In casa con l’Aprilia

Vinti, ma non sconfitti!

Società sulla carta almeno apparenti; dirigenti assenti, impreparati o inefficienti; burattini in cerca di espedienti, che portano quasi sempre a risultati scadenti; tradimenti e inconvenienti; malgrado tutti questi accadimenti, Noi Ultras sempre presenti.

La classifica piange, non si vince e si sa, i risultati contano nel calcio come le prestazioni nel sesso, puoi averlo lungo come un nigeriano, ma se non duri abbastanza, ti rideranno tutte in faccia. I risultati contano eccome, soprattutto quando la piazza è sonnolenta e amorfa come nel nostro caso, dove la gente non sarà mai tifosa, ma solo occasionale, la vedrai una volta all’anno e sarà sempre per una sfida importante. I risultati contano eccome, checché ne dicano i “duri e puri”, convinti che tre stagioni di Serie C senza infamia e senza lode, possano avvicinare i fondani ad uno sport che sta vivendo il suo peggior momento, sia sul campo che sugli spalti.

Purtroppo, le arcinote mancanze societarie ed i continui cambi di rotta, che di programmatico non hanno un bel nulla, non fanno altro che emarginare quei pochi che testardamente seguono con i propri occhi le undici casacche rossoblu “sbattersi” su un prato verde, che non sa più di erba, bensì di plastica. Tribune sempre più spoglie di tifo e colore, e quei pochi che vengono sfoggiano con malcelato orgoglio il proprio accredito, come un trofeo, come fosse un premio di cui vantarsi. Sembra che attendano con impazienza un errore, uno svarione, per poter sputar fango sull’undici in campo ed ora che hanno perso anche il loro circense, chissà se torneranno a sorridere guardando a bordo campo.

Ma tra “dolci&balocchi”, giocolieri, burattini, trapezisti e domatori di idioti, c’è qualcuno che ostinatamente va avanti…e fa strano vederli sempre più numerosi. Più si perde e più aumentano di numero; più si soffre e più si moltiplicano; più mancano gioie e più urlano; più passa il tempo e più combattono e soprattutto, non mollano! Te li immagineresti in silenzio, tristi e sottomessi, ma lì guardi, li osservi, sono lì, urlanti, contenti e senza padroni. Ecco, “senza padroni”, fregio di pochi in un Mondo come questo e senza dubbio essi sono tra i pochi.

Domenica si è tornati ad assaporare i gusti di un tempo lontano, di quando iniziammo quest’avventura, poco più che adolescenti, rapiti da una sfera presa a calci per novanta minuti. Erano anni che non si vedeva una squadra, dal portiere all’allenatore, venire sotto i suoi Ultras per stare in silenzio ed imparare la lezione. Già, perché il calcio non è soltanto schemi e diagonali, non è solo fuorigioco e contropiede. Il calcio è passione, non solo dare calci ad un pallone. Il calcio è sudare sul campo, onorare una maglia, regalare emozioni! Voi sudate ed onorate la maglia, Noi penseremo al resto!