Archivi del mese: Ottobre 2013

La trasferta di Budoni

Tempesta d’amore

Lasciammo la Sardegna da vincitori, ad Arzachena, quattro anni orsono, il resto è storia recente. La ritroviamo i primi di Ottobre, con il calendario che ci regala Budoni, dove torniamo volentieri dopo averla conosciuta proprio in quella stagione esaltante. Il meteo prevede burrasca, Wanna Marchi e Do Nascimento prevedono amore e danaro, Noi ci tocchiamo i coglioni e per sicurezza prendiamo ogni precauzione del caso.

La Snav non effettua più la tratta Civitavecchia-Olbia, la Tirrenia ha il monopolio e viaggiare in auto è sinonimo di vendere un rene sul mercato degli organi ed a Noi, che già dobbiamo convivere col fegato spappolato e lo stomaco in subbuglio, non conviene di certo buttar via soldoni. Anche perché, quel poco di lungimiranza che abbiamo ci ricorda che tra 14 giorni saremo ancora qui, a bordo, senza soldi e ci dovrà bastare un panino con la frittata di zucchine, che nel frattempo avrà già inzozzato lo zaino di unto.

Sul traghetto, che sarebbe meglio chiamare nave, poco o nulla è cambiato. Le poltrone del bar hanno abbandonato quel verde tappezzeria che metteva l’orticaria, per far posto ad una pelle color marrone scuro, che poco o nulla ha a che fare col resto, tanto che Paola Marella vomiterebbe solo a guardarle. Il bar ha sempre quei “prezzi ragionati” che sembra di star seduti nella Piazzetta di Capri, solo che al tuo fianco non c’è nessuno di così importante e conosciuto, anzi gli odori che salgono su nelle tue narici ti fanno capire che se lì c’è qualcuno che si avvicini alla “normalità”, beh quello sei proprio tu.

Il mare è incazzato nero, tanto per rimanere in tema di “discriminazione”, la nave balla sulle punte, ti si ripropone anche la Vigorsol che un’onda più bastarda delle altre ti ha mandato giù per la gola. “Sto cazzo di meteo c’ha azzeccato, porcaputtana!”. Gli altri dormono che è una bellezza, tu invece sei ad un passo dagli incubi e per far passare il tempo, che qui su sembra non trascorrere mai, ti decidi ad iniziare una serie di dribbling al limite dello sbrocco per riuscire ad andare a pisciare. Al cesso ci arrivi, ma pisci ovunque tranne che nel buco.

L’attracco ad Olbia, come sempre, regala un’alba che ti riconcilia con tutto il resto e ti fa dimenticare le turbolenze. Approfittiamo del clima mite che ha scansato tuoni e lampi e ci dirigiamo verso Budoni. Il tempo di chiudere gli occhi rimasti spalancati tutta la notte e già si respira la brezza marina. Colazione abbondante e rapida occhiata a “L’Unione Sarda”. Il sole ci invita in spiaggia e così, senza perder tempo, ci facciamo indicare la strada più corta per “sabbia&culi”, che troviamo già in un “simpatico” minimarket dove la nostra fame trova rifugio. Peccato solo che si è di passaggio, altrimenti la commessa sarebbe da sposare. Ecco, il nostro lato romantico e passionale che fa a cazzotti col nostro vero scopo…

E menomale che doveva essere la strada più corta…dopo dieci minuti di cammino siamo ancora nel bel mezzo del nulla, ma la testardaggine ci premia dietro l’ultima fila di pini. Spiaggia, non ciottoli, mare, onde e…??? Bravi, indovinato. Cazzo quanto ben di Dio, pensiamo, tanto che qualcuno, con un po’ di coraggio chiede: “Ma ciamma ì p’ forz’ a ju stadije?” Occhi pieni ed una leggera abbronzatura da sfoggiare con quelli rimasti a casa e si riparte in direzione stadio.

Pensavamo di averle viste e sentite tutte, ma ci sbagliavamo. Già, perché per accedere al settore ospiti, ci fanno passare nel campo di gioco, poiché si son dimenticati le chiavi per aprire i lucchetti delle catene(!!!). Novanta minuti di battaglia, ma usciamo sconfitti dal campo, con i rossoblu che pagano a caro prezzo le due sole ingenuità di giornata, Noi invece non paghiamo nulla, così come quattro anni fa e ci incamminiamo verso le prime case, per riprendere il viaggio verso il Porto di Olbia.

