Archivi del mese: Ottobre 2013

In casa con il S.Maria delle Mole

“Sir, up the hands”

Dopo la trasferta sarda di Sassari, si torna al “Purificato”. Dopo molto tempo torniamo a giocare contro il Santa Maria Mole, che rispetto all’incrocio di anni fa, ha in più nella denominazione il nome “Marino”, perché è lì che gioca le sue gare interne, nell’impianto costruito in occasione dei Mondiali del 1990. I rossoblu vengono da due vittorie consecutive, che rendono la strada da percorrere verso la salvezza meno irta ed insidiosa.

Il “Purificato” non regala nulla di più di una manciata di appassionati, che non hanno abbandonato il Fondi dopo la disastrosa retrocessione dello scorso anno, che ancora è cocente e si manifesta con larghi vuoti e con il menefreghismo della quasi totalità dei fondani. L’unica consolazione, per Noi della Iacuele, è che almeno la metà del pubblico presente è in curva al nostro fianco e partecipa attivamente al tifo. In queste prime gare di questa nuova stagione, non sempre l’apporto è stato dei migliori; nemmeno vorremmo chiamare in ballo il caldo che stenta ad andare in letargo, ma ci son state domeniche in cui ha preso il sopravvento “lo scazzo”.

Nel settore ospiti nulla, tranne l’allenatore degli ospiti che sconta lì la sua squalifica ed i genitori di qualche under in campo. Manca la tifoseria avversaria, il gol non arriva e così è difficile trovare stimoli, in un campionato che di stimoli ne regala già pochi, anzi pochissimi. Eppure, proprio in una domenica così, che renderebbe noioso anche uno spettacolo di lap dance, la curva trova smalto e vigore e sfodera novanta minuti niente male.

In assenza di stimoli esterni, siamo costretti a crearli artificialmente, siamo costretti a rendere pepata una domenica sugli spalti che sembra un funerale, se solo ti guardi attorno e ti fai coinvolgere da quell’aria sonnolenta di cui si ciba ormai da anni il “Purificato”. Spesso, anzi diciamo la verità, ogni domenica, ecco ve lo confessiamo, pensiamo ed immaginiamo cosa sarebbe questo stadio se anche Noi decidessimo di prenderci ferie e giorni di risposo. Beh, questa striscia di terreno tornerebbe ad essere una landa desolata, come fu fino agli anni ’50, quando proprio sotto quello che ormai è un sintetico di nuova generazione, sorgeva il cimitero della nostra Città.

Buon tifo, siamo belli carichi, c’è tempo anche per il nuovo coro, che non è quello del San Lorenzo, tanto per rimanere “autarchici” e fuori moda. E poi, a partita iniziata, sbuca fuori un inglese, che con la sua digitale inizia a far foto come un cinese a bordo di una gondola nel Canal Grande a Venezia. Ha persino lo stesso sorriso da imbecille stampato in fronte, anche dopo averlo costretto a partecipare ai battimani con un inglese che più maccheronico non si può. In assenza di stimoli, anche un turista, mosca bianca per la nostra Città ad ottobre, può farci sorridere e cantare. Cosa sarebbe il “Purificato” senza di Noi? Ve lo lasciamo immaginare!

Finché Vivrò #5-Anno XI

“Non importa dove, dimmi solo quando”…frase che riassume il nostro credo ed il nostro modo di essere. All’interno di questo numero i resoconti della gara casalinga contro l’Isola Liri e della trasferta sarda di Sassari. La rubrica Settore Ospiti, con i protagonisti di turno, ovvero i Molensi. Il pensiero della Curva Iacuele ed a chiudere Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno XI – Quinto Atto

Risultati&Classifica 9a Giornata

Risultati e Classifica della 9a giornata

Astrea-Cynthia
2-0
Budoni-Olbia
1-1
Fondi-N.S.M.Mole 0-0
Lupa Roma-Latte Dolce 2-1
Maccarese-Isola Liri
1-1
Palestrina-Terracina
2-2
Porto Torres-Arzachena
1-1
Selargius-Anziolavinio
2-1
Sora-San Cesareo
1-2

