Archivi del mese: Febbraio 2009

Finché Vivrò #12

Finché vivrò…

In campo il nostro Fondi e l’Albalonga, sugli spalti in distribuzione la dodicesima pubblicazione stagionale di "Finché vivrò…", la fanzine degli ultras fondani. La copertina è dedicata all’unica squadra di calcio della città, datata 1922, oggi nei piani alti del Girone B del Campionato di Eccellenza Laziale, quest’anno più equilibrato che mai. All’interno del pieghevole, come sempre, il nostro commento alle ultime due partite disputate, la vittoria interna contro la VJS Velletri ed il pareggio ottenuto a Colleferro. Spazio poi ad una bellissima ed emozionante lettera che una nostra concittadina, la Signora Elena Munno, ha scritto al quotidiano "LatinaOggi" nelle scorse settimane per ricordare Antonio Iacuele e ringraziarci per quello che ogni anno facciamo per far sì che non venga mai dimenticato. Doveroso l’articolo riservato a Giacomo Bulgarelli, un altro raro esempio di bandiera di un calcio che non esiste più, dal cuore tutto rosso e blu come noi. Chiusura con le immagini della nostra presenza al seguito del Fondi negli stadi del Girone, i numeri del Campionato, i prossimi impegni in casa ed in trasferta ed uno speciale saluto alla piccola Gretabenvenuta!

 


Anno VI – Dodicesimo Atto


Combattere! Così!


Calciofili come noi di partite ne hanno viste, eppure ognuna è capace di emozionarti per un aspetto piuttosto che un altro. Non sempre si torna felici e soddisfatti da una trasferta! A volte nemmeno la vittoria è sinonimo di puro divertimento, altre volte, sembrerà assurdo, regala sensazioni più intense un pareggio raggiunto al novantesimo. È questo il bello del calcio, è questo che lo rende imprevedibile ed intrigante, anche quando i valori delle contendenti in campo sono clamorosamente diversi ed opposti. Questa filosofica prefazione per significare ai tanti che non hanno seguito il Fondi a Colleferro quanto sia stata bella e promettente la prestazione offerta dai rossoblu sul terreno di gioco, davvero ai limiti della praticabilità, del solito “Stadio della Gioventù”. Una partita energica, tutto cuore e polmoni, visto che le condizioni climatiche, e del rettangolo verde, non permettevano di giocare di classe. Il Fondi, che poteva risultare logicamente molto penalizzato da un campo del genere, ha saputo rimboccarsi le maniche, menando le danze dal primo all’ultimo minuto, nonostante una pessima direzione di gara, a dir poco discutibile. E se a tutti questi fattori aggiungete che la squadra locale aveva, ed ha tuttora, fame di punti per venir fuori da una posizione delicata di Classifica, allora capirete bene che il punto conquistato a Colleferro vale davvero molto. Pazienza poi se un arbitro in giornata da dimenticare ci ha danneggiato in ogni modo, costringendoci al pareggio.


Non deve essere poi dimenticato che, fatto salvo il colpaccio esterno della passata stagione firmato da Cortani, quello di Via Berni è sempre stato un campo ostico per noi. Tradizionalmente la sfortuna l’ha fatta da padrona negli ultimi anni ogni qual volta siamo stati ospiti della Società rossonera. Ebbene, quello con cui la squadra ha affrontato la temibile trasferta colleferrina è lo spirito giusto per disputare le restanti partite di Campionato: col coltello tra i denti! Coscienti che nessuno ci regalerà niente! Convinti delle nostre grandi potenzialità ma allo stesso tempo rispettosi di ogni avversario, a prescindere da quello che dice oggi la Classifica. Timorosi nei confronti di nessuno però! Pronti a giocare sempre per ottenere il massimo della posta in palio. Sfruttando ogni errore altrui, cercando invece di limitare i propri. A fare la differenza d’ora in avanti non saranno le giocate in punta di piedi, tantomeno i colpi di tacco. Oddio, serviranno anche quelli in determinate occasioni ma principalmente dovremo ricorrere a tutto l’agonismo che portiamo dentro per primeggiare e conquistare le vittorie che ci potrebbero proiettare verso l’obiettivo che tutti desideriamo raggiungere. Vedere tutti sporchi di fango e bagnati da capo a piedi Domenica mattina uscire dal campo è stato il modo migliore per trasmettere un segnale inconfutabile alle avversarie: il Fondi c’è! Sa vincere di fino ma anche lottare nel fango! Sa offrire a volte calcio-spettacolo ma anche combattere su ogni pallone! Sa giocare di prima ma anche di gomito per farsi largo nelle mischie.


