La trasferta di Pagani

Si va avanti!

Freddo, Pioggia, Neve, Tessera, Repressione, Classifica deficitaria, Crisi economica, Benzina alle stelle, Auto senza tagliando, Morosa rompiballe. Di motivi per desistere e restare tra le coperte ce ne sarebbero in abbondanza, ma se amassimo così tanto le lenzuola da preferirle ad una trasferta, non ci chiameremmo Ultras.

Fortunatamente, Pagani, così come Fondi, viene solo lambita dalla coltre bianca che imperversa su tutto lo Stivale e quindi si gioca…e quindi si parte. Siamo in pochi, ma ciò che conta è esserci a tutti i costi, senza dar conto a scuse banali e senza dar conto ai motivi per desistere già elencati. Dobbiamo esserci, e ci saremo!

Il viaggio verso Pagani ci permette di metabolizzare le poche ore di sonno e le molte birre della sera prima. Tra nuvole e termometri ghiacciati, fila liscio il viaggio verso la città campana che raggiungeremo per la prima volta nella nostra breve storia di spalti, anche se sappiamo che degli spalti del “Marcello Torre” non vedremo nemmeno i bulloni. Una volta “abbandonata” la SA-RC, la segnaletica ci accompagna verso il Settore Ospiti, dove fanno bella mostra due murale di alcuni gruppi azzurro stellati.

Senza nemmeno provare ad entrare, preferiamo dirigerci verso il cavalcavia che costeggia il parcheggio, dove una rampa di scale si presta alla perfezione ad ospitare Noi e la nostra pezza. Evitiamo così le solite domande e le solite schedature inutili agli ingressi. In compenso, sulla rampa, non mancano alcuni prodotti tipici locali femminili che ci distraggono in continuazione e che rendono il freddo pungente più lieve di quanto non lo sia.

A fine primo tempo decidiamo di prenderci un caffè e in un batter d’occhio ci ritroviamo ad Angri senza nemmeno accorgercene, cosa non difficile in Campania, dove le varie città non sono divise da campagne deserte come da Noi. L’aroma del caffè si confonde con un retrogusto dell’Est, che da dietro il bancone ci ammalia con le sue forme. Sta di fatto, che ritorniamo ad occupare il “nostro settore” in ritardo…i soliti ultras deboli di fronte al fascino femminile.

La gara prende forma e cerca di regalare emozioni, Bernasconi prende una traversa e ritorniamo a vedere un Fondi senza timori reverenziali, capace di battere una miriade di calci d’angolo, così come non si vedeva da tempo. Ma proprio sul più bello, quando assaporavamo un punto d’oro, ecco la dura e cruda realtà! La Paganese ci castiga con il minimo sforzo ed il sorriso sulle nostre facce si trasforma per un attimo in delusione, ma solo per un attimo, perché c’è un “caffè da onorare” nella vicina Angri e se tutto va bene mettiamo su una squadra con italiani con passaporto rumeno

Non sarà una sconfitta a toglierci il sorriso, non sarà la neve a fermare il nostro cammino!

2 pensieri su “La trasferta di Pagani

  1. Onore a Voi presenti a Pagani nonnostante Tutto!
    Saluti dalla Pagani Ultras!
    NO ALLA TESSERA…!!!

  2. …sulla trasferta di Pagani hanno scritto anche “Fan’s Magazine” e “Sport People”. Ed hanno riportato la nostra presenza all’esterno dello Stadio.

    LA MIA FEDE NON SI TESSERA

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