Archivi del mese: Dicembre 2008

Finché Vivrò #9

Finché vivrò…

Nono atto casalingo per la stagione in corso e nuova pubblicazione per la fanzine degli ultras fondani. Dopo una settimana "strana", a dir poco turbolenta, fortunatamente rasserenatasi, logico che la copertina di "Finché vivrò…" sia dedicata al Capitano, ad Aldo Monforte, la bandiera di questa squadra. All’interno del pieghevole il commento alla gara interna vinta al cospetto del Torrenova Domenica 14 Dicembre, un articolo speciale riservato al fenomeno "bagarini" in Italia ed un "pezzo" con cui si denuncia l’assurdo occultamento delle proposte di costruzione di Curva Antonio Iacuele dalle risultanze fornite del Bilancio Partecipato dal Comune di Fondi. Spazio poi alle immagini della presenza-sostegno degli Old Fans al seguito della maglia negli stadi del girone, chiusura come sempre dettata dai numeri della stagione e le informazioni sui prossimi impegni. Senza dimenticare gli auguri per un Natale di gioia e serenità.

  

Anno VI – Nono Atto


Il regalo più grande…


A Natale è lecito aspettarsi un dono, un omaggio, un regalo. Non importa poi tanto la provenienza, di solito non stiamo lì a chiederci se si tratti di merce rubata, contraffatta o rigorosamente originale. Quel che ci allieta è il pensiero, il gesto in sé e per sé. L’affetto che altri ci vogliono trasmettere, considerare il regalo come uno strumento di riconoscenza e gratitudine, per un rapporto di amicizia che si rafforza quotidianamente, per una storia d’amore che non conosce limiti e soste, per un feeling sul lavoro che produce successi. Ed è proprio per questo motivo che in molti attendono la notte del 24 Dicembre per scoprire cosa troveranno sotto l’albero o vicino al Presepe. Il regalo che sotto un certo aspetto pretendiamo noi ultras fondani ha invece una sua scadenza, anticipata rispetto alle classiche giornate natalizie. È un regalo particolare, è la vittoria nella sfida interna di Domenica prossima al cospetto della capolista Pisoniano. Una vittoria che varrebbe la testa del torneo, a parità di punti con la squadra diretta da Mister Lucidi, ma con un piede avanti per via, appunto, del risultato maturato in campo nello scontro diretto. Ed allora questo regalo arrivi, non importa come, non ha importanza alcuna, ma arrivi! Perché meritiamo di trascorrere la lunga pausa delle festività col sorriso sulle labbra, per stemperare le polemiche e presentarci al “Palluzzi” di Priverno da primi della classe.


Vinciamola la partitissima del “Domenico Purificato”, vinciamola di prepotenza, vinciamola con classe, vinciamola, punto e basta! A quel punto sì che tornerebbe il sereno nell’ambiente rossoblu. È risaputo, solo i risultati riescono a portare totale tranquillità, ed è questo uno degli aspetti indispensabili di cui abbiamo bisogno per giocarci fino all’ultimo round lo scettro di padroni del Campionato. La speranza è però legata al fattore squadra, per cui ci auguriamo che i ragazzi abbiano compreso l’importanza e la delicatezza del momento, siano coscienti del valore della posta in palio e sappiano affrontare l’avversario senza alcun timore reverenziale, perché solo se combattuta col coltello tra i denti questa partita può essere vinta. Le scelte tecnico-tattiche di Pirozzi faranno il resto, anche perché va dato atto all’allenatore campano di aver messo in mostra coraggio ed autorità nel fare scelte importanti, alcune di certo impopolari, nello scacchiere che ha steso al tappeto sette giorni fa il Torrenova. Può sembrare strano ma reputiamo sia prezioso sapere di poter contare su una persona che, conscia delle proprie responsabilità, non permette prevaricazioni di alcun genere e dispone la squadra in campo senza imposizioni o “suggerimenti” provenienti dall’esterno dello spogliatoio. Certo, quella col Torrenova è stata una delle migliori prestazioni stagionali, frutto probabilmente anche e soprattutto della sconfitta rimediata nel turno precedente a Gaeta. Chi ha giocato, tra titolari ed ingressi in corso d’opera, ha davvero dimostrato di poter dare di più di quanto fatto vedere fino ad oggi. Per questo motivo la richiesta è legittima: fuori le palle! Ogni maledetta Domenica però, non solo quando la situazione sta per precipitare. Il messaggio lanciato Domenica scorsa è stato percepito da chi di dovere?


