Archivi del mese: Aprile 2012

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 41a giornata

Aversa-Milazzo
2-2
Chieti-Campobasso 2-0
Fondi-Catanzaro 1-1
Giulianova-Ebolitana 1-0
Isola Liri-Vibonese
0-2
L’Aquila-Aprilia 0-1
Melfi-Arzanese
0-1
N. Frattese-Celano 2-1
Paganese-Fano 2-1
V. Lamezia-Perugia
2-0
Riposa Gavorrano

 

Classifica P G V N P
PERUGIA* 84 39 25 9 5
CATANZARO* 82 39 23 13 3
V.LAMEZIA* 79 39 23 10 6
CHIETI*
66 39 19 9 11
APRILIA* 64 39 18 10 11
PAGANESE* 62 39 16 14 9
GAVORRANO* 61 39 16 13 10
L’AQUILA* 60 39 15 15 9
ARZANESE*
55 39 14 13 12
FANO* (-5)
51 39 15 10 14
AVERSA* (-1)
47 39 12 12 15
FONDI*
45 39 11 12 16
MILAZZO
44 40 9 17 14
GIULIANOVA* (-2)
43 39 12 9 18
MELFI* (-3)
42 39 11 12 16
CAMPOBASSO* (-2)
41 39 10 12 17
N.FRATTESE* (-2)
39 39 10 11 18
VIBONESE* (-1)
38 39 8 15 16
ISOLA LIRI* (-2)
32 39 8 10 21
EBOLITANA* (-3)
30 39 7 12 20
CELANO* 25 39 7 4 28

*una gara in meno

La trasferta di Celano(Giulianova)

Oltre le barricate!

In fondo in fondo, scavando scavando, se proprio dovessimo trovare un pregio alle seghe mentali del “baffo padano”, senza batter ciglio ed all’unanimità, risponderemmo che sì, in effetti, questa tessera un pregio ce l’ha. Ha diviso tifoserie storiche, con regolamenti di conti sfociati in “rose e cinghiate”; ha messo fine a molte storie di spalti; ha finalmente tolto la maschera a quelle pseudo tifoserie che, per non perdere il business del materiale, hanno deciso di genuflettersi; ha reso protagonisti chi già prima del suo avvento “viveva di prime pagine”; ha convinto “vecchie facce” a dire “Sì, Signore”; ha creato una spaccatura che non si rimarginerà mai più, facendo nascere nuovi rapporti tra tifoserie che prima nemmeno si sarebbero incontrate e che ora si odiano, per una semplice scelta…ma difficilmente, chi è su una riva del fiume, potrà saltarlo senza bagnarsi.

Dicevamo, che un pregio, in mezzo a tutti questi disastri, siamo riusciti a trovarlo ed è quella forma di rispetto reciproco creatosi tra chi ha scelto di continuare la battaglia, quella specie di “non belligeranza” che venne fuori anche tra le trincee del fronte occidentale durante la Prima Guerra Mondiale. Era il 1914 e britannici e tedeschi fraternizzarono, una volta sbucati fuori da quei cumuli di terra ed accortisi che difronte avevano diversi colori, diversi accenti e diverse armi, ma i cuori, le paure e l’orgoglio erano identici. Il “cessate il fuoco” di allora si può paragonare a questa era del Movimento Ultras in Italia, una specie di tregua armata che ha fatto capire a molti che l’ultras, per come lo intendiamo Noi, sa essere “fero o piuma” come diceva il grande Mario Brega. Oggi, è piuma!

A Celano, Fondani e Giuliesi ci hanno ricordato britannici e tedeschi, divisi solo dai colori, che in fin dei conti sono l’unica differenza che passa tra chi vive della stessa passione. Ci fossimo incontrati in qualche Autogrill d’Italia, magari, sarebbe volato qualche insulto, qualche spintone…si sa come vanno queste cose, non ve le fate raccontare. Avremmo dovuto evitare pallottole impazzite sparate da qualche “novello Spaccarotella” e avremmo proseguito il viaggio con una rivalità in più. Invece, la tessera, ci ha reso identici difronte la stessa battaglia, facendoci rendere conto che i problemi ed i sacrifici di uno, sono quelli di tutti, o almeno di chi non vuole saperne di avere nella propria rubrica il numero del Questore e la card del “Supermercato Calcio”.

A Celano ed in ogni stadio che in questa stagione ha visto la presenza di “ospiti indesiderati”, hanno vinto gli Ultras, quelli veri, quelli che non amano le classifiche, le Nikon dei fotografi e i complimenti. Hanno vinto quelli che non hanno bisogno di elogi, biglietti e prime pagine. Hanno vinto quelli che, sinceramente e con molta franchezza, preferiscono una Serie D senza limitazioni ad una Serie C che anno dopo anno perde passione, colore e spettatori. Hanno vinto quelli che andranno avanti così fino a quando non si ritornerà a far “parlare gli spalti”, fino a quando, cessata la tregua, si tornerà ad essere, del calcio, l’espressione pura e romantica di un tempo.

