Ovunque con te

la trasferta di Vibo Valentia


C’è chi pensa che per essere tifoso di una squadra basti seguire le gare seduto su una poltrona, collezionare le figure Panini ed esser felici quando si vince. C’è chi pensa che portando una sciarpa al collo, esultare ai gol ed inveire contro gli avversari sia l’espressione massima di chi ama dei colori impressi su una maglia. C’è chi invece accosta troppo spesso aggettivi poco edificanti alla parola “ultras” senza conoscere a fondo situazioni ed emozioni. C’è chi parla e giudica senza conoscere chilometri, autogrill e domeniche passate tra gioie e dolori, in un viaggio perenne nella nostra bella Penisola. Dici “tifoso” e troppo spesso si generalizza, ti accostano ad altri che con te non hanno nulla in comune, a volte nemmeno la stessa fede calcistica. Dici “ultras” e ancora più spesso strabuzzano gli occhi, intenti nel ripetere le stesse cose che Biscardi e Company “sputano” da anni. Dici “vado a dormire perché domani c’è la trasferta” e ti prendono per pazzo, ti deridono pensando alle ore di sonno che si faranno alle tue spalle mentre attendono le tre del pomeriggio per guardare il loro “calcio fasullo” che li inebria a tal punto dal comportarsi come fà un bimbo con i lego. Dici “sono ultras” e via con i commenti e le ingiurie, mentre cerchi di spiegare ciò che gli altri non potranno mai capire.
 
E in effetti, cosa dovremmo spiegare? L’amore incondizionato di chi ha scelto questa vita? I motivi che spingono tre stoici ultras fondani fino a Vibo, dopo 1000 chilometri tra vento, pioggia e bufere di neve? Non vogliamo né possiamo inoltrarci in un discorso troppo grande e di difficile comprensione per la maggior parte delle persone che leggono le nostre righe domenicali, in molti rimarrebbero delusi, ad altri bisognerebbe fare lo “spelling”. Ma c’è anche chi condivide questi valori, questa passione e questo modo di vivere ed a loro di spiegazioni non ne dobbiamo, anzi, si ritroveranno in molti pensieri di questi capoversi.
 
Basterebbero alcune immagini di questa domenica appena trascorsa per iniziare a capire quale differenza enorme e incolmabile distanzia i “tifosi” dagli “ultras”. Basterebbe dire che questi ultimi, a differenza dei primi, non si sono certo arresi alle avverse condizioni climatiche ed a un campionato anonimo che assume giorno dopo giorno le sembianze di un torneo falsato. L’ultras, contrariamente ai semplici “tifosi dalle due fedi”, non muove i propri passi seguendo la classifica, ma aggrappandosi ad un incondizionato amore per la squadra della propria Città e non per quelle che si guardano sulle pay-tv e che con Noi non avranno mai e poi mai nulla da condividere.
 
L’ultras è colui che abbandona affetti e amori per seguire i suoi colori; è colui che abbandona casa e lavoro per seguire undici uomini in un campo di calcio; è colui che ama di più una sconfitta che una facile vittoria; è colui che vedrai sempre al tuo fianco, soprattutto dopo una sconfitta e che non scapperà via con il primo freddo per poi tornare con le prime vittorie…
 
Noi siamo gli ULTRAS!

4 pensieri su “

  1. …in vista di Domenica prossima voglio lanciare un appello a tutti i sostenitori della maglia rossoblu, tifosi ed ultras fondani, in considerazione del fatto che Mercoledì 2 Febbraio ricorrerà il sesto anniversario della morte dell'indimenticabile "Capacchione". Come ogni anno anche stavolta tributeremo ad Antonio un ricordo particolare, certo non all'altezza del passato visto che le assurde leggi in vigore ci vietano la possibilità di organizzare coreografie o introdurre striscioni ed ogni tipo di materiale, ma è nostra intenzione comunque rendere omaggio a questo figlio di Fondi troppo presto volato via e quindi in occasione della partita interna contro il Matera ci piacerebbe vedere il "Purificato" pieno e colorato. A tutti i frequentatori della "Iacuele" chiedo di portare bandiere e sciarpe, come pure a chi si accomoderà in Tribuna. Facciamo sì che ci possa essere una cornire di pubblico importante, e soprattutto coloriamo di rossoblu gli spalti. Al resto dovrà pensarci la squadra in campo, sperando possa arrivare una bella vittoria da dedicare a chi ci guarderà da lassù. Peccato che proprio quest'anno che finalmente è nata la sua Curva non sia possibile salutarlo come avremmo voluto, come avrebbe meritato. Ma siamo certi Antonio capirà e sorriderà, come sempre ha fatto quando è stato al nostro fianco…

