Finché vivrò…
Anno V – Ottavo Atto
Finché vivrò…
Bugiardi, tutti bugiardi!
Bugiardo il risultato finale di Domenica pomeriggio, bugiarda la classifica attuale del nostro Fondi, bugiarda la carta stampata che ha celebrato solo la vittoria ospite minimizzando la grande prova dei rossoblu, bugiardo chi ha reputato la direzione di gara non influente sull’esito finale della partita, bugiardo chi ha deluso in una telefonata tutte le prospettive e le belle speranze di un’estate. Bugiarda
A Fondi tutto questo è successo davvero! Può sembrare paradossale, fantasioso, irreale, eppure il Lunedì post Fondi-Gaeta ha lasciato poco spazio ai commenti di chi ha seguito come sempre in maniera passionale la propria squadra del cuore sugli spalti dell’Arnale Rosso. Sui quotidiani nessuna traccia del “fattaccio”, perché pare sia stato definitivamente partorito nella tarda serata di Domenica, ma fa molto male, e non serve spiegarne il motivo, sapere che alle prime luci del 17 Gennaio molti fondani conoscevano già le sorti di Lauretti, a differenza del diretto interessato. Basterebbe questo a rendere chiara l’idea dello scenario, dopo aver fatto nel corso degli ultimi mesi più di un passo avanti (grazie soprattutto ai risultati maturati ed all’esperienza acquisita quotidianamente sul campo) oggi il Fondi ne fa diversi indietro, questa è la realtà, inutile negarlo! In frantumi ore ed ore di allenamenti che hanno fatto della nostra squadra una delle migliori produttrici di calcio della categoria, in frantumi il clima di serenità e determinazione che da mesi si respirava all’Arnale Rosso, in frantumi il lavoro di Lauretti sui singoli, che ha visto esplodere Marrocco ed Addessi, in serio pericolo il sentiero da percorrere in Coppa Italia visto che, anche se non ce lo auguriamo logicamente, un contraccolpo psicologico è da mettere in preventivo… volete forse negarlo?
Solitamente la rubrica “la nostra partita” è riservata al racconto della Domenica pallonara, e statene certi avremmo preferito parlare della sconfitta rimediata dalla capolista piuttosto che prendere atto dell’esonero di una persona, un uomo prima che un allenatore, che aveva messo tutti d’accordo… quasi tutti evidentemente, perché come sempre più spesso accade la vita ed il destino più che la salute e la professionalità di un soggetto mettono in cattiva luce quanto di buono viene innegabilmente fatto! Forse è altrettanto vero che noi ultras non siamo adatti a questo calcio, siamo figli di un altro pallone probabilmente, abbiamo iniziato ad amare questo sport giocando sotto casa, tra le auto in sosta, con le scarpe bucate, poi al campetto di cemento, le ginocchia sbucciate, le prime scazzottate per chi doveva occupare il campetto e chi doveva accontentarsi di giocare sulla terra, le partitelle a calcetto coi ragazzi degli altri quartieri, le prime divise e tutto ad un tratto le scarpe appese al chiodo per scendere dai tacchetti e salire sugli spalti …la voglia di smettere non prevarrà mai finché anche un solo sms potrà trasmettere emozione, batticuore, lacrime di felicità: “Siamo diventati l’esempio del mondo, allo stadio per divertimento, vi voglio bene!”. Questo è Old Fans, questo lo spirito che ci accompagna, al di là della classifica, al di là del risultato, al di là di decisioni assurde e spropositate.
Chiudiamo in bellezza!
