Paul Gascoigne

UNO di NOI

Oggi spazio ad un uomo che da tanto, troppo tempo occupa le pagine dei rotocalchi solo per "qualche" pinta in più e per qualche casuale comportamento eccentrico. A volte farebbero meglio a ricordare che da quando questo mito ha abbandonato il calcio, questo sport non ha più avuto un giullare in campo come lui! A voi Sua Maestà Paul "Gazza" Gascoigne!


Paul Gascoigne

Nasce a Gateshead (Inghilterra) il 27 Maggio 1967 e come ogni vero inglese che si rispetti mette subito gli scarpini chiodati ai piedi vestendo la prima maglia del Newcastle già a 16 anni. La gavetta e poi…




Appena maggiorenne approda in prima squadra e diventa una pedina fondamentale nello scacchiere tattico dei bianconeri, a dimostrazione di ciò le 107 presenze che lo fanno apprezzare a tal punto da attirare l’interesse del Tottenham. Passa tra le fila dei Geordies e riceve finalmente la convocazione in Nazionale, mettendosi in grande mostra proprio nei Mondiali del 1990 in Italia. Le luci della ribalta lo consacrano alle cronache e non mancano estimatori anche nel Belpaese, pronti a fare ogni follia pur di accaparrarselo. La Lazio lo vuole a tutti i costi, ma "Gazza" arriverà con un anno di ritardo a causa di un infortunio che lo terrà via dai campi di calcio per un pò. Proprio durante l’ultima gara giocata con il Tottenham si infortuna dopo un’entrataccia su un giocatore avversario ma si accorgerà del dolore solo dopo aver continuato a giocare.




Nel ’92 veste finalmente la casacca biancoceleste e scocca subito l’amore con i tifosi, sugellato con un gol a partita quasi finita nel derby con la Roma. Gol importantissimo che gli eviterà pesanti polemiche ed indignazioni per i suoi comportamenti almeno da parte dei tifosi, ma non certo dalla carta stampata, che avrà molte occasioni per puntare il dito sul povero "Gazza". Sicuramente Paul ci metterà del suo, ma confessiamolo, senza di lui sarebbe stato tutto molto noioso. Come dimenticare linguacce, mano morte, espressioni "buffe", pantaloncini abbassati, ascelle annusate, cartellini sventolati agli arbitri, gli arbitri vere e proprie "spalle" involontarie dei suoi siparietti comici. Nel 1995 viene acquistato dai Rangers Glasgow e quì ritrova la forma giusta e la convocazione in Nazionale, raggiungendo l’apice della sua carriera con gli Europei del 1996. Un anno dopo chiuderà per sempre con la Nazionale perchè ripudiato dai vari trainers succedutisi sulla panchina dell’Inghilterra, chiuderà la sua avventura con ben 57 presenze, arricchite da dieci goal ed innumerevoli prodezze.


Nel ’98 si trasferisce al Middlesbrough, dove tra una pinta e l’altra avrà anche il tempo, solo a volte, di sfornare giocate da vero fuoriclasse. Nel 2000 cambia ancora casacca e veste quella azzurra dell’Everton, ma le cose non cambiano e ad avere la meglio è ancora l’alcol. Termina anche l’avventura di Liverpool e decide di sparare le sue ultime cartucce in Cina, ma ormai la sua carriera è segnata e perfino l’ultimissimo "disperato" tentativo come allenatore e giocatore del Boston United andrà a vuoto, relegandolo ancora una volta seduto in qualche pub a berci sopra. Il resto è storia di oggi, avvenimenti che sarebbe molto meglio lasciare al Gascoigne uomo, senza ledere la privacy di chi non cerca certo popolarità, ma giornali e tivvù sembra facciano a gara nello "spolpare" quest’uomo che meriterebbe aiuto e non commiserazione. Noi però vogliamo ricordarlo come lo abbiamo imparato a conoscere, magari alle spalle di Vinnie Jones mentre riceve una strizzatina! Up the pint Paul!