Giunti in Porto, abbiamo anche il tempo di rifocillarci, prima di salire a bordo e sperare in acque calme. Questa volta non ci facciam fregare e come ai tempi delle gite, quando ci si “accoltellava” per il miglior sedile del pullman, ci impossessiamo di un divano, tutto per Noi. La stanchezza e gli occhi violacei gridano vendetta, il mare piatto “come una tavola” fa il resto e ci appisoliamo con tanto di bolla alla narice. Sono le 23 di domenica sera e siamo da buttare, che facciamo ribrezzo anche ai due camionisti russi dell’andata che andavano avanti a brindare col bottiglione di 4 litri di un’imprecisata marca di intruglio a 35% vol. Le loro facce erano uno spot per il “bere con moderazione”.

La schiena a pezzi e la fronte sudata ci danno il buongiorno quando stiamo per tornare sulla terra ferma. Spaesati e con gli occhi sballati come una slot machine, ci diamo una rinfrescata e, stranamente, risultiamo più persi di prima. Nemmeno il tempo di posare il piede destro sulla banchina, lasciandoci alle spalle la ferraglia galleggiante, che veniamo perquisiti come narcotrafficanti, mentre ci sfila di fianco un arabo “pronto ad esplodere”. Alle 7 del mattino non abbiamo nemmeno la forza di inveire contro chi crede di dover salvare il Mondo. Alle 7 del mattino, dopo aver onorato la pezza e l’ennesima trasferta, vuoi solo tornare a casa, il più presto possibile, possibilmente con i tuoi piedi!

Risultati&Classifica 6a Giornata

Risultati e Classifica della 6a giornata

Anziolavinio-Maccarese
2-2
Budoni-Fondi
2-0
Isola Liri-Porto Torres 2-1
Latte Dolce-Astrea 0-0
Lupa Roma-Palestrina
2-0
N.S.M.Mole-Arzachena
4-0
Olbia-Sora
3-2
San Cesareo-Cynthia
3-1
Terracina-Selargius
3-0

 

Classifica P G V N P
OLBIA
15 6 5 0 1
SAN CESAREO
14 6 4 2 0
TERRACINA
13 6 4 1 1
BUDONI
12 6 3 3 0
LUPA ROMA
12 6 4 0 2
ISOLA LIRI
11 6 3 2 1
FONDI
9 6 3 0 3
PALESTRINA
8 6 2 2 2
N.S.M.MOLE
7 6 2 1 3
SORA (-1)
7 6 2 2 2
ASTREA
7 6 2 1 3
LATTE DOLCE
6 6 1 3 2
ANZIOLAVINIO
5 6 1 2 3
ARZACHENA
5 6 1 2 3
SELARGIUS
5 6 1 2 3
CYNTHIA (-1)
4 6 1 2 3
MACCARESE
4 6 1 1 4
PORTO TORRES
3 6 1 0 5

 

In casa con l’Olbia

Sempre al nostro posto!

In questi ultimi dieci anni, dalle nostre parti, qui in riva a quello che fu il Pedemontano, tante sono le facce che sono passate e si son scambiate il testimone, tanti i personaggi che hanno messo piede sul rettangolo del “Purificato”. Difficile ricordarli tutti, quasi impossibile, anzi, qualcuno è meglio che non sfiori le nostre menti. C’è chi farebbe bene a girare a largo, chi non ha lasciato nemmeno il segno, chi non ha, ancora oggi, alcun ritegno e chi invece è riuscito a guadagnare la nostra stima. Pochi, pochissimi quelli che hanno lasciato un buon ricordo, forse basterebbero le dita di una mano.

