E.A.M.

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ESTRANEI ALLA MASSA
di Vincenzo Marra
2001

Ale, Max, Giotto, Flavio, Pino, Marco e Gianni sono sette ragazzi napoletani molto diversi tra loro, ma hanno una cosa in comune: l’appartenenza ad uno dei gruppi più vecchi di tifosi Ultras di Napoli, i Fedayn E. A. M. Napoli 1979. Il film racconta una giornata napoletana tra i mille volti antichi e moderni della città, seguendo le vicende personali dei protagonisti, i loro sogni, le loro speranze e difficoltà. E poi un viaggio al nord tutti insieme, per seguire la squadra in trasferta. Sette ragazzi accomunati dalla passione per la squadra e l’amicizia, ma soprattutto sette ragazzi a stretto contatto con la loro città, ogni giorno.

GIUDIZIO:…pellicola ormai introvabile, dato il grande successo riscosso alla sua messa in commercio! I veri protagonisti del film documentario sono 7 ragazzi appartenenti ai Fedayn Napoli, che, occorre sottolinearlo, hanno devoluto i propri compensi in beneficenza! Un viaggio tra le strade della città partenopea alla scoperta della vita di tutti i giorni, tra l’amore viscerale per i colori biancoazzurri e i problemi sociali che affliggono la città. Si comincia con le immagini del gruppo sulle gradinate del S.Paolo prima di scendere in campo per rinsaldare il gemellaggio storico con i genoani e si finisce con il videoracconto della trasferta di Treviso! Come loro stesso affermano, nel gruppo non ci sono capi, anzi, un capo non è mai esistito, ed è forse questo che li ha resi uno dei gruppi più longevi dello Stivale! Da brividi quando Ale, rivendicando la serie A, afferma che vuole tornare ad affrontare le grandi squadre, perchè dice: "A noi servono le trasferte di 900km, dove c’è gente che ti vuole mangiare…tu ne sei cosciente, ma vai lo stesso e ci vai in 4/5mila, affrontandoli!"

VOTO:8,5…bello, anzi bellissimo, nella sua genuinità, nel suo modo di mettere a nudo persone che difficilmente amano mostrarsi agli altri, consapevoli di non essere ben visti dai moralisti di turno! Sono rimasto impressionato dal comportamento dei 7 ragazzi, che invece di approfittarne e far diventare il documentario una pubblicità, si sono limitati a raccontare il mondo ultras, senza fronzoli, soprattutto senza autoidolatrarsi…cosa che avrebbero potuto fare, dato che sono sulla scena dal lontano 1979! Ragazzi…questa è mentalità!!!

3 pensieri su “E.A.M.

  1. un’opera d’arte secondo me. la gang della scommessa nella frutteria mi fa ridere solo a ripensarci. chissà che fine hanno fatto davvero quelle 300mila lire? chi ancora non l’avesse visto si perde una bella cosa davvero. romantica la scena della preparazione degli striscioni tra guappi e mariuoli ai palazzoni della 167. non amo particolarmente napoli, sì mi piace molto come città e mi piacciono le napoletane, ma il resto non mi ha mai attratto. eppure ogni volta che mi rivedo questo film documentario provo emozioni particolari.

    afecionados

  2. L’ho visto un paio di settimane fà, l’ho trovato in rete. Davvero una bella opera, non la solita storia banale, ma spaccati di vita comune, dI persone normali, con una grande passione per la propria squadra.

  3. Caro Gepfelt devo complimentarmi con te per aver citato Vincenzo Marra il quale, insieme ad Emanuele Crialese, rappresenta ottimamente il neorealismo del cinema italiano dei nostri giorni. Complimenti davvero per i tanti articoli sensati che mi capita di leggere di tanto in tanto sul vostro blog.

    Tigre da Terracina

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