Verità su Tommaso

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Questo, al di là di analisi tecnico tattiche, bizzarri processi biscardiani e solite dichiarazioni teatrali che continuano a riempire le colonne dei quotidiani locali, l’argomento che più ci interessa. Questa la storia che merita attenzione prioritaria, non per becero esibizionismo o per strumentalizzare una tragica vicenda e ricavarne facile visibilità e consenso da parte dell’opinione pubblica, bensì un grido di sdegno che nell’arco delle ultime settimane si è levato dalle curve di tutta Italia, senza alcune distinzione di colore e stili. Ed a preoccupare, agitare, incrementare angoscia ed ansia ci hanno pensato pochi giorni fa i ritrovamenti di squallide foto e filmati privati sul personal computer del padre del piccolo Tommaso, fomentando in tal modo l’inevitabile dubbio che anche il bambino scomparso possa essere finito nella trappola della pedofilia. Una vicenda, questa, che non può lasciare indifferenti, e non solo perché in ballo c’è la vita di un piccolo angelo. Anche e soprattutto perché non è la prima volta che ciò accade nella nostra nazione, anche e soprattutto perché non è più sopportabile che avvengano episodi di questo genere, anche e soprattutto perché le sentenze, se i genitori di Tommaso saranno dichiarati responsabili della sua sparizione, sono già immaginabili, troppo leggere rispetto all’atto compiuto, come allo stesso tempo se dovessero venire fuori dalle indagini altre bestie umane colpevoli della sua scomparsa. Non è certo il contesto ideale per sottolinearlo ma corre l’obbligo di ricordarlo, in particolare a chi frequenta questo blog o legge la nostra fanzine: oggi in Italia non c’è un vero piano per fronteggiare la droga, non esistono strategie e programmi per arginare il dilagarsi del fenomeno legato allo sfruttamento della prostituzione, non c’è alcun impegno concreto per distruggere la pedofilia, ma esistono e crescono sempre di più le misure repressive contro gli ultras ed il tifo in generale.

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Ci scuseranno gli amanti della cronaca con cui raccontiamo la partita domenicale del Fondi a modo nostro, cercando di rispettare fedelmente il responso del campo, non solo in termini di risultato finale ma logicamente di occasioni e gioco offerto, ma questa settimana proprio non ci è sembrato opportuno farlo. Basteranno le foto che seguono il presente commento per parlare della “nostra partita”. Sinceramente piuttosto che ribadire per l’ennesima volta di aver guadagnato un punto d’oro considerato lo svolgimento dell’incontro con il Cecchina, preferiamo concentrare l’attenzione su questa storia, con la speranza di poter contribuire nel nostro piccolo al ritrovamento del piccolo Tommaso. Cosa possiamo fare noi per lui? Pregare che sia vivo, pregare perché qualcuno da lassù lo difenda sotto la sua energica stazza, pregare affinché i responsabili della sua scomparsa si assumano le proprie responsabilità costituendosi e raccontando la verità, riconsegnando il bambino alla vita, quella vita che, nel bene o nel male, deve vivere!

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La mente non fatica più di tanto nel ricordare e rivede le immagini disperate dei genitori della piccola Angela Celentano, il volto sofferente della madre di Denise Pipitone, il giallo della morte ancora oggi avvolta nel mistero di Samuele Lorenzi. Casi apparentemente assurdi, che probabilmente non avremmo mai creduto potessero essere effettivamente reali, ed invece verificatisi. Ed ancora restano senza una soluzione, senza un colpevole. E permettetecelo, in questioni di tale crudeltà ed efferatezza non possono resistere fieri i taboo di chi reputa comunque ingiusta una punizione come la pena di morte, perché nulla è più agghiacciante quanto un atto di violenza su di un minore ed in particolar modo nei confronti di un bambino di soli 18 mesi come nel caso specifico del piccolo Tommaso. Chissà quanto tempo ancora dovrà trascorrere prima di poter conoscere ciò che il destino ha riservato a questo angelo e chissà quante altre pagine di giornali saranno scritte per tentare di chiarire la dinamica degli ultimi attimi vissuti dal bambino tra le braccia dei genitori. Tanti saranno i misteri, anche se la questione dovesse risolversi, come noi tutti ci auguriamo, nel migliore dei modi con il ritrovamento di Tommaso magari nella culla di una giovane ragazza madre che lo ha scovato tra le erbacce di una stradina di campagna abbandonato lì da chissà quale mostruoso personaggio. Ed allora sarà sì giusto offrire riconoscenza a questa donna piena di senso civico e responsabilità, ma sarà importante allo stesso tempo insistere nel ricercare la verità dei fatti, la realtà, per stanare i lupi cattivi che hanno rovinato per il momento la vita del piccolo Tommy. E dovranno pagarla cara, senza se e senza ma.

Ecco le foto di domenica:


…il solito manipolo!


…eccoci qua!


…gruppo!


…brrrrrrrr che freddo!


…da vicini ancora più belli!

4 pensieri su “

  1. Estremamente affranto per la brutalità degli uomini. Spero dal profondo del cuore che questa vota ci sorprenda tutti un bel ritorno a casa.

  2. …PERCHE’ I FIGLI NON SIANO COSTRETTI A PAGARE LE COLPE DEI PADRI…

    -NOI DELLA DRINKING CLASS-

  3. SE SOLO VOI CHE AVETE RAPITO QUESTOA STELLINA ,AVETE UN PO DI CUORE LIBERATELO!

    è UN BAMBINO E NON HA NESSUNA COLPA!

    LIBERATE TOMMY SE SIETE ESSERI UMANI

  4. ucciso perchè piangeva? orribileeeeeeeee!

    VERGOGNATEVI!

    pena di morte per gli uccisori di Tommy, e non facciamoci influenzare dai soliti buonisti del cavolo. al rogo!

    domani ad anitrella ricordiamo Tommaso

    afecionados

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