Archivi del mese: Maggio 2013

In casa con l’Hinterreggio

Ultras, o lo fai o ci sei!

Diecimila, chilometro più, chilometro meno. Questa la cifra che segna il nostro contachilometri. Le ruote usurate, quelle bucate, la frizione dura, il cambio manuale, il volante che scotta, l’aria condizionata che consuma la benzina, il pedaggio che aumenta, la crisi che attanaglia, l’asfalto che brucia, la testa che scoppia, le soste per pisciare, quelle per mangiare, i parcheggi degli autogrill, sempre più tristi gli autogrill, sempre più vuoti gli autogrill, un po’ come gli stadi.

Diciassette le trasferte, diciotto se contiamo quella di Aprilia, sotto i raggi di un “sole ferragostano”, per un’inutile gara di Coppa Italia. Naturalmente, senza contare le amichevoli estive ed invernali. C’eravamo anche lì, come potremmo dimenticarle!?! Diciotto tappe, tra salite e discese, cime e laghi, ruscelli e boschi, costeggiando fiumi e distese di grano, osservando il volo di rondini e gabbiani, fermandoci ad ammirare il mare, le sue onde ed il suo modo particolare di “abbracciare” la sabbia e gli scogli, innamorandoci del nostro Stivale, estasiati da paesaggi e panorami che solo chi viaggia conosce e ripone nel proprio cassetto dei ricordi, lì, nell’unico spazio vuoto tra trasferte, aneddoti, scontri e biglietti.

Dieci, forse qualcuna in più, le tipe degli autogrill delle quali ci siamo perdutamente innamorati. Sarà stato l’effetto del caffè, che fa cagare e ti atrofizza lo stomaco; sarà stato quel bancone lercio di avanzi di “Gratta e Vinci” e bustine di zucchero usate; oppure quel loro modo di fare, sempre a metà tra una con il ciclo ed una alla quale hanno appena detto di essere incinta, sta di fatto che a Noi ci han sempre “fatto sangue”, fedeli al “non si butta via niente”, soprattutto quando i fumi di alcol e sconfitta, rendono affascinante una commessa sulla sessantina, col dente placcato in oro ed il fiato peggio del nostro dopo 400 chilometri di Salerno-Reggio Calabria.

Una manciata, cinque, sei, a volte uno in più, a volte uno in meno. Mai tanti, mai numerosi, ma sempre troppi per “alcuni”. Sempre gli stessi, più o meno. Sempre presenti, sempre al fianco di questi colori e poco importa se non era il fianco, bensì il lato, le spalle, un muro, una rete, un albero, dei binari, un palazzo, un parcheggio, una strada, un prato, un pollaio. L’importante era esserci, Noi ci siamo stati!

Zero. Già, proprio così. Zero sono le volte che siamo riusciti ad entrare in uno stadio in questa stagione, eppure ci siam sempre stati. Presenti e per nulla sconfitti, perché chi combatte non è mai sconfitto. Il solo indossare elmo, scudo e spada e muovere verso la battaglia, è già una vittoria, gli altri pensassero e scrivessero quello che vogliono. Ultras è questo!

Un’altra stagione che se ne va, un’altra annata avara di gioie e piena di dolori, che ci riporta, si spera, lì dove ancora vien fuori qualche “barlume di libertà”, lì dove si assapora ancora calcio, lì dove gli spalti non sono appannaggio di chi si è piegato alla Tessera. Nei nostri panni, c’è chi avrebbe pianto, Noi invece, ridiamo, col ghigno di sfida verso i giorni che verranno. Noi ridiamo, felici e contenti di ciò che siamo, convinti di esser diversi, consapevoli di non esser nessuno, colpevoli di esser coerenti,  sicuri di poterci definire ultras!

Finché Vivrò #17

Ultimo numero stagionale per la nostra fanza. All’interno, i resoconti della gara interna contro il Borgo a Buggiano e della trasferta di Campobasso. La rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero gli “Hinterreggini”, se così possiamo chiamarli. Ultima colonna nostalgica, con un chiaro riferimento al passato, che speriamo torni al più presto a toglier la polvere dai nostri colori rossoblu. A chiudere, Risultati&Classifica e le foto delle ultime gare. Ci si vede la prossima stagione…

Anno X – Diciassettesimo Atto

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 34a giornata

Aversa-Aprilia
1-5
Chieti-Arzanese
1-1
Fondi-Hinterreggio 2-4
Gavorrano-Pontedera 4-1
Martina-B. Buggiano
2-2
Melfi-Campobasso
2-1
Poggibonsi-Foligno
2-1
Teramo-Salernitana
4-1
V. Lamezia-L’Aquila
0-0