Combattendo sempre così nessun traguardo diventa impossibile. Anche le scorribande di giacchette nere incapaci ed incompetenti potranno solo arrendersi! Con la fame di vittoria dei più giovani, la voglia di emergere dei gregari, la grinta di volersi confermare dei veterani e la saggezza di un allenatore alla prima esperienza ma forte di un bagaglio di centinaia e centinaia di partite sulle spalle la squadra può solo crescere. Purché sia lasciata libera di lavorare, senza ulteriori pressioni. La piazza ora deve rappresentare il valore aggiunto. Il “Domenico Purificato” deve essere pieno e ribollire di sostegno. Ogni avversario dovrà scendere in campo sapendo di andare incontro ad una sconfitta. Presunzione? No, affatto, solo e soltanto spinta e consapevolezza che ora più che mai tutto dipende solo e soltanto da Noi. Forza ragazzi! Combattete per la nostra maglia! Fate grande il Fondi e noi faremo grandi Voi!

 


Per te, Antò!


Sì, dedicata a “Capacchione”! La vittoria interna al cospetto dell’ostica VJS Velletri porta la firma di Fabio Festa ma verrà ricordata sempre come “la partita di Antonio”. Nel quarto anniversario della sua prematura scomparsa da lassù ha spinto ancora una volta il Fondi verso la conquista dell’intera posta in palio. E lo ha proiettato sempre più ai vertici del Girone B! Proprio adesso che il Campionato entra nel vivo, a poco più di dieci giornate dal termine della stagione. Ora che inanellare una serie di risultati utili importanti può permetterti di fare il largo e scappare via in solitudine. È questo ciò che il Fondi sta tentando di fare, Domenica dopo Domenica, forte di una compattezza che mancava all’ambiente da quando la Società scelse di chiudere le porte del “Purificato” a Palladino per motivi che ancora oggi restano misteriosi. Il merito della riscossa rossoblu è di ogni singolo giocatore, sicuramente, ma un applauso particolarmente forte lo merita il “Cobra”, Alessandro Parisella, che dalla panchina sta dettando le coordinate giuste. Non a caso Antonio Iacuele era legatissimo ad Alessandro: la stessa innata passione per il calcio, la stessa squadra del cuore, la stessa città. Se è vero che “Capacchione” è stato per molti un fratello maggiore è altrettanto vero che tra lui ed il nostro allenatore il feeling era di quelli indissolubili, come lo stesso Alessandro ha dimostrato lasciando un commuovente saluto sul nostro blog nei giorni che precedevano la partita.


Perdonateci se ogni anno non possiamo fare a meno di emozionarci quando arrivano gli ultimi giorni di Gennaio. Vedete, per Noi che condividevamo con lui il batticuore ed i brividi che solo novanta minuti al seguito del Fondi sanno regalarti apprendere quella notizia è stato davvero traumatico. Quella sera del 1° Febbraio eravamo insieme, parlavamo delle partite che ci attendevano, pianificavamo la coreografia per il derby tra una birra e l’altra… poi bussano alla porta. Entrano a darci la terribile notizia: “Capacchion’ s’è mort!”. Silenzio totale, nessuno ebbe il coraggio di aprire bocca. Sapevamo bene che non si trattava di una delle battute che a Fondi si son sempre dette, stavolta era tutto vero. E che fosse tremendamente vero lo testimoniavano le lacrime di colui che aveva avuto il dispiacere immenso di farcelo sapere, dovercelo comunicare. Il rammarico che però resterà sempre dentro di Noi è quello di non aver potuto fare nulla per dare vita ad Antonio, per farlo rimanere insieme a noi. Da quella sera decidemmo di fare di tutto allora per far sì che “Capacchione” nostro fosse ricordato sempre ed ovunque, rispettato ed amato da tutti, tutti! Fu così che la partita della Domenica seguente, Fondi-Colleferro, divenne un semplice dettaglio, il modo migliore per rendergli onore, con una festa di colori e bandiere, “come” lui stesso “avrebbe voluto” probabilmente.


