Archivi del mese: Gennaio 2010

11 in campo e fuori…

Sarà che si è sempre detto che la Sardegna non è terra per visitatori; sarà perché forse ci portiamo dietro una nomea che negli ultimi mesi ci ha fatto appellare “mafiosi” anche ad Olbia, sta di fatto che qui su questa bella isola sembra non esserci spazio per chi viene dalla terraferma. E ce ne accorgiamo, ancora una volta, al nostro arrivo nella terra dei quattro mori, quando ad accoglierci ci sono dei pessimi sguardi e l’immancabile freddo mattutino. La cabala impone lo stesso bar, le stesse colazioni e ahinoi la stessa diffidenza da parte dei proprietari, ma ormai ci si è fatti il callo, ormai siamo di casa, o quasi. La strada che porta a Castelsardo è lunga e tortuosa e decidiamo così di metterci subito in viaggio, tra rocce e curve infinite, che di primo mattino non sono certo un toccasana. Telti, Calangianus, Tempio e Perfugas ci passano avanti con ancora gli occhi assonnati e dopo due ore di tornanti siamo baciati dal sole che illumina “la Sperlonga di Sardegna”.

 

E’ ancora la cabala a convincerci che è il momento di fare una gran bella sorpresa all’albergo che ospita i rossoblu e così, ne approfittiamo per dimostrare ancora una volta che Noi ci siamo, anche oltre il Tirreno, con qualsiasi mezzo, con pioggia, vento e sole, ancora al fianco di quella gloriosa maglia. Terminata poi la visita di cortesia, ci dedichiamo finalmente a noi stessi e finalmente troviamo anche qualcuno che ci degna di una parola, perfino di un sorriso, in fin dei conti ovunque ci sono persone ospitali. Nel cielo batte forte un sole primaverile, ci accompagna nel visitare questo piccolo gioiello della natura, sbucano qua e la anche degne rappresentanti del sesso femminile ed alla fine non ci si può proprio lamentare.

 

Nel frattempo decidiamo di raggiungere lo Stadio, bello e accogliente, con Tribuna Stampa, seggiolini e Settore Ospiti come Lega comanda e che chissà quando vedremo a Fondi… se mai lo vedremo. Dicevamo, un bell’impianto, confortevole, che Noi decideremo di non visitare. E già, perché decidiamo di seguire la gara dietro una delle due porte, con solo una rete a dividerci dal campo di gioco, convinti delle nostre scelte e decisi nel non sottostare a ridicole costrizioni che in Serie D non esistono e non possono essere attuate. Consci che in pochi avrebbero preso questa decisione dopo tutte queste miglia nautiche e tutti questi tornanti, Noi rimaniamo fedeli a quel modo di pensare ed agire che vede oggi sopravvivere chi non ha mai abbassato lo sguardo. E mentre c’è chi infanga questo Mondo Ultras e si rende sempre più ridicolo, Noi continuiamo per la nostra strada, dimostrando con i fatti e non con la vernice, che la parola Ultras non ha ancora perso del tutto il proprio significato.

 

Prima Improta e poi Balzano, firmano l’ennesima vittoria dei rossoblu, scesi in campo convinti di fare risultato e capaci di impressionarci, giocando una delle più belle gare della stagione, con le eccellenti prove di Ambruoso, Celli, Festa e del rientrante Fiore, per l’occasione anche capitano. Insomma, anche questa volta possiamo ripartire col sorriso sulle labbra e con la convinzione che chi indossa quella maglia, lo fa con passione ed abnegazione.

 

Rientrare dopo una trasferta così, esaltante sotto tutti i punti di vista, fa dimenticare anche la stanchezza, ma qualcuno crolla lo stesso tra le braccia di Morfeo, altri tra quelle di Bacco e c’è chi ancora sogna di cadere tra quelle della giovane mamma seduta più avanti, ma invano. Si torna a casa felici per un’altra vittoria, contenti per quel primato mantenuto e orgogliosi dell’ennesima trasferta timbrata.

NOI NON SIAMO CARTA&VERNICE!!!


A volte…

A volte basta poco per farci sorridere, basta un niente per far apparire sui nostri volti un sorriso a 32 denti. Basta unire la nostra fantasia all’orgoglio di quei molti che popolano le tribune del "Purificato", aggiungere una forte dose di colore, una spruzzata di calore ed un pizzico di "sana" improvvisazione. Vi assicuro che il risultato è davvero stupefacente. Così come lo è stato Domenica. E già, perché finalmente più di qualcuno ha aperto gli occhi, guardato la sveglia e di scatto balzato all’in piedi su quell’ammasso di ferraglia. Il pubblico fondano, o almeno gran parte di esso, ha dato segni di vita e poco importa se per una sola gara, sì perché ovviamente ora tornerà a sonnecchiare in attesa del prossimo big match.

