E quando tramonta il sol         una canzone d’amor…

Sinceramente parlando si tratta davvero di emozioni indimenticabili, momenti che "per sempre" restano impressi nella mente, attimi e sensazioni che niente e nessuno potranno mai cancellare. E quello che rende ancor più bello ed immensamente stupendo il nostro modo di vivere la passione e l’amore per la maglia rossoblu sta proprio nel fatto che tutto ciò avviene intensamente, senza limiti, senza gradazioni, senza sosta. Nelle sfide più importanti e prestigiose come nelle partite che da Calendario ed Almanacco degli avversari si presentano come noiose e tutt’altro che esaltanti. Negli scontri diretti come nei testa-coda, nei derby come nelle gare amichevoli. Può sembrare assurdo ma lo spirito è sempre lo stesso. Cambia certo il “sentire” la partita, il preparare ogni minimo dettaglio, muta la mobilitazione, si moltiplica il “passaparola”, ma la voglia di spingere la squadra verso la vittoria resta la stessa, sempre e comunque. Esistono però alcuni aspetti che possono contribuire a far sì che il sostegno cresca e "sbalordisca" per spontaneità e costanza: il numero, lo stile, la volontà, la disponibilità al sacrificio e poi la compattezza del gruppo. A prescindere dalla presenza o meno di un vero “dirimpettaio” sugli spalti, dalle prestazioni dei ragazzi in campo, dalla situazione di Classifica, dal risultato che sta maturando sul terreno di gioco.

Al “Tomei” gli ultras fondani hanno preso per mano la squadra, incitandola dalle 14,25 alle 16,30. Sì, avete capito bene! Non solo per novanta minuti, nemmeno novantacinque. Due ore, due ore di cori e battimani. Dal momento dell’uscita delle due formazioni dagli spogliatoi all’ingresso in auto per fare ritorno a Fondi. Un pomeriggio bellissimo, che soltanto per via del comunque meritatissimo pareggio sorano non è divenuto trionfale. Una trasferta nel segno della goliardia, del calore e del colore. Il nostro messaggio più significativo alla squadra, in un momento delicato ed assolutamente fondamentale per il cammino rossoblu. Ed il segnale inequivocabile è arrivato proprio dai ragazzi scesi in campo, capaci di combattere su ogni pallone per tutta la gara, pronti a lottare fino all’ultimo secondo per difendere il risultato, sicuramente positivo. L’abbraccio ideale che al triplice fischio ha accomunato i fondani al seguito e tutta la squadra, che si è avvicinata al Settore Ospiti per un reciproco applauso, rappresenta "il miglior riassunto possibile" per sintetizzare il periodo che si sta attraversando. Tra mille polemiche e indiscrezioni, scoop giornalistici o presunti tali, “soffiate” e devianze, non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo primario. E la speranza degli ultras è che tutta questa “violenza” mediatica, giustificata o meno poco cambia, verso il calcio fondano funga da ulteriore stimolo per giocatori, staff tecnico e Società affinché tra qualche mese il “Domenico Purificato” debba essere nuovamente ritoccato, per cause di forza maggiore. Lungi da noi ergerci ad Avvocati difensori o “paladini” della Giustizia. Anche perché, ad un anno dall’assurda uccisione di Gabriele Sandri, verrebbe molto difficile credere che esista ancora la Giustizia, no?

Preoccupiamoci di ciò che ci sta più a cuore! Diamo seguito allo splendido spettacolo offerto a Sora e battiamolo noi dagli spalti lo Zagarolo. Sostituiamo noi le assenze dello squalificato Germano e di coloro che ancora non possono rientrare dagli infortuni. Recuperiamo tutte le energie e mescoliamo bene gli ingredienti, perché per superare i prossimi avversari sarà necessario dare ancora di più, in campo e fuori. Ora che si inizia a fare sul serio! Ora che tocca a noi fare la differenza, rappresentare l’arma in più, quel valore aggiunto che, insieme a quanto di buono stanno facendo rosa e tecnico, può trascinare questa squadra verso orizzonti intriganti che profumano di palcoscenici prestigiosi. Ad accompagnare il nostro destino ci penseranno anche le "poesie", travestite da canzoni, dell’indimenticabile Rino Gaetano.

 

Un pensiero su “

  1. …dal racconto della gara non potrete capirlo, tantomeno dalle immagini, mi dispiace dirlo. Solo chi è stato presente al “Tomei” può spiegare ad assenti, forzati e non, e fondani comodamente seduti a tavola le emozioni vissute, il calore trasmesso alla squadra, l’ottima prima frazione e quell’assordante secondo tempo che ci ha visto spadroneggiare, ha sentito la nostra voce tuonare in uno stadio dal glorioso passato.

    OLD FANS FONDI…

    SOLO PER CUORI FORTI

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