A questo interrogativo troveremo risposta nei fatti, nel responso del terreno di gioco. Intanto concentriamoci su quello che deve essere il nostro ruolo. La spinta! Il sostegno! Il calore! Mai come stavolta dobbiamo essere il dodicesimo uomo in campo, per rappresentare il valore aggiunto, la calamita che deve attirare il pallone nella rete avversaria. Se davvero vogliamo un regalo dobbiamo fare di tutto per “meritarcelo”! Ed un motivo in più per scaldare l’atmosfera del “Purificato” è arrivato solo pochi minuti prima di scrivere questo “pezzo”. Poteva passare agli almanacchi come una delle più brutte settimane della storia del calcio fondano. Poi, fortunatamente, tutto è rientrato. Sapete tutti di cosa stiamo parlando… tornare sull’argomento adesso ha poco senso e servirebbe solo a creare tensioni, tutto ciò che non vorremmo mai fomentare, quindi evitiamo di entrare nella questione. Ora però capirete il titolo del post a cosa è effettivamente riferito… il regalo più grande è poter vedere ancora in mezzo al campo chi per questa maglia ha dato tutto, ed anche di più. Grazie, grazie compà, e quella sciarpa nascondila per poi tirarla fuori e festeggiare alla tua maniera il goal della vittoria. Avanti Fondi, prenditi ciò che ti spetta!

 

Finché Vivrò #8

Finché vivrò…

Ottava uscita stagionale per la sempre più letta ed apprezzata fanzine degli ultras fondani. Prima pagina doverosamente dedicata ai complimenti a squadra, staff tecnico e Società per l’umiliazione subita nel turno precedente al "Riciniello" di Gaeta. Non una sconfitta ma una vera e propria disfatta! Una pesante battuta d’arresto che ha provocato la nostra reazione, tramutatasi anche in un totale silenzio per tutti i novanta minuti della gara interna con il Torrenova. Nel pieghevole in distribuzione sugli angusti spalti del "Domenico Purificato" il nostro commento alle ultime partite: il pari casalingo contro la VisArtena e l’amara trasferta col Terracina. Nelle colonne centrali due articoli molto interessanti, il primo dedicato ai pionieri del football in Italia ed il secondo al "vero volto" di Antonio Matarrese. In ultima pagina le immagini del sostegno al seguito del Fondi, i numeri della stagione, le informazioni sui prossimi impegni rossoblu ed i ringraziamenti di rito a chi da sempre ci è vicino. Ci vediamo nel 2009, buone feste gente.

  

Anno VI – Ottavo Atto


Che sarà sarà…


“Nulla è perduto!” dicono alcuni. “Arriviamo quinti!” sentenziano altri. Certo però è che l’atmosfera che si respira oggi al “Purificato” non è più quella dei giorni migliori. Con l’esonero di Palladino, i risultati poco confortanti, le cessioni importanti che hanno fatto da contraltare agli ultimi acquisti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso? Ognuno sforna la sua idea, ipotesi su ipotesi. Il mistero resta l’unica chiave di lettura capace di giustificare le scelte fatte dalla Società in quest’ultimo mese. L’umiliazione subita in quel di Gaeta contro il Terracina non ha fatto altro che acuire i grandi problemi venuti fuori di recente. La compattezza dello spogliatoio sembra in pericolo, minata in particolare dall’allontanamento del tecnico con cui, anche quest’anno casualmente, s’era parlato di “programmazione”, “progetto importante”, “salto di categoria”. In un teso contesto di questo genere perdere un derby può anche starci, non diverrebbe una tragedia. Non lo diverrebbe se la sconfitta non fosse così pesante, ineccepibile, di "proporzioni" difficili da digerire. Ed è proprio in questi casi che la sconfitta lievita e si trasforma in una vera e propria umiliazione, non possiamo davvero fare a meno di sottolinearlo. E non bastano i pareri da “addetti ai lavori” a dare una spiegazione! Logico allora che la piazza rumoreggi, naturale che gli ultras reagiscano ad un insulto alla maglia rossoblu. Una mancanza di rispetto per la tradizione calcistica fondana, una mancanza di rispetto per chi ha fatto, fa e farà mille sacrifici per sostenere sempre e comunque il Fondi, nei momenti di gloria e soprattutto nei periodi più difficili. Soprattutto nei periodi difficili!


