Finché Vivrò #14

Finché vivrò…

E' proprio il caso di dirlo e di scriverlo: "L'Allenatore nel pallone…tutte comparse, nessun attore". All'interno i resoconti della gara casalinga contro il Pomezia e della trasferta sicula in quel di Trapani. Rubrica Settore Ospiti con i protagonisti di turno, i Campobassani. Ultime gare della stagione ed ultimi abusi del CASMS, con il divieto per la prossima trasferta di Isola Liri. Ultima colonna, tra il serio ed il faceto, la stagione del Fondi e quella della Longobarda di Canà, molte similitudini, molte verità. Controcopertina con Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime partite sugli spalti.

Anno VIII – Quattordicesimo Atto

7 pensieri su “Finché Vivrò #14

  1. …….tutte comparse, nessun attore, il tutto diretto magistralmente dal REGISTA che lavora dietro le quinte.

  2. "Ho avuto modo di fare le mie valutazioni, non mi aspetto la conferma da parte della società semplicemente perché non è da quella che dipenderà la mia permanenza qui." (LATINAOGGI mercoledì 27 Aprile pag. 46)

    …….infatti, chi ha comunicato l'amara decisione al mister, il quale ha semplicemente peggiorato la media punti (da 1.07 a 0.93), senza per altro impiegare nemmeno tanto gli under, non è più in società (ufficialmente), ma praticamente è sempre lui a prendere le decisioni.

    Decisioni che arrivano a Fondi direttamente dalla via Emilia, senza avere nemmeno il polso della situazione.

    MAGO, VEGGENTE O DEUS EX MACHINA ?

  3. QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

    “L’allenatore nel pallone”. Ricorderete sicuramente la celebre pellicola del 1984 che consacrò Lino Banfi nel ruolo di Oronzo Canà. Un film dal successo già scritto, con tutti quegli ingredienti classici del mondo del calcio, allora come oggi, con Presidenti “poco raccomandabili”, giocatori pronti a tutto tranne che a giocare a calcio, giornalisti “in vendita”, partite “truccate” e quella manciata di satira a miscelare il tutto. Facile, quindi, vedere una marea di similitudini con il calcio d’oggi e con l’attuale situazione del Fondi Calcio.
     
    Oronzo Canà, mediocre allenatore della serie cadetta, tutto preso dall’emulare il suo idolo Nils Liedholm, crede di poter ripetere, con il suo fantascientifico 5-5-5 le gesta dello svedese. Pur non ammettendo limiti ed errori, almeno Lui, riuscirà a far salvare la sua Longobarda con grinta, ardore e grazie ai gol di Aristoteles. Aristoteles, la punta di peso sudamericana mai arrivata a Fondi, quel pezzo da novanta mai acquistato, decidendo di puntare su giocatori ormai al “passaggio a livello” della loro carriera calcistica. Un mercato estivo fatto solo di “grandi nomi al posto sbagliato” per far parlare giornalisti e tifosi, salvo poi rivelarsi solo miseri “specchi per le allodole”. Un mercato estivo attivo quasi esclusivamente in uscita, con i nostri Facchetti&Mengoni partiti per far posto ai Sella&Cavallo, arrivati più per riempire le camere del “Villaggio” piuttosto che per lasciare il segno. Con il D.s. Bergonzoni (Andrea Roncato) che convince il povero Canà ad un viaggio estenuante in Brasile alla ricerca di acquisti che mai arriveranno. Il nostro di “Bergonzoni” ci ha abbandonato qualche mese fa dopo aver fallito miseramente.
     
    Inizia il Campionato e, tra alti e bassi, la Longobarda non riesce a carburare a causa di “strani accordi societari”, e quando inanella tre vittorie di fila, ci pensa il “play boy” Speroni a fare del tutto pur di accontentare il Presidente Bortolotti, che visti gli enormi sacrifici economici che richiede la massima serie, vuole a tutti i costi lasciarla al più presto. Canà fiuta l’inganno, ma Bortolotti lo ricatta, assicurandogli un altro anno di contratto qualora lo accontentasse lasciando in panchina l’asso brasiliano Aristoteles e retrocedendo in Serie B. Canà non segue però i dettami del Presidente e vince l’ultima gara di Campionato, entrando nella storia della Longobarda riuscendo a mantenere la massima serie conquistata l’anno prima, ricevendo però una cruda realtà da Bortolotti che a fine gara, col suo sorriso amaro, urlerà ad un Canà in trionfo:”Lei è un disoccupato, lo sa!?!”
     
    Come vedete, le similitudini sono tante, troppe forse per lasciarci sfuggire l’occasione di “riderci sopra”. Anche quest’anno le nostre critiche costruttive “hanno avuto la meglio” sulle scuse degli altri; anche in questa stagione avrebbero fatto meglio a seguire i nostri consigli; anche stavolta NON ci siamo sbagliati!

  4. Bellissimo parallelo tra noi e la Longobarda, ma non credo proprio che il nostro direttore sportivo "Bergonzoni" ci abbia abbandonato, pur sapendo di aver fallito tutto in questa stagione, infatti si è solo allontanato fisicamente (siamo nell'era della comunicazione! ! !) e prestissimo (cioè appena avrà sistemato le sue cose) si farà vivo da queste parti per aprire ufficialmente il calcio mercato, sperando che non porti altri 20 giocatori fermi al "passaggio a livello".

  5. CIAO RAGAZZI SONO PIERGENTILI COME STATE?SPERO TUTTO BENE, STO RIVEDENDO SUL SITO I COMMENTI DI QUANDO C'ERO ANCHE IO, E VI DEVO CONFESSARE CHE UN PO(tanto) MI MANCA FONDI, VABBE UN SALUTO (come sapete voi…….) CIAO GRANDISSIMI PIERGENTILI PAOLO

  6. Ciao Paolè, càpiti a pennello, proprio in questi giorni siamo andati a riscoprire un pò di giocatori che hanno dato l'anima per il Fondi, anche se non hanno avuto la fortuna di essere riconfermati…tu sei uno di questi.

    Gli odierni "mangiasoldi", mentre Noi viaggiamo al seguito dei rossoblu, hanno anche il coraggio discrivere "me ne vado al GILDA", altri passano le loro giornate alla STANLEYBET…FIGURATI DOVE SIAMO ARRIVATI!!

    Ma non preoccuparti, 'ste checche avranno vita breve a Fondi!

    In bocca al lupo a te ed al tuo Monterosi 😉

  7. Paoletto, se dopo anni ancora ci porti nel cuore significa che questa città, questi colori, ed i suoi ultras in particolare, hanno saputo trasmetterti qualcosa… e se questo è accaduto è perchè anche tu hai trasmesso loro emozioni. Io non potrà mai cancellare dalla testa quella frase premonitrice: "Se segno vengo sotto da Voi…" ed il goal, anche se in realtà era più un cross che un tiro, arrivò. Peccato per chi quella Domenica la tua esultanza fu costretto a vederla dall'alto. Ricorda che quando passi da queste parti hai sempre una birra pagata, almeno una… salutaci Monsieur Lauretti e Valerio. A presto!

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