Archivi del mese: Dicembre 2013

In casa con l’Astrea

Battiamo le mani ai veri Fondani!

Alessandro è un ragazzone alla soglia dei trent’anni, anche se la sua mole e la sua barba pronta a ricrescere, gli donano qualche anno in più rispetto a quello che racconta la sua carta d’identità. Alessandro è tutto lì, in quello sguardo che con timidezza scruta le persone dietro le lenti dei suoi occhiali.

Alessandro non è di molte parole, le tiene per sé e le usa solo con chi incrocia il suo sguardo. A chi sa guardarlo senza compassione, regala anche un sorriso, un sorriso sincero. Alessandro vive di piccoli passi, ma allo stesso tempo di grandi emozioni, che solo uno sguardo attento riesce a scorgere dal suo viso più maturo della sua giovane età.

Alessandro è vissuto per tanti anni a Fondi, prima di trasferirsi con tutti i suoi cari in provincia di Bergamo. Ha lasciato qui il resto della sua famiglia, gente che gli vuole un bene dell’anima e che non vede l’ora di riabbracciarlo ogni volta che torna a trovarli.

Alessandro si è lasciato alle spalle la sua terra natia, non senza versare qualche lacrima. Ma non si è perso d’animo, non si è fatto travolgere dagli eventi ed anche se lontano centinaia di chilometri, ha mantenuto vivo il legame con questa città. Ha iniziato a seguire sul web cosa succedeva dalle sue parti, cosa poteva “raccontargli” la sua città anche se distante dal suo cuore. E, cosa ancora più rara, ha iniziato ad appassionarsi alle sorti dei rossoblu, quelli che chi vive ad uno schioppo dal “Purificato” snobba ormai da anni. Lui, invece, dietro i suoi occhiali, ha iniziato a seguirli seppur lontano da loro.

Così, il suo primo pensiero è diventato quello di conoscere i risultati del Fondi e, appena arrivato dalla provincia lombarda per le festività natalizie, ha espresso il desiderio di incontrare allenatore e giocatori rossoblu, che gli hanno donato una casacca e si sono fatti fotografare assieme a lui, facendolo sentire parte di loro.

Ma Alessandro, tornando nella sua Fondi, non ha trovato solo l’affetto della sua squadra del cuore. Già, perché domenica Alessandro ha seguito la partita dei rossoblu al nostro fianco, in Curva Iacuele, partecipando a cori e battimani, senza risparmiarsi.

Per chi, come Noi, lo ha visto tentare di “indovinare” le parole giuste ed alzare le mani al cielo, difficile è stato trattenere l’ emozione. Alessandro, venuto da così lontano, ha dato una lezione a tutti, dimostrando cosa vuol dire amare la propria Città, onorando al meglio un legame che tutti dovrebbero sentire nel proprio animo, amando dei colori che tutti dovrebbero sentire nel proprio cuore. Alessandro ha dimostrato a tutti di non esser diverso, ma di essere speciale.

Battiamo le mani ai veri Fondani, battiamo le mani ad Alessandro!

Finché Vivrò #9-Anno XI

A Natale si è tutti più buoni, tranne i soliti noti, che continuano il giro di vite che assottiglia sempre più le fila del Movimento. Appunto, “non ci lasciano nemmeno sognare”. All’interno dell’ultimo numero di quest’anno che volge al termine, i resoconti della gara interna contro il Porto Torres e della trasferta di Sora. La rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno. L’immancabile appuntamento col pensiero della Curva Iacuele. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno XI – Nono Atto

Risultati&Classifica 17a Giornata

Risultati e Classifica della 17a giornata

Anziolavinio-Sora
1-0
Budoni-Cynthia
2-2
Fondi-Astrea 1-0
Isola Liri-Terracina 0-0
Latte Dolce-N.S.M.Mole
0-0
Lupa Roma-Arzachena
1-1
Maccarese-Selargius
4-4
Olbia-San Cesareo
0-1
Palestrina-Porto Torres
7-0

 

