C’ stev’ tutta Funn, però…

…come spesso avviene nelle partite decisive è mancato il risultato. Eppure i fattori per chiudere in bellezza una indimenticabile giornata di sport e tifo c’erano tutti, nessuno escluso. Pubblico delle grandissime occasioni, tribune piene, piattaforma altrettanto, persino il “Viale dell’Insulto” preso d’assalto da nostri concittadini, squadra capolista ed avversaria ancora in piena lotta per i quartieri più alti del Girone, ottima presenza di supporters formiani. Il tutto in un pomeriggio di festa per la nostra piccola grande Famiglia, un brindisi iniziato in netto anticipo rispetto al fischio d’inizio e terminato solo a tarda sera per salutare il ritorno sugli spalti di chi per due lunghissimi anni è stato costretto a stare lontano dalla sua passione, dal suo immenso amore, dalla sua maglia. Insomma un quadro perfetto per una partita che, in caso di vittoria rossoblu, sarebbe passata alla storia come la più importante degli ultimi venti anni, proprio come avevamo anticipato in settimana nelle nostre accattivanti locandine, con lo scopo di chiamare a raccolta tutta la città, i fedelissimi e coloro che solo quest’anno stanno tornando allo Stadio, magari spinti da una Classifica che ci sorride.


Tremila spettatori, forse anche di più, per un “Purificato” stracolmo che ribolliva di tifo e calore. Da una parte gli oltre cinquecento sostenitori ospiti, come sempre coloratissimi, dall’altra un’intera città. I soliti immancabili e tanta di quella gente che mancava all’appello da tanti troppi anni. Tanti si sono limitati ad un ruolo da comparse, incitando solo a sprazzi la squadra, altri però hanno lasciato a casa la timidezza e si sono lasciati andare sulle note dei nostri cori. Tutto questo ha comportato due ore di autentico spettacolo, tra sventolio di bandiere, stendardi, sciarpe tese, tormentoni tornati di moda per l’occasione e nuovi lanciati per questo finale di stagione incandescente. Ciliegina sulla torta l’esordio delle nuove sciarpe “popular”, capaci di regalare un effetto cromatico di bellezza autentica. Non a caso sono andate a ruba ed è già in cantiere l’idea di raddoppiare la richiesta per far sì che ogni fondano al seguito della squadra indossi qualcosa di rossoblu. D’altronde se non scaturiscono ora celebri ritorni di fiamma o prendono forma innamoramenti per la causa quando diavolo potremo sperare di contagiare della nostra stessa malattia i nostri dormienti concittadini?


Questo lo show andato in scena sulle gradinate, a differenza di quanto avvenuto in campo, tra due squadre che avevano troppa paura di perdere e poca voglia di rischiare di vincere la partita. Il pareggio a conti fatti non serviva e non servirà a nessuna delle due contendenti, forse può essere salutato con un sorriso flebile dal Fondi che comunque può contare su un vantaggio rispetto al Formia che con un punto vede allontanarsi le speranze di riavvicinare la vetta del Girone B. Numeri a parte è di giornate come quella vissuta Domenica 29 Marzo che la città e lo sport fondano hanno bisogno. Attimi di emozione popolare, come amiamo definirli noi, momenti di pura tensione agonistica, a prescindere dal livello di calcio offerto e dal risultato finale. Certo è che in caso di vittoria la festa avrebbe coinvolto un po’ tutti. Ve li immaginate oltre duemila tifosi uscire da uno Stadio festanti? La tradizione vuole che ad ogni pienone non corrisponda un bottino da tre punti. Vorrà dire che presto sfateremo anche quest’altro taboo. Ora però facciamo sì che il mare di mani al cielo visto tante volte nella partita contro il Formia capisca quante emozioni nasconde seguire la squadra di calcio della propria città. È questo il compito più difficile, forse anche più proibitivo di una vittoria finale del Campionato. Per raggiungere l’obiettivo c’è bisogno di tanta buona volontà e pazienza. Ed a noi non mancano certo!