Finché Vivrò #6

Finché vivrò…

Pubblicazione numero sei per la nostra fanzine, in occasione della partita casalinga col TorSapienza. Copertina e, logicamente e doverosamente, buona parte del pieghevole dedicata al ricordo di Gabriele Sandri, alle riflessioni e le prese di posizione del movimento in Italia ed in Europa. In prima pagina riportiamo il murales realizzato da alcuni amici di GabboDJ con la frase ripresa dall’sms scritto al beniamino DeSilvestri dall’ultras laziale in partenza per Milano. Spazio a diversi articoli ed immagini dei funerali del giovane tifoso, svoltisi a Roma lo scorso 14 Novembre, cui hanno partecipato anche alcuni rappresentanti della nostra realtà. All’interno poi i commenti alle ultime partite del Fondi: il pari interno col Tivoli e la bella vittoria di Colleferro, con un breve racconto della trasferta ad Aprilia per la prima partita del secondo turno di Coppa Italia ed uno sguardo ai prossimi impegni. Chiusura dedicata ai numeri del Campionato.

Anno V – Sesto Atto

5 pensieri su “Finché Vivrò #6

  1. Piu’ che giusto dedicare la copertina della fanzine a Gabriele!

    GIUSTIZIA e VERITA’ PER GABRIELE!

    A different life

  2. come avevo già detto la vostra fanza sembra davvero interessante.

    La fanza è l’unico strumento che da voce al pensiero del gruppo senza contaminazioni esterne.

  3. Ricordare Gabriele era, è e sarà sempre un nostro dovere. Chiedere, anzi, pretendere “Giustizia” per Lui rappresenta un diritto, un sacrosanto diritto. In primis per i suoi familiari, per i suoi fratelli di curva, per i suoi amici più intimi ma anche per chi vive la sua stessa passione, quotidianamente. Rabbrividisco al solo pensiero che la mano che ha tolto la vita a Gabbo è ancora libera, ancora gode del calore dei propri cari dietro la barricata dell’omertà e della disparità di trattamento che in questo Stato regna sovrana.

    La fanzine è ciò che più racchiude il pensiero e lo stile di vita di un gruppo, sia esso un movimento ultras, sia esso un punto di aggregazione culturale o politico. Esprimersi, nell’era del virtuale, dovrebbe essere più semplice, meno difficoltoso, ed invece paradossalmente è diventato complicato, burocraticamente insopportabile. Dopo la manovra Levi-Prodi non sò cos’altro aspettarmi. Vogliono tappare la bocca a chi non si allinea, ma a differenza di altri regimi qui a “comandare” non è una parte politica è una struttura parallela, è una lobby bipartisan, è una piramide di potere che spazza via ogni spiraglio di ribellione ed indipendenza morale o sociale. Preoccuparsi per il nostro domani è d’obbligo! Perdonate lo sfogo…

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