Non ci si lamenti allora se dalle colonne di questo blog proponiamo e parliamo di stipendi dimezzati, multe, provvedimenti. Certo non è solo la squadra al centro delle nostre recriminazioni, si badi bene a non fraintendere, magari volutamente, il senso delle nostre parole. Davvero è così difficile capire che non condividiamo nulla di quanto deciso e fatto eseguire dalla Dirigenza nelle ultime settimane? Cosa poi ci guadagnano i soliti avvoltoi nel fomentare quelle polemiche sterili ed inconcludenti che ci vorrebbero schierati contro "alcuni giocatori" del posto? Lo diciamo a chi al triplice fischio del “Riciniello” ha messo subito in moto per tornare a Fondi mentre i “veri tifosi” entravano negli spogliatoi per alzare la voce contro chi aveva mostrato il peggio di se stesso. Lo diciamo a chi Martedì pomeriggio ha preferito il caldo dell’ufficio o del divano di casa piuttosto che pretendere un incontro con la squadra al termine degli allenamenti. Lo diciamo a chi ancora non riesce a trovare il coraggio di prendere una posizione, esprimere il proprio pensiero, saper scindere tra chi vuole uscire da questo momento di crisi e chi invece sguazza nelle difficoltà altrui senza dignità. È tutto così chiaro! Ognuno sta rendendo al di sotto delle proprie potenzialità: la Società, che per quello che conta e può fare dovrebbe garantire maggiore serenità ed addivenire a decisioni così importanti solo in caso di effettiva necessità; lo staff tecnico, ancora confuso ed assai indeciso, basti pensare alle formazioni schierate contro VisArtena e Terracina per evidenziare due modi completamente diversi di impostazione tattica ed utilizzo della rosa (…le formazioni le avete già dimenticate?); la squadra, che solo un mese fa sembrava proiettata verso una fuga ed oggi vede bussare alle proprie spalle il gruppone delle inseguitrici dopo aver perso lo scettro a favore dell’imbattibile Pisoniano.


Iniziamo dal ridimensionare gli impegni presi: non più stipendi ma contratti a rendimento. Una base fissa, cui aggiungere una quota legata ai successi della squadra, alla serie di risultati utili per andarci a riprendere la vetta del Girone. Questo per quello che concerne i giocatori, ma l’idea potrebbe essere estesa a tutto l’organigramma societario. Perché questo pensiero? Perché a pagare se non dovessero arrivare i risultati che tutti ci aspettiamo non deve essere sempre e soltanto un anello della catena! Vi siete mai chiesti perché quest’estate, nonostante un gran bel finale di Campionato, a Fondi è andata in scena una rivoluzione? Perché tutte quelle cessioni forti? Se dovessimo ragionare sui nomi e sulle prestazioni offerte il paragone reggerebbe? A prescindere da questi legittimi dubbi le responsabilità del momento vanno suddivise equamente tra tutte le figure. Certo è che aspettarsi risposte e chiarimenti da un Direttore Sportivo che scappa e si nasconde resta assai difficile! E se avessimo avuto altre intenzioni cosa sarebbe successo? Evitare il confronto con l’unica fetta di sostenitori rossoblu che, al di là dei risultati e della posizione in Classifica, è immancabile al seguito della squadra non può non essere considerato un’altra mancanza di rispetto. Non vogliatecene ma è così.    


