Non vedo, non sento, non parlo!


Vittoria doveva essere e vittoria è stata, per completare l’opera si attendeva un miracolo dal "Francioni" ma così non è stato. Tutti con i lobi delle orecchie proiettati verso il capoluogo di provincia in attesa di ciò che poteva essere. Già, ciò che poteva essere se solo una settimana prima il fato e l’uomo nero non avessero deciso diversamente. Non sarebbe il caso di tornare sul recente passato, ma l’epilogo amaro del fine stagione ce lo impone. Sono anni ormai che l’Eccellenza Laziale è la nostra dimora e di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, finendo per straripare. Cambiano i burattinai e i burattini, ma la trama è sempre la stessa. Penalizzazioni che scompaiono, tesseramenti fuori norma, partite truccate, risultati noti ancor prima di avere il proprio compimento e chi più ne ha più ne metta. Chi dovrebbe vigilare latita, chi dovrebbe legiferare scompare dietro i primi caldi di stagione e chi dovrebbe esser super-partes cambia barca come cambia il vento. L’ultima giornata ci ha messo difronte il CLC Priverno di molti ex, primo fra tutti Mister Rossi, uomo di spessore che meriterebbe più considerazione e magari una panchina di primordine. Non è un caso se a fine gara Rossi-gol ci ha onorato con un piccolo ma divertentissimo siparietto. Ma per essere ricordati non basta aver indossato la gloriosa casacca rossoblu, bisogna saper pesare le parole e controllare le proprie azioni. E se per Pasquali c’è stato un lungo applauso, per queste persone solo tanta indifferenza, a dimostrazione che gli ultras fondani rispettano solo chi rispetta la maglia rossoblu.

 

E se al "Francioni" il risultato era già scritto, lo stesso non si poteva dire al "Domenico Purificato". I lepini, seppur senza motivazioni, dimostravano di voler onorare l’appuntamento, forti dal canto loro dell’assenza di rigidità di schemi e preoccupazioni di sorta. Il Fondi impiegava un po’ per far sua la gara e solo con il gioiello barese Bellomo riusciva a capitalizzare due sortite offensive molto simili. La partita si incanalava quindi sui binari giusti per i rossoblu, che chiudevano i conti già nella prima frazione. Il secondo tempo lasciava spazio ad una gara senza stimoli da entrambe le parti con un Fondi proiettato già verso i Play Off Nazionali, ed i biancoblu ne approfittavano per accorciare le distanze e far venire i brividi ai mille e cinquecento spettatori che assiepavano le gradinate in questo mercoledì di campionato. Solo il fischio finale regalava tranquillità sulle tribune ed ai giocatori.

 

Rimane quindi l’amarezza per essere stati defraudati, di essere stati controfigure per 33 gare degli attori principali, che come nelle migliori pellicole si coprono di premi, lodi ed oscar. Presenziano in giacca e cravatta a qualsivoglia manifestazione in attesa che venga il loro momento, saltellano da un etere all’altro idolatrando il proprio operato, ma dimenticando di ricordare quel famoso Fondi-Latina 2-4 di molti anni fa, guardandosi bene dall’incappare in qualche gaffe clamorosa, eppure lo "Special One de noantri" anche allora sedeva sulla panchina nerazzurra. Ma sì, meglio che sia andata così, in fin dei conti siamo nati per soffrire…

 

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