Finché Vivrò #11

Finché vivrò…

La copertina vuole essere un omaggio a chi ancora crede che la squadra della propria Città possa regalare emozioni uniche e vere e che nemmeno lontanamente possano essere soppiantate da quelle che la Serie A ci propina di domenica in domenica. All'interno di questo numero i resoconti della gara interna contro il Milazzo e della trasferta di Avellino. Rubrica "Settore Ospiti" con i protagonisti di giornata, gli Aversani. Spazio alla presentazione dell'ultima opera di Andrea Ferreri, "ULTRAS: i ribelli del calcio". Ultima colonna riservata ad una riflessione sulla "scenetta pro-Tessera" andata in onda nella fiction "Un posto al sole". Ultima pagina con Risultati&Classifica, Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno VIII – Undicesimo Atto

4 pensieri su “Finché Vivrò #11

  1. Il tanto amato Stefano Liquidato, tecnico protagonista della promozione del Fondi in Seconda Divisione ed esonerato non senza polemiche, quest’anno, dalla dirigenza rossoblù, avrebbe trovato un’intesa con un club di Prima Divisione per la prossima stagione. Il tecnico avellinese, secondo voci che provengono dalle pendici del Vesuvio, andrebbe alla guida di una squadra campana, il cui nome ancora non è stato rivelato.

    (fonte: http://www.sportpontino.com/2011/liquidato-accordo-con-un-club-di-prima-divisione/)

  2. Riproponiamo la probabile trasformazione della futura Lega Pro in merito alla riforma dei campionati. Una riforma importante che porterà la terza serie, nel giro di tre anni, dagli attuali cinque gironi (due di Prima e tre di Seconda) ad un unica categoria da tre gironi (20 club cadauno). Dalla Serie D saliranno solo 4 società, mentre dalla B retrocederanno più squadre (si dovrà stabilire il numero esatto).

    Ecco la trasformazione per arrivare ad un unico campionato nel giro di tre stagioni:

    Stagione 2010/2011
    Squadre al via: 85
    1^ Divisione: due gironi da 18
    2^ Divisione: un girone da 17 e due da 16
    Esito: 90 squadre (4 promozioni e 6 retrocessioni nei campionati di 1^ Divisione e 6 promozioni e 4 retrocessioni in 2^ Divisione)

    Stagione 2011/2012
    Squadre al via: 90
    1^ Divisione: due gironi da 18
    2^ Divisione: tre gironi da 18
    Esito: 81 squadre (4 promozioni e 2 retrocessioni nei campionati di 1^ Divisione e 6 promozioni e 18 retrocessioni in 2^ Divisione)

    Stagione 2012/2013
    Squadre al via: 81
    1^ Divisione: due gironi da 20
    2^ Divisione: un girone da 20 e uno da 21
    Esito: 72 squadre (4 promozioni e nessuna retrocessione nei campionati di 1^ Divisione e 23 promozioni e 18 retrocessioni in 2^ Divisione)

    Stagione 2013/2014
    Squadre al via: 72
    UNICO CAMPIONATO: quattro gironi da 18
    Esito: 60 squadre (4 promozioni e 18 retrocessioni)

    Stagione 2014/2015
    Squadre al via: 60
    UNICO CAMPIONATO: tre gironi da 20
    Esito: 60 squadre (da definire promozioni e retrocessioni)

  3. Quanto la TV è disinformazione…
    UN POSTO ALL'INFERNO!

    Criticare i gusti televisivi della gente non è cosa da Ultras e sinceramente di tv ne vediamo poca per poter giudicare la “spazzatura” che le reti televisive ci offrono. Ma questa volta sentiamo il bisogno di dire la nostra e di far sentire la nostra voce. Non vogliamo avere la presunzione di delegittimare copioni e sceneggiature, né tantomeno aspiriamo a diventare autori di qualche programma o fiction, ma ciò che è andato in onda lo scorso 18 Febbraio alle 20.35 su RaiTre “profuma” tanto di scenetta organizzata ai danni dei fruitori. Già, perché gli attori della serie “Un posto al Sole” hanno ripetuto di sana pianta un copione che sa di “pubblicità” nemmeno tanto occulta in favore della Tessera del Tifoso.
     
    Proprio così, gli inquilini di “Palazzo Palladini” di Posillipo, che dal lontano 1996 vanno in onda sulla terza rete, hanno messo in scena un copione pro-Tessera, cadendo però in stereotipi e luoghi comuni che da sempre trovano spazio quando si vuole fare finta di essere conoscitori del Mondo Ultras. Non è la prima volta che questa serie TV parla di argomenti “scomodi”, lo aveva fatto già in passato con la Camorra, la violenza sulle donne, l’HIV, l’alcolismo, la tossicodipendenza e l’omosessualità. Ma questa volta si è voluto “esagerare” senza badare a regolamentazioni in materia di “messaggi pubblicitari” all’interno di programmi televisivi. Infatti, la Tessera del Tifoso, oltre ad essere una inutile schedatura che non ha ancora apportato benefici, è soprattutto una carta di credito convenzionata con Banche ed attività commerciali e quindi uno strumento commerciale. Sicuramente “sovvenzionati” dall’esterno, gli autori hanno accettato di parlare dell’argomento Tessera del Tifoso senza minimamente informarsi su tale “innovazione”, badando più al lato meramente economico che a quello informativo. Ed è così che nella puntata “incriminata” del 18 Febbraio, la scena che avviene all’interno del “Caffè Vulcano” (il noto bar della soap) assume i contorni di una pantomima grottesca, con ben cinque attori, tutti informatissimi sulla Tessera, quando invece la realtà è assai diversa e ben lontana da ciò che si vuole far passare tramite questo messaggio. Ancora più “comica” è la scena che avviene dopo, con una decina di ragazzi con al collo sciarpe da bancarella del Napoli che cercano di aggredire Raffaele Giordano (il portiere di Palazzo Palladini), reo di aver parlato a favore della Tessera in una trasmissione radiofonica.
     
    Ora, al di là dell’aspetto normativo – pubblicitario, che viste le nostre scarse conoscenze in materia, non ci sogneremmo mai di “discutere”, critichiamo invece l’utilizzo improprio che lo Stato fa di una rete nazionale per la quale i fruitori pagano un canone e che quindi non dovrebbe essere di parte. Se poi a ciò si aggiunge la recente cronaca (degli ultimi giorni), con l’aggressione all’arbitro Rocchi da parte di tifosi tesserati partenopei su un treno di ritorno dalla trasferta di Milano (aperta solo ai possessori di tessera), viene veramente il dubbio che i media oltre a distorcere messaggi e notizie, celano la realtà e si offrono al “miglior offerente” pur di fare cassa ed avere introiti extra. Per non parlare degli attori, che si sono prestati a ripetere la “filastrocca” a memoria senza nemmeno batter ciglio, ma d’altronde come incolparli, sono “attorucci da fiction”, mica grandi attori…

  4. Domenica 27 Marzo torna l'ora legale e di conseguenza tutte le gare di Lega Pro inizieranno mezz'ora dopo, alle ore 15:00. Dal mese di Maggio, nuovo cambiamento, con gare Play-off e Play-out che prenderanno il via alle ore 16:00.

I commenti sono chiusi.