Archivi del mese: Maggio 2012

La trasferta di Campobasso

A chi c’è sempre stato

Terminato il campionato, è tempo di bilanci. Non vi preoccupate, i bilanci di cui parliamo non sono né rossi né neri, né tantomeno pieni di numeri, decimali o interi. In tempi di crisi, meglio specificare che non si tratta di denari, bensì di pensieri, pensieri e parole.

Il contachilometri, riazzerato lo scorso agosto, segna oltre 11mila chilometri. La prima tappa del nostro Giro d’Italia è ormai lontana, ma di maglie rosa nemmeno l’ombra, ci accontenteremo del Premio Combattività. Da Città della Pieve a Fano; da Lamezia a Gubbio; da Melfi a Catanzaro; da Gavorrano a Milazzo; da Mugnano ad Aversa; da Perugia a Pagani; da L’Aquila ad Eboli; da Chieti ad Isola Liri, finendo con Campobasso. Quasi sessanta gare, divise tra campionato, coppa ed amichevoli, anche quelle più insignificanti, giocate ad uno schioppo dalla mezzanotte del 31 dicembre, ma Noi sempre presenti, al contrario di chi ha preferito per l’ennesima volta non presentarsi all’appello…

Zero tessere, zero fidelity card, zero biglietti omaggio, zero accrediti e nessun amico tesserato, perché tocca ricordarlo, i tesserati non sono nostri amici e mai lo saranno. A Campobasso nel Settore Ospiti in coppa dopo un tira&molla di venti minuti; ad Isola in Tribuna Laterale sia in campionato che in coppa; a Vibo in Tribuna Centrale dopo una fila interminabile sotto un sole cocente; a Mugnano nel Settore Ospiti con tanto di biglietto, ormai diventato una chimera; ad Eboli in Tribuna Coperta grazie ad un “mago” ed alle sue magie. Queste le uniche volte che abbiamo visto il rettangolo di gioco da vicino, altrimenti sempre fuori, come in coppa a Latina, con tanto di biglietto acquistato regolarmente in una ricevitoria della nostra Città, ma costretti a rimanere fuori il Settore Ospiti del Francioni.

Fuori a Chieti, fatti scendere dalle scale d’emergenza del Palazzetto dello Sport; fuori a Gavorrano, guardati a vista da una trentina di divise in assetto anti sommossa; fuori a L’Aquila, fatti scendere dalla pineta e pedinati per tutto l’arco della gara da due pattuglie; fuori a Fano, sopra la terrazza di un palazzo delle case popolari; fuori ad Aversa, sui binari della Ferrovia, anche contro l’Arzanese; fuori a Fondi, contro l’Aprilia; fuori a Catanzaro, “visitati” e filmati come musei da digos, finanza, caramba e polizia, mancava solo la Croce Rossa; fuori a Lamezia, identificati; fuori a Pagani, sopra un cavalcavia; fuori a Melfi, sopra una collina alle spalle della curva di casa; fuori a Perugia, in un parco giochi in collina; fuori a Celano, dietro la cancellata del Settore Ospiti, anche contro il Giulianova; fuori a Milazzo, sopra la terrazza di un palazzo ed in ultimo, fuori a Campobasso, dietro la cancellata del sottopassaggio per l’ambulanza.

Sempre presenti, ovunque giocassero i rossoblu. Vicini o lontani da “quel grande prato verde”, portando al collo i colori che amiamo, in mano la pezza che difendiamo e nel cuore ciò che siamo e saremo sempre…in poche parole, ULTRAS!

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 42a giornata

Aprilia-Melfi
1-1
Arzanese-Paganese 1-3
Campobasso-Fondi 2-1
Catanzaro-Giulianova 3-3
Celano-Chieti
0-1
Ebolitana-V. Lamezia 0-0
Fano-L’Aquila
2-1
Gavorrano-N. Frattese 2-2
Perugia-Isola Liri 2-1
Vibonese-Aversa
2-1
Riposa Milazzo

 