 

Classifica P G V N P
OLBIA
22 9 7 1 1
SAN CESAREO
21 9 6 3 0
LUPA ROMA
21 9 7 0 2
BUDONI
16 9 4 4 1
FONDI
16 9 5 1 3
TERRACINA
15 9 4 3 2
ISOLA LIRI
15 9 4 3 2
N.S.M.MOLE
14 9 4 2 3
ASTREA
11 9 3 2 4
SORA (-1)
10 9 3 2 4
SELARGIUS
10 9 2 4 3
LATTE DOLCE
9 9 2 3 4
ARZACHENA
9 9 2 3 4
PALESTRINA
9 9 2 3 4
CYNTHIA (-1)
8 9 2 3 4
ANZIOLAVINIO
5 9 1 2 6
MACCARESE
5 9 1 2 6
PORTO TORRES
4 9 1 1 7

 

La trasferta di Sassari(Latte Dolce)

Imprevisti e Probabilità

Zaini in spalla, serbatoio pieno e si viaggia per raggiungere Civitavecchia. Questa volta si va a Sassari, passando per Olbia, tappa obbligata del percorso, come quando passi dal via al Monopoli, con tanto di imprevisti  e probabilità. Già, come la probabilità che ti smontino la carrozzeria prima di imbarcarti, perché pensano che tu sia il corriere di qualche traffico illecito di ‘pane carasau’. Arrivati in porto, gli inservienti del gabbiotto ci squadrano, si scambiano sguardi d’intesa e muovono verso di Noi, ma l’auto sulla quale viaggiamo porta ancora addosso la merda dei gabbiani del lungomare di Polignano e così ci ripensano e nemmeno passano in rassegna a rivoltarci come un calzino, dedicando le loro “cortesie” ad un tir battente targa caucasica.

A proposito di imprevisti. A bordo, ci si parcheggia l’uno in culo agli altri, con il solito imbecille da “patente acquistata” che si posiziona in modo tale che per scendere devi studiare contorsionismo in qualche circo itinerante. Una scomodissima scala mobile, perennemente fuori uso, fa da “tappeto rosso”, prima che ti si materializzi difronte il personale di bordo, che scambieresti facilmente per camerieri con quelle loro divise fatte di gilet e camicia. Nemmeno un saluto, nemmanco un cenno con la testa e corri via verso la prima poltrona non maleodorante e senza aloni, in pratica una caccia al tesoro senza cartina. Ti accontenti di posare i tuoi ottanta chili sul primo giaciglio, senza badare a macchie e strani odori, che osservando bene, ti accorgi provenire dalle ciabatte di un sessantenne al tuo fianco. Cazzo, che fregatura! Doppia fregatura, quando il Capitano, con voce nasale ed accento campano informa che non è più possibile scendere in garage. Cazzo, lo spazzolino!!

Vabbè, tanto, con chi cazzo limoniamo qui sopra!?! In effetti, alziamo lo sguardo e vediamo solo camionisti che “hanno detto no al sapone”; anziani di ritorno da una settimana alle terme; famigliole con cani e gatti al seguito; la solita checca immancabile; sfigati con gli occhi fissi all’anticipo di Serie A ed il Palestrina(!!!) diretto ad Olbia! Ma sì, tra le fragranze di questa nave, volete che si accorgano del nostro alito!?! E nel frattempo, mentre realizziamo che sarà una notte di merda, sempre il Capitano, con quella sua “matta voglia di navigare” che traspare dall’enfasi che ci mette nel riferire all’altoparlante, informa che gli animali a bordo necessitano del “quinzaglio” con la ‘Q’ e con il suo inglese da cd-rom ripete che “de selservis-restorand isopenn”. Almeno, non perdiamo il buon umore e cerchiamo di chiudere un occhio, il sonno chiuderà anche l’altro.

