Ad un passo
dal baratro

la trasferta di Catanzaro


La terza trasferta stagionale a “porte chiuse” porta fortuna ai rossoblu e dopo le vittorie di Milazzo e Mugnano, sono arrivati altri tre punti dalla gara col Catanzaro. Tre punti sofferti, più del dovuto, al cospetto di una squadra imbottita di giovani e con solo tre elementi di spicco a traghettare i giallorossi fino alla fine di questa stagione. A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato un giovane classe ’94 proveniente dal Tor Tre Teste, società che da anni fa da chioccia ai giovani talenti della Capitale. Ora, pur volendo elogiare il ragazzo che mai si sarebbe aspettato di esordire in C2 con un gol, vanno fatte alcune precisazioni su ciò che è comparso sui giornali all’indomani della trasferta calabra.
 
Già, perché forse non ci si è resi conto che il Catanzaro è sceso in campo con gli uomini contati, che molti di essi avevano già giocato il giorno prima ad Avellino per il Campionato Beretti e che l’età media delle “aquile” scese in campo dal primo minuto era di 22 anni, contro i 27 dell’undici rossoblu. Non solo, si è volutamente nascosta la verità, tralasciando la drammatica situazione che vive la Società giallorossa non solo da questa stagione, ma dalla scorsa, quando con gli stessi problemi di oggi era arrivata a giocarsi la C1 con la Cisco Roma. Infatti, oggi, il “Ceravolo” di Catanzaro rispecchia l’attuale stato del calcio nella Città calabra, tra le “porte chiuse” per limitare le uscite; il disinnamoramento verso i colori giallorossi dopo le ultime “gestioni scellerate” e un terreno di gioco al limite della praticabilità. Come è strano il calcio, come dà, così può togliere, ma dispiace vedere “il Regno di Palanca” in queste condizioni!
 
All’eroe di giornata, tale Samuele Marinucci, vanno i complimenti di tutti, per aver evitato al Fondi una sconfitta che sarebbe passata alla storia, visto che il Catanzaro non è ancora riuscito ad inanellare la prima vittoria stagionale. A lui ed agli altri ragazzi della Beretti va l’augurio di poter “veramente” essere utilizzati dal primo minuto e non a partita ormai compromessa, come accaduto domenica. Soprattutto ora che sembrano svaniti gli utopici sogni di play-off, sarebbe il caso di affidarsi ai giovani, nel vero senso della parola, senza farne uno “spot elettorale” da tirare in ballo quando la barca sta per affondare. Allo stesso tempo, non farebbe  certamente male qualche “prima donna” ad accomodarsi in panchina e far riposare i propri acciacchi e i propri malumori!
 
Capitolo Ultras, rimane il rammarico di non aver potuto presenziare al “Ceravolo”, in uno degli impianti più affascinanti dello Stivale e non aver potuto calpestare quei gradoni che “trasudano” calcio d’altri tempi. Sarà per la prossima volta…

2 pensieri su “

  1. Svaniti i sogni play-off si sventola a destra e a manca la politica della valorizzazione del vivaio.

    Sbaglio o ciò era il cavallo di battaglia di Liquidato?

    Per la cronaca l'impiego di Marinucci, entrato soltanto al 31' del s.t., non ha fruttato nemmeno un €.

    Non si capisce perchè giocano ancora "prime donne" senza dare il loro contributo anzichè utilizzare qualche UNDER in più.

  2. Finalmente c'è qualcuno che fà sentire la sua voce, non siamo quindi i soli a pensare queste cose.

    Il problema però, non è tanto chi vuol far credere che la realtà sia un'altra, ma chi pur di scrivere due righe, gli dà retta sui giornali.

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