 

Classifica P G V N P
SALERNITANA 70 34 20 10 4
PONTEDERA 62 34 17 11 6
APRILIA 57 34 16 9 9
CHIETI
55 34 15 10 9
L’AQUILA
54 34 14 12 8
TERAMO
53 34 15 8 11
POGGIBONSI
53 34 14 11 9
MELFI
45 34 11 12 11
BORGO BUGGIANO
44 34 9 17 8
ARZANESE
44 34 11 11 12
CAMPOBASSO (-2)
44 34 12 10 12
MARTINA
43 34 10 13 11
VIGOR LAMEZIA
42 34 9 15 10
HINTERREGGIO
42 34 11 9 14
GAVORRANO
41 34 10 11 13
FOLIGNO
41 34 10 11 13
AVERSA
15 34 3 6 25
FONDI 15 34 3 6 25

 

La trasferta di Campobasso

Splendida follia

Dici Campobasso e ti solletica la mente l’ultimo ricordo chiaro, nitido, senza le ombre lunghe dell’alcol che ti hanno offuscato gli ultimi venti anni di vita. E’ la mattina di una domenica di settembre, le figurine tra le mani e te indaffarato nell’abbassarti i calzini stretti al collo del piede, che ti rigano la pelle e che tua madre insiste nel farti calzare. Sei piccolo, ma poi non così tanto da saper affrontare già quelli più grandi di te. Sono in tanti e decidi così di giocartela in modo diverso. Finirai col perdere tutte le tue figurine, quelle con gli angoli maltrattati, ma arriverai a casa sano e salvo, anche questa volta.

Uno di quegli stickers te lo sei lasciato in una delle tasche dei bermuda, assieme a quelli che non scambi e non giochi mai, che fanno compagnia agli “introvabili”, quelli che ancora oggi in pochi posseggono. Non sai nemmeno tu il perché, ma ci sono giocatori che non hai mai visto giocare, eppure sono entrati nella tua vita quasi come gli amori che hai incrociato appena adolescente, lasciando un vuoto incolmabile nel tuo cuore.

Maglia rossoblu della “ennerre”, rigorosamente in lana grezza, anche d’estate e nessuno si lamentava. Calzoncini inguinali, per muoversi meglio e far intravedere i quadricipiti scolpiti. Dietro un paio di baffi, un cult per quegli anni, l’animo buono di Michele Scorrano, difensore arcigno, un pezzo di granito come guida della difesa dei “lupi”, perché il calcio, quello vero, non è fatto di campioni, ma di leader taciturni.

Dici Campobasso e ti verrebbe da piangere se pensi che una delle pochissime cose buone che ti ha regalato questa infima Lega Pro è la possibilità di calcare gradoni di un certo spessore. Campobasso, dicevamo, Stadio “Nuovo Romagnoli”, inaugurato proprio contro dei campioni, come la Juve di Trapattoni, che qui, in Coppa Italia, dovette cedere il passo. Campobasso, prima dell’inizio di questa nuova era di calcio giocato, “non era certo una passeggiata”, né in campo né fuori.

Sarà per quell’aria mastodontica che intimorisce gli avversari, sarà perché una volta preso lo svincolo della Tangenziale Ovest, la stessa ti fa scivolare giù tutta d’un fiato, lì dove tutto sembra essersi fermato ed i nuvoloni, bucati solo dai fari, coprono come un cappello lo stadio ed assumono le sembianze di un funesto presagio, quasi come se ti dicessero: “Oggi sei tu il nostro avversario!”

Dici Campobasso ed in uno scampolo di lucidità, riesci a fare due conti e ad accorgerti che questa è l’ottava volta in appena tre anni che i nostri destini si incrociano. Realizzi, che questa è l’ultima trasferta della stagione e quasi ci rimani male, convinto sempre più che la tua non sia follia, ma pura e semplice passione. Tu ed i tuoi compagni di trasferta, ignari di classifiche e verdetti, continuate a girare l’Italia, alla ricerca di una libertà che forse non esiste più.

“E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio; perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.”