A volte basta così poco per farci sorridere, basta un niente, una manciata di parole, poche affermazioni per capire che Mister Sottana soffre di Mourinhite e che mai e poi mai ammetterà che il pareggio è stato il risultato più giusto per il gioco offerto dalle due squadre. Ancora più arduo sarà il compito di chi dovrà leggergli la Classifica e sarà dunque costretto a ricordargli che il Fondi è ancora primo. Chissà, forse si starà ancora domandando come può una squadra seconda in Classifica avere due rigori contro in due gare. Chissà, forse Liquidato dovrebbe domandarsi come una squadra prima in Classifica può subire due espulsioni in due gare.

A volte basta così poco per farci sorridere, basta un microfono acceso ed una banale domanda a Mister Liquidato. Un giornalista gli chiede se con Branicki in campo si sarebbe visto un altro Fondi. Il Sindaco smorza subito ogni polemica e delibera: "No, no, Branicki la sua partita l’ha giocata con gli ultras, in mezzo a loro. E vi assicuro che il suo vocione si sentiva anche dalla panchina. Per la prossima gara gli daremo la fascia di capitano degli Ultras". E già, perché il “muratore di Varsavia” ha mantenuto la promessa, lì in mezzo a Noi, con voce e mani, assieme a Iovinella. Guardate e ammirate!

A volte basta poco per farci sorridere, basta rivedere vecchie facce ripresentarsi nelle gare che contano, con sempre meno capelli, con sempre più figli e con quella voglia matta di sentirsi ancora tra Noi. Il lavoro, la famiglia e tutto il resto limitano le presenze fisiche, ma con il cuore ad ogni trasferta è sempre un esodo.

A volte basta poco per ricordare, basta della carta, un pennello e della pittura. Ventuno anni non cancellano il ricordo di Vittorio. Andò via troppo presto, negli anni più belli, ma ci ha lasciato molto, moltissimo, perché siamo sicuri che se non ci fosse stato lui, non saremmo esistiti nemmeno Noi. “Vittorio, dal tuo esempio la nostra passione!”

A volte basta poco per… ricordare, basta una gara importante, una coreografia semplice ma di grande effetto, una tribuna colma di passione e tanta voglia di cantare, a volte basta poco per far entrare nei nostri cassetti dei ricordi un giorno come questi.

A volte basterebbe un po’ di coerenza, ma chiediamo troppo; a volte basterebbe un po’ di mentalità, ma chiediamo troppo; a volte basterebbe solo un po’ di anticipo… ma chiediamo troppo; a volte basterebbe… ma questo è un libro già letto e riletto.

A volte si è in molti, ma Noi preferiamo essere pochi e tutti Ultras!


 

Finché Vivrò #10

Finché vivrò…

Ventuno lunghi anni sono passati, ventuno stagioni, ventuno Campionati, ma dimenticarsi di chi ha per primo provato a trasmettere a questa pigra e esigente città l’importanza di un movimento che seguisse le gesta della propria unica squadra di calcio, sempre, comunque ed ovunque, sarebbe stato l’errore più grande, sarebbe stata la sconfitta più dura e amara e sinceramente avrebbe perso di valore ogni nostro gesto e pensiero quotidiano. Vittorio Iacovoni, ecco! A Lui abbiamo dedicato la copertina del decimo atto della nostra fanzine, a Lui abbiamo dedicato un intero pomeriggio sugli spalti del "Purificato" in quella che, almanacco tra le mani, resterà come una delle partite più importanti della storia del calcio fondano, se non altro per quella posizione in Classifica dei rossoblu all’inizio del Girone di Ritorno. Tra le colonne di "Finché vivrò…" il commento alla vittoria contro i sardi dell’Arzachena, uno sguardo alle follie del calcio inglese ed al suo pessimo momento economico, ed un articolo speciale in memoria del grande Vittorio, per farlo conoscere a chi solo da Domenica ne ha sentito parlare. In chiusura il solito angolo riservato alle foto, ai numeri della stagione, ai prossimi impegni ed alle informazioni utili per chi vorrà seguirci nella nostra seconda trasferta sarda, stavolta in quel del "Comunale" di Castelsardo. Ci si rivede presto…

Anno VII – Decimo Atto




Scriviamo la storia!

