Finché Vivrò #7

Finché vivrò…

Era doveroso dedicare la copertina di questo numero a  chi ha dato tanto e ricevuto poco da questa Città. Un ultimo saluto che sa di nostalgia, ma sinonimo di grande amore verso un grande uomo prima ed un grande allenatore poi. All'interno, i resoconti della gara interna contro il Trapani e della trasferta di Campobasso. Rubrica "Settore Ospiti" dedicata agli avversari di turno, ovvero gli Isolani,  purtroppo assenti perchè autosospesi. Spazio per gli amanti della Vespa, con la presentazione del libro "Hasta la fin del Mundo…in Vespa", che si terrà presso i locali dell'Ass. "Time Out" di Fondi sabato 18 Dicembre alle ore 18:30. Ultima colonna tutta dedicata alla lettera che Mister Liquidato ha voluto che fosse pubblicata proprio sulla nostra fanzine, per ringraziare coloro che l'hanno adottato come Sindaco. Ultima pagina con Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e gli scatti delle ultime gare.

Anno VIII – Settimo Atto

2 pensieri su “Finché Vivrò #7

  1. ha pagato a CARO PREZZO l'essere un VERO UOMO piuttosto che SCENDERE a COMPROMESSI e FARE il MESTIERANTE.
    LIQUIDATO UNO DI NOI

  2. Liquidato: "Esonerato nonostante il parere contrario dei tifosi"

    "Di solito nel calcio sono i tifosi che chiedono la testa di un allenatore: nel mio caso è stato il contrario. Significa che ho lavorato bene ed ho lasciato un buon ricordo". L'addio di Stefano Liquidato al Fondi è ancora caldo, eppure il trainer avellinese continua ad evitare qualsiasi polemica e preferisce gustarsi l'affetto dei tifosi che, nei giorni scorsi, hanno terremotato la dirigenza laziale contestandole una scelta apparsa, anche agli occhi di tanti addetti ai lavori, miope ed affrettata. "Certamente tutti l'anno scorso hanno lavorato bene: i tecnici, la dirigenza, i magazzinieri. E va reso merito anche ai tifosi – ha detto Liquidato ai colleghi della trasmissione CalcioNapoletanoLive in onda su Radio Azzurra. Abbiamo raggiunto risultati andati al di là di tutte le aspettative. La nostra era una squadra, tra virgolette, di eterni sconosciuti, penso, per citarne alcuni, a giocatori come Tufano, Ambruoso, Branicki. Hanno fatto un campionato importante, ed io ho seguito il corso a Coverciano arricchendo il mio bagaglio tecnico e culturale. A me dispiace per come è andata perchè devo tanto a questa tifoseria ed a questa società. Io mi assumo le responsabilità per quello che è successo ma, inizialmente, gli obiettivi societari erano quelli di una salvezza tranquilla. Poi, vedendo un campionato livellato verso il basso, qualcuno si aspettava qualcosina in più ed ha pensato di mandarmi via. Nessun problema, ho lasciato la panchina per accomodarmi sul divano di casa, quello caldo ed accogliente della famiglia. Era un anno e mezzo che non accadeva".

    Sollecitato sull'intervento dell'ormai ex massimo presidente del Fondi Paolo Maio, teso a sminuire i meriti del trainer nella tappa di avvicinamento al professionismo nell'ultimo torneo di D, Liquidato risponde con grande fair play ma anche con estrema determinazione: "E' vero quando il presidente dice che non ho vinto da solo il campionato l'anno scorso a Fondi. Però è vero anche che ho vissuto la mia carriera da allenatore facendomi da solo e non devo ringraziare nessuno. Il campionato col Fondi è stato l'unico vinto da me da allenatore, però potrei anche affermare il contrario, cioè che il Fondi ha vinto l'ultimo campionato con me e, per giunta, ottenendo un ripescaggio. Potrei dire che in Campania sono arrivato ai play off con squadre mediocri. La verità è che un confronto con la dirigenza c'è stato in chiave mercato, però i miei programmi non collimavano con quelli della società. Il risultato è che io sto a casa, mentre la squadra ha affrontato domenica scorsa l'Isola Liri e sappiamo tutti come è andata a finire. A me interessa un progetto, in qualsiasi categoria: per questo, potrei ripartire anche dall'Eccellenza se ce ne fossero i presupposti. Adesso mi manca tanto il lavoro".

    Sulle campane del girone C di Seconda Divisione: "Stanno facendo tutte un ottimo campionato. L'Aversa è una sorpresa anche se ad Avellino ha fatto una grande gara. Il Neapolis è una grande realtà: ha mantenuto l'intelaiatura dello scorso anno mettendo qualche pedina giusta al posto giusto. Anche l'Avellino, di cui sono tifoso, lotterà fino in fondo per la vittoria diretta, perchè il campionato non è ancora chiuso, anche se i numeri dicono Latina: è la squadra favorita. Ha un'ottima struttura difensiva ed a gennaio si rinforzerà. Però, nelle parti alte, ci potrebbe essere una rivoluzione per i vari deferimenti in corso".

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