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 33a giornata

Aprilia-Chieti
0-0
Arzanese-V. Lamezia
1-0
Borgo Buggiano-Melfi 2-0
Campobasso-Fondi 1-1
Foligno-Teramo
1-2
Hinterreggio-Aversa
4-0
L’Aquila-Poggibonsi
0-0
Pontedera-Martina
4-1
Salernitana-Gavorrano
2-1

 

Classifica P G V N P
SALERNITANA 70 33 20 10 3
PONTEDERA 62 33 17 11 5
APRILIA 54 33 15 9 9
CHIETI (-1)
53 33 15 9 9
L’AQUILA
53 33 14 11 8
POGGIBONSI
50 33 13 11 9
TERAMO
50 33 14 8 11
CAMPOBASSO (-2)
44 33 12 10 11
BORGO BUGGIANO
43 33 9 16 8
ARZANESE
43 33 11 10 12
MELFI
42 33 10 12 11
MARTINA
42 33 10 12 11
VIGOR LAMEZIA
41 33 9 14 10
FOLIGNO
41 33 10 11 12
HINTERREGGIO
39 33 10 9 14
GAVORRANO
38 33 9 11 13
AVERSA
15 33 3 6 24
FONDI 15 33 3 6 24

 

In casa con il Borgo a Buggiano

Quelli tra spalti e realtà!

Abbiamo facce poco note perché non siamo da prima pagina. Non amiamo i riflettori puntati addosso con quella luce che acceca, intontisce ed illude. Non siamo attori, né protagonisti, siamo semplici comparse di un film di bassa lega, di quelli che si girano in un’estate o ancor meno, in qualche sobborgo sperduto di chissà quale Città, nascosti dal buio anche quando il sole è bello alto lì su in cielo.

Abbiamo facce da camuffare, perché il nemico è sempre dietro l’uscio. Non siamo tanti, mai lo saremo, siam quelli che bastano per esser felici. Siamo pochi, ma siamo abbastanza, sempre presenti, oltre qualsiasi distanza. Siamo quelli che siamo, senza invidia per gli altri, senza menzogne per sembrare di più, senza scuse da presentare nel conto, senza rimorsi, senza rimpianti, senza indugi, senza inganni.

Amiamo gli spalti, senza alcuna distinzione, senza impuntarci come donnine, se al posto dei seggiolini, troviamo del cemento armato ormai scalfito dalla pioggia e dagli anni. Amiamo quei campi intrisi di sudore, che al posto dell’erba artificiale, hanno quel sabbione che qua e la ti regala pietre appuntite, pronte a squarciarti ginocchi e fronti.

Amiamo gli stadi, quelli polverosi, quelli poco famosi, con un nome impronunciabile e difficile da ricordare, dove il biglietto te lo fa un tizio nascosto nel botteghino, dal quale vedi uscir fuori solo una mano, pronta a graffiar via i tuoi soldi e regalarti un ticket da lotteria di paese, che da quelle parti chiamano “biglietto”.

Odiamo le grandi platee, quelle che amano una maglia solo dal terzo posto in su, quando il palato diventa sopraffino, le aspirazioni triplicano, i sogni si avverano, si fa la fila al botteghino e si sta vicini a chi nemmeno sa di che colore sia fatta la maglia che vuol tifare. Quelle maree umane pronte a sbucar fuori dall’anonimato, per unirsi al coro dei vincitori, per poi tornare alla squallida vita di tutti i giorni, fatta di zero passioni e poche aspirazioni.

Odiamo le classifiche e le graduatorie, che premiano le squadre, mica le tifoserie. Liste interminabili, fatte di numeri, gli stessi numeri che chi non guarda più in la del proprio striscione, pensa contino più della fede, della passione, della costanza, dell’orgoglio, della coerenza, della militanza, dei sacrifici, dell’amore, dell’assidua presenza, dell’inspiegabile motivazione che spinge un ultras a seguire ovunque una squadra, malgrado difronte ci siano ostacoli insormontabili.

Ma la passione fa crollare muri e regala emozioni anche dietro del filo spinato saldato all’estremità di una recinzione. La passione non è fatta di istanti, ma è essa stessa un istante lungo una vita. Sta a Noi scegliere di vivere di istanti o di un’infinita passione. Noi abbiamo scelto! Noi siam quelli là, quelli tra spalti e realtà!

Finché Vivrò #16

Penultimo numero stagionale per la nostra fanza. All’interno di questo numero, i resoconti della gara interna contro la Salernitana e della trasferta di Foligno. La rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero i Buggianesi. Ultima colonna sui fatti di Atene, con i tifosi dell’AEK sugli scudi, dopo la storica retrocessioni dei gialloneri nella Seconda Serie Nazionale. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno X – Sedicesimo Atto