Partita certo dai due volti quella del “Comunale” di Artena, sugli spalti buona presenza rossoblu ed in campo un Fondi sottotono nella prima frazione di gioco e più convinto nella ripresa. L’esito finale potrebbe apparire scontato, eppure il pareggio maturato rappresenta solo uno dei possibili segni scaturibili al termine di quella che è stata una gara aperta, giocata da entrambe le squadre alla continua ricerca del goal partita. Solo la giornata di grazia di Assogna e del suo dirimpettaio hanno fatto sì che venisse fuori un 1-1 dal tabellino finale. Il resto l’hanno fatto i legni, frutto del caso quello colpito dai padroni di casa intorno all’80esimo minuto causato da una deviazione rossoblu su conclusione del centrocampista locale Binaco (col pallone che toccava la parte alta della trasversa), assolutamente sfortunato quello “abbattuto” da Pagliuca che, su calcio di rigore, spiazzava il portiere rossoverde centrando però l’incrocio. Senza dimenticare che se Cortani avesse piazzato la sfera nello specchio della porta sulla respinta del legno invece di appoggiare a Pagliuca la rete non sarebbe stata annullata… peccato, peccato davvero! In gare come questa le realizzazioni arrivano proprio quando meno te lo aspetti o, per meglio dire, su azioni che sembrano tutt’altro che pericolose: dopo pochissimi giri di lancetta un pasticcio della retroguardia rossoblu mette Ferraro in condizione di firmare il vantaggio della VisArtena con un colpo di testa ravvicinato, a metà ripresa un tocco impercettibile del “Toro di Mondragone” sigla il pareggio fondano sfruttando al meglio una delle parabole messe in area da Cortani.
Secondo pari consecutivo per il Fondi, ad una settimana di distanza dalla beffa interna con il C.L. Priverno. Un’altra occasione persa per avvicinarci alla vetta del girone o un punto prezioso su un campo ostico? Il sapore del mattoncino in più è sicuramente diverso: la divisione della posta ad Artena ci può stare, anzi. È il rocambolesco 1-1 di Domenica scorsa a far gridare vendetta! Casuale se vogliamo, ma probabilmente anche significativo, il fatto che abbiamo raccolto finora venti punti, equamente divisi tra gare interne ed esterne. Continuiamo ad andare in goal sistematicamente, e questo è senza dubbio un dato confortante, ed ora siamo attesi da una sorta di esame, per verificare il nostro stato di forma e le potenzialità di questa squadra. Quale migliore avversario per testare il Fondi se non la capolista del girone? Quale occasione migliore per salutare il proprio pubblico prima delle festività natalizie? E soprattutto… quale opportunità migliore per tornare alla vittoria e mandare un chiaro messaggio all’interno Campionato prima del giro di boa? Certo, non sarà per niente facile, troveremo di fronte a noi una squadra compatta, ben assortita, con individualità ottime e che rappresentano un lusso per la categoria, ma che in diverse occasioni ha messo in mostra lacune caratteriali, carenze sotto il profilo umano. L’umiltà, nostra vera forza, è sconosciuta ai nostri prossimi avversari, e come già successo l’anno scorso il Fondi può confermarsi autentica bestia nera per i biancorossi del golfo. Il Gaeta troverà una squadra combattiva, grintosa, determinata. Garantiamo noi!
Rientreranno sicuramente Germano e Maglitto, fuori nell’ultimo turno per squalifica ed infortunio, Lauretti dovrebbe poter contare sull’intera rosa (fatta eccezione per il solito Luigi Vuolo, cui vanno i nostri migliori auguri) e per questo essere fiduciosi è doveroso. Sarà poi compito del pubblico fondano affollare gli spalti dell’Arnale Rosso sin dal pre-partita, per sostenere la squadra e rappresentare davvero il dodicesimo uomo in campo. Quella col Gaeta sarà l’ultima gara interna del 2007, considerato che il 23 Dicembre il Fondi sarà di scena a Velletri e solo il 6 Gennaio tornerà a giocare tra le mura amiche affrontando il Boville Ernica nel primo di due turni interni (il 13, per l’inizio del girone di ritorno, ospiteremo infatti il Pisoniano). Insomma un Calendario tutt’altro che agevole, ma molto molto elettrizzante! La speranza è quella di vedere le tribune stracolme, ribollenti di colore e calore per la squadra della nostra città, mettendo da parte una volta per tutte le polemiche delle ultime settimane, dimostrando grande compattezza ed unità d’intenti. Se è vero come è vero che Fondi ha fame di successi e grande calcio sono proprio questi gli appuntamenti che possono dare il “la” a stagioni importanti, indimenticabili. Pronti?
