Finché Vivrò #2

Impazza l’Albo degli Striscioni, ultima “genialata” dell’Osservatorio. Per quanto ci riguarda, la copertina della fanza parla chiaro: “nulla da dichiarare!”, nè ieri, nè oggi, tantomeno per i giorni a venire. All’interno di questo numero, i resoconti della gara interna con il Poggibonsi e della trasferta di Aversa. Rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, ovvero i Teatini. Spazio alla protesta della prima gara casalinga per il “caro-biglietti” del Settore Curva…altra battaglia vinta, visto che i prezzi sono tornati quelli della scorsa stagione. Ultima colonna con un “focus” sulla nascita dell’Albo degli Striscioni ed il nostro immancabile pensiero controcorrente. A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno X – Secondo Atto

Un pensiero su “Finché Vivrò #2

  1. Da oggi, gli articoli della fanza visionabili anche sul blog. Tra i commenti troverete l’articolo dell’ultima colonna.

    Tratto da “Finché Vivrò” Anno X – Secondo Atto

    “NULLA DA DICHIARARE!”

    Le aziende falliscono, le fabbriche chiudono, gli operai vengono licenziati, gli imprenditori si suicidano, la benzina si paga in lingotti d’oro, gli stipendi sono sempre più bassi, i prezzi aumentano, le Banche intascano, i ricchi rubano ai poveri, i potenti rubano ai poveri, tutti rubano ai poveri.

    La pedofilia dilaga, anche tra le tuniche, ma viene celata; la criminalità fa proseliti, anche tra le divise, ma viene nascosta; la droga scorre a fiumi, mescolata nelle fogne delle grandi Città. Micro-criminalità in aumento, crimini in aumento, omicidi in aumento. Colpevoli mai trovati oppure subito scagionati, liberati, pagati, intervistati, sedotti ed abbandonati ad una vita da nababbi, tra i miliardi frutto dei loro libri e dei loro ingaggi.

    L’accidia, l’ira, la superbia, la gola, l’avarizia, l’invidia e la lussuria. I sette peccati capitali ci hanno ormai assuefatti, con l’ago nelle vene che inietta “perbenismo allo stato puro” e noi tutti che con le ultime forze rimaste, diamo un cenno di assenso. In un’Italia alla deriva, sull’orlo di una crisi economica e di nervi, non si cerca la soluzione, ma “bocconi di repressione” da dare in pasto a tv e carta stampata, con il popolo genuflesso che ingoia la pappa senza distinguere il buono dal necessario, come un poppante tra le braccia della madre.

    Dopo treni speciali vietati, biglietti nominali, torce vietate, maglie fuorilegge, tamburi vietati, coreografie da dichiarare, tessere e black list, ecco l’ultimo “parto” figlio della repressione. Ebbene sì, perché da questa stagione calcistica, in tutti i campi delle serie professionistiche potranno essere esposti solo gli striscioni registrati nell’Albo Nazionale, tenuto dall’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive.

    La notizia è di quelle da far rimanere a bocca aperta. In Italia si lascia la libertà di vendita di alcol e tabacco che provocano morti, mentre si vieta l’esposizione di striscioni di carta, cotone, pvc o altro materiale, che non sono certo pericolosi!

    Inutile nasconderlo, ma l’ennesima normativa è posta in atto per scoraggiare ancor di più gli ultimi “fedeli alla linea”, che non si sono abbassati ai voleri dell’Osservatorio. L’introduzione della Tessera, che ora ha cambiato nome in Fidelity Card, rimanendo comunque immutata nella forma, aveva già diviso e colpito a fondo il Mondo Ultras, creando spaccature. Ora, con la nascita dell’Albo degli Striscioni, l’Osservatorio mira a dividere ancora di più il Movimento. Il “divide et impera” tanto caro ai Romani, ecco la tattica dell’Osservatorio.

    Per quanto ci riguarda, Noi Curva Iacuele non dichiareremo nessuno striscione, nessuna pezza, continuando a portare i nostri emblemi solo nelle partite in trasferta, così come avvenuto anche per la stagione scorsa. Viaggiamo in tutta Italia senza tessera sapendo che ci verrà impedito di entrare negli stadi, figuriamoci se accetteremo un “ricatto” del genere per esporre le nostre pezze.

    La Curva Iacuele non si tessera, la Curva Iacuele non dichiara, la Curva Iacuele non scende a patti!

    NON CI TESSERIAMO, NON DICHIARIAMO, NON MOLLIAMO

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