Tre, quattro “cordate”; una trentina di Dirigenti o sedicenti tali; due dozzine di allenatori, capaci o incapaci, patentati o presta-nome, professionisti o pagliacci; qualcosa come duecentocinquanta calciatori, molti dei quali preferiremmo chiamarli in altro modo, visto che solo i tacchetti li differenziavano da altri tipi di mestieri. Facce che nemmeno riconosceremmo, trovandocele difronte, seduti ad un bar di periferia a bere un caffè, perché il destino gli ha tolto quello che gli aveva dato ed ora si ritrovano a far la spola dal bancone all’Ufficio per l’Impiego.

Tanti son passati su quel prato verde, qualcuno giusto il tempo di una stagione, i più sfortunati non hanno terminato neppure quella. Altri li abbiamo visti sfilar via come su una passerella, ma con meno fascino rispetto a delle modelle. Altri ancora son dovuti scappar di notte, mentre chi ha osato “calpestare” il nostro essere è stato invitato a far le valigie per tornare ad esibirsi nei tendoni dei circhi assieme ad “acrobati&pagliacci”.

Qualcuno ha saputo rispettarci, raccogliendo i meritati applausi, ma soprattutto accettando le altrettanto giuste critiche e incassando sacrosanti fischi sonori, che ancora oggi fanno eco. Chi scende in campo, questo lo sa, ma in pochi se ne ricordano nei momenti tristi e bui, quando non piovono petali, ma insulti. Ebbene, chi è sceso in campo con questo spirito, si è poi guadagnato il giusto riconoscimento, che non è certo uno di quei cori che si sentono negli stadi zeppi di spettatori, bensì uno scrosciante applauso ed un posto nel nostro cassetto dei ricordi. Questi son quelli che riconosceremmo sicuramente, se li incontrassimo a sorseggiare un caffè in un bar di periferia.

In questi ultimi dieci anni tante sono le facce che son sbucate fuori da quello spogliatoio, ma nessuna di esse si è legata indissolubilmente a questa maglia, a questi colori. Tanti volti, pochi uomini. In questi ultimi dieci anni, l’unica certezza è stata rappresentata dalla nostra presenza, costante, senza soste, ripensamenti, pause di riflessione, cambi di rotta. Che quelli in campo vincessero o perdessero, che si fosse primi o miseramente ultimi, che si parlasse di C o di Promozione, che si potesse calpestare gli spalti o rimanere a chilometri dal campo, che ci fosse un sole cocente o la valanga d’acqua di domenica…poteva mancare la squadra, non di certo Noi!

Da dieci anni sempre al tuo fianco!

Finché Vivrò #3-Anno XI

La copertina suona come un presagio, visti gli ettolitri d’acqua piovuti sulle nostre teste domenica. All’interno di questo terzo numero stagionale, i resoconti della gara interna contro la Lupa Roma e della trasferta di Maccarese. La rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero gli Olbiesi. L’ormai consueto spazio dedicato al Pensiero della Iacuele. Ultima colonna con l’iniziativa del blog FC1922. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto dagli spalti.

Anno XI – Terzo Atto

Risultati&Classifica 5a Giornata

Risultati e Classifica della 5a giornata

Arzachena-San Cesareo
1-1
Astrea-Isola Liri
0-3
Cynthia-Anziolavinio 5-1
Fondi-Olbia 2-3
Maccarese-Lupa Roma
0-2
Palestrina-Budoni
2-2
Porto Torres-Terracina
0-3
Selargius-N.S.M.Mole
3-2
Sora-Latte Dolce
1-0

 

Classifica P G V N P
OLBIA
12 5 4 0 1
SAN CESAREO
11 5 3 2 0
TERRACINA
10 5 3 1 1
FONDI
9 5 3 0 2
BUDONI
9 5 2 3 0
LUPA ROMA
9 5 3 0 2
PALESTRINA
8 5 2 2 1
ISOLA LIRI
8 5 2 2 1
SORA (-1)
7 5 2 2 1
ASTREA
6 5 2 0 3
ARZACHENA
5 5 1 2 2
LATTE DOLCE
5 5 1 2 2
SELARGIUS
5 5 1 2 2
CYNTHIA (-1)
4 5 1 2 2
N.S.M.MOLE
4 5 1 1 3
ANZIOLAVINIO
4 5 1 1 3
MACCARESE
3 5 1 0 4
PORTO TORRES
3 5 1 0 4