Classifica P G V N P
LUPA ROMA
37 17 12 1 4
SAN CESAREO
35 17 10 5 2
TERRACINA
32 17 9 5 3
FONDI
29 17 8 5 4
OLBIA
26 17 8 2 7
N.S.M.MOLE
25 17 7 4 6
ISOLA LIRI
25 17 6 7 4
BUDONI
24 17 6 6 5
CYNTHIA (-1)
22 17 6 5 6
ANZIOLAVINIO
22 17 6 4 7
ASTREA
21 17 6 3 8
SORA (-1)
20 17 6 3 8
MACCARESE
19 17 5 4 8
LATTE DOLCE
18 17 4 6 7
PALESTRINA
18 17 4 6 7
ARZACHENA
18 17 4 6 7
SELARGIUS
17 17 3 8 6
PORTO TORRES
7 17 1 4 12

 

La trasferta di Sora

Quel giorno di Agosto…

Ne è passato di tempo da quell’afoso giorno di agosto che mise una difronte l’altra le nostre squadre per la prima volta. Due squadre simili, entrambe eliminate in finale play off pochi mesi prima. Noi dal Cantù, estremo nord, Voi dalla Rossanese, estremo sud. Noi rossoblu, Voi bianconeri, ma maledettamente simili sotto quei colori.

Venivamo dal ritiro di Nusco, che sotto il profilo ultras non ci aveva regalato nulla, anche perché avevamo affrontato compagini senza seguito. Sapevamo che a Nola c’era qualcosa e malgrado il Ferragosto fosse alle porte, partimmo lo stesso, partimmo comunque, per un’insignificante amichevole estiva alle 17 di un torrido giorno d’estate, l’estate più calda degli ultimi anni. Sapevamo che a Nola c’era qualcosa, quel giorno capimmo che a Nola c’è tanta roba.

Sbagli un incrocio, imbuchi la prima a destra e ti ritrovi circondato da un paesaggio meraviglioso. Il primo palazzone ha un’insegna luminosa che è  tutto dire: “NUSCO”. Pensi sia uno scherzo, ti rendi conto che non lo è. Forse, se avessimo azzeccato l’incrocio e trovato un solo essere umano alle 16 e 20 di un caldo pomeriggio d’agosto capace di darci l’indicazione giusta, non staremmo qui a parlare di questo legame. Ma ci piace pensare, che anche senza presagi e segnali inconfutabili, queste due anime così diverse ma allo stesso tempo simili, prima o poi si sarebbero incontrate lo stesso.

Di quella gara non ricordiamo azioni, reti e marcatori, tant’è che per rinfrescarci la memoria, siamo dovuti andare a cercare il risultato sul motore di ricerca. Di quella gara ricordiamo a stento i nomi che vestivano la nostra casacca, ma ricordiamo come fosse ieri, che scambiammo le prime parole con colui che poi lascerà il segno nella storia dei rossoblu, ma questa è un’altra storia, anzi questa è la nostra favola e nessuno potrà cancellarla.

Di quella gara ricordiamo la fine del primo tempo, i ragazzi di Nola che si spostano verso di Noi e l’incedere dei loro passi che in quei momenti ti lascia dubbioso. E’ normale, non sai mai cosa aspettarti, ti prepari al peggio, ma poi un sorriso, altri sorrisi ed un “dai ragazzi, andiamo a bere” ti apre i palmi che avevi già serrato per difendere la tua pezza. Una birra tedesca in lattina rompe il ghiaccio, la seconda dona un po’ di frescura interna e dà sollievo alle papille.

Quel giorno bastarono poche parole e pochi gesti per capire chi avevamo difronte. Noi capimmo loro e loro capirono Noi. Nessun giro di parole, nessuna maschera, nessun elogio delle proprie virtù, bensì una lista interminabile dei propri limiti e difetti. Era come guardarsi allo specchio, ma difronte avevamo gente vera, gente come Noi.

Quel giorno, sugli spalti dello “Sporting Club” è nato un legame forte. Non un gemellaggio, quelli non ci son mai piaciuti, perché nascono per affinità politiche o rivalità comuni e sinceramente, non ci piace immaginare così il legame con i ragazzi di Nola. Con loro, ci siamo guardati in faccia dopo averlo fatto da lontano ed è bastato uno scambio di opinioni per accorgerci che non saremmo mai potuti essere rivali.