Non ci interessa essere perdonati per come abbiamo reagito e come risponderemo… tantomeno fa parte del nostro DNA pretendere di essere “capiti” da una città che al primo goal appena contro il Torrenova dimenticherà quanto accaduto sette giorni prima. La maglia rossoblu merita rispetto, abnegazione, forza di volontà, grande serietà e professionalità ed enorme disponibilità al sacrificio da parte di chi la indossa. Altrettanto rispetto lo meritano i suoi seguaci, oggi come ieri. L’onta dell’umiliazione e dell’offesa subita andrà mai via? Ognuno saprà dare una sua risposta. A chi deve darne, dal campo e dai vertici del Fondi Calcio, consigliamo un’inversione di rotta. Preferire il dibattito, anche se duro, piuttosto che le colonne di un quotidiano per riempire e completare il pezzo al “giornalaio” di turno. Si vince o si perde tutti! Sia chiaro fin da subito.

 


Un pò di ottimismo!


Dietro ad un errore c’è sempre una "motivazione", dietro ad una valutazione sbagliata c’è sempre un qualcosa che possa, diciamo così, giustificarla, se non nell’entità almeno nelle cause. Sia esso tecnico, societario, prettamente legato alle prestazioni dei giocatori in campo, logistico, organizzativo. Ed in una stagione caratterizzata da pesanti investimenti, per centrare l’obiettivo del salto di categoria, ogni piccola sbavatura può rappresentare un ostacolo insormontabile. E non è sempre detto che il risultato aiuti a cancellare ogni aspetto negativo. Con questa introduzione non vogliamo fare altro che invitare a riflettere, alla vigilia di quella che potrebbe essere la partita della svolta, in un senso o nell’altro. Per chi come noi da anni ha scelto di condividere i propri giorni con questa irrefrenabile passione è logico e naturale che il Fondi Calcio sia sempre al centro di discussioni, dibattiti, chiacchierate, anche notturne. Semplicemente perché per un ultras la squadra di calcio della propria città equivale ad una Donna, alla propria metà, al partner ideale di una vita intera. E se le cose non vanno per il verso giusto, da eterni romantici cerchiamo di rimboccarci le maniche ed arrivare ad una soluzione, perché in fondo ci dispiacerebbe dover dire “Addio!” a chi occupa il nostro cuore, senza sé e senza ma. Non vogliatecene, questa, purtroppo o per fortuna, è la verità.


Il Campionato giunge Domenica prossima alla sua quattordicesima giornata del girone di andata con il derbyssimo. Con il Terracina si giocherà allo Stadio “Antonio Riciniello” di Gaeta però, di pomeriggio, considerato che per il “Colavolpe” sembra non voler finire mai l’odissea che lo reputa “stadio inagibile”, costringendo i tigrotti anche quest’anno a doversi sorbire un’intera stagione di trasferte. Anche in questo caso, manco a dirlo, errori, errori, errori. Le responsabilità non siamo legittimati ad attribuirle, per evitare ulteriori errori di valutazione. Certo è però che anche in questo frangente chi esce davvero penalizzato dalla vicenda sono gli ultras, i sostenitori, i tifosi stessi del Terracina. Ma di esempi potremmo sfornarne a bizzeffe. Senza essere costretti a spostarci dalla nostra Provincia poi. Basti pensare allo “strano” caso delle dimissioni del Presidente del Formia, Aldo Zangrillo, prima consegnate in Comune per invitare e costringere l’Amministrazione Comunale stessa ad interessarsi della Società e dopo pochissime ore clamorosamente ritirate. Alla base della “crisi” i problemi economici che il numero uno formiano riscontra quotidianamente e che potrebbero, forse, ridimensionare la rosa della squadra. Le vittime di quest’altro scempio? Sempre le stesse, sempre gli innamorati, sempre e solo coloro che non conoscono altri termini per identificarsi se non quello di “seguaci”, non solo di una maglia ma di un’intera città. E tanto per completare la macedonia di scandali e questioni scottanti come sorvolare sul tradimento di Francesco Pistolesi, l’attaccante ciociaro che ha fatto le fortune di tante squadre negli ultimi anni, che lasciato l’FC Latina senza nemmeno comunicarlo ai vertici societari per accasarsi il giorno stesso al Sora, confermando il pensiero di chi da tempo considera la stragrande maggioranza dei calciatori (certo, termine “forte” per chi milita nella sesta categoria nazionale di questa disciplina sportiva!) una massa indistinta di mercenari ed opportunisti? Meglio tornare a noi…


