Archivi del mese: Aprile 2010

Fino all'ultimo secondo

Stringiamo i denti, incrociamo le dita, evitiamo gatti neri e passeggiate sotto le scale, chiudiamo gli occhi e speriamo, e speriamo…e speriamo che vada tutto come immaginiamo e come questa squadra, questa società e questo allenatore meritano. Speriamo, che dopo la vittoria casalinga contro il Pomezia, si possa cominciare a parlare di quella tanto agognata serie che mai, in 88 anni di storia calcistica, abbiamo avuto l’onore di ospitare sul verde prato del Purificato. La storia, crudele, riporta i ricordi a quella splendida annata di molti anni fa, quando i rossoblu, dopo una stagione strepitosa, decisero volenti o nolenti di “lasciar spazio” ad altre compagini. Ma quella era tutta un’altra storia, tutto un altro Fondi.
 
Oggi, si ha la consapevolezza che si è li sopra in cima alla classifica, con pieno merito e con tutte le carte in regola per sognare. La Città sogna, ma sono ancora molti quelli che preferiscono la serie A piuttosto che far ribollire il catino del Purificato, che spesso delude le attese. La vittoria contro i rossoblu pometini ha ringalluzzito più di qualche fondano che finora parlava in terza persona, ma che ora, assaporando la vittoria, parla in prima persona, come se questo Fondi, l’avesse sempre seguito, da Torrenova a S.Maria Mole; da La Rustica a Jenne; da Bastia Umbra a Cantù. Già, ora che il profumo inebria, tutti tifano Fondi, tutti esultano, tutti pregustano la prossima stagione. E chi ha seguito sempre? Chi non ha abbandonato neppure da ultimi in Eccellenza? Chi si sobbarca chilometri e sacrifici economici? Beh, quelli (NOI) mantengono la calma, aspettano senza impazienza e accettano qualsiasi epilogo, ricordando agli occasionali che fino a due anni fa, traballavamo in Eccellenza, e ad inizio stagione nessuno, tranne loro (NOI), ipotizzava un campionato d’alta classifica. La gara col Pomezia dimostra ai gufi che nessuno rema contro e che la voglia di vincere è immutata. La gara col Pomezia scrive una delle ultime pagine di un libro al quale manca il finale, il finale che tutti speriamo e sogniamo. La punizione di Vaccaro ha fatto esplodere lo stadio, che ha trepidato fino al fischio finale, in novanta minuti che possono essere il riassunto della stagione in corso, con i rossoblu in vantaggio e padroni del campo e col Pomezia incapace di offendere. Un Pomezia che ha però ricevuto l’applauso finale degli ultras fondani, che hanno reso il giusto tributo ad un avversario leale che ha dato del filo da torcere alla Banda Liquidato, forse l’unica squadra a meritare l’appellativo di “avversario”.
 
Lo spettacolo iniziale ha avuto un risultato discreto, peccato per l’ultimo spicchio di gradinata, praticamente vuoto. Primo tempo sottotono, forse a causa del vantaggio e dell’importanza della disputa. Seconda frazione da applausi, con treni e cori portati a lungo, soprattutto la new entry che ha riscosso successo. “LA BATTAGLIA E’ VINTA QUANDO IL NEMICO E’ MORTO, NON QUANDO E’ SANGUINANTE!”

Finché Vivrò #16

Finché vivrò…

"Arrivano i nostri" …e sono arrivati veramente, a metter ordine a questa classifica che stava prendendo una brutta piega. Le forze del male e i torti arbitrali, questa volta, hanno dovuto soccombere. All'interno di questo numero i resoconti della gara interna contro la Viterbese e della trasferta ai Castelli contro la Cynthia. Spazio alle notizie più strampalate del Mondo Pallonaro, con la divertente storia di Laura, giovane britannica con il vizio del bere. La nostra sull'ultimo derby capitolino e sulla candidatura italiana per gli Europei di Calcio del 2016 in Italia. Da leggere l'ultimo decreto anti-ultras emanato in Francia dopo la morte di un tifoso. Nell'ultima pagina, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.
 

Anno VII – Sedicesimo Atto

Il bello, il brutto e il c…ornuto!