Non ci meraviglia l’essere rimasti relativamente in pochi a ricordarci di Lui! Ci meraviglia poco, ma fa molto molto male, constatare che chi di dovere sembra essersi dimenticato di Antonio da un pezzo. E fa ancora più male notare che quello che era il suo sogno, ed è divenuto il nostro sogno più grande, è ancora irrealizzato. È rimasto ancora un sogno! Ma una cosa è certa, l’abbiamo promesso ad Antonio… questa piccola grande Famiglia non smetterà mai di lottare per la nascita della Curva, quella Curva che dovrà portare il suo nome. Ed ecco spiegato perché vincere quando ricorre l’anniversario della morte di Antonio ha sempre una certa importanza. Grazie ragazzi, grazie “Cobra”! Qualcuno, al di là delle nuvole, avrà sicuramente sorriso. E quel sorriso lo conosciamo bene, è inconfondibile. Facciamo sì che esploda in un urlo di gioia ancora più grande. Dipende da Noi, sugli spalti, dipende da Voi, in campo. Facciamolo anche e soprattutto per Antonio Iacuele, facciamolo per “chi non si può dimenticare”.

 

Finché Vivrò #11

Finché vivrò…

Undicesimo atto per la fanzine degli ultras rossoblu in occasione della gara interna tra Fondi e VJS Velletri, nel quarto anniversario della prematura scomparsa dell’indimenticabile "Capacchione". Logico allora che la copertina sia dedicata al suo sorriso, con Antonio ritratto in un momento di assoluto relax. Sugli spalti del "Purificato" il suo nome ripetuto più volte, tra applausi e commozione. In campo tutta la squadra lo saluta con la deposizione di un mazzo di fiori sotto lo stendardo che riporta il suo inconfondibile volto. La vittoria è dedicata a lui! All’interno del pieghevole curato dagli Old Fans il commento alle ultime due partite del Fondi Calcio, le vittorie contro Ciampino e Palestrina. Due articoli speciali poi, uno riservato alle "50 cose che non vanno nel calcio moderno" e l’altro dedicato all’intervista a Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, dopo le recenti novità sul caso, mentre l’assassino dell’ultras laziale è ancora libero! Infine, come sempre, spazio ai "numeri" della stagione, alle immagini della nostra presenza al seguito della maglia rossoblu e tutte le informazioni sui prossimi impegni.

Anno VI – Undicesimo Atto


Di nuovo corsari


Qualcosa deve essere accaduto se nel giro di una settimana balziamo dal terzo al primo posto in Classifica. Sembrava un sogno eppure s’è concretizzato. Una gradevolissima combinazione di fattori ci porta a primeggiare, proprio nel momento più importante del Campionato. Il guizzo vincente di Insigne sul terreno dello “Sbardella” è solo la ciliegina sulla torta che corona il tutto. In settimana era arrivata la clamorosa notizia di una penalizzazione di ben 4 punti ai danni della capolista Pisoniano, causata dal doppio tesseramento di un giocatore acquistato ad inizio stagione. Il resto l’hanno fatto i risultati favorevoli al Fondi giunti dagli altri campi di gioco. La bella vittoria di Palestrina ci lancia così al vertice del Girone B, dopo circa due mesi di altalena tra il secondo ed il terzo gradino. La serie tragicomica di risultati ottenuti, anche se sarebbe il caso di dire “non ottenuti”, nelle sei partite della gestione Pirozzi avevano ridimensionato le ambizioni della piazza, d’altronde sei punti rappresentano davvero una miseria ed un’offesa al pubblico ed agli sportivi della città con un potenziale incredibile a tratti inespresso nell’ultimo periodo. La contestazione degli ultras aveva addirittura fatto storcere il muso a qualcuno, evidentemente convinto di trovarsi di fronte un gruppo di burattini e marionette facilmente ammaestrabili dal padrone. Gli attacchi diretti, rivolti a tutti indistintamente, dall’ultimo dei Dirigenti al primo dei “calciatori”, sembrano essere stati recepiti nella giusta direzione, ossia quella di creare ulteriore stimolo.