10 pensieri su “Paul Gascoigne

  1. Lo abbiamo sempre preso per il culo (ricordo il coro “Ubriacone con l’orecchino…) ma adesso dispiace veramente vederlo ridotto ai minimi termini…

  2. “I campionissimi si distinguono dalla massa per i loro record: a soli 16 anni Pelè si laureò Campione del Mondo, a 15 anni Rivera fece il suo esordio nella Serie A del Campionato Italiano di Calcio, a 17 anni Maradona esordì con la Nazionale maggiore, a 42 anni Piola segnò il suo ultimo gol in Serie A. Ci fu però un campione che si distinse tra i campioni: a 11 anni passeggiò nudo lungo il Tamigi con una bottiglia di birra in mano, a 13 anni molestò sessualmente la sua professoressa di scienze, a 14 organizzò e partecipò alla sua prima orgia di gruppo scoprendo un nuovo utilizzo per le bottiglie di birra vuote, a 18 anni riuscì a passare il suo primo Sabato sera senza bere, il giorno dopo esordì in Premier League. Quel campione fu Paul Gascoigne.”

    Non è farina del mio sacco…

    Ma rappresenta al meglio il mio pensiero su Gazza.

    NO SURRENDER! NO SURRENDER!

  3. …ed ancora

    “Gazza fu il miglior giocatore dei Mondiali di calcio in Italia deliziando con le sue giocate i tifosi di tutto il mondo. Gazza fu arrestato per ripetute molestie sessuali ai danni della sua donna e per risse e atti osceni in luoghi pubblici. Gazza fu capace di non arrabbiarsi quando a San Siro gli tirarono un’arancia, anzi: la prese, la sbucciò e la mangiò. Gazza fu un eroe, un coglione, un fenomeno, un ciccione, un esempio da imitare, un esempio da non imitare, era tutto ed era niente. Se Dio avesse avuto il vizio del football sarebbe stato Maradona, se avesse avuto il vizio del football e il vizio del bere sarebbe stato Paul “Gazza” Gascoigne.”

    C’MON GAZZA, fino all’ultimo sorso!

  4. Grande Gascoigne,mi fa tristezza vederlo così!Ma qualcuno che l’aiuta c’è?Come ha detto sua figlia?!

  5. …ho appena letto questa notizia, cazzarola

    Gascoigne, ora è in pericolo di vita

    “Non date un`altra birra a Gascoigne, per il suo stesso bene. Nel giro di 6-8 settimane potrebbe rischiare la vita!”. E’ questo l’appello che arriva dal dottor Rajiv Jalan per salvare la vita all’ex stella della nazionale inglese Paul Gascoigne.

    Jalan, uno dei medici che ha lavorato nel team che operò George Best, l’ex campione del Manchester United scomparso nel 2005 in seguito agli eccessi per l’abuso di alcol, ha dichiarato sulle pagine del tabloid inglese “Daily Star” che le condizioni di Gazza sono estremamente gravi. Gascoigne, da anni alle prese con la dipendenza da alcol, ha ricominciato a bere solo 72 ore dopo aver lasciato la clinica psichiatrica dove era stato ricoverato due settimane fa in seguito a un tentato suicidio. Lo stesso ex giocatore ha confessato agli amici di temere il peggio e sta tenendo un diario con i dettagli della sua auto-distruzione.

    “Non comprategli un’altra birra, per il suo stesso bene – ha detto il dottor Jalan, esperto di malattie legate all’alcolismo – Ha solo il 50% di possibilità di sopravvivere se continua così”. E’ estremamente importante che chiunque lo incontri in un pub non gli serva o non gli offra un drink. E’ il suo più grande nemico. All’inizio odierà questa cosa, ma gli salverà la vita.

    FORZA GAZZA, COMBATTI!

  6. UN’ALTRA NOTIZIA PREOCCUPANTE…

    Ancora un ricovero in un centro di salute mentale per Paul Gascoigne. Lo scrive il tabloid britannico The Sun. L’ex calciatore ci e’ finito dopo aver spaventato a morte gli ospiti di un albergo sabato a Londra. Parlava da solo e camminava senza meta. Il primo ricovero tre settimane fa dopo un apparente tentativo di suicidio.

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