A proposito di probabilità. I primi bagliori del mattino permettono alle pupille di scorgere i profili del Porto di Olbia, che si materializza sotto i nostri piedi di lì a poco, proprio mentre il sole si mostra in tutta la sua bellezza e rende fastidiosa la felpa che indossi. Sono le 07:00 del mattino e dobbiamo far trascorrere il tempo che ci divide dalla gara, con l’unica consolazione rappresentata dal fatto che per raggiungere Sassari impiegheremo più di un’ora. Colazione appena fuori dal porto, sfogliando tutti i quotidiani locali che, tanto per cambiare, ci danno sconfitti. Si sale in auto ed imbocchiamo la ss199, che dopo Berchidda diventa la ss597 e che solo una volta dentro il Museo del Vino proprio del piccolo centro sardo, scopriremo essere “la strada della morte”. Il tempo di sorseggiare un bianco del posto e di scattare qualche fotografia, non possiamo non notare che anche lo stadio di Berchidda ha una tribuna centrale migliore della nostra. Tristezza!

Una volta ripreso il viaggio con direzione Sassari, la ss597 si presenta come un killer sanguinario, con buche e guard-rail al posto di rivoltella e pallottole. Ogni chilometro un mazzo di fiori; ogni miglio una lapide; ogni curva i segni di una frenata; ogni dosso speri che tutto vada bene; sembra di essere nel bel mezzo di una roulette russa e tu hai la pistola puntata alla tempia. Su una cabina elettrica c’è un “Pisa merda”, forse rimasuglio di una vecchia rivalità, messa da parte, per il momento, per far posto ad un sempre attuale “Italia merda”…e come dargli torno!?! Il viaggio continua, un cartello indica “Lago di Coghinas”, giusto il tempo di guardare l’orologio e siamo già sulla riva. Siamo in Sardegna, ma sembra di stare su un canyon a stupirci delle meraviglie del Mondo. Riprendiamo, siamo in anticipo, ci sorpassano tutti, anche una vecchia cinquecento, ma non siamo tipi che arrivano in anticipo ed alle porte di Sassari, saliamo su verso Muros, ottocento abitanti ed un bar, che chiude dopo averci venduto un Ichnusa bella fresca. Tra un boccone ed un sorso di birra, si avvicinano le 15:00 e così torniamo giù per curve e tornanti ed in cinque minuti siamo a Sassari.

Uscita Latte Dolce e ci ritroviamo fuori quello che per molti versi sembrerebbe un campo di calciotto più che uno stadio. Gli giriamo attorno cercando di capire dov’è il settore ospiti e ci troviamo difronte un murales NG, segno che qui il Latte Dolce è proprio l’ultimo dei pensieri, anche meno della partita di calcetto del giovedì. Chiediamo ad un uomo in divisa, forse un metronotte prestato per un giorno alla Società di casa e ci risponde che non c’è settore ospiti e con 7 euro possiamo sedere dove vogliamo. Niente settore? 7 euro? Sedere? No, grazie per l’offerta, ma rifiutiamo ed andiamo avanti, ci teniamo stretti il pacco. Anche perché giriamo l’angolo e c’è una strada da dove poter guardare la partita ed appendere la pezza. Abituati negli anni di C, per Noi è normalità accontentarsi così!

Siamo agli sgoccioli di Ottobre eppure il sole picchia ancora ed anche in campo non scherzano, ma nel secondo tempo i rossoblu vanno in rete per ben due volte nel giro di pochi minuti, rendendo inutile la reazione dei padroni di casa negli ultimi minuti di gara. Il triplice fischio ci regala la giusta soddisfazione per una trasferta del genere e quando gli undici in campo si tengono per mano e vengono verso di Noi è una goduria pazzesca, che ci fa dimenticare che ora inizia il difficile, ovvero il viaggio di ritorno!

