Che confusione!


Raccontare la partita di Priverno a chi non ha seguito il Fondi in trasferta ha il sapore della sfida. Trovare una spiegazione plausibile all’incertezza con cui ci troviamo a valutare il pareggio finale è mai come stavolta difficile. Un buon punto su un campo ostico? Due punti "persi" contro un avversario in caduta libera? Le considerazioni che ci accompagnano nel viaggio di ritorno a casa sono diverse, contrastanti, completamente opposte tra loro. Per capire come “prendere” il risultato può bastare ricordare che il C.L.C. non centra la vittoria da circa due mesi? Per quantificare il peso del punto scaturito dalla partita serve rammentare che nelle ultime sei gare ne abbiamo ottenuti altrettanto? Dal “Palluzzi” al divano di casa, tra una battuta e l’altra, qualcuno da le ore contate a Pirozzi, altri pronosticano un Girone di Ritorno da assoluti protagonisti, altri ancora iniziano a sentire puzza di bruciato. Le metafore lasciano il tempo che trovano perché ancora una volta sono le avversarie dirette a farci dormire sonni tranquilli. Sì, avete capito bene. Un’altra Domenica senza vittoria eppure siamo ancora lì, ad un passo dalla vetta.


Le riflessioni dei più scettici, dunque, impattano con la realtà di un Campionato livellato, sicuramente di spessore tecnico inferiore se paragonato agli ultimi due anni di Eccellenza Laziale. L’ottimismo riesce ancora a sovrastare ogni altra sensazione generale, perché “vanno tutte piano”, “nessuna sembra essere in grado di ammazzare il Campionato!”, “possiamo giocarcela davvero contro chiunque” ed infine “ci sono ancora tante di quelle partite, possiamo recuperare agevolmente”. Per carità ragazzi, tutte affermazioni indiscutibili, tutte giuste e giustificabili. Ma è questa la verità? O dobbiamo iniziare a temere anche altre formazioni che solo fino a qualche settimana fa sembravano seppellite dal gap di punti con cui guidavamo il torneo? Ecco, anche questo è un discorso valido, che però alcuni stentano a “digerire”. Di certezze al momento ce ne sono poche, forse pochissime. Proviamo ad inquadrarle tutte, senza nasconderci dietro ad alibi di alcun tipo: confusione tecnico-tattica, innesti in corso che stanno deludendo ampiamente le aspettative, rendimento a dir poco altalenante di quelli che dovevano essere i principali “attori”, spogliatoio che risente decisamente delle folli scelte societarie, cessioni pesanti che stanno ripercuotendosi sul piano delle prestazioni e, quindi, dei risultati.


Cosa merita poi di essere ricordato della partita di Ceriara? Il clima molto piacevole del primo tempo soleggiato, il freddo gelido e pungente della ripresa. Condizioni avverse che però non hanno fermato il nostro spirito, la nostra grande passione e la nostra immancabile goliardia “esplosa” nei cori dedicati a Mister Lauretti e Mario Pagliuca. Altri appunti sul taccuino degli “osservatori”, povero di occasioni visto lo scialbo 0-0: gli applausi per l’ex rossoblu Pasquali, il ritorno di Alessio Assogna come titolare e, per l’ennesima volta, gli assurdi stravolgimenti di formazione, cui ormai ci stiamo abituando e per questo non fanno più “notizia”. Da Domenica il giro di boa, per un Girone di Ritorno da giocare col coltello tra i denti, con la necessità di ritrovare compattezza per un “insieme di giocatori” che ancora non rappresenta una vera “squadra”, nel senso agonistico del termine.