We are the red & blue

Ci si aspettava una grande prova, masticavamo già aria di gol, assaporavamo odore di calcio spettacolo, ed invece. Ed invece accade ciò che neppure i bookmakers più attempati avrebbero il coraggio di pronosticare, ciò che neppure Bettarini giocherebbe sulla sua schedina. Un Cantù rinunciatario e coperto fino alla cute fa sua una gara avara di emozioni, se si escludono i gol, sbucati fuori dal nulla in un pomeriggio da sbadigli. Diciamocela tutta, i lombardi sono scesi a Fondi cercando di incassare meno reti possibili, poi si sono ritrovati sull’1-1, ci hanno creduto ed è arrivato il gol che ha sancito la vittoria finale. E’ pur vero che i rossoblu ci hanno messo del loro per consegnare la vittoria ai granata su un piatto d’argento, basti pensare agli errori difensivi che sono costati i due gol. A ravvivare il pomeriggio fondano ci ha pensato la giacchetta nera, che ha dato dimostrazione della sua incapacità, e se non fosse stato per il capitano dei lombardi Arnaboldi, ci ritroveremmo senza il bomber Guardabascio per la gara di ritorno.

 

Ci ha pensato il solito Bellomo a far sognare gli spalti del Domenico Purificato, ma il tutto è durato poco più di dieci minuti. Eppure il Fondi aveva dato l’impressione di sbrigare la pratica Cantù già nella prima frazione, andando più di una volta vicino al vantaggio, ma mancando l’appuntamento con il gol, anche per la giornata di grazia dell’estremo difensore granata. Il Cantù si limitava a ripartire in contropiede, approfittando dei numerosi disimpegni errati dell’undici rossoblu, in più di un’occasione era Assogna a rimediare. Ma il numero uno fondano nulla poteva su un’incornata perfetta del veterano Pelosi, che a 43 anni suonati ha ancora voglia di stupire. La frittata si completava nel secondo tempo con un rigore sacrosanto che portava i granata in vantaggio per la gioia dell’esigua rappresentanza ospite, perlopiù famiglie e semplici tifosi. Toccava al Fondi rimontare, ma la squadra guidata dal “Cobra” Parisella appariva confusionaria e senza idee, e le poche occasioni create si andavano ad infrangere sul muro difensivo lombardo. La gara scivolava via fino al 90esimo senza sussulti ed il Cantù poteva così festeggiare una vittoria inaspettata ma sicuramente meritata.

 

Certo è che dovrà essere il Fondi a fare la gara in terra lombarda, sperando che i rossoblu facciano sfoggio della vena realizzativa che ha accompagnato le gare in trasferta di quest’anno. L’enormità della distanza che separa le due città darà alla gara e soprattutto alla trasferta quel sapore da categoria superiore che ahinoi non abbiamo mai ancora assaporato, se si esclude la magnifica, sotto tutti i punti di vista, trasferta umbra di Bastia. Che sia la volta buona, che sia giunto il momento di vivere finalmente una gioia, per chi non ha mai mollato, neppure negli anni bui, fatti di sconfitte e  delusioni, ma sempre vissuti sulle gradinate con fierezza ed orgoglio. Domenica saremo al nostro posto, vanto di una Città ed orgoglio di chi scenderà in campo, noi sugli spalti, loro sul manto erboso, uniti per un sogno comune!

C’MON RED & BLUE!