Un mese di domande
“…e così Novembre sale su, e mi ricorda che non siamo stati mai così distanti” canta Virginio, un nostro giovane concittadino. Sono passati ore, giorni, settimane, è passato un mese! Un mese senza giustizia, senza verità, senza che nessuno abbia pagato per il proprio folle gesto. Un mese senza Gabriele, senza il suo sorriso, senza la sua musica, senza la sua curva. La Famiglia Sandri non vuole arrendersi, il movimento non ha alcuna intenzione di arrendersi, a Roma, in Italia, in Europa, nel mondo intero. Ogni piccola grande realtà ultras ha sposato la causa di Gabbo e, quotidianamente, nelle curve, nelle strade, nelle scuole, urla la propria rabbia, lo sdegno, la vergogna di vivere in una società dove regna l’ipocrisia, dove il Potere è libero di fare il bello ed il cattivo tempo, la Democrazia è andata a farsi fottere, dove si può essere uccisi senza alcuna ragione e si può sopravvivere nell’impunità senza che la mano della Legge sia spinta sul capo del colpevole. Ma quale Legge? Quella che regala la libertà a ricettatori, usurai, stupratori e condanna un tifoso per aver voluto portare un po’ di colore nel suo settore con un fumogeno colorato? Quella che continua a difendere esponenti delle FdO corrotti e sbatte dentro l’anziano che per vivere è costretto a rubare un tozzo di pane al supermercato? Quella che rimette in giro assassini e pregiudicati senza che scontino nemmeno la metà della pena ed allo stesso tempo inasprisce provvedimenti e condanne nei confronti di un gruppo di tifosi che preferisce non allinearsi per esprimere la propria opinione ed espone uno striscione allo stadio senza seguire alcuna procedura in Questura? Di una Legge così siamo esausti, nauseati, devastati psicologicamente.
Gabriele ha raggiunto lassù quel Julien che perse la vita, per mano dello stesso “esercito”, lo scorso anno in terra di Francia, all’esterno del “Parco dei Principi” dopo la partita PSG-Hapoel TelAviv. Del suo caso parlammo ampiamente sul nostro blog, con la speranza che mai più si verificasse un nuovo episodio simile. Ebbene, a dodici mesi di distanza nella nostra amata Italia è successo anche di peggio. Ma fuori da uno stadio? Macchè, in autostrada! All’esterno di una birreria? Macchè, nel parcheggio di un autogrill! A seguito di scontri furibondi tra ultras di fazioni opposte? Macchè, non ci sono scontri, non ci sono feriti, solo ipotesi… ed un nostro fratello ultras morto, ucciso da una pallottola dello Stato. E chi ha sparato l’ha fatto per difendersi? Assolutamente no, di pericoli non ce n’erano, di nessun tipo, nessuno. E allora è logico continuare a chiedercelo: perché hanno ammazzato Gabbo? Per quale motivo? Cosa ha spinto quella mano a sparare? Dopo aver addirittura mirato, vi rendete conto? Cosa staranno cercando ancora poi gli “inquirenti” prima di bussare a quella porta per ammanettare l’omicida e rinchiuderlo in galera? C’è proprio bisogno di altre prove? C’è bisogno di altre vittime? O l’insabbiamento mediatico di questa vicenda è semplicemente un’operazione diciamo strategica per fomentare il rancore? Se n’è andato così il primo mese di domande, il primo mese senza risposte e quello che la Famiglia Sandri si appresta a vivere è un Natale buio, il più triste Natale che si possa immaginare, per due genitori che hanno perso un loro frutto, per un fratello che ha perso la propria metà, per una fidanzata che ha perso il proprio angelo custode. A poche centinaia di kilometri da Roma, come d’altronde in qualsiasi casa italiana, la famiglia dell’omicida scarterà pacchi regalo e brinderà, aspetterà l’alba del nuovo anno, accoglierà la Befana sul marmo del camino, come nulla fosse successo. Un Natale coi fiocchi, alla faccia nostra…
V’a rumast ancann!