Da quel giorno, Nola e Fondi, almeno sugli spalti, sono la stessa identica cosa! Ed ecco perché, se gioisce Fondi, Nola fa lo stesso; se Nola non ride, Fondi anche. Nola e Fondi, Fondi e Nola! Ed ecco perché, in questo momento buio della storia calcistica bianconera, ancora più forte abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza a coloro che non hanno una squadra da seguire. Già, proprio così, perché il calcio moderno, tanto sponsorizzato dai media, priva nel giro di un’estate gli Essepienne della propria squadra, con un’Amministrazione assente ed un Presidente che decide di emigrare in altri lidi, portando via con sé il titolo calcistico ed i sogni e le speranze dei nostri fratelli.

Il calcio è anche questo e simili episodi non rappresentano più una novità. In momenti come questo però, viene fuori l’essenza di una frase che ti inculcano in testa fin dalla prima volta che metti piede sugli spalti: “Giocatori, Allenatori e Presidenti passano, ma gli Ultras, quelli rimangono sempre!”. Già, perché Nola non avrà una squadra, ma ha gli Essepienne!

E proprio domenica, al “Tomei” di Sora, i ragazzi di Nola erano presenti al nostro fianco, per rinsaldare un legame che il tempo non è riuscito a scalfire ed indebolire. Domenica c’erano sciarpe diverse nel settore ospiti, ma le emozioni provate erano le stesse, per tutti.

Onoriamo gli Essepienne!

Risultati&Classifica 16a Giornata

Risultati e Classifica della 16a giornata

Arzachena-Budoni
3-1
Astrea-Palestrina
0-1
Cynthia-Olbia 2-1
N.S.M.Mole-Isola Liri 3-1
Porto Torres-Maccarese
0-2
San Cesareo-Latte Dolce
1-0
Selargius-Lupa Roma
0-1
Sora-Fondi
1-0
Terracina-Anziolavinio
1-0

 

Classifica P G V N P
LUPA ROMA
36 16 12 0 4
SAN CESAREO
32 16 9 5 2
TERRACINA
31 16 9 4 3
FONDI
26 16 7 5 4
OLBIA
26 16 8 2 6
N.S.M.MOLE
24 16 7 3 6
ISOLA LIRI
24 16 6 6 4
BUDONI
23 16 6 5 5
CYNTHIA (-1)
21 16 6 4 6
ASTREA
21 16 6 3 7
SORA (-1)
20 16 6 3 7
ANZIOLAVINIO
19 16 5 4 7
MACCARESE
18 16 5 3 8
LATTE DOLCE
17 16 4 5 7
ARZACHENA
17 16 4 5 7
SELARGIUS
16 16 3 7 6
PALESTRINA
15 16 3 6 7
PORTO TORRES
7 16 1 4 11

 

In casa con il Porto Torres

Quello che non puoi fare mai

Ci si abitua così tanto a soffrire per una vittoria, per un gol che arriva all’ultimo respiro di una partita tirata, che quando tutto è più facile e di gol ne fai a grappoli, quasi non riesci a crederci. La gara ti sembra surreale, cerchi qualcuno che ti dia un pizzico per svegliarti dal lungo sonno, guardi le facce degli altri per capire se ciò che vedi esiste davvero, se realmente hanno bucato la rete tutte quelle volte e chiedi al tuo vicino “quanto stanno?”, perché nel frattempo hai perso il conto.

Di fronte, una schiera di ragazzini impauriti, che troppo presto si sono ritrovati, loro malgrado, a confrontarsi con un campionato difficile quanto realizzare una piramide di carte da gioco col ventilatore acceso. Sono stati chiamati a difendere l’onore di una squadra che non ha più le sembianze per sembrare tale. Incerottati ed assonnati, hanno però deciso di allacciare ancora gli scarpini, infilare i parastinchi e scendere in campo, al contrario di chi li ha preceduti. Il calcio, quello che non fa notizia, è anche questo, ma in un Mondo che vive di convenienza, sconveniente e fuori luogo sarebbe parlare di ciò, rendendo il giusto onore ad una dozzina di quasi ventenni.