Domanda per tutti i lettori: dietro il pareggio interno contro la VisArtena ci vedete qualche responsabilità o lo considerate tutti solo e soltanto frutto di una prestazione incolore, che può anche starci dopo una settimana turbolenta? Datevi una risposta, semmai contribuendo con un commento a margine, oppure rifletteteci, ma non limitatevi a superare la domanda con lo spirito di chi vuole evitare di porsi quesiti. Noi un’idea ce la siamo fatti! E più che un’idea è un coro unanime. D’altronde ne avevamo parlato già nei giorni scorsi, dopo l’esonero di Palladino e l’arrivo a Fondi di Egidio Pirozzi. Il rischio era quello di fornire alla squadra un alibi per “giustificare” un eventuale passo falso, che manco a farlo apposta è arrivato. Nuovo modulo, nuovi schemi, alcune modifiche all’undici di partenza. Sfortuna ha poi voluto che il Calendario ci presentasse l’ostica VisArtena di D’Este come avversario di turno. Morale della favola: un pareggio casalingo che serve davvero a poco, soprattutto in considerazione dei risultati degli altri campi. Pazienza, vorrà dire che sarà necessario moltiplicare l’impegno! Ed intanto, per rinforzare l’organico, a nostro parere già ampiamente pronto per giocarsi la vetta del torneo (semmai con un solo ritocco!), sono sbarcati a Fondi in questi ultimi giorni altri tre pezzi da novanta: il difensore D’Angelo, il centrocampista Dima e l’attaccante Gigi Santaniello. Scopriremo solo strada facendo se questa nuova “rivoluzione” sarà tornata utile, ed indovinata, per raggiungere l’obiettivo. A prescindere da qualsiasi posizione ed opinione personale… ottimismo, un pò di ottimismo, ottimismo!   

 

Finché Vivrò #7

Finché vivrò…

La settima uscita stagionale della fanzine degli ultras rossoblu battezza l’esordio sulla panchina del Fondi di Egidio Pirozzi, appena subentrato a Davide Palladino, l’allenatore esonerato dopo la sconfitta per 2-1 subita a Formia nell’ultima giornata di Campionato. Scelta strana, dettata da chissà quali ragioni, ancora oggi motivata solo da ipotesi giornalistiche e chiacchiere da bar. Una decisione che permette alla Società di fregiarsi così di un record, il quinto avvicendamento a livello tecnico in appena undici mesi: roba da fare invidia al "Guinness dei primati"! Logico allora che la copertina sia tutta dedicata a questo fulmine a ciel sereno che, volenti o nolenti, scuote l’ambiente in un momento della stagione che richiederebbe, invece, fiducia e serenità. Mah… forse siamo noi a non capirci niente! All’interno della fanzine poi i commenti alle ultime due gare, la vittoria interna al fotofinish con lo Zagarolo e la sconfitta rimediata al "Perrone". Spazio all’esperienza che alcuni di noi stanno vivendo già da tempo con altre realtà del panorama ultras al seguito della Nazionale. Una colonna di "Finché vivrò…" è poi riservata ad un interessante articolo che denuncia l’incostituzionalità del Daspo. Chiusura come sempre dedicata ai numeri del Campionato, alle foto scattate negli stadi del Girone, a tutte le informazioni relative ai prossimi impegni del Fondi.


Anno VI – Settimo Atto