Fiore-Di Guglielmo-Sisti… tre cognomi che scritti così in successione, a molti di voi non dicono nulla, o quasi. No, non è il nuovo tridente dei rossoblu, nemmeno la triade al comando della Società, anzi. E’ la terna arbitrale che domenica ha dirottato la gara sul risultato che poi è arrivato a fine gara, tra ammonizioni mirate, rigori regalati e negati, bandierine volanti e cartelloni pubblicitari immaginari. Tre cognomi che rimarranno impressi nelle menti dei numerosi fondani presenti al Comunale di Genzano. Difficile sarà, rivederli impegnati in una partita del Fondi, soprattutto dopo i continui inviti piovuti dal nostro settore ad “evitare” in futuro designazioni che riguardino gare dei rossoblu.
 
Ora, raccontare partita ed aneddoti sarebbe come infilare un coltello nella piaga di chi ha seguito il Fondi fino alle porte di Roma ed è tornato a casa scuro in volto, consapevole di aver visto come un arbitro può cambiare il volto di una disputa di calcio.  Che Genzano non fosse una trasferta facile lo si poteva immaginare, vista la precaria situazione di classifica dei castellani, ma pensavamo che le insidie potessero arrivare solo dall’undici biancoblu e non dai tre gialli fosforescenti. Va un grosso plauso alla squadra di casa, mai doma e col coltello tra i denti, ma va un plauso anche a chi ha agevolato l’impresa della Cynthia, al femminile, così come la chiamano lassù ai Castelli Romani. Società dal passato glorioso in quella C2 che potrebbe essere il nostro porto d’arrivo al termine di questa annata esaltante per i colori rossoblu. Società che ha tutte le carte in regola per diventare la “bestia nera” del nostro Fondi, bisogna infatti sfogliare l’almanacco per trovare una vittoria dei rossoblu al “Comunale”. Insomma, dopo lo stop casalingo contro la Viterbese, arriva la seconda sconfitta consecutiva, che mette in allarme la Città, ma non chi segue da sempre questi colori. Già, perché sotto il Castello già volano in cielo le prime “favole” ed i fondani tutti a crederci come pecore col proprio pastore. Si sprecano i “già lo sapevo”; abbondano i “come previsto”; aumentano a dismisura i “t’ l’avev’ ditt’”, senza però aver guardato nemmeno un minuto di una gara dei rossoblu. Ecco spuntare gufi sul trespolo, pronti a sghignazzare al primo errore, pronti ad inveire e criticare chi avrebbe bisogno di elogi e sostegno. Ma si sapeva, la Città non è pronta, ma non è pronta solo al Professionismo, la Città non è pronta nemmeno ad una lugubre Prima Categoria, perché priva di cultura sportiva e di tradizione calcistica, e come per il calcio, così per gli altri sport della Città, seguiti solo se vincenti e gratuiti. Conoscendo il fondano medio non c’è da meravigliarsi!
 
A poche partite dal termine della stagione sembra essersi svegliato qualcosa, seppur minimo, ma l’incremento del pubblico fondano in trasferta c’è stato, forse merito del nostro martellamento settimanale, Non ci stancheremo mai di dirlo, “il Fondi ha bisogno di sostegno” e non di occasionali presenti solo per puro caso. Buon numero anche di Ultras, belli colorati e sempre vivaci. 90 minuti di incitamento con veri e propri boati, che nei minuti finali hanno lasciato spazio alla rabbia contro i “tre moschettieri”. “SOLO GLI ULTRAS VINCONO SEMPRE!”

ACAB 28a puntata

In Italia…

Parafrasando una celebre canzone di un noto rapper italiano, abbiamo tentato di spiegare senza tanti giri di parole cosa succede nella nostra bistrattata Patria. Mentre imperversano assassini ancora senza volto, clericali pervertiti e politici con tanta polvere nel taschino, chi dovrebbe vigilare continua a soffocare e reprimere l’unica parte sana e pulita del calcio. E dopo il famoso messaggio in bottiglia di Castellamare di Stabia, che non ebbe né mandanti né esecutori, scoperchiando la pentola delle falsità, ecco qui la “Ferramenta di Roma”. Coltelli da cucina in acciaio inox, tanti martelli, accette ed udite udite… seghe. Quest’ultime, magari “mentali”, di qualche pezzo grosso. In bella mostra sciarpe, magliette ed adesivi, come fossero degli oggetti contundenti. Ma si sa, la telecamera riprende, il “giornalaio” ripete e i media godono ad ogni percentuale in più di auditel. E poi, sì, poi bisogna "giustificare" arresti e provvedimenti, quindi c’è anche spazio per una piccola storiella, di quelle favole alle quali neppure i bimbi crederebbero prima di andare a dormire.
 
