Fight Club

FIGHT CLUB
di David Fincher
1999

Il protagonista (Edward Norton), consulente di una grossa casa automobilistica, è il prototipo dello yuppie frustrato dalla vita moderna: insonne, ansioso, ipocondriaco, stordito dal Jet Lag, trova un’apparente calma solo frequentando gruppi d’ascolto per persone affette da mali incurabili. In questo modo incontra anche Marla Singer, che finge come lui di avere gravi problemi pur di incontrare persone. Durante i suoi viaggi di lavoro, il protagonista fa la conoscenza di Tyler Durden (Brad Pitt), uno strano venditore di saponi, che lo ospiterà nella sua casa fatiscente, coinvolgendolo nella nascita del primo Fight Club, un circolo segreto i cui appartenenti lottano nel segno della correttezza tra "fratelli"; "La prima regola del Fight club è: non parlare mai del Fight club". I due pian piano entrano in simbiosi (frequentano pure la stessa donna, Marla) e radunano nuovi e numerosi adepti. Lo sviluppo dei Fight Club comincia quindi ad essere autonomo, con ramificazioni in molte città degli Stati Uniti che seguono un visionario progetto politico-anarchico di avversione al sistema. Tale indirizzo culmina nella creazione di un gruppo sovversivo e nel concepimento di un fantomatico Progetto Mayhem di stampo eco-terrorista. La follia di Tyler, però, a questo punto diviene non più controllabile…scoprirà in seguito che il suo socio non è altro che se stesso!

GIUDIZIO:…film culto della nuova generazione e che ha influenzato non poco anche alcune curve italiane, come ad esempio quella laziale, con il famoso " La prima regola degli Irriducibili è:…"! Bella pellicola che si distacca dal filone a stelle e strisce e ci rifila un pò di cruda realtà, tra un cazzotto e l’altro!

VOTO:7…sicuramente, si sarebbe potuto fare di meglio, ma vederli a mani nude mentre si affrontano è un vero piacere per gli amanti del corpo a corpo! Sottotitolo…"Con le mani quando volete"

Un pensiero su “Fight Club

I commenti sono chiusi.