Giro di boa al comando per i colori rossoblu. Dopo 17 gare il Fondi è primo, da solo, in vetta al Girone G dell’Interregionale. Chi l’avrebbe mai detto!? Già, chi tranne Noi? E sì, perché nella Banda Liquidato non credeva nessuno, forse nemmeno i fari del "Domenico Purificato". Eppure siamo lì, ad un passo da un sogno, lassù dove mai eravamo stati prima, in ottantotto anni di storia, dal terriccio del "San Francesco" al sintetico del "Purificato", passando per il verde prato dell’Arnale Rosso. Una ventina d’anni fa la nostra città ribolliva in attesa della tanto agognata Serie C. Caroselli, trombe e sirene che accompagnarono una popolazione intera che si fermò per una Domenica. Migliaia di cuori battevano all’unisono sui gradoni dell’allora Arnale Rosso, si spensero all’improvviso, proprio quando si cominciava a "respirare" il vero calcio, quello professionistico. Oggi qui si spera che quella Domenica venga dimenticata e che questa, di Domenica, passi alla storia, per sempre, così da poterla raccontare alle future generazioni, così da poterla tenere stretta stretta nei nostri cuori.

 

L’ultima vittoria casalinga ai danni dell’Arzachena è combaciata con l’aggancio alla prima posizione dei rossoblu, causa anche lo stop casalingo del Flaminia, ed è proprio ora di tirar su il collo e spogliarsi dei panni della matricola. Un risultato in più, una vittoria in più, non cambiano di certo il nostro pensiero, sarebbe da stupidi ed incoerenti, ma sognare non costa nulla e vivere di Domenica in Domenica è sempre stato il nostro modus vivendi. Due a zero firmato da Pannozzo e Branicki, alla faccia di chi pensava ad un pre-pensionamento del primo ed alla scarsa vena realizzativa del secondo. Branicki, che proprio in occasione della seconda segnatura, veniva espulso per la "troppa" foga dell’esultanza. Tutto ciò a dimostrazione della malafede dell’uomo in nero, che accortosi della supremazia territoriale dei rossoblu, pensava bene di privare il Fondi dell’apporto di Piotr nella gara contro il Gaeta.  Insomma, ecco un modo “pulito” di falsare una gara, o addirittura un intero Campionato, ma preferiamo non piangerci addosso come qualche compagine del nostro stesso Girone. Fondi primo quindi, solo in vetta, in un Campionato assai difficile ed equilibrato, in cui l’ultima della classe ha tutte le carte in regola per fare più di uno sgambetto alla prima, a dimostrazione di ciò lo scarso divario di punti tra la testa e la coda della Classifica. Quindi occhi aperti e piedi ben saldi a terra.

 

Domenica dopo Domenica compaiono facce nuove, giovani leve pronte ad osservare ed emulare Noi che ci siamo sempre stati. La cosa fa piacere, ancor di più se questo fenomeno non è dovuto al periodo di grazia della squadra. Ad un primo tempo di rilassatezza, è seguita una seconda frazione Barbera&Champagne, con pandori, panettoni e torroni ad intervallare e spezzare molti dei nostri cori. Per la prima volta in questa stagione siamo riusciti a far partecipare anche gran parte del pubblico da poltrona e la cosa non è certo dispiaciuta. Insomma, in attesa di un nostro settore, se son rose fioriranno! E noi, naturalmente, siamo tutti giardinieri…


 




Finché Vivrò #9

Finché vivrò…

Nona pubblicazione stagionale per la fanzine degli ultras rossoblu, in occasione dell’ultima gara del Girone di Andata, la prima del 2010, la sfida interna contro i sardi dell’Arzachena. Giro di boa, quindi, tra squali e piranha, tra alcuni media poco propensi ad attribuire al Fondi la considerazione che meriterebbe ed allenatori avversari che passano tutte le festività natalizie sugli spalti del "Purificato" per sbirciare le mosse di Mister Liquidato e cercare di capire quale possa essere il segreto di una squadra costruita senza colpi di mercato clamorosi ed oggi leader assoluta del Girone G. All’interno del pieghevole il resoconto delle ultime gare, la bella vittoria casalinga al cospetto del Budoni e la sconfitta rimediata al "Montorli" di Boville Ernica. Spazio, poi, doveroso alla 1a Edizione del "Memorial Antonio Orticelli" svoltosi a ridosso del Natale: le partite disputate, le squadre partecipanti, tante immagini, l’elenco dei biglietti vincenti della Lotteria legata all’evento ed i ringraziamenti a quanti hanno reso possibile quella che è stata una serata indimenticabile, tra calcio e solidarietà, nel ricordo del grande Nenè. Chiusura come sempre riservata agli scatti fotografici della nostra presenza al fianco della squadra, ai "numeri" del Campionato ed ai prossimi impegni, sia in casa che in trasferta. Appuntamento a Domenica prossima…

Anno VII – Nono Atto