Un viaggio lungo, che non disseta però la sete di trasferta e “sorseggiamo” così gli scenari di questa bella terra isolana, tra basiliche, nuraghi e onde che si infrangono sugli scogli. La nave ci riporta a Civitavecchia, dove c’è sempre il solito gendarme con la paletta ad attenderci, che alle 7:00 del mattino ha già i coglioni girati e la voglia di fare il supereroe. Ma stavolta no, niente perquisizione, solo sguardi da duro. Chissà, avrà capito che non siamo Noi a spacciare ‘pane carasau’, speriamo!

Risultati&Classifica 8a Giornata

Risultati e Classifica della 8a giornata

Anziolavinio-Lupa Roma
0-1
Budoni-Maccarese
3-1
Cynthia-Arzachena 2-0
Isola Liri-Sora 4-3
Latte Dolce-Fondi
1-2
N.S.M.Mole-Porto Torres
2-0
Olbia-Palestrina
4-1
San Cesareo-Selargius
4-4
Terracina-Astrea
0-0

 

Classifica P G V N P
OLBIA
21 8 7 0 1
SAN CESAREO
18 8 5 3 0
LUPA ROMA
18 8 6 0 2
BUDONI
15 8 4 3 1
FONDI
15 8 5 0 3
TERRACINA
14 8 4 2 2
ISOLA LIRI
14 8 4 2 2
N.S.M.MOLE
13 8 4 1 3
SORA (-1)
10 8 3 2 3
LATTE DOLCE
9 8 2 3 3
CYNTHIA
8 8 2 3 3
ASTREA
8 8 2 2 4
ARZACHENA
8 8 2 2 4
PALESTRINA
8 8 2 2 4
SELARGIUS
7 8 1 4 3
ANZIOLAVINIO
5 8 1 2 5
MACCARESE
4 8 1 1 6
PORTO TORRES
3 8 1 0 7

 

In casa con l’Isola Liri

Febbre a 90°

Le temperature ballerine iniziano il loro giro di valzer e Noi iniziamo a contare i primi “feriti”, di quella che una volta era l’asiatica e che ormai cambia nome ogni autunno, seguendo la moda degli uragani nordamericani. Sta di fatto che se ti concentri, riesci a vedere anche i microbi saltellare e persino battere le mani a tempo, sui nostri cori. Fortuna vuole, che la giornata mite, al limite del primaverile, consenta ai febbricitanti di respirare aria pura ed agli altri di non dividere per forza la stessa fila di seggiolini con quelli già “in quarantena”.

Si gioca quello che in molti si ostinano a chiamare ancora “derby”. Ci chiediamo come può chiamarsi allora l’ormai alle porte ‘Isola Liri-Sora’, se questo di oggi viene inteso come un derby!?! Siamo puntigliosi, anche un tantino “scassacazzi”, ma bisogna imparare che nel calcio non tutto quello che si dà per scontato, poi lo sia realmente. Ecco perché sarebbe il caso che, partite del genere, vengano chiamate semplicemente “sfide”. Un derby ha dietro di sé un significato intrinseco, che spesso non è nemmeno paragonabile alla corsa di ventidue uomini dietro una palla rotolante. Un derby è una grande arena dove non si fronteggiano solamente due città vicine, spesso indistinguibili l’una dall’altra. Un derby è uno scontro tra territori, dialetti, tradizioni, usanze, feste popolari, tra popoli divisi magari da un lembo di terra, causa di lotte in passato, mai assegnato da secoli e che ormai è terra di confine. Ecco perché crediamo che non abbia senso etichettare questa gara con la parola “derby”.