In Italia dentisti senza guanti;
In Italia preti con gli amanti;
In Italia si muore sul lavoro;
In Italia la pazza corsa all’oro;
In Italia le Chiese con i morti;
In Italia in mano ai poteri forti;
In Italia i trans e la politica;
In Italia la polverina magica;
 
In Italia trasferte vietate;
In Italia poltrone inchiodate;
In Italia biglietto nominale;
In Italia la corsa al Viminale;
In Italia tornelli;
In Italia bordelli;
In Italia c'è gente con mentalità;
In Italia gli unici colpevoli sono gli ultrà…

Sconfitti ma non afflitti…

All’andata, i gialloblu di Viterbo avevano creato più di un grattacapo alla formazione di Mister Liquidato, era quindi facile prevedere una partita spigolosa senza regali e distrazioni da parte degli avversari. Ma in pochissimi avrebbero scommesso sulla vittoria esterna di una squadra, che al contrario di ciò che dice il proprio allenatore, non ha più nulla da chiedere a questo campionato iniziato col piede sbagliato. E invece, ti ritrovi di fronte la Viterbese che non t’aspetti, combattiva, volenterosa e determinata ad uscire dal Purificato con onore. E proprio i gialloblu hanno giocato un brutto scherzo all’undici fondano, riuscendo a conquistare il fortino rossoblu, che non vedeva sconfitta dal 7 Dicembre del 2007, quando il Gaeta si impose in goleada qui a Fondi. Naturalmente, escludendo la sconfitta arrivata contro il Cantù in Finale Play Off lo scorso anno.
 
Si è perso, sì, ma nulla è andato perduto, anzi. Fortuna ha voluto che i punti di vantaggio siano rimasti gli stessi di sette giorni prima, con il Pomezia ancora a tallonare da vicino la Banda Liquidato. E’ vero, cinque punti di vantaggio a cinque gare dal termine, sono un bottino rassicurante, ma guai a fidarsi. Ci aspettano tre gare esterne, due in terra sarda e domenica la trasferta romana di Genzano, contro quel Cynthia invischiato in zona Play Out, che tutto vuole tranne che ritrovarsi a metà giugno a giocarsi la permanenza in D. Poi, le due gare casalinghe, la prima contro il Pomezia e la seconda contro il Boville Ernica. Forse, già la prima sfida potrebbe decretare la fine del campionato, chissà. Un ultimo capoverso vorremmo dedicarlo al post partita che ha tenuto banco per tutta la settimana. Inutile rimarcare la nostra estraneità da qualsiasi atto di violenza, anche perché le beghe tra giocatori le lasciamo a chi scende in campo, a Noi interessa altro. Riteniamo giusto però, soffermarci un attimo su ciò che da molti anni ripetevamo senza essere ascoltati e cioè, che per poter affrontare certi campionati, ci sia bisogno di “gente vera” con gli attributi, che sappia usarli in certe situazioni. Beh, lasciateci dire, che domenica, dalla nostra postazione, abbiamo potuto ammirarne diversi.
 
Domenica che ha fatto registrare una buona presenza al Purificato, abbastanza pieno e con pochissimi buchi. Il cambio di orario ha sicuramente portato vantaggi, schiodando dalle sedie anche i più pigri, che in questa occasione sono parsi anche interessati a seguire l’incontro. Nel nostro Settore la solita presenza, condita da qualche ritorno illustre che fa sempre piacere, a dimostrazione che possono cambiare gli amori, ma non la fede per questi colori. Ottima prima frazione e buon secondo tempo, sicuramente più motivati in questa domenica che ha registrato presenze anche nel Settore Ospiti. A fine gara, al di là del risultato, un caloroso e forte abbraccio simbolico a tutta la squadra sotto il nostro Settore, perché non hanno mai mollato e non hanno mai tirato indietro la gamba. “POSSON CAMBIARE GLI AMORI, MA NON LA FEDE PER QUESTI COLORI!”