La doppietta del “Cobra”, dopo il successo interno contro il Ciampino, non va sottovalutata, principalmente per due aspetti: la difesa non ha preso goal nemmeno a Palestrina e l’attacco sembra riuscire nuovamente a produrre quelle occasioni nitide per andare in rete come non accadeva da tempo. Quello che piace è inoltre il coraggio nelle scelte, lo stile che Alessandro sta tenendo nel guidare la squadra. Ci avete fatto caso? Siamo sicuri che non si offenderà ma chiamarlo Mister non ci piace, preferiamo riportare il suo nome come quando centinaia di volte l’abbiamo chiamato dagli spalti per le ragioni più disparate. E poi, francamente parlando, lo sentiamo uno di noi. Non un ultras ma un fondano vero! Un figlio di questa città che probabilmente da due settimane a questa parte ha difficoltà a dormire di notte perché possiamo ben immaginare quanto sia felice, emozionato ed allo stesso tempo volenteroso di fare risultato ora che ricopre questo importante ruolo. Non potremo mai dimenticarlo sulla panchina con la sciarpa rossoblu al collo nell’ultimo Campionato giocato da atleta prima di lasciare l’attività agonistica. E chi meglio di noi riesce a capire quanto goda nell’essere rimasto nel calcio giocato. E sapete perché? Perché ama il pallone, ama lo sport, ama Fondi e non ha altri interessi se non quelli dettati dal cuore. Per questo Alessà, vid’ chell’ c’aia fa! Scuotili, mettili in riga, continua così!


Il Calendario offre adesso pericoli alternati a partite apparentemente abbordabili. Partendo dal presupposto che, come disse il buon Nicola Ciarlone pubblicamente (“Ho paura solo del Fondi Calcio!”), i nostri convinti e concentrati non hanno da temere nessun avversario, a patto che si comportino da veri professionisti e sappiano scindere le polemiche sterili dalla rabbia di chi da tanto per la causa e soffre nel vedere la maglia che ama disonorata com’è avvenuto col Terracina e con la cenerentola FonteNuova, va precisato che tutte le formazioni del Girone B dell’Eccellenza Laziale di quest’anno possono ampiamente dirsi “alla portata” del Fondi ma questo non vuol dire che non possano rivelarsi temibili e difficili da affrontare, anzi. Meraviglia, diciamocela tutta, l’atteggiamento di alcuni giocatori che stentano ad entrare nell’ottica che se c’è qualcuno che tiene davvero al successo della squadra ed all’affermarsi della città quelli siamo noi, senza alcun dubbio. Perciò si badi d’ora in avanti a maturare rispetto per chi il Fondi se l’è tatuato addosso, per chi non guarda la Classifica prima di partire per la trasferta, per chi non ha abbandonato mai la propria fede e vuole continuare a vivere questa passione con un solo obiettivo… tramandare l’amore per la maglia rossoblu alle giovani generazioni. Quello stesso amore che Capacchione ha rappresentato e rappresenterà per sempre. Ed ora fuori la voce noi sugli spalti, fuori il cuore voi in campo, dedichiamo un’altra vittoria al nostro grande Antonio. Da lassù non aspetta altro, regaliamogli un sorriso.