It’s a casual life

IT’S A CASUAL LIFE
di Jon S. Baird
2003

GIUDIZIO:…15 minuti di violenza calcistica in salsa casual intervallati dal racconto di uno dei protagonisti. L’unica pecca di questo cortometraggio è proprio l’eccessivo minutaggio riservato alla narrazione in backgound completamente di colore bianco. Si comincia dalla solita visita nel pub, forse vero luogo sacro dei lads, tra una pinta e l’altra, chiacchiere al bancone, risate, goliardate…ed in disparte si nota uno dei leaders della firm che confabula al telefonino per gli ultimi dettagli del prossimo "rendez-vous". Tutti pronti, non manca nessuno, si parte! Lacoste, Sergio Tacchini, Adidas, Paul & Shark, Barburry, Acquascutum, Fred Perry…spuntano in ogni dove e ricoprono di elitarismo i capi da loro indossati con sprezzante arroganza. Una firm sbuca da un incrocio, l’altra è già pronta e battagliera. Sfottò e provocazioni si accavallano in maniera pazzesca e si ha difficoltà nel distinguerli; movimenti di mani ondulatori invitano l’avversario a farsi avanti e sul viso dei duellanti si fà vivo il connubio rabbia/rispetto. Due minuti di calci, pugni e bottiglie rotte che rendono l’idea di cosa veramente accade in terra inglese e non solo. E a completare l’opera ci pensa il redivivo "stanley", che nel momento del bisogno non ti abbandona mai. Per informazioni chiedere al narratore!

VOTO:7,5…basterebbe mandare in onda il filmato senza dialoghi o voci fuori campo, dato che il bianco & nero già c’è!

2 pensieri su “It’s a casual life

  1. visto visto visto e devo dire ancora complimenti a gepfelt e soci, questi ultras e questo blog sono sempre più le uniche cose affascinanti del calcio a funn

    afecionados

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