Finché Vivrò #15

Finché vivrò…

Chiara ed efficace la copertina, con un messaggio forte senza usare giri di parole, a rimarcare il fatto che la Città non sta rispondendo come dovrebbe. Prime due colonne con "Gufi ed intrusi", un vero e proprio atto d'accusa verso gli scettici e i sobillatori che preferiscono altro ad una bella domenica di sano calcio sulle tribune del Purificato o al seguito dei rossoblu. I resoconti della gara casalinga contro il Tavolara e della trasferta di Aprilia. Ultima pagina con Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime partite.

Anno VII – Quindicesimo Atto

Fino alla fine…


Si era detto di tener d’occhio queste "Rondinelle", di riservare un trattamento di riguardo a questa bella compagine che nelle ultime giornate era riuscita nell’impresa di inanellare una serie impressionante di risultati utili. Effettivamente, al termine dei novanta minuti, il Fondi esce dal “Quinto Ricci” con un punto d’oro, visti anche i risultati scaturiti dagli altri campi. Gli unici a non mollare, almeno per adesso, sembrano i rossoblu del Pomezia, che tra l'altro hanno ridotto lo svantaggio dalla prima della classe.
 
Raccontare la gara non è da Noi e lo lasciamo fare a chi ne ha facoltà, sperando che siano stati ormai risolti problemi tecnici e dimenticanze, che, chissà perché, vengono fuori proprio quando c’è da parlare del Fondi. Evidentemente il primato da fastidio a molti, quindi non ci rimane che sperare che, nel prossimo mese di Maggio, vengano anche interrotte trasmissioni pur di non parlare di una squadra vittoriosa, pur di non parlare del Fondi, del nostro Fondi. Loro si accontenteranno di parlare del biliardo sportivo, così come facevano fino all’anno scorso. Che il primato dei rossoblu non venga visto di buon occhio non è una notizia, ma che si faccia del tutto per screditare ci sembra grottesco. Sembra come se per militare in certe categorie ci sia bisogno della carta d’identità e di un curriculum di tutto rispetto. Sembra che chi merita sul campo debba per forza di cose avere blasone. Ma guardandoci attorno non è che ce ne sia poi molto di “blasone”. Tutti, e ripeto tutti, hanno avuto alti e bassi, passando dalla Prima Categoria alla Serie D, ed i più fortunati hanno anche assaporato la Serie C. Per tutti arriva il tempo delle gioie che scansano via le delusioni, non capiamo perché per Noi non possa essere l’anno giusto. Più volte abbiamo avuto modo di criticare bonariamente le cose che non sono state di nostro gradimento. L’ultima, in ordine di tempo, l’esoso costo del biglietto per il Settore Ospiti dello Stadio di Aprilia. Ora, passi il fatto che l’impianto merita senz’altro elogi; passi il fatto che l’Aprilia nell’ultimo decennio è arrivata ad un passo dalla C; passi il fatto che arriva il pubblico della prima della classe, ma non riusciamo veramente a concepire come possa un biglietto per una gara della quinta serie nazionale costare 10 Euro. Vi assicuro che per Noi che ci sobbarchiamo spese su spese per seguire i nostri colori, alla ventottesima giornata, dopo aver già timbrato tutte e quattro le trasferte sarde, anche 10 Euro sono una mazzata.
 
La gara al Sabato e la vicinanza hanno agevolato la folta rappresentanza ospite giunta in buon numero nella vicina Aprilia. Fa sempre piacere vedere i colori del Fondi anche tra i tifosi per così dire “normali”. Un bel gruppetto Ultras ha incitato per tutti i novanta minuti ed oltre, con la classica goliardia da intervallo. Bandierine sempre alte e cori potenti, insomma una bella prestazione. “10 EURO DI MEDICINE!”