Classifica P G V N P
PERUGIA 87 40 26 9 5
CATANZARO 83 40 23 14 3
V.LAMEZIA 80 40 23 11 6
CHIETI
69 40 20 9 11
APRILIA 65 40 18 11 11
PAGANESE 65 40 17 14 9
GAVORRANO 62 40 16 14 10
L’AQUILA 60 40 15 15 10
ARZANESE
55 40 14 13 13
FANO (-5)
54 40 16 10 14
AVERSA (-1)
47 40 12 12 16
FONDI
45 40 11 12 17
MILAZZO
44 40 9 17 14
CAMPOBASSO (-2)
44 40 11 12 17
GIULIANOVA (-2)
44 40 12 10 18
MELFI (-3)
43 40 11 13 16
VIBONESE (-1)
41 40 9 15 16
N.FRATTESE (-2)
40 40 10 12 18
ISOLA LIRI (-2)
32 40 8 10 22
EBOLITANA (-3)
31 40 7 13 20
CELANO 25 40 7 4 29

 

In casa con il Catanzaro

Quelli che siamo!

Non saremo mai una grande tifoseria, ma dovranno spiegarci cosa intendono per “grande”. Non avremo mai l’onore di strapagare Trenitalia per noleggiare un treno speciale tutto per Noi, non faremo mai torpedoni di autobus festanti pieni zeppi di occasionali, non avremo mai il numero dalla nostra parte, non saremo mai amati dalla nostra Città, non finiremo mai sulle prime pagine di un giornale pronto a sputare fango alla prima occasione, non saremo mai una folla o una macchia, non avremo mai problemi nel contarci, non saremo mai tanti…lo dice anche un nostro coro.

Fa niente, ci accontenteremo. Non siamo nati per stupire o per far notizia, per essere elogiati o fotografati, siamo nati Ultras, e moriremo tali. E non ce ne voglia l’allenatore di turno, se la nostra coerenza ci porta a cantare solo per Noi stessi, invece che idolatrare l’ennesima “figurina” che siede sulla panchina dei rossoblu, anche perché, ad idolatrarsi, ci pensa lui stesso in sala stampa.

Ed è così, che nel trambusto di una domenica come le altre, ci siamo emozionati, non certo per un risultato ormai scritto, che pronosticarlo sarebbe stata una banalità. Ma lo abbiamo fatto, vedendo gli occhi pieni di orgoglio del più piccolo tra Noi, che dopo una stagione al nostro fianco, si è meritato i “galloni”, la fiducia dei vecchi, l’amicizia di chi gli canta affianco. A guardarlo, sembra più grande dell’età che ha e sugli spalti ha dimostrato quella fierezza e quell’attaccamento che i vecchi di una curva vorrebbero vedere in tutte le nuove leve.

La Curva ha deciso di affidargli la sciarpa del gruppo, di amarla e custodirla come la cosa più preziosa in suo possesso; di legarla al collo e di immaginarla sempre lì, anche quando è piegata nel cassetto nell’interminabile attesa tra una domenica e l’altra. Una sciarpa che non è solo lana, ma molto di più, molto di più di un brillante al dito di una moglie, molto di più di una pelliccia sulle spalle di una vecchia nobildonna.

Lui, emozionato e frastornato, ci ha ringraziato facendosi valere in Curva, dimostrando ancora una volta che quel metro di lana se lo è meritato. Un “battesimo ultras”, una specie di iniziazione con la speranza di affidargli, un domani, quel pezzo di stoffa in cui tutti Noi abbiamo racchiuso sogni e speranze, gioie e dolori dei nostri anni sulle gradinate. Nel frattempo, speriamo cresca in fretta così da potergli far assaporare anche le trasferte, ma nemmeno quelle, quanto il viaggio…

“Dovevamo scegliere se essere tanti o essere ultras…scegliemmo di essere la Curva Iacuele.”

Finché Vivrò #20

Ultimo numero stagionale. Si chiude l’anno con una copertina dedicata a Noi stessi, gli unici ad esserci sempre, senza compromessi. All’interno di questa ultima uscita, i resoconti della gara interna contro l’Aprilia e delle trasferte di Milazzo e Celano contro il Giulianova. Rubrica “Settore Ospiti” dedicata ai protagonisti di turno, ovvero i Catanzaresi. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare. Appuntamaneto alla prossima stagione.

Anno IX – Ventesimo Atto