Perdonerete la battuta, in piemontese stretto, ma ci sembra davvero il modo migliore per riassumere l’esito dell’ultima gara casalinga del nostro Fondi. L’avevamo preannunciato in settimana, con quella locandina provocatoria: “Noi più forti di tutto!” e l’invito alla partita sotto lo sguardo di gufi ed avvoltoi, ebbene dalle 14,30 in poi di Domenica pomeriggio l’Arnale Rosso è stato preso d’assalto da un vero e proprio esercito. Come già accaduto in diverse altre occasioni il Fondi ha saputo ribadire la sua forza con una gara superba, macchiata da alcune decisioni arbitrali discutibilissime che hanno condizionato il risultato finale in maniera evidente. Come se non bastasse è arrivato anche il primo errore dal dischetto in Campionato per Maglitto a favorire gli ospiti in un pomeriggio che rischiava di diventare stregato per i colori rossoblu, considerato che nell’unica azione degna di nota di tutta la ripresa il C.L. Priverno ha trovato la rete del vantaggio con un colpo di testa dell’ex MatteoCampobasso, poi scatenatosi in un’esultanza alquanto spropositata in virtù del suo passato e del suo certificato di residenza. Ma a questi episodi siamo ormai abituati! Dibattiamo piuttosto dell’affrettata espulsione di Germano, col Fondi costretto in inferiorità numerica per oltre un’ora eppure assoluto padrone del campo. Dibattiamo del gioco espresso anche Domenica, del calcio che
Se n’è andato poco più di un terzo di Campionato e, dopo un avvio sfortunato, sono arrivati i risultati a migliorare sensibilmente la nostra classifica. Nel giro di poche settimane i rossoblu hanno guadagnato punti pesanti e posizioni molto più dignitose in graduatoria, e se non fosse stato per alcuni pareggi interni di troppo oggi potremmo festeggiare un Fondi a due passi dal podio. Lo dicono i numeri, lo dice il parere unanime degli addetti ai lavori non legati ad altre realtà, lo dice l’atteggiamento che gli avversari scelgono per affrontarci. Lo stesso C.L. Priverno ha confermato il trend positivo del Fondi, in grado di allungare la sua serie di risultati in vista della delicata trasferta di Artena che farà da preludio ad una chiusura d’anno bollente, con la gara in casa al cospetto della capolista Gaeta e la visita che renderemo alla sorpresa VJS Velletri il 23 Dicembre. Un mese importante per i nostri colori, attesi innanzitutto nel pomeriggio dalla gara interna con LaRustica, fondamentale per il passaggio del turno nella Coppa Italia Regionale, per una vittoria che rappresenterebbe un traguardo storico per il calcio fondano, mai così avanti nella competizione. Il ritorno, inoltre, dopo decenni ad una gara ufficiale, per così dire, in notturna considerato che il fischio d’inizio è previsto per le ore 18. Ed il Fondi potrà affrontare quest’ostacolo con tutta la rosa a disposizione, un’arma da non sottovalutare.
Come avviene settimanalmente, il commento alla partita disputata non si ferma al puro aspetto tecnico ma di là da ogni pregiudizio presta spazio anche a considerazioni di diverso genere. Quello che stavolta ci va di sottolineare è il sempre maggiore numero di spettatori che
Finché vivrò…
Anno V – Settimo Atto
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