“Davvero” un’altra pasta!

Sì, dai, ora è talmente evidente che nemmeno il miglior simulatore riuscirebbe ad occultarne la veridicità. Noi siamo davvero qualcosa di unico, originale, spontaneo, schietto, goliardico. Siamo proprio un’altra pasta, rispetto a tutto e tutti. Non è possibile confonderci con dirigenti e stampa, non corriamo il rischio di omologarci a quell’autoconvincimento che benpensanti e Società hanno messo su da qualche tempo e continuano a promulgare con la preziosa collaborazione del giornalaio di turno, a secco di notizie e per questo motivo disposto addirittura a ripetersi due volte nell’arco di una sola settimana pur di inviare al direttore di testata quelle 30 righe che varranno il rimborso. E poco importa se il contenuto dell’articolo è ipocrita, deviato, poco affine alla realtà. La regola del mercato impone di puntare allo scoop, alla sorpresa, alla super balla per attirare curiosi e disattenti. Il titolone da fiaba disneyniana completa l’operazione “trionfo”, come nel programma in voga fino a qualche stagione fa sul grande schermo: ed è così che la torta è pronta per essere tagliata in tante fette appetibili, l’illusione si fa largo, le interpretazioni sommarie ed assolutamente parziali regalano l’immagine di un nuovo miracolo, di un ennesimo successo in fatto di programmi e pianificazione.

Sale in questi momenti prepotentemente in cattedra la coscienza di chi, nel bene e nel male, c’è sempre, non fa mai mancare il proprio “contributo”, sotto tutti i punti di vista, chi vive la settimana in attesa della partita della domenica. Viene fuori senza alcun tentennamento la voglia di dire a tutti: “Ma quando la finirete di dire cavolate?”. Il fiato chiede spazio per recriminare gli stimoli che, se non fosse per il nostro stile inimitabile e coinvolgente, sarebbero latitanti già da tempo. Ma d’altronde la matematica insegna una certa logica, una linea di pensiero che non permette smentite, non ammette alibi o ripensamenti, e proprio per questo motivo la delusione e la tristezza che trapela da certe dichiarazioni di circostanza si defila perché una grossa grassa risata diviene “tronista”. Per chi ha davanti agli occhi la storia di queste prime ventisei gare stagionali (tra Campionato e Coppa Italia) si tratta quasi di una barzelletta, a patto però che si guardi la pellicola e la si giudichi, nei limiti delle proprie velleità, con un’ottica disinteressata per non cadere nella trappola delle strumentalizzazioni, da qualsiasi area esse provengano, visto che i tentativi di inficiare pensieri e prese di posizione è all’ordine del giorno, non nascondiamocelo!

Ebbene, a tirar le somme dobbiamo esaltare le prestazioni di alcuni singoli, anche se nel calcio non sempre è giusto farlo. Dalla torre non butteremmo certo giù la grinta e la voglia di vincere mostrata in particolare dai più giovani, assolute sorprese nonostante siano entrate in gioco solo per cause di forza maggiore. Vale la pena di regalare applausi e sviolinate ai soliti noti, come da tempo facciamo nel nostro racconto settimanale. Dalla torre però lasciamo scivolare l’ignoranza e la malafede di chi persiste nel voler nascondere la realtà alla città, agli sportivi, a coloro che magari per un motivo o per un altro, perché impegnati o perché allontanati da taluni comportamenti o scelte, non seguono costantemente il Fondi Calcio e si imbattono nelle colonne di “Latina Oggi” riscontrando una sostanziale linea di difesa che corrisponde al più classico dei proverbi: “Cantinè, è bon’ lu’ vin?”. Teniamo a precisare che non si tratta di attacchi personali, tantomeno di crociate contro questo o quello. Vogliamo solo correttezza da parte della stampa! Vogliamo schiettezza e sincerità, lealtà e trasparenza da parte di chi gestisce il giocattolo Fondi! Siamo lì lì per trasformarci in ripetitivi e pesanti ma almeno per questa volta corriamo il rischio e sottolineiamo quanto basterebbe essere trasparenti e veri per evitare nuove illusioni, per non contribuire alla scomparsa dell’amore per il calcio che questa gente ha eccome. Potete scommetterci!

A cosa serve annunciare la corsa al secondo posto se poi la contraddizione regna nel non aver avuto l’acume di reperire sul mercato una punta in grado di sostituire l’infortunato Varroni? Perché rendersi a dir poco imprudenti recriminando per i punti persi per strada, colpevolizzando sfortuna e classe arbitrale, quando in fin dei conti non si riesce a vincere scontri diretti da tempo immemorabile? E soprattutto come si fa a non raccontare che col Torbellamonaca si è assistito alla replica della gara giocata ad Artena? Beh, qui c’è l’attenuante… nella trasferta vittoriosa sui rossoverdi non c’erano “edicolanti” o “addetti ai lavori”, se non quel solito manipolo di fratelli, quella Famiglia degli Old Fans che non ne vuole proprio sapere di tirare i remi in barca e persiste nella propria fede, sostenendo i colori e la maglia al di là di risultati e classifica. Ragazzi, francamente ci ritroviamo in una posizione giusta, inutile negarlo. Ciò che però va analizzato è l’iter per così dire sportivo che ci permette di occupare questa prestigiosa piazza, che comunque non da diritto ad alcuna qualificazione per competizioni europee, a scanso di equivoci visto che qualche male informato sarebbe capace probabilmente di scriverlo a caratteri cubitali. La fortuna ci accompagna ormai da qualche mese, gli episodi remano a nostro favore, il livello tecnico tattico visto su tutti i campi del girone fa davvero rabbrividire se solo paragonato a quello della scorsa stagione. Per equilibrio e incertezza potrebbe riportare alla mente il Campionato vinto poi dal Ferentino di Vellucci nell’annata 2003-2004, ma in questo caso a fare da battistrada sono due formazioni quadrate, anche se non così invalicabili come parrebbe dai nomi in rosa. Non dimentichiamo inoltre che nessun cenno continua ad essere fatto sulle innumerevoli sconfitte patite nei derby e questo già di per sé varrebbe ad aprire un capitolo di discussione infinito e senza via d’uscita…

Evitare commenti o repliche al vetriolo è il diktat che ci siamo dati, perché a volerla dire tutta ogni parola, e forse anche la punteggiatura, di qualsiasi articolo riguardante la situazione della nostra squadra del cuore meriterebbe correzioni, accorgimenti “tattici” e “sostituzioni celebri”. Ma per il momento tiriamo a campare, con lo sguardo rivolto all’orizzonte, fiduciosi che almeno si tratti di un finale di stagione in grado di emozionarci, poco importa poi vincere, stravincere o perdere. Possiamo essere giudici del Campionato in chiave di vittoria finale, già questo può bastare a tenere alta la concentrazione. Al resto ci penseremo come al solito Noi, in dieci o in cento, nonostante tutto e nonostante tutti, respirando e sorridendo…


…battimani!


…i nostri colori!


…zoom!


…meno siamo più ci divertiamo!

2 pensieri su “

  1. Ho appena cambiato linea editoriale del blog…passa a trovarmi!

    Cheers…

  2. e dai che oggi si torna a priverno. mi mancava questo san lorenzo, teatro di bei momenti elettrizzanti. pronti?

    chissà se arriveranno visite “gradite”!

    afecionados

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