Inoltre, negli ultimi anni, la sfida tra le due compagini si è ripetuta più volte, anche in Coppa Italia, tanto da perdere anche quel poco di appeal che aveva fino a qualche tempo fa. Rivalità non ce n’è, visto che dall’altra parte non si considerano “ciociari”, se mai questo potesse per Noi essere motivo di rivalità. E così, da un bel po’ di anni a questa parte, ogni volta che affrontiamo i biancorossi, immancabile è l’accoglienza colorita che riserviamo a colui che siede sulla panchina ospite e che in passato sbagliò spesso ad esprimersi nei nostri confronti, se mai quello che esce dalla sua bocca è “esprimersi”. Sinceramente, chiamarlo “derby” solo perché insultiamo giustamente il loro allenatore, ci sembra un po’ troppo.

La gara è di quelle sconsigliate ai deboli di cuore, di quelle che ti fanno sobbalzare ad ogni contatto in area e che maledirai quando, speriamo il più tardi possibile, ti ritroverai a “giocare a scopa” con il cuore. Allora sì che maledirai ogni singolo minuto di questa partita. Gare così non le vedi tutti i giorni e non sei mai sicuro che siano un bene per te e per il tuo fisico, mentre la tua mente ha già alzato il braccio e “votato sì”. Già, perché si soffre, si lotta, si corre, si rischia anche di rimetterci le coronarie, ma una rete per la tua squadra ormai a tempo scaduto è meglio di una tachipirina1000 a stomaco vuoto. I suoi effetti sono devastanti, così che la febbre sembra per un attimo far posto ad uno strano luccicare, che è sintomo di svenimento e non c’è altra soluzione che poggiare il tuo culo sui gradoni, per realizzare che è tutto vero e che per un soffio non ti sei giocato “pensione&nipotini”.

L’ultimo fischio di quell’uomo in giallo a centrocampo ti farebbe esultare ancora, ma sei combattuto, hai le gambe che non ti reggono e per un attimo ti immagini tra tanti anni, tu davanti a tuo nipote, che nemmeno ti capisce piccolo com’è, a raccontargli le tue giovani bravate, le trasferte, le donne e le “mazzate”, ci pensi su, ti fermi e posi ancora il tuo culo sui gradoni. Scegli per una volta di essere spettatore, di osservare e godere di una gioia senza farne parte, perché in fondo gioire dura un attimo, ma a te interessa l’eternità.

Finché Vivrò #4-Anno XI

Copertina con oblò, in omaggio alla prima trasferta sarda di stagione. All’interno i reconti della gara interna contro l’Olbia e della trasferta di Budoni, appunto. Rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero gli Isolani. Il pensiero della Curva Antonio Iacuele, immancabile ormai. Ultima mezza colonna per l’interessante intervento dell’Avv.Contucci sulla questione “Discriminazione territoriale”. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno XI – Quarto Atto

Risultati&Classifica 7a Giornata

Risultati e Classifica della 7a giornata

Arzachena-Anziolavinio
3-1
Astrea-N.S.M.Mole
0-2
Fondi-Isola Liri 1-0
Lupa Roma-Budoni 2-0
Maccarese-Olbia
0-2
Palestrina-Latte Dolce
1-3
Porto Torres-San Cesareo
1-7
Selargius-Cynthia
2-2
Sora-Terracina
2-1

 

Classifica P G V N P
OLBIA
18 7 6 0 1
SAN CESAREO
17 7 5 2 0
LUPA ROMA
15 7 5 0 2
TERRACINA
13 7 4 1 2
FONDI
12 7 4 0 3
BUDONI
12 7 3 3 1
ISOLA LIRI
11 7 3 2 2
N.S.M.MOLE
10 7 3 1 3
SORA (-1)
10 7 3 2 2
LATTE DOLCE
9 7 2 3 2
PALESTRINA
8 7 2 2 3
ARZACHENA
8 7 2 2 3
ASTREA
7 7 2 1 4
SELARGIUS
6 7 1 3 3
CYNTHIA (-1)
5 7 1 3 3
ANZIOLAVINIO
5 7 1 2 4
MACCARESE
4 7 1 1 5
PORTO TORRES
3 7 1 0 6