Troppo forti gli altri, troppo per un manipolo di ragazzini senza nemmeno un filo di barba. Troppo forti i nostri, anch’essi giovani, ma a confronto parevano di un’altra categoria. Troppa è stata la facilità con cui si è arrivati al gol una, due, tre, quattro volte, poi, come dicevamo, abbiam perso il conto ed anche la fantasia. Già, perché quando si vince così, anche l’esultanza perde valore e diventa come uno di quelli sport dove ci sono così tante segnature, reti e punti che stai lì a gioire tutta la gara e ti dimentichi di farlo alla fine. E a te ‘sta cosa non piace!

Tu, povera anima abituata a soffrire, che da quando ti piace il calcio e cioè da quando più o meno hai scoperto che il volley è fatto per guardare i culi delle pallavoliste ed il baseball per non capirci un cazzo, sembra proprio che tu abbia scelto l’unica squadra che ti regala più dolori che gioie ed arrivi a chiederti cosa abbia fatto di male in una vita precedente per meritare tutto ciò. Più o meno il pensiero che è balenato nelle menti di ognuno di Noi, di voi e di tutti quelli che hanno deciso di amare qualcosa di più affascinante di una donna in intimo nero che ti aspetta sul ciglio della porta della camera da letto.

Sarà che hai imparato col tempo a dosare la gioia, capendo fin da subito che la vita non sarà mai tutta “rose&fiori” per chi tifa una squadra di calcio che gli altri chiamano “minore”. Sarà che quando tutto è più facile, quando non ci sono infarti e coccoloni, quando non devi mangiarti le unghie o rosicchiare il laccio del cappuccio della felpa, quando il risultato sembra tutto tranne che un’incognita, viene meno anche l’incitamento, il sostegno perde d’intensità e si passa al “ma quando finisce ‘sta partita?”.

Sarà che quei ragazzotti con le maglie che gli arrivavano ai ginocchi ti hanno fatto tenerezza e mettici pure il fatto che tra un po’ è Natale ed il jingle ripete ossessivamente che “puoi fare quello che non puoi fare mai”. Ecco, lo abbiamo fatto, ora però torniamo a soffrire fino al novantesimo!

Finché Vivrò #8-Anno XI

In un “Purificato” sempre più gelido, risalta ancor di più il nostro fondamentale ruolo, quello di “dodicesimo in campo”. All’interno di questo numero i resoconti della gara casalinga contro il Selargius e della trasferta di Arzachena. La rubrica Settore Ospiti, con i protagonisti di turno. L’immancabile appuntamento col pensiero della Curva Iacuele. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno XI – Ottavo Atto

Risultati&Classifica 15a Giornata

Risultati e Classifica della 15a giornata

Budoni-San Cesareo
3-0
Fondi-Porto Torres
6-0
Isola Liri-Anziolavinio 2-3
Latte Dolce-Terracina 2-1
Lupa Roma-Cynthia
1-0
Maccarese-Arzachena
1-1
Olbia-N.S.M.Mole
3-2
Palestrina-Selargius
2-4
Sora-Astrea
0-1

 

Classifica P G V N P
LUPA ROMA
33 15 11 0 4
SAN CESAREO
29 15 8 5 2
FONDI
26 15 7 5 3
OLBIA*
26 14 8 2 4
TERRACINA*
25 14 7 4 3
ISOLA LIRI
24 15 6 6 3
BUDONI
23 15 6 5 4
N.S.M.MOLE
21 15 6 3 6
ASTREA
21 15 6 3 6
ANZIOLAVINIO
19 15 5 4 6
CYNTHIA (-1)
18 15 5 4 6
SORA (-1)
17 15 5 3 7
LATTE DOLCE
17 15 4 5 6
SELARGIUS
16 15 3 7 5
MACCARESE
15 15 4 3 8
ARZACHENA
14 15 3 5 7
PALESTRINA
12 15 2 6 7
PORTO TORRES
7 15 1 4 10