Ma stam’c zitt!


Nel Paese delle meraviglie la bella ed ingenua Alice si imbatteva in villaggi fantastici, tanti animali parlanti e gemme preziose. A Fondi può capitare anche di peggio! La fantasia non manca di certo. Un indizio può trarre in inganno, un secondo può far lievitare legittimi dubbi, il terzo poi rappresenta la conferma dell’ipotesi, dell’idea, dell’opinione. Quella presa dalla Società del Fondi tutto è tranne che programmazione. Altrimenti faticheremo davvero a giustificare ben cinque guide tecniche differenti nell’arco di dodici mesi appena. E l’aspetto più preoccupante è legato proprio al dettaglio temporale: Mister Lauretti fu esonerato il 18 Dicembre del 2007 al termine della gara interna persa pesantemente contro il Gaeta. Questo vuol dire che il calcolo va fatto tenendo conto di quella data, e se solo pensiamo che al 18 Dicembre mancano ancora diversi giorni, e soprattutto tre partite di Campionato, allora il record di allenatori sostituiti (5 in 11 mesi) potrebbe clamorosamente essere “migliorato”, in termini negativi s’intende. Dicevamo… da Lauretti, Falso, Evangelista, ancora Lauretti, poi l’avvicendamento estivo e l’arrivo di Davide Palladino, ora questo fulmine a ciel sereno ed Egidio Pirozzi al timone della squadra rossoblu. Siamo sicuri che sia questo il “metodo” migliore per ottenere risultati? Siamo davvero convinti che sia questo il “modo” giusto di fare calcio che possa farci raggiungere categorie più prestigiose? Infine… siamo tutti coscienti che quest’anno ogni singolo errore può costare caro?


In discussione non è il nuovo arrivato, tantomeno il valore del suo predecessore. A lasciare attoniti è il metro di giudizio che, almeno secondo alcune fonti societarie, dovrebbe aver portato al “cambio in corsa”. Sono pochi cinque punti in quattro giornate? Beh, se consideriamo gli avversari affrontati la tabella di marcia non è poi così lontana dai risultati acquisiti. Pari sfortunato interno col MentanaJenne, pareggio pesantissimo a Sora, mezzo passo falso in casa contro lo Zagarolo e sconfitta al “Perrone” nel derby col Formia. Inutile diventa la serie positiva, considerato che dal capitombolo di Ciampino sono trascorsi due mesi, e da quella mattinata del 14 Settembre il Fondi ha messo uno dietro l’altro ben nove risultati utili. Per questo motivo credere che l’allontanamento di Palladino sia legato a ciò che emerge dalla Classifica è davvero difficile! D’altronde la vetta è lì, distante appena due lunghezze, e saranno le prossime gare ad emettere sentenze importanti, visto che affronteremo le prime della classe ed altre dirette concorrenti per la vittoria finale. La domanda più frequente? “Chi vi dice che con Pirozzi il Fondi non riesca a vincere il Campionato?”, e la risposta “Chi vi dice che non si sarebbe potuto vincere anche con Palladino, senza nessuno stravolgimento?”. Questi gli interrogativi della settimana, alla vigilia di una partita delicata, anche in virtù delle pesanti sconfitte collezionate dalla squadra del Sergente Paolo D’Este nell’ultimo mese di torneo.


Certo lascia interdetti una scelta del genere, assai difficile considerarla come una decisione ponderata. In un periodo particolare per la squadra, adesso che si entra sì nel vivo della stagione, sarebbe servita serenità, dosi di fiducia incondizionata ed entusiasmo per compattare, ermeticamente, tutto lo spogliatoio, lasciare all’esterno le polemiche e concentrarsi sul lavoro in campo. Già da Domenica avremo il peso di dover riprendere obbligatoriamente a marciare. Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi, per evitare il ritorno delle formazioni al momento in ritardo in Classifica ed andare a riprendere il Pisoniano, che ha approfittato della nostra sconfitta per effettuare il sorpasso in vetta al Girone B. La nostra sconfitta, appunto. La sconfitta della squadra, perché sugli spalti anche stavolta gli ultras fondani hanno dato prova del loro immenso attaccamento alla maglia, sostenendo i ragazzi scesi in campo, per tutto l’arco dell’incontro. Non è bastato però il vantaggio firmato dal “solito” Guardabascio per portare a casa i tre punti. Qualche amnesia del reparto arretrato ed un secondo tempo in sordina hanno permesso al Formia di recuperare e chiudere poi la gara a pochi minuti dal termine. E la tradizione, che nei derby ci vede spesso restare a bocca asciutta, trova la sua conferma anche quest’anno. Maledizione o diverso approccio alla partita da parte dei singoli? Per ora il dilemma può essere ignorato, ne riparleremo tra qualche giorno, alla vigilia della sfida col Terracina degli ex Serapiglia e Maglitto. Ma prima, costi quel che costi, superiamo l’ostacolo VisArtena, altrimenti la strada si farà sempre più in salita.