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica recupero della 38a giornata

Aprilia-Isola Liri
2-1
Aversa-Paganese 1-0
Campobasso-Vibonese 0-0
Catanzaro-Arzanese 3-1
Ebolitana-Chieti
1-1
Fano-Perugia 1-3
Giulianova-Fondi
1-1
L’Aquila-Gavorrano 1-4
Melfi-V.Lamezia 1-0
Milazzo-Celano
2-1
Riposa N.Frattese

 

Classifica P G V N P
PERUGIA* 84 38 25 9 4
CATANZARO* 81 38 23 12 3
V.LAMEZIA* 76 38 22 10 6
CHIETI*
63 38 18 9 11
APRILIA* 61 38 17 10 11
GAVORRANO 61 39 16 13 10
L’AQUILA* 60 38 15 15 8
PAGANESE* 59 38 15 14 9
ARZANESE*
52 38 13 13 12
FANO* (-5)
50 38 15 10 13
AVERSA* (-1)
46 38 12 11 15
FONDI*
44 38 11 11 16
MILAZZO
43 39 9 16 14
MELFI* (-3)
42 38 11 12 15
CAMPOBASSO* (-2)
41 38 10 12 16
GIULIANOVA* (-2)
40 38 11 9 18
N.FRATTESE* (-2)
36 38 9 11 18
VIBONESE* (-1)
35 38 7 15 16
ISOLA LIRI* (-2)
32 38 8 10 20
EBOLITANA* (-3)
30 38 7 12 19
CELANO* 25 38 7 4 27

*una gara in meno

La trasferta di Milazzo

Storie di un tempo che fu…

Una volta era più facile. La settimana sembrava non finire mai, con quell’attesa spasmodica fatta di ore ed ore passate a scrivere striscioni. Dal lunedì, il solito chiodo fisso ci perforava le menti fino ad arrivare al sabato, stremati dai pensieri. La domenica era un tripudio di bandiere, tamburi e fumogeni senza etichette e senza autorizzazioni. Una volta era più facile e la domenica era in grado di farti dimenticare una settimana di merda.

Una volta era più facile. Tra fogli a quadretti pieni di nomi e quote trasferta, con i soliti che ancora oggi ci devono un patrimonio, mentre altri c’hanno rimesso i salvadanai per fare “colletta”. Ma una volta era più facile ed anche l’ultimo arrivato trovava posto, anche se a corto di soldi e lucidità. Bastava portare una bottiglia di vino casereccio che si spalancavano le porte del bus.

Una volta era più facile. Il bus era l’unico mezzo a disposizione per raggiungere “i tuoi” fuori casa, di patenti nemmeno l’ombra, figuriamoci le macchine. Col passare del tempo, diventammo “boy scout” e “chierichetti” pur di sbeffeggiare l’agenzia di turno che ci avrebbe fornito il pullman…era l’unico modo per riuscire ad averlo. Ci spacciammo anche per “missionari”, ma una volta era tutto più facile.

Una volta era più facile. I quindicenni della Città eravamo Noi, senza Playstation e senza i-phone, senza grilli per la testa, senza Hogan ai piedi. Vivevamo in piazza, perennemente rissosi e cazzuti, vogliosi di diventare al più presto così grandi da poter far parte anche Noi del pullman che partiva per la trasferta. Oggi, nella nostra Città non ci sono quindicenni che ci ricordino la nostra giovinezza ed anche se ci fossero, con quale animo li porteremmo fino a Milazzo, con il rischio di non vedere nemmeno un barlume di campo, rischiando diffide e denunce dopo 1300 chilometri? Una volta era più facile.

Una volta era più facile. Si arrivava in città tutte uguali ed anche la più tranquilla ti sembrava pronta ad aggredirti. Non ci si conosceva, solo i novanta minuti creavano rispetto, amicizie, gemellaggi e rivalità. Un piccolo gesto e si era amici, un altrettanto piccola incomprensione e giù insulti, sassi e bottiglie fino a tarda notte, con due agenti di numero rintanati nella camionetta, che pazientemente attendevano la fine delle ostilità. Domenica, ad attenderci, abbiamo trovato tanta mentalità, quella mentalità che oggi unisce schiere di Ultras dai colori diversi. E proprio grazie ai ragazzi di casa, abbiamo potuto guardare la gara dal terrazzo di un palazzo. Una volta non era così, una volta si rischiava di lasciarci la pelle, ma era più facile, tutto più facile.

Una volta, saremmo arrivati a Milazzo a pochi minuti dal fischio d’inizio e ci saremmo diretti al botteghino, che senza problemi ci avrebbe staccato quei vecchi biglietti ingialliti. Saremmo arrivati a bordo di un bus, magari pieno, pieno di colore e calore, fiumi di vino e “odori”. Ma non è più così, il tempo ha cambiato tutto e nessuno ha pensato di fermare le lancette. Il tempo ci ha tolto tutto, dalle trasferte alle bandiere, dai botteghini ai pullman, dai tamburi agli striscioni, lasciandoci l’unica cosa di cui nessuno potrà mai privarci…la nostra passione!