  2. CAPISCO TUTTI  I TRIBUTI CHE RISERVIAMO AD ANTONIO IACUELE ED A VITTORIO IACOVONI, MA DEL COMPIANTO ANTONIO ORTICELLI NON SE NE RICORDA QUASI MAI NESSUNO, A PARTE LA VOSTRA LODEVOLE INIZIATIVA DEL MEMORIAL DELLO SCORSO ANNO DI QUESTO GRANDE UOMO DI CALCIO, CHE HA MESSO IN CAMPO PIU' DEL LECITO PER IL SUO FONDI NESSUNO MAI HA SPESO PAROLE SOLO PER RICORDARLO.
    NON E' UN APPUNTO A VOI CHE VI PRODIGATE DI DOMENICA IN DOMENICA SEGUENDO LA SQUADRA E FACENDO ENORMI SACRIFICI, MA VOI CHE SIETE LA VOCE DEL TIFO VERO, VOI CHE SPESSO SIETE FUORI DALLE RIGHE, VOI CHE DITE SEMPRE QUELLO CHE PENSATE SENZA PAURA DI NULLA,  CERCATE DI PORRE MAGGIORMENTE ALL'ATTENZIONE UN UOMO CHE PER QUELLO CHE HA DATO AL CALCIO FONDI SICURAMENTE MERITAVA DI PIU' CHE UN SEMPLICE MEMORIAL. SE IL FONDI E' IN LEGA PRO UNA PARTE DI MERITO E' SICURAMENTE ANCHE SUA,. IN QUANTO IN TEMPI NON SOSPETTI HA CONTRIBUITO A NON FAR SPARIRE IL CALCIO A FONDI        

  3. ..ancora una volta un resoconto fantastico, con parole che solo tu sai esprimere in quella umile verità…l'ultras e tutto quello che dici. e fanculo alla pay tv e chi ti ride dietro per i tuoi km spesi in giro per l'italia, tanto si sa,meglio un viaggio in allegria che marcire sul divano o sul letto, o inghittorire di tutto sul tavolo della domenica e bere fino a fare schifo. gente come questa in italia si trovano a bizzeffe, e la stessa gente che ha reso il nostro paese una barzelletta.

    -sisao-

  4. MATERA A FONDI SENZA DEL SORBO: VA ALLA CAVESE!

    Il calciomercato della Cavese volge alla conclusione con l’ingaggio dell’attaccante che il dg Maglione aveva promesso: si tratta di Antonio Del Sorbo, preso dal Matera, squadra di Seconda Divisione con la quale ha messo a segno un solo gol in 15 partite. Centrattacco di alta statura, Del Sorbo ha realizzato 66 in carriera ed è arrivato in Lega Pro l'estate scorsa dopo una gavetta lunga tra Riop Sangiuseppese, Terzigno, Angri Soccer (in Promozione), Gragnano e Pianura. Non un calciatore di grido, ma una scommessa che ricalca in parte quella tentata (e riuscita) con Sergio Ercolano, che nel 2006 lasciò il Sapri per la Cavese e divenne determinante per il ritorno in C1 degli aquilotti.

    Del Sorbo era seguito anche dalla Ternana, ma ha preferito il ritorno in Campania, dove è nato e cresciuto. Il centravanti, classe 1984, sarà presentato ufficialmente alla stampa martedì alle ore 13, all'interno della sala stampa del "Simonetta Lamberti".

    (tratto da http://www.tuttolegapro.com)

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