Basta un giorno così…

Non ha prezzo essere mossi da una passione. Non ha prezzo attendere giorni, mesi, anni per vedere con i propri occhi ciò che fino ad allora si è potuto solo immaginare lanciando i pensieri oltre il confine della realtà. Non ha prezzo svegliarsi la mattina e trepidante contare ogni singolo secondo in attesa che inizi un viaggio con gli amici di sempre. Non ha prezzo sobbarcarsi chilometri e caselli autostradali, autogrill e autovelox, birre a 4 euro e panini del giorno prima. Non ha prezzo fare tutto ciò con lo spirito di sempre, con al fianco coloro che dividono con te il cibo, il bere ed un sogno lungo 20 anni. 300 chilometri per veder calcare il Comunale di Bastia dai nostri giocatori, fieri ed orgogliosi di indossare la casacca rossoblu. Sudano, lottano e si dannano e sotto un sole equatoriale e con 40 gradi al termometro, la temperatura è bollente e non certo per qualche generosa scollatura. Nel bell’impianto della cittadina umbra ti giri e credi di ritrovarti solo ed invece ecco finalmente che i fondani si sono svegliati, si certo è per un’occasione irripetibile, ma almeno questa volta non saremo soli a difendere la Città sulle gradinate. Dei numeri ce ne siamo sempre fregati, non ci interessano e li lasciamo agli altri, ma vedere il contingente così numeroso fa ben sperare, a qualcuno brillano gli occhi nel vedere così tante mani alzate, i cori sono boati ed un’ora prima dell’inizio della gara è già torcida. E’ pur sempre Eccellenza ma i signori in blu non conoscono differenze ed a volte neppure le leggi in vigore, ma si scansa tutto dalla mente per far posto a ciò che saranno i prossimi 90 minuti.

 

Pronti via, l’inizio fa ben sperare, ma proprio in fase di dominio territoriale ecco il vantaggio casalingo che blocca i giri mentali. La reazione è devastante ed in 3 minuti Guardabascio regala prima il pareggio e poi il vantaggio, è un delirio, il settore ospiti è una bolgia. La gara sembra salda nelle mani dei rossoblu che legittimano l’1-2 con altre due occasioni pericolose che filano via vicino il palo strozzandoci l’urlo già pronto a far capolino dalle nostre bocche. La prima frazione termina e comincia la via crucis verso l’unico bagno disponibile per i circa 300 fondani giunti a Bastia. Acqua, solo acqua, non chiediamo altro, magari meglio se dal cielo, ma a guardar bene, ci sono meno nuvole di quanti panda nel Mondo, ed allora ci si affida a qualche divinità pagana, qualcuno inscena la danza della pioggia, ma niente, tocca liquefarsi sotto raggi ultravioletti che impiegano pochissimi minuti a colorare le nostre schiene nude. Il secondo tempo è un monologo biancorosso, la retroguardia fondana tiene bene fino alla mezz’ora, quando i perugini trovano il pareggio sospinti dall’incessante Dale Dale Bastia dei propri ultras, encomiabili per comportamento e mentalità. Qualcuno si dispera, altri cominciano a chiamare i propri famigliari tranquillizzandoli seppur con pressione da ultranovantenni. Il pareggio andrebbe bene, sì, ma mai sottovalutare gli avversari, soprattutto quelli di oggi, che non vogliono proprio saperne di mollare. Quando ormai mancano pochi giri di lancette al fischio finale della giacchetta nera, ecco materializzarsi davanti l’estremo biancorosso il cobra Santaniello. Si muove con agilità, sembra telecomandato dai nostri occhi, tutta la gradinata ospite sembra sospingere in rete il pallone che ancora è incollato al 40 di scarpe del bomber di Pagani. Il tiro arriva, la traiettoria dice già tutto, gooool! Un boato pazzesco squarcia il cielo di Bastia, il Fondi è di nuovo in vantaggio! 2-3, sarà così fino alla fine, fino al fischio finale, che sancirà la vittoria dei rossoblu e concederà l’onore delle armi ai “terribili ragazzi” dell’undici casalingo.

 

Raccontarvi della trasferta in terra umbra sarebbe affascinante, ancor di più lo sarebbe partecipare in prima persona, senza attendere l’inesorabile aggiornamento di tv e radio locali. Aneddoti e tutto ciò che è stato in questa domenica rimarrà sempre nelle nostre menti, di chi non si è fatto rincrescere un sacrificio. Risate e goliardia a tratti straripante hanno condito alla perfezione una giornata che definire indimenticabile è quasi un’offesa. Vedere così tanti fondani al seguito della squadra ci ha fatto tornare indietro nel tempo, quando il Fondi militava nell’allora quarta serie,quando Sky era solo una vodka poco conosciuta e le tette della D’Amico sembravano punture di zanzare. Questo è il calcio che vogliamo!

 

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