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 40a giornata

Aprilia-N.Frattese
2-0
Aversa-Gavorrano 0-1
Campobasso-Isola Liri 2-1
Catanzaro-V.Lamezia 1-0
Ebolitana-Celano
3-1
Fano-Arzanese 2-1
Melfi-Paganese
1-1
Milazzo-Fondi 1-1
Perugia-L’Aquila 2-1
Vibonese-Chieti
1-1
Riposa Giulianova

 

Classifica P G V N P
PERUGIA* 81 37 24 9 4
CATANZARO* 78 37 22 12 3
V.LAMEZIA* 76 37 22 10 5
CHIETI*
62 37 18 8 11
L’AQUILA* 60 37 15 15 7
PAGANESE* 59 37 15 14 8
APRILIA* 58 37 16 10 11
GAVORRANO 58 38 15 13 10
ARZANESE*
52 37 13 13 11
FANO* (-5)
50 37 15 10 12
AVERSA* (-1)
43 37 11 11 15
FONDI*
43 37 11 10 16
MILAZZO
40 38 8 16 14
CAMPOBASSO* (-2)
40 37 10 11 16
MELFI* (-3)
39 37 10 12 15
GIULIANOVA* (-2)
39 37 11 8 18
N.FRATTESE (-2)
36 38 9 11 18
VIBONESE* (-1)
34 37 7 14 16
ISOLA LIRI* (-2)
32 37 8 10 19
EBOLITANA* (-3)
29 37 7 11 19
CELANO* 25 37 7 4 26

*una gara in meno

In casa con l’Aprilia

Bastava un niente…

Il campo di gioco deve essere un rettangolo. Quasi sempre un 110mx65m, in erba naturale o artificiale, ma va bene anche sabbia, se a calcarla non sono nomi altisonanti con una “Letterina” come accompagnatrice. Le strisce, rigorosamente in calce bianca, non più larghe di 12cm, ben visibili e ritracciate ogni qualvolta ce ne sia il bisogno. Una bandierina ad ogni angolo, di un metro e mezzo di altezza, così che Rui Barros possa dire di non essere basso e Batistuta possa usarla come poggia-mano.

Il dischetto del calcio di rigore, posto ad 11m dalla linea di porta, né un centimetro in meno, né uno in più, salvo buche “modello Maspero”. Porte larghe 7,32m e alte 2,44m, così larghe che non capiremo mai coma si possa sbagliare un gol davanti al portiere e vivendo con la consapevolezza che Blisset era “una pippa”. Le reti, in canapa, yuta o nylon, con maglie tanto strette da non far passare il pallone, a quello ci penserà Grobbelaar.

Per non parlare del pallone. Non basterà una sfera qualunque, anche quella dovrà rispettare peso e misure, ma Noi, che abbiamo passato una vita col Tango ed il SuperSantos, non capiremo mai la differenza. In caso di neve, la sfera da utilizzare sarà di colore fluorescente, sempre se le tv saranno presenti e si potrà dar inizio alla gara.

Due tempi da 45 minuti, intervallati dal riposo tra le frazioni di gioco, non superiore al quarto d’ora. Sostituzioni nel numero di tre, espulsioni dirette o sommando due ammonizioni, e se proprio si è autolesionisti, in casi rari, un giocatore già presente in campo, potrà sostituire il portiere espulso tra i pali della porta, poco importa se con i guanti o senza.

Pendenza del terreno di gioco, potenziale di luminosità dei pali-faro in caso di utilizzo, equipaggiamento dei calciatori e persino “casi off limits”. Tutto previsto, tutto regolamentato. Lo sapevate, che se la palla tocca un uccello in volo, il gioco può continuare tranquillamente? Beh, nemmeno Noi, che da piccoli giocavamo tra due palazzi pieni di piccioni ci eravamo mai chiesti cosa sarebbe successo se avessimo colpito un uccello…

Insomma, i “Signori del Calcio” hanno pensato a tutto, proprio a tutto, tranne che ad obbligare tutte le Società di calcio a munirsi di un defibrillatore. Un defibrillatore che, con una spesa irrisoria, tanto quanto la metà dello stipendio dell’allenatore di turno, potrebbe far bella mostra di sé tra le mani degli infermieri chiamati a soccorrere un atleta in campo, sperando che l’ambulanza non rimanga bloccata in doppia fila, dietro “quelli della Municipale”.

Morosini poteva essere salvato, Piermario doveva continuare a vivere!

Finché Vivrò #19

Copertina con doverosa dedica per lo sfortunato Piermario Morosini. All’interno di questo numero il resoconto della gara interna con l’Aversa. La rubrica “Settore Ospiti” con i protagonisti di turno, ovvero gli Apriliani. Articolo storico con tutti gli avvenimenti tragici succedutisi dagli albori del gioco del calcio in Italia fino ad oggi. Spazio per il futuro incerto del Glasgow Rangers, giunto molto probabilmente alla fine di 139 anni di gloria calcistica. Ultima colonna con gli occhi puntati sulla morte di Inigo Cabaças, giovane tifoso dell’Athletic Bilbao, ucciso dalla polizia basca dopo Athletic-Schalke 04 di Europa League. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno IX – Diciannovesimo Atto