alcun goal. Esito scontato per una partita che, in fondo, ha regalato pochissime emozioni davvero. Non a caso descritta dalla carta stampata come “scialba” e “priva di ogni sussulto”, non passerà certo alla storia come una delle partite più belle mai disputate da queste parti. Ce ne torniamo a casa con un punto, che non fa mai male eh, questo è evidente, ma la sensazione che anche in campo l’esonero di Lauretti continui a farsi sentire in maniera pesante. Come se non bastasse anche la sfortuna sembra aver voltato le spalle al Fondi, visto che da Velletri rientrano malconci Addessi e Pagliuca.

Sentenziare a prescindere non è mai giusto, piuttosto è doveroso prendere una posizione, e questo gli ultras l’hanno fatto senza mezzi termini, compatti. Mai come in quest’occasione anche la piazza sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda della tifoseria: in molti ancora non hanno mandato giù la rivoluzione messa in atto all’indomani della sconfitta interna con il Gaeta. Al danno s’è aggiunta la beffa, più di un giocatore non fa più parte della rosa (vuoi per taglio, vuoi per scelta personale!) e così il ventaglio di alternative a disposizione del nuovo tecnico è notevolmente diminuito, nonostante l’arrivo del fondano Dionisio, impegnato come centrale in queste prime apparizioni in maglia rossoblu. Giustificabile solo in tal senso, a nostro parere, l’acquisto del giovane Mattia Cavedo Safon, ventunenne esterno sinistro che nella sua prima settimana di allenamenti all’Arnale Rosso non ha certo impressionato. Intanto, voci di corridoio insistenti danno per imminente lo sbarco a Fondi di alcune figure importanti che andrebbero a riempire lo scacchiere dirigenziale: per il ruolo di Direttore Generale si fa anche il nome di Andrea Carnevale, monticellano d’origini, fondano d’adozione, ex attaccante di Napoli, Roma ed Udinese, che da quando ha appeso le scarpe al chiodo ha occupato postazioni di prestigio in diverse società italiane; l’altro incarico riguarderebbe, a quanto pare, la guida del Settore Giovanile del Fondi Calcio, ed in quest’ottica i più inquadrano il nuovo ruolo di Nicola Ciarlone, destinato a lasciare la Presidenza nel giro di qualche mese a Paolo Maio. Aspettiamo notizie nei prossimi giorni… per ora solo indiscrezioni.

Ciò che intanto fomenta quotidianamente dibattito e discussione è il comportamento del nuovo tecnico, almeno fino ad oggi, davanti ai microfoni della stampa ed alle domande degli addetti ai lavori. A ridosso della trasferta di Velletri s’è lasciato scappare addirittura che “al Fondi serve continuità” dimenticando probabilmente che, al di là dello scivolonte interno con la capolista, la BandaLauretti aveva collezionato una serie notevole di risultati utili guadagnando importanti posizioni di classifica. Quella sì che era continuità, e continuità sarebbe stata se tutto fosse rimasto com’era, ognuno al proprio posto, senza alcuno scossone. Fa sicuramente un certo effetto notare come sia stato letteralmente occultato il lavoro svolto dall’ex allenatore fondano, frutto di una evidente campagna denigratoria che mira a screditare la mole di aspetti positivi che una sua permanenza avrebbe prodotto. “Fa parte del calcio”, “Va messo in preventivo”, “Nel calcio niente è scontato” le frasi fatte valgono a giustificare anche le scelte più discutibili ed impopolari, ed anche Lauretti, che fin dalle prime giornate di lavoro a Fondi aveva descritto la nostra realtà come “un’isola felice”, s’è dovuto ricredere. Quel che ci vorrebbe ora è un bel bagno d’umiltà, da parte di chi è arrivato in corso d’opera e proprio tutto sta facendo tranne che apportare contributi preziosi. Ma anche stavolta siamo coscienti e consapevoli di chiedere uno sforzo immane, meglio sorvolare sperando si tratti solo dell’effetto 2007, un’annata non certo positiva, fiduciosi che l’anno appena iniziato possa regalarci maggiori successi e soddisfazioni. Orsù!