Che barba, che noia!

Come Sandra Mondaini nel lettone matrimoniale mentre super Raimondo si nutriva delle notizie della Gazzetta, così le domeniche di questo finale di stagione. Noiose, infinite, tutt’altro che stimolanti, ma d’altronde il copione continua ad essere rispettato. Difficile probabilmente anche per gli undici in campo trovare le energie quando il sole comincia a farsi sentire ed i risultati, anche se positivi, non permettono sogni o particolari ambizioni. Giustificabile allora che tutto il comprensorio e l’intero frusinate seguano con massima attenzione ed apprensione le sfide ancora aperte, tra le quali spicca il confronto interminabile tra Morolo e Terracina per il salto in D.

Una similitudine con la capolista Aprilia ed il Cassino diretto inseguitore nella corsa alla C2. Una battaglia sportiva incrociata tra province, dove però viene a mancare proprio quello che dovrebbe essere il principale confronto, e cioè quello tra i due capoluoghi. Impossibile il paragone, almeno da un paio d’anni, con i gialloblu del Presidente Stirpe (stranamente troppo amato dalla Nord!) per la seconda stagione consecutiva ad un passo dalla promozione in Serie B ed il Latina del capro espiatorio Sciarretta nei bassifondi della C2, condannato ai play out per evitare la retrocessione in Interregionale. Quadro di una situazione non troppo esaltante, che però è migliorata rispetto a qualche mese fa quando si avvertiva il “rischio” di dover sopportare ancora una volta un generale predominio calcistico ciociaro rispetto alle formazioni pontine. Pensate che a Gennaio l’Eccellenza sembrava aver trovato una nuova impronta targata FR, con il Morolo che prendeva il largo a discapito delle out sider Cecchina e Cynthia ed approfittando di un periodo di appannamento dei tigrotti di Trotta e Lauretti (poi ritornati in corsa ed al momento favoriti dai pronostici, sospinti da un Ciasca che andrebbe convocato da Lippi per i mondiali in Germania) si candidava alla vittoria finale, dominando per il terzo anno consecutivo, dopo Ferentino e Cassino, il Girone B.

Oggi la situazione pare essere leggermente mutata, e fortunatamente a favore del nostro comprensorio, con il Latina che ha ritrovato forze e fortuna grazie alla cura Levanto che inizia a dare i suoi frutti, con l’Aprilia virtualmente in C2, con il Terracina che può ritornare in D. Quello che dovrebbe far riflettere gli addetti ai lavori è la fuga di talenti dalla provincia ed allo stesso tempo l’interesse di società professionistiche che continuano a dirottare investimenti e convenzioni con le diverse espressioni calcistiche della zona preferendole a quelle di “casa nostra”. Unica soluzione pare essere il salto di qualità del nostro calcio ed è per questo che auspichiamo successi per le squadre pontine. Successi e traguardi che favoriscono la carriera di giovani talenti, contribuiscono a suscitare interesse in imprenditori e “mecenati” che potrebbero entrare o “ritornare” nel mondo del calcio, ponendo come obiettivo il rilancio di tutto l’ambiente. Ed è logico allora che a beneficiare di una rivoluzione siffatta sarà anche la nostra realtà.

Facile quindi prevedere tempi ed incassi migliori per i botteghini dell’Arnale Rosso, importante adoperarsi per riportare gente allo stadio, fondamentale coinvolgere nuove idee, risorse e figure nello scacchiere societario. Colmare le lacune, distribuire le competenze! Ed anche se con una marea di opinioni discordanti e senza uno straccio di punto in comune vedrete che lo Stadio tornerà ad essere affollato: “basta poco, che ce vò”. Anche perché Domenica scorsa di presenze non se ne sono registrate più di una cinquantina, includendo nel conto anche i dirigenti appostati in tribuna. Ma soprattutto perché mai come Domenica ci siamo resi conto di quanto sia importante, necessaria, indispensabile, fondamentale, vitale la nostra presenza, la nostra voce, la nostra famigliola. Perché “chiudere per ferie” è servito proprio a questo. E le risposte sono arrivate, in tutto e per tutto combacianti con ciò che avevamo previsto in settimana. D’altronde “non ci siamo mai sbagliati”! Per fortuna che una nuova magia di Fiore abbia regalato il successo, perché assistere a novantacinque minuti di agonia sarebbe stato letale per chiunque, anche se comodamente seduto al bar a “sorseggiare” un buon Prosecco o a gustare il primo “cuore di panna” dell’anno. E poi diciamocela tutta: c’eravamo o non c’eravamo? L’abbiamo vista questa nuova ennesima noiosa partita oppure ci siamo gustati il perentorio 3-0 bianconero in quel di Siena? Beh, lo sapete, eccome… c’eravamo, come sempre, e ci siamo! Qualcuno si chiede: “Ci saranno?”. La risposta cercatela nella palla di vetro del Mago Henry.


…per questa domenica…


…"pausa riflessiva"!


…e durante la partita tutti al bar!


…la noia ci assale!


…il nostro chiodo